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Autore: fairyelly83    23/04/2022    2 recensioni
Quanto coraggio serve per tornare indietro ed affrontare il proprio passato? Può questo essere un nuovo inizio per una strega che non ha più niente da perdere.
Sirius Black non ha un rapporto semplice con il suo passato. Ma quello con il suo presente forse è ancora peggio. Riuscirà a scacciare i fantasmi e a fare i conti con i suoi sensi di colpa?
Dal capitolo 1
Mi raddrizzo un po’ sulla sedia e lo faccio. Glielo chiedo. Gli chiedo l’unica cosa che realmente voglio
sapere.
«Remus hai più avuto notizie di Elizabeth? Sai che fine abbia fatto?» Chiedo con studiata noncuranza,
come se fosse una domanda qualsiasi, come se non fosse la cosa che più mi sta a cuore.
Remus si agita un po’ sul divano, prende un respiro prima di parlare. Brutto segno.
«Sapevo che prima o poi me lo avresti chiesto. L’ultima volta che l’ho vista è stato dopo la morte di Lily
e James. Lei... era sconvolta. Continuava a sostenere che potevi essere il peggior bastardo sulla faccia
della terra, ma che non avresti mai tradito i tuoi amici.»
«Mi credeva innocente?» La mia voce è appena un sussurro, devo essere impallidito.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sirius Black: passato, presente e...'
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Nota dell'autrice:

 

Carissimi lettori,

la storia vera e propria si è conclusa con il capitolo 19, ma era più forte di me, ancora non riuscivo a lasciar andare i miei personaggi.

Quindi qui c'è una piccola raccolta di momenti, successivi all'epilogo che avete già letto, giusto per vedere come se la caveranno i nostri d'ora in avanti.

Grazie per avermi seguita fin qui!

 

 

 

Ritorno al passato

 

Epilogo

 

 

La cosa più difficile nell'organizzare un matrimonio in una settimana è stato il doverlo fare dal divano. Io mi sentivo bene, ma sapevo che dovevo stare ad assoluto riposo per il bene del bambino.

Oggi ho avuto una visita di controllo al San mungo e fortunatamente mi hanno detto che posso iniziare a muovermi un po', anche se senza esagerare.

«Sicura che sia una buona idea? Non ti stancherai troppo?» Chiede Sirius, guardandomi con aria protettiva. Non si è mai allontanato da me in questi giorni e devo ammettere che mi è piaciuto farmi viziare un po'. Ma adesso ho veramente bisogno di recuperare un po' di indipendenza.

«Sì Sirius, non ti preoccupare. Andiamo solo a Diagon Alley per fare un po' di sano shopping prematrimoniale. Tu potresti approfittarne per provare la moto. Sarebbe ora di vedere almeno se funziona!» Spero di distrarlo un po' ma non mi sembra ancora convinto. «E poi ho bisogno di un vestito! Non posso sposarmi in jeans e maglietta!» Esclamo ridendo.

«Saresti comunque la sposa più bella che abbia mai visto.» Risponde lui baciandomi.

«Allora piccioncini, noi siamo pronte! Vogliamo andare?» Esclama Tonks dall'ingresso di casa Black.

«Resta con Tonks e Molly, non vi separate.» Mi ricorda lui ed io annuisco. So che è solo preoccupato per noi e che non vuole essere soffocante, quindi mio malgrado accetto le sue attenzioni.

«Kreacher potrebbe accompagnare la padrona?» Chiede l'elfo guardandomi con occhi speranzosi. «Kreacher potrebbe portare i pacchetti per la padrona...» Da quando ha saputo che sono incinta Kreacher mi venera come una divinità. Continua a ripetere con occhi adoranti che io porto in grembo l'erede della nobile casata dei Black, che permetterà il perdurare della famiglia e altre idiozie simili. Io e Sirius lo lasciamo fare, ci siamo ormai abituati ai suoi modi.

Ho scoperto che ordinare un abito da sposa a due giorni dalle nozze è una specie di insulto e di oltraggio alla sartoria, almeno stando a come mi sta guardando inorridita Madama McClan.

«Guardi, non ho bisogno di un abito su misura. Sono sicura che troverò qualcosa che mi piaccia tra gli abiti che ha già pronti. Voglio qualcosa di semplice, non ho grandi pretese...» Cerco di rabbonirla con un sorriso, ottenendo l'unico risultato di guadagnarmi una sua occhiata molto severa.

