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Autore: My Pride    28/04/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Take care of him Titolo: Take care of him
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: One-shot [ 1420 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: 
Mia Mizoguchi, Damian Bruce Wayne
Rating: Verde
Genere: 
Generale, Slice of Life
Avvertimenti: What if?, Hurt/Comfort
Blossom By Blossom: "Non penso proprio"


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Non era esattamente così che aveva programmato la sua scappatella lì a Gotham.
    Da quando aveva abbandonato il mantello di Robin per inseguire la sua strada come Nightwing - sì, Grayson era ormai diventato sindaco di Blüdhaven, il posto era vacante e lo aveva preso lui, e con questo? - e si era trasferito a New Carthage per lavorare secondo i suoi metodi, non era tornato spesso nella città che apparteneva praticamente a suo padre. Di tanto in tanto si era tenuto in contatto con i suoi fratelli e aveva saputo da loro come andavano le cose, e non si era nemmeno stupito più di tanto quanto Drake gli aveva detto che c'era un nuovo Robin a Gotham.
    Damian aveva storto un po' il naso, ma aveva ingoiato il rospo e si era detto che non gli importava. Quindi non era assolutamente andato a Gotham per incontrare questo fantomatico sostituto, nossignore. Dopotutto era stato lui stesso a dire addio al suo ruolo di Robin, perché avrebbe dovuto vedere con i suoi occhi la persona che si nascondeva sotto la maschera? Andare a Gotham era stata solo una scusa per vedere la sua famiglia, niente di più e niente di meno. Davvero. Aveva pattugliato le strade solo e unicamente perché quegli stupidi criminali gli erano capitati sotto mano, aveva incrociato una rapina all'angolo della Avenue e preso a pugni qualche sgherro di Due Facce solo perché gli avevano intralciato la strada, non perché avesse cercato di attirare quel nuovo Robin verso tutto il baccano che stava facendo. 
    Quando lo aveva finalmente visto, erano incappati entrambi in uno scambio di stupefacenti sopra al tetto del Winston Building, uno degli edifici più alti del distretto di Brideshead. Erano state le luci un po' troppo intermittenti della farmacia O-Rite all'angolo a catturare l'attenzione di Damian, finché, nascosto nell'ombra, non aveva visto sul tetto quel gruppetto di persone con la faccia dipinta; si era mosso fulmineo ed era scattato come un serpente, ma era stato proprio in quello stesso istante che un fumogeno aveva avvolto tutti loro e lui era stato costretto ad usare la visione infrarossi della sua maschera per evitare di essere colpito nel conflitto, notando un'agile figura colpire quegli uomini allo stesso ritmo con cui lo aveva fatto lui. Non era comunque rimasto illeso, dato che uno di quei bastardi aveva sparato e lo aveva preso al braccio con un colpo di striscio, ma quando alla fine li avevano lasciati alla polizia e si erano allontanati, Damian aveva potuto osservare bene la figura snella che indossava l'uniforme di Robin. E gli era quasi venuto un colpo quando, portandosi entrambe le mani a coprirsi la bocca, quella ragazza - perché, sì, Damian riusciva ancora a riconoscere un seno quando ne vedeva uno - lo aveva chiamato per nome.
    Lui stesso era rimasto sconvolto quando si era reso conto che quella era la voce di Mia, una vecchia compagna di scuola che aveva frequentato per qualche tempo quando si era infiltrato alla Gotham Academy. E vederla lì davanti a lui, nell'uniforme di Robin, era stato un grosso shock. Di tutte le persone che avrebbero mai potuto affiancare suo padre, Damian non avrebbe mai puntato su di lei. Pur essendo capace, una vera e propria fan di Batman, Damian aveva sempre creduto che la sua passione fosse risolvere i misteri alla Scooby Doo, non gettarsi a capofitto in situazioni pericolose. Ma la ragazza l'aveva fatto ricredere abbastanza in fretta visto il modo in cui, in quel momento, stava in tutti i modi cercando di togliergli la parte superiore della tuta per controllargli la ferita.
    «Sta' ferma!» sbottò Damian per l'ennesima volta, cercando di staccarsi le sue manacce di dosso; le premette il palmo contro la bocca per zittirla e lei, di tutta risosta, tirò fuori la lingua per leccarlo, facendogli storcere il naso. «Che schifo, di nuovo?!»
    Mia rise compiaciuta. «Non è colpa mia se ti fai fregare sempre dallo stesso trucco», disse in tono ovvio. «Ora piantala di fare il bambino e fammi dare un'occhiata. Eri con me, mi sento responsabile».
    «Piuttosto eri tu ad essere con me», le tenne presente Damian prima di sbuffare. «Posso cavarmela da solo, torna a pattugliare le strade», affermò con fare risoluto, ma Mia sollevò entrambe le sopracciglia e roteò gli occhi, spingendolo contro il vetro della serra senza dar peso alla sua esclamazione indispettita.
    «Non penso proprio», disse schietta, frugando nella sua cintura. «Sei nella mia città, straniero. E ho tutte le intenzioni di prendermi cura di te».