Dopo aver provato due abiti che non mi convincevano molto, credo di averne trovato uno che fa esattamente al caso mio. È piuttosto semplice, con una gonna ampia e delle larghe spalline di pizzo ad incorniciare lo scollo a cuore. È ancora troppo presto perché ci sia una pancia da nascondere, ma gli abiti troppo aderenti non fanno comunque per me.

«Che ne dite?» Chiedo uscendo dal camerino con un sorriso.

Tonks lascia andare un sospiro sognante e Molly tira fuori il fazzoletto dalla tasca per asciugarsi una lacrima.

«Direi che lo abbiamo trovato, Madama McClan.» Esclamo felice.

 

 

***

 

 

Remus sarà il mio testimone e Tonks la damigella d'onore di Elizabeth. Questo li costringerà a passare del tempo insieme e spero tanto che possa aiutarli.

Elizabeth è riuscita ad inserire Remus nel programma di sperimentazione della nuova pozione, il che gli permette di averla gratis dal San Mungo e lui dice di sentirsi già diverso. Spero tanto che questo gli dia la spinta di cui ha bisogno per rimettere a posto le cose con Tonks.

Abbiamo deciso di celebrare il matrimonio in casa. È il posto più sicuro visto che sarà presente praticamente tutto l'Ordine della Fenice e lì saremo protetti dall'incanto fidelius di Silente.

La trasformazione che ha subito la vecchia casa dei Black è sorprendente. Non c'è più traccia del luogo che avevo tanto odiato.

Kreacher e Molly hanno fatto un lavoro incredibile e adesso la grande sala da pranzo che ospiterà la cerimonia è addobbata con fiori e ghirlande bianchi.

«Zio Sirius, sei pronto? Emozionato per domani?» Mi chiede Harry sorridendo. Lui e gli altri ragazzi sono appena tornati da Hogwarts. Anche se dopo il matrimonio Harry dovrà tornare per un po' dai Dursley, abbiamo già concordato che passerà l'ultimo mese delle vacanze qui con me ed Elizabeth.

«Prontissimo e giustamente emozionato.» Rispondo sorridendogli a mia volta.

«E tu sei pronto a scortare la sposa all'altare?»

«Certamente!» Risponde Harry, fiero del ruolo che gli abbiamo chiesto di avere.

«Harry... sai che anche quando nascerà il bambino, tu per noi sarai sempre come un figlio vero? Non ci sarà alcuna differenza tra te e lui... o lei.» Gli abbiamo detto del bambino appena è arrivato e lui si è mostrato molto felice, ma voglio essere assolutamente certo che non si senta mai messo da parte o in secondo piano.

«Sì, lo so. Me lo avete ripetuto circa mille volte.» Risponde lui con un sorriso. «Sai che la zia Beth ha detto che forse era esagerato togliermi il quidditch per tutto il prossimo anno?» Chiede lui guardandomi divertito.

«Dannazione! Ha già ceduto? Io contavo su di lei per mantenere questa punizione. Temo che saremo dei pessimi genitori!» Esclamo sconsolato.

«Io credo che sarete fantastici!» Esclama lui con un largo sorriso.

Abbiamo deciso che avremmo dormito separati questa ultima sera prima della cerimonia, ma prima di andare nella camera che dividerò con Remus, voglio almeno augurarle la buona notte.

«Chi è?» Le sento chiedere dopo aver bussato.

«Il tuo quasi-marito.» Rispondo da dietro la porta.

«Lo sai che non puoi vedere la sposa la sera prima delle nozze!» Urla Tonks da dentro la camera.

La porta si apre solo di qualche millimetro. «Tutto bene?» Chiede Elizabeth senza uscire.

«Sì tutto bene. Harry mi ha detto del quidditch.» Rispondo senza riuscire a trattenere un sorriso.

«Mi dispiace... ma mi sembrava troppo un anno intero...»Mormora lei dispiaciuta.

«Hai ragione, va benissimo così. Tu come stai?» Aggiungo poi. Non vorrei essere troppo oppressivo, ma nonostante al San Mungo ci abbiano abbastanza rassicurati, sono anche stati categorici nel dire che Beth non deve stancarsi o fare sforzi.

«Ho un po' di normalissima nausea, ma sto bene. Stai tranquillo.» Risponde lei in tono dolce.

«D'accordo. Allora a domani. Non fare tardi.»

«Sarò in anticipo!» E anche senza vederla posso percepire dal suo tono che stia sorridendo.

 

 

***

 

 

«Tonks andrà tutto bene!» Non credevo che il giorno delle mie nozze sarei stata io a rassicurare qualcun altro. Sono la sposa meno ansiosa che si sia mai vista.

«No invece! Inciamperò nel vestito e farò qualche disastro dei miei rovinando il vostro matrimonio!» Esclama lei sconsolata. «Non dovevi chiederlo a me. Dovevi farti fare da damigella da Hermione o da Ginny.»

«Ma io volevo te! Remus ti darà il braccio e sono certa che non ti lascerà cadere. Se poi anche dovesse succedere, non rovineresti affatto il matrimonio. Non c'è nulla che possa rovinare questa giornata.» La incoraggio con un sorriso. «E per favore Tonks... niente grigio topo oggi! Secondo me questo vestito verde salvia starebbe benissimo con un rosa pastello! Potresti farlo? Per me?» Chiedo accennando ai suoi capelli con occhi speranzosi. In fondo, non si può negare nulla alla sposa nel giorno del suo matrimonio.

Tonks sembra pensarci un po' su, poi si concentra strizzando gli occhi e i suoi capelli virano finalmente di colore.

«Perfetta! Adesso sei assolutamente perfetta! Su andiamo. Ho promesso che sarei stata puntuale.» Le dico, mentre con un cenno avviso Kreacher di aprire la porta per lasciar entrare i nostri accompagnatori.

«Sei...siete bellissime.» Esclama Remus quasi senza fiato. Non riesco a non sorridere notando che in realtà il suo sguardo non si è spostato di un millimetro da Tonks e che quindi quel complimento è tutto per lei.

«Zia Elizabeth...» Mormora Harry porgendomi il braccio con un sorriso.

Tonks e Remus ci precedono in salotto, dove i nostri pochi invitati sono seduti aspettando che la cerimonia inizi ed io ed Harry ci fermiamo appena prima della soglia, per dar loro il tempo di arrivare in fondo alla sala e prendere posto. Prima ancora di entrare, posso vedere Severus seduto accanto alla porta. Non ero certa che sarebbe venuto, ma vederlo lì mi riempe di gioia. Anche lui nota il mio sguardo e mi rivolge un ampio sorriso.

«Pronta? Andiamo?» Mi chiede Harry.

«Prontissima!» Rispondo sorridendo.

Sirius mi aspetta in fondo alla stanza, vestito con un elegante completo blu, che gli sta benissimo e mi rivolge un sorriso radioso.

«Sei bellissima.» Mormora al mio orecchio, quando Harry gli cede il mio braccio.

È Silente ad officiare il matrimonio, vestito con la sua toga da stregone capo del Wizengamot e quando infine conclude la cerimonia con la frase di rito “puoi baciare la sposa!” sento che non potrei essere più felice di così.

 

 

***

 

 

La ricerca e la distruzione dell'anello di Orvoloson Gaunt mi ha tenuto lontano da casa per tre giorni. Non vorrei lasciare Elizabeth da sola, ma mi consolo sapendola al sicuro a Grimmauld Place.

Quando io sono in missione per l'Ordine, Molly e Tonks si danno il cambio per andare a trovarla il più spesso possibile e Kreacher le fa letteralmente la guardia.

Quando rientro in casa, il silenzio che la avvolge mi lascia momentaneamente interdetto.

«Bentornato padrone!» Gracchia il nostro elfo domestico con un profondo inchino.

«Grazie Kreacher. Dov'è Elizabeth?»

«La signora Black è di sopra. Sta riposando.» Risponde lui ossequioso.

Cercando di non fare rumore, salgo rapidamente le scale e scivolo nella nostra camera da letto, dove Elizabeth riposa rannicchiata su un fianco. È al quinto mese di gravidanza e ormai la pancia si inizia a notare. Sperando di non svegliarla mi stendo alle sue spalle e la circondo con un braccio. Sto accarezzando dolcemente la sua pancia quando percepisco un piccolo movimento sotto la mia mano. Ha scalciato! Si è mosso! È la prima volto che lo sento.