    «...perché sei Robin?» rispose di rimando Damian, ma la ragazza lo fissò per un solo istante prima di afferrare il kit di pronto soccorso che le sarebbe servito.
    «Lunga storia», tagliò corto. «Te la racconterò la prossima volta che ti farai finalmente vedere da queste parti. Ora che ne diresti di collaborare e di non costringermi a strapparti i vestiti? Sarebbe sconveniente».
    Damian inspirò pesantemente dal naso e strinse le labbra in una linea sottile, facendo scorrere lo sguardo sulla sua figura. Dall'ultima volta che l'aveva vista, Mia era diventata molto più alta e piazzata, lontana dalla ragazza magrolina che aveva conosciuto quando frequentavano ancora la stessa scuola; si era fatta crescere un po' i capelli e li aveva raccolti in una piccola coda, ma le sue lentiggini spiccavano abbastanza al di sotto della maschera che indossava. Così, sospirando, si arrese all'evidenza e si lasciò cadere su una delle panche di quel giardino pensile mentre si calava la parte superiore dell'uniforme, lasciando che della sua ferita se ne occupasse lei.
    Non parlarono affatto, a ben vedere. C'erano molte domande da porre, domande che avevano bisogno di una risposta e che sembravano indugiare fra di loro come sussurri nella notte, eppure nessuno dei due sembrava intenzionato a farle. Anche se Damian era curioso di sapere come Mia - Maps, lo corresse nell'immediato la sua mente - avesse ereditato il mantello di Robin, le parole gli morirono comunque sulla punta della lingua quando provò a chiederlo ancora, socchiudendo solo un po' un occhio quando lei cominciò a disinfettare la ferita e a ricucirla.
    Flamebird avrebbe detto che si era rabbonito davanti ad un bel faccino. Lui avrebbe piuttosto replicato che Maps era sempre stata piuttosto convincente quando si trattava di metterlo a tacere... anche se forse, in fondo in fondo, avrebbe dato ragione a quell'idiota di Jonathan.
    Quando finalmente finì, Damian valutò la sutura, muovendo un po' il braccio per assicurarsi che non facesse più male del dovuto. Non era certo una sutura perfetta e forse sarebbe rimasta l'ennesima cicatrice, ma almeno aveva smesso di sanguinare. «Non male per una principiante», la elogiò sarcastico, e Maps sbuffò ilare.
    «Oh, sta' zitto», disse lei nel dargli un pugno sulla spalla. «Devo ricordarti chi ti ha salvato le penne anni fa?»
    «Io ricordo che ho dovuto toglierti una spada dalle mani per evitare che ti facessi male».
    Maps assunse una finta espressione indignata e poi gli fece una linguaccia, battendosi le mani sulle cosce prima di alzarsi in piedi. «Certo, difendi pure il tuo orgoglio maschile, ometto», lo prese in giro. Poi sospirò pesantemente. «Glielo dirai?» domandò infine, e Damian si voltò a guardarla mentre si rivestiva lentamente, attento al braccio. Era certa che fosse arrivato a Gotham senza avvertire nessuno e, dato che lei stessa non aveva minimamente immaginato di vederlo lì, poteva solo pensare che... il filo dei suoi pensieri venne interrotto proprio da Damian, che sollevò un angolo della bocca in un vago sorriso nello stesso istante in cui un'ombra li oscurò entrambi.
    «...credo che lo sappia già», sussurrò a mezza bocca, facendo qualche passo verso il limitare dell'edificio. «Ci vediamo. E... Maps?» la richiamò prima che la ragazza afferrasse il rampino e se ne andasse, vedendola voltarsi curiosa. «Mi piace il tuo costume, sono certo che andrai alla grande. Prenditi cura di te e di mio padre... Robin».
    Non le diede il tempo di replicare nonostante l'avesse vista pronta a farlo, gettandosi oltre il bordo del palazzo con un tuffo aggraziato; un ruggito ruppe il silenzio della notte e Goliath spiccò il volo verso il cielo con le ali spalancate, e Mia ebbe appena la fugace visione di Damian sul suo dorso prima che sparissero entrambi verso l'orizzonte.
    Nessuno di loro aveva idea di che intenzioni avesse avuto Damian quando aveva deciso di intraprendere la sua strada da solo, ma a Bruce avrebbe almeno fatto piacere sapere che era al sicuro.





_Note inconcludenti dell'autrice
Altra storia per l'inziativa #blossombyblossom
indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
La storia è ambientata in un futuro a caso in cui Damian è Nightwing - Jon è il suo Flamebird, troppo lunga da spiegare ma in pratica sono i nomi di due dei kryptoniani che fanno coppia, esattamente come loro due -, si trasferisce lontano da Gotham e solo in seguito scopre che c'è un nuovo Robin in città (Maps prende il posto di Robin in Batman: Black & White n. 4)
Volevo concentrarmi su questi due perché in Gotham Academy avevano avuto una bella interazione e li vedevo bene come coppia se mai avrebbero dovuto esserlo, anche se sono ovviamente amici e Damian è certo che con le Bruce sarà al sicuro
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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