«Sirius?» Chiede Elizabeth in tono assonato, svegliandosi.

«Sono qui.» Rispondo depositandole un bacio sui capelli. «L'ho sentito muoversi!» Annuncio emozionato.

«Non è un bambino, è una trottola.» Risponde lei con un sorriso. «Non mi lascia mai dormire.»

«Sei stanca?» Chiedo improvvisamente apprensivo.

«Stiamo bene. Stai tranquillo.» Risponde lei voltandosi verso di me e baciandomi. «Come è andata? Lo avete trovato?» Chiede lei improvvisamente seria, riferendosi all'Horcrux.

«Trovato e distrutto. Uno in meno.» La sento sospirare di sollievo.

«Bene. Allora puoi restare a casa per un po'?» Chiede in tono speranzoso.

«Certo! E poi abbiamo la visita di controllo oggi. Sai che non me la sarei mai persa.» Oggi sapremo il sesso del bambino. Non sto più nella pelle. Non ho preferenze, per me l'importante è che stia bene, ma sono curioso e voglio sapere.

«Stavo pensando al nome...» Riprende lei con aria meditabonda. «Non ti ho mai chiesto se per caso stavi pensando di dargli il nome di una stella come per tutti i Black...»

«Assolutamente no.» Rispondo deciso. «La famiglia Black che stiamo costruendo noi avrà tradizioni nuove e completamente diverse.» Lei mi sorride comprensiva. «A dire la verità io avrei delle idee per il nome...»

«Oh, bene. A cosa avevi pensato.» Chiede curiosa.

«Se fosse femmina avevo pensato a Margaret, come tua nonna.» Il sorriso di Elizabeth si allarga, so quanto era legata a sua nonna e che le farebbe molto piacere chiamare nostra figlia come lei.

«E se fosse maschio?» Mi incalza.

«James Remus.» Rispondo serio. «Come i nostri migliori amici.»

«Mi sembra veramente un ottima idea.» Afferma sorridendomi. «Basta che non ti fai venire in mente di abbreviarlo in J.R. perché lo detesto» Aggiunge poi più seria.

«No, eventualmente pensavo a Jamie come diminutivo.» La rassicuro.

«Beh, allora direi che abbiamo deciso.» Risponde lei convinta.

«Dici davvero?» Chiedo stupito. «Pensavo che sarebbe stato più difficile.»

«Non abbiamo già avuto abbastanza difficoltà noi due? Direi che adesso ci meritiamo una buona dose di cose che filino lisce come l'olio!» Risponde Elizabeth prima di darmi un bacio.

 

 

***

 

 

Manca una settimana a Natale, ed in teoria James Remus dovrebbe nascere tra circa dieci giorni. Io non vedo l'ora. Mi sento una mongolfiera! Anche solo fare le scale da un piano all'altro della casa sta diventando veramente faticoso.

Sirius manca da casa da due settimane. Non eravamo mai stati così a lungo separati da quando ci siamo ritrovati e devo ammettere che non vedo l'ora che torni. Ha deciso di andare via adesso, per avere poi tutto il tempo di tornare per Natale e per la nascita di Jamie.

Molly è passata a trovarmi nel pomeriggio e mi ha fatto un po' compagnia. Questa sera Tonks verrà a dormire qui, appena finisce il suo turno per il Ministero. Mi sento veramente circondata da tanto affetto in questo periodo.

Visto che le azioni dei mangiamorte si fanno sempre più eclatanti, abbiamo deciso che sia più sicuro far nascere Jamie in casa. Sirius è un po' preoccupato, ma alla fine io sono una guaritrice e Molly si è offerta di aiutarmi. Del resto lei lo ha fatto sette volte!

«Ehilà! Come stai futura mammina?» Chiede Tonks entrando a passo di carica in salotto e sfoggiando una vistosa capigliatura verde acido. Da quando prende la nuova pozione Remus si è convinto a concedersi un'occasione di felicità e ormai loro due fanno coppia fissa. I coloratissimi capelli di Tonks ne sono la dimostrazione.

«Abbastanza bene, ma credo che dovremmo chiamare Molly...» Rispondo osservandomi la pancia.

«Per le mutande di Merlino! Ci siamo?» Chiede lei con un'espressione vagamente terrorizzata.

«Credo di sì... mi si sono rotte le acque...» Mormoro con una piccola nota di panico nella voce. Adesso che ci siamo devo ammettere che ho un po' paura.

«Ma non è troppo presto? Non doveva essere dopo Natale?» Mi incalza lei.

«Dora, sono calcoli approssimativi, qualche giorno in più o in meno ci può stare...» Inizio a sentire dei dolori veramente poco rassicuranti. «Ok, sì decisamente ci siamo. Avvisa Molly per favore. Kreacher!» Urlo cercando il nostro elfo domestico.

«Ai suoi ordini signora Black!» Esclama lui precipitandosi al mio fianco.

«Trova il tuo padrone! Dovunque sia! E riportalo qui il prima possibile. Il bambino sta per nascere.» Non posso farlo senza Sirius! Ho bisogno di lui!

 

 

***

 

 

Io e Remus stiamo indagando sul medaglione di Salazar Serpeverde. Silente ritiene che possa essere uno degli Horcrux di Voldemort. Questo oggetto ha cambiato così tanti proprietari nei secoli che non è facile ricostruire la sua storia e capire dove poterlo cercare.

Ci siamo sistemati in un piccolo cottage disabitato a nord di Little Hangleton, il villaggio natale della famiglia Riddle, dove stiamo cercando di trovare qualche informazione.

«Speravo che avessimo già finito ormai!» Sbuffo spazientito. «Non sono per niente contento di lasciare Elizabeth così a lungo proprio adesso.»

«Posso capirti Sirius, ma ci sono Molly e Ninfadora con lei. Vedrai che starà bene.» Risponde Remus sorridendomi comprensivo.

«Sì, lo so... ma...» Un sonoro crack mi interrompe.

«Padrone! La padrona mi ha ordinato di trovarvi e di riportarvi subito a casa!» Grida Kreacher guardandomi con i suoi giganteschi occhi spalancati.

«È successo qualcosa? Lei sta bene?» Devo essere impallidito.

«Il bambino sta per nascere padrone!» Gracchia l'elfo.

«Oh...» Sono rimasto allibito per un momento. Ma è troppo presto... mancano ancora una decina di giorni...

«Andiamo Sirius! Muoviamoci!» Mi riscuote Remus affrettandosi a radunare le nostre cose.

«Sì... sì certo.» Balbetto scosso.

In men che non si dica, siamo pronti a partire e Kreacher ci smaterializza entrambi direttamente nel salotto di Grimmauld Place. È incredibile quello che un elfo possa fare quando risponde ad un ordine diretto del suo padrone.

«Oh per fortuna siete qui! Il travaglio è iniziato tre ore fa.» Esclama Tonks correndoci incontro e abbracciando Remus.

«Ma che succede? Dov'è Elizabeth? Non è troppo presto?»chiedo allarmato.

«È di sopra con Molly. Ha detto che qualche giorno in più o in meno rispetto al previsto è normale e non c'è da preoccuparsi.»Risponde Tonks con un'alzata di spalle. «Vado ad avvisarla che sei arrivato o vuoi salire tu?»

«Io... Non sono sicuro di voler assistere...» Sinceramente non credo che potrei essere di nessun aiuto.

Tonks è sparita al piano di sopra ormai da un paio d'ore e io e Remus siamo fermi in salotto ad aspettare.

«Quanto credi che potrebbe volerci?» Chiedo teso a Remus.

«Non saprei Felpato. Non ho molta esperienza in queste cose. Quando nacque Harry ci sono volute più o meno 8 ore.» Risponde lui.

«Merlino 8 ore? Non me lo ricordavo...» Mormoro passeggiando su e giù per la stanza.

«Non ti ricordi che James stava dando di matto?» Chiede lui con un sorriso.

«Sì, ma mi sembrava comunque che fosse stata una cosa più rapida...» Forse devo averlo rimosso...

«Tutto bene di sopra.» Afferma Tonks entrando in salotto. «Molly ed Elizabeth credono che non manchi molto.»

«Meno male! Sto impazzendo qui!» Rispondo teso.

«Credimi, tua moglie se la sta passando decisamente peggio di te!» Afferma Tonks inarcando un sopracciglio. «Credo che le farebbe piacere averti lì. Inizia ad essere un po' provata...»

«Non credo che potrei esserle di qualche aiuto...» Rispondo incerto.

«Vuole solo che tu ci sia, non devi fare nulla.» Mormora Tonks con aria incoraggiante. Anche Remus mi sta guardando annuendo.

«Non fare così Lunastorta! Ne riparleremo quando ci sarai tu al mio posto!»

Un urlo di dolore di Elizabeth proveniente dal piano di sopra mi mette in allarme e tronca la nostra conversazione. Salgo le scale a due a due e rapidamente raggiungo la nostra camera.

«Beth! Come stai?» Chiedo aprendo la porta.

«Oh sei qui!» Esclama lei con aria sollevata. È in piedi e si appoggia ad una delle colonne del baldacchino del letto per sorreggersi.

«Per fortuna ti sei deciso a salire. Non manca molto!» Molly mi sorride e mi fa cenno di entrare.

«Cosa posso fare?» Chiedo dubbioso. Non so come posso rendermi utile, ma so voglio essere qui per Elizabeth e per Jamie.

«Aiutami a stendermi a letto.» Dice Elizabeth porgendomi una mano perché io la sostenga nel breve tragitto.

Rapidamente la aiuto a coricarsi.

«Siediti qui dietro di me e porta pazienza mentre ti stritolo una mano.» Riprende lei con una smorfia di dolore.

Faccio come mi ha ordinato e lei si appoggia con la schiena al mio petto.

«Ma sta andando tutto bene? Se c'è bisogno di andare al San Mungo...»

«Va tutto benissimo Sirius. Adesso sta zitto e aspetta dannazione!» Mi rimprovera Elizabeth in tono aspro.

«Coraggio tesoro, ci siamo. È ora di spingere.» La incoraggia Molly.

È stata la mezz'ora più lunga della mia vita, ma adesso stringo tra le braccia mio figlio! Elizabeth sta bene e si sta godendo un po' di meritato riposo, così mi dirigo in salotto, tenendo Jamie saldamente tra le mie braccia.

«È nato! E sia lui che Elizabeth stanno benissimo!» Esclamo con un sorriso radioso.

«Oh Sirius! Congratulazioni! È... è meraviglioso!» Esclama Remus commosso.

«Allora come lo avete chiamato? Finalmente adesso ce lo direte!» Esclama Tonks alludendo al fatto che abbiamo deciso che il nome del bambino fosse una sorpresa.

«Remus, ti presento il tuo figlioccio: James Remus Black.» Dico mettendoglielo in braccio.

Lui mi rivolge uno sguardo sorpreso, poi con gli occhi lucidi si rivolge al bambino. «È un vero piacere conoscerti James Remus. Io sono lo zio Remus e lei la zia Ninfadora.»

«Tonks! Sono la zia Tonks!» Ribatte lei accigliata.

 

 

***

 

 

James Remus è un bambino adorabile. Ha un anno e mezzo ed io e suo padre lo amiamo alla follia. È alle prese con le sue prime parole e frasi sconnesse e riesce sempre a farci sorridere con i suoi tentavi di fare dei veri e propri discorsi che però risultano totalmente incomprensibili. Sirius gli ha comprato una scopa giocattolo, nonostante le mie proteste sul fatto che fosse ancora troppo presto per il quidditch.

Mi si spezza il cuore se penso che dopo questa notte potrebbe crescere senza genitori.

Credo che dei pensieri molto simili passino anche per la testa di Tonks a proposito di suo figlio Teddy che ha solo pochi mesi. Abbiamo lasciato i bambini da sua madre e ci siamo precitati ad Hogwarts appena abbiamo saputo che la battaglia stava per iniziare.

Siamo qui soprattutto per loro, siamo qui a combattere per poter dare ai nostri figli un futuro migliore.

La cupola di incantesimi che abbiamo lanciato tutti insieme sopra Hogwarts non durerà ancora a lungo, presto cederà ed inizierà lo scontro vero e proprio. Sarà l'ultima battaglia. Comunque vada, questa guerra finisce oggi.

«Qualche notizia da Sirius?» Chiede Remus che ci ha raggiunto trafelato.

«Tutto quello che so è che è con Harry, Ron ed Hermione a cercare gli ultimi Horcrux. Dobbiamo cercare di resistere per dargli più tempo possibile.» Rispondo e lui annuisce serio.

«Ragazzi, state attenti e... buona fortuna...» Auguro con la voce tremante. Ne avremo bisogno. «Comunque vada... se qualcuno ce la dovesse fare...»

«I bambini. Se qualcuno ce la dovesse fare, si occuperà dei bambini.» Finisce Remus al posto mio, perché io non riesco a parlare. Annuisco cercando di trattenere le lacrime. Non è il momento per piangere adesso. Adesso dobbiamo combattere.

 

 

***

 

 

È finita. Finalmente è finita! Harry ce l'ha fatta! Voldemort è morto! Corro ad abbracciarlo e lui mi stringe forte scoppiando a piangere. È un pianto di gioia, di liberazione.

«Zio Sirius... è finita!» Esclama tra i singhiozzi.

«Lo so Harry, lo so. Sono incredibilmente fiero di te!» Affermo guardandolo dritto negli occhi.

Intorno a noi c'è chi festeggia e chi piange. È stata una battaglia dura, ci sono sicuramente dei caduti.

«Harry devo cercare tua zia.» Devo assicurarmi che stia bene!

«Andiamo, la cerchiamo insieme.»

Stiamo girando per il cortile di Hogwarts chiamandola e chiedendo se qualcuno l'ha vista. I superstiti si stanno organizzando per trasportare i feriti e... per spostare le salme.

«Minerva!» Esclamo appena vedo la professoressa McGrannith, che è impegnata a dirigere le operazioni. «Hai visto Elizabeth? Sai se sta bene.»

«Mi dispiace Sirius non l'ho vista. Hai provato nella sala grande? Molte persone sono lì.»

Mentre ci dirigiamo all'interno sento la voce di Remus chiamarmi.

«Sirius!» Grida raggiungendomi, per poi abbracciarmi. Siamo tutti a metà tra l'euforia per la vittoria e la disperazione per le vite che sono state spezzate. «Hai visto Ninfadora?» Chiede preoccupato.

Scuoto la testa. «Io sto cercando Elizabeth. La McGrannith mi ha consigliato di provare in sala grande.»

Harry che si era allontanato di qualche passo per parlare con qualcuno mi si avvicina con un'espressione tesa. «Mi hanno detto che in sala grande stanno portando i feriti più gravi e... i caduti.»

Non posso rispondere nulla, ma sempre più preoccupato inizio a correre verso la sala grande seguito da Remus ed Harry.

Al nostro ingresso un urlo ci fa gelare il sangue nelle vene. È Molly che piange disperatamente sul cadavere di Fred. Non posso pensare ad una cosa peggiore. Nessun genitore dovrebbe mai perdere un figlio... Mi avvicino ad Arthur e senza dire nulla gli poggio una mano sulla spalla. Il suo dolore adesso è troppo grande per le parole.

«Ninfadora!» Esclama Remus che ha appena visto sua moglie.

«Non chiamarmi Ninfadora!» Esclama lei fintamente adirata. È palese che in realtà è solo felice di rivedere suo marito vivo. Sembra ferita, ma qualcuno si è già occupato di lei visto che ha delle bende intorno alla spalla ed al braccio destro.

«Tonks, per caso hai visto Elizabeth?» Chiedo sempre più preoccupato.

Per tutta risposta lei alza il braccio sano ed indica il fondo della sala. Mi avvio a passo incerto. Sto camminando tra file di persone che si abbracciano e piangono, molti qui hanno perso qualcuno.

Ci sono delle barelle a terra con i corpi dei caduti. Mi rifiuto di guardare i loro volti, Elizabeth non è tra di loro. Lei non può essere tra di loro.

«Madama Pomfrey, questo ragazzo va spostato in infermeria.» È la voce di Elizabeth.

«Temo che sia già piena, forse potremmo spostarlo in...» Qualsiasi cosa la vecchia infermiera stia dicendo io non la sento perché mi sono lanciato ad abbracciare Elizabeth e adesso lei sta piangendo sulla mia spalla. Ha i capelli arruffati e qualche graffio, ma sembra stare bene.

«Grazie a Merlino! Volevo venirti a cercare, ma qui serviva una mano con i feriti...» Mormora cercando di frenare i singhiozzi. Poi squadra con una rapida occhiata me ed Harry. «Voi due state bene?»

«Sì ed anche Remus e Tonks.» la rassicuro prontamente. «Ma... abbiamo perso Fred Weasley.»

«Oh no. Molly, Arthur... deve essere... non posso nemmeno pensarci...» Ma poi qualcosa attira la sua attenzione. «Severus! No!»

Seguendo la direzione del suo sguardo, vedo che stanno portando Piton su una barella e lo stanno depositando accanto agli altri caduti.

«Era dalla nostra parte, eseguiva gli ordini di Silente in tutto. Si è riscattato prima della fine.» Dico sperando che possa esserle di conforto.

Lei annuisce senza dire nulla. «Devo aiutare con i feriti.» Mormora piano.

 

 

***

 

 

Sirius e Remus stanno giocando con i bambini in giardino. Sono due padri meravigliosi ed è bello vederli finalmente così felici. Credo che tutti noi ci siamo duramente guadagnati la nostra piccola porzione di felicità.

«Zia Liz, dove le metto queste?» Chiede Harry venendomi incontro con delle burrobirre.

«Poggiale sul tavolo, le facciamo sistemare a Kreacher più tardi.» Rispondo scompigliando i capelli di Harry quando mi passa accanto.

«Come ha preso il trasferimento?» Chiede Tonks curiosa.

«Oh non era affatto entusiasta di lasciare Grimmauld Place, ma non avrebbe mai abbandonato la sua famiglia.» Rispondo scrollando le spalle. Ci siamo appena trasferiti nella nostra nuova casa in campagna ed abbiamo invitato i nostri amici più cari per festeggiare. Nonostante tutto, siamo stati felici a Grimmauld Place, ma ora che la guerra è finita vogliamo che James Remus possa crescere in un posto diverso.

«Elizabeth questa casa è bellissima. Il giardino è splendido!» Esclama Molly continuando a guardarsi intorno.

«Grazie Molly.» Le rispondo sorridendole. È passato un anno esatto dalla battaglia di Hogwarts e quindi dalla morte di Fred. Non so se i Weasley si riprenderanno mai del tutto.

«Allora è pronto il pranzo? Qui iniziamo ad essere affamati!» Esclama Sirius raggiungendoci in salotto con Jamie in braccio.

«Credo di sì. Kreacher aspettava solo che ci fossimo tutti per iniziare a portare in tavola.»

«Bene, allora venite tutti qui per favore.» Dice Sirius richiamando l'attenzione dei presenti. Oltre a Remus, Tonks ed Harry, che ovviamente consideriamo membri della nostra famiglia a tutti gli effetti, ci sono anche i Weasley, Hermione, Hagrid e la professoressa McGrannith.

«È bello vedervi qui oggi!» Esclama Sirius mentre gli altri prendono posto a tavola.

«Ci tenevamo ad inaugurare la casa nuova con voi, qui sarete sempre tutti i benvenuti.» Aggiungo io sorridendo ai nostri amici.

«E poi avremmo un piccolo annuncio da fare.» Aggiunge Sirius, prendendomi la mano. «James Remus avrà presto una sorellina.»

Dopo un primo momento di stupore generale, veniamo sommersi di abbracci e congratulazioni. Osservo mio marito che quasi crolla

a terra dopo aver ricevuto una energica pacca sulle spalle da Hagrid.

«Ho un annuncio anche io.» Esclama la professoressa McGrannith. «Ho deciso di andare in pensione.»

«Cosa? Oh Minerva...ma Hogwarts ha ancora bisogno di te!» Esclama Molly, mentre noi annuiamo.

«Oh ma non subito, Molly. Resterò ancora per qualche tempo. Il mio ultimo giorno sarà quello in cui due Black ed un Lupin si ritroveranno contemporaneamente a studiare ad Hogwarts!»

 

 

Nota dell'autrice:

 

Eccoci giunti veramente al termine. Grazie per avermi seguita fin qui.

Se questa storia vi è piaciuta, spero che vorrete venire a dare un'occhiata alla prossima cosa che pubblicherò. Ci sto già lavorando, ma per ora non so dire quando vedrà la luce il primo capitolo. L'unica cosa certa è che ci sarà Sirius Black! ;)

  
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