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Autore: Ombrone    03/05/2022    0 recensioni
Questa è diventata la mia storia più vista e più seguita. Grazie a tutti! Farò del mio meglio perché i prossimi capitoli siano all'altezza!
Una storia d’amore di 2000 anni fa.
Il giovane patrizio Marco Valerio Corvino torna a Roma nella sua casa dopo aver prestato servizio sul limes in una lontana provincia, troverà qualcosa che non si aspettava e per capire come affrontarla dovrà scoprire il lato nascosto di se stesso.
Il mio è un tentativo, mi direte voi quanto riuscito, di scrivere una storia d’amore, romantica, ma verosimile per la sua epoca, questo significa che al suo interno troverete situazioni, discorsi, atteggiamenti e comportamenti che potrebbero disturbare ed offendere, e che per gli standard del XXI sono inammissibili (o addirittura illegali). I personaggi stessi potrebbero sembrarvi antipatici o immorali o violenti: mi son sforzato di renderli realistici rispetto all’ambientazione e fargli seguire comportamenti considerati normali, morali o addirittura meritori per il primo secolo dopo cristo, un epoca molto lontana e molta diversa dalla nostra.
Commenti e anche critiche benvenuti e incoraggiati. Stimolano a scrivere e servono a migliorare!
Genere: Erotico, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Storico
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Come promesso ecco alcune note a chiusura su quello che avete appena letto.
Per scrivere queste pagine mi sono ispirato e ho attinto da numerose fonti e libri, in particolare per quello che era il mio principale obiettivo, rendere, in maniera realistica, quale poteva essere il rapporto tra i due protagonisti, mi sono basato su tre libri:
 
- The Roman Law of Slavery. The Condition of the Slave in Private Law from Augustus to Justinian (Cambridge Press, 2010) di William Warwick Buckland
- Goddesses, whores, wives, and slaves. Women in classical antiquity (Cambridge Press, 1975) di Sarah Pomeroy

E, meno accademico e più facile da leggere:
 
- Marcus Sidonius Falx - How to manage your slaves (Profile Books 2014) di Jerry Toner 
 
Piacevolissimo, snello, volume in cui l’autore si mette nei panni di un nobile patrizio romano (socialmente equivalente a Marco) che immagina scrivere un trattato su come gestire i propri schiavi. Prezioso per immedesimarsi nel corretto punto di vista dell’epoca e con una ricchissima nota bibliografica di fonti primarie
Chi ha letto “Io Claudio” e il “Divo Claudio”, di Robert Graves, potrebbe notare in più di una pagina delle somiglianze. Non è un caso. Ho sfrontatamente e immodestamente tentato di scopiazzarne lo stile. E quindi spero proprio si noti!
Comunque, se non li avete mai letti, fatelo.
 
Nel testo trovate citati tanti personaggi storici realmente esistiti, alcuni di primo piano: l’imperatore Claudio, con le sue mogli Valeria Messalina e Agrippina Minore, il figlio di questa Lucio Domizio che passerà alla storia col nome di Nerone, Vespasiano che gli succederà. 
Ce ne sono altri meno noti: Sesto Palpellio Istro che porta Marco in Pannonia è realmente esistito, è stato realmente governatore di quella provincia e senatore e console. Ed era un provinciale, nato, come dice il nome, in Istria.
Allo stesso modo è reale il padre di Giunia: Decimo Giunio Silano Torquato, anche lui veramente senatore e console, ma di cui si sa ben poco di più.
Anche Senofonte di Coo il medico che segue Giunia è una persona reale. Era veramente il medico dell’Imperatore Claudio e venne accusato di avergli somministrato il veleno con cui venne assassinato (faceva decisamente bene a non raccomandarlo, vedete?)
 
La maggior parte dei miei personaggi sono invece di pura fantasia a cominciare da Marco e la sua famiglia (anche se i Valerio Corvino, come famiglia, esistettero veramente e un omonimo di Marco nel lII° secolo avanti Cristo fu console per ben 6 volte e morì ultracentenario).
Di pura fantasia lo è anche la servitù di casa: Filinna, Cleone, Romolus, Eryx, Sabra e i due Numantino, così come Catualda.
Ah! Anche il pessimo poeta Giunio Liciniano è una pura invenzione e, se mai è esistito, come auspicava zio Aulo, gli Dei sono stati pietosi ed è stato dimenticato. 
Una precisazione ad uso dei fanatici di storia romana, che potrebbero, unici, notarlo: ho tentato di scrivere un racconto storicamente verosimile, ma non necessariamente storicamente accurato. 
 
Soprattutto ho totalmente ignorato la cronologia degli eventi storici quando non si adattava ai fini del racconto (ad esempio Valeria Messalina cade in disgrazia e viene uccisa ben prima della rivolta in Pannonia da cui Marco torna coperto di onori), ce ne sono anche altre differenze rispetto ai fatti storici reali, ma sono minime: non vi tedio e conto di venir perdonato.
Spero non vi abbia annoiato il fatto che ho inframmezzato alla storia spesso e volentieri dei brani letterari. L’ho voluto fare sia per poter dare pienamente il sapore dell’epoca e il gusto classico dell’erudizione, sia perché la passione tra i due protagonisti nasce non solo dalla pura attrazione fisica, ma anche, e soprattutto, dalla loro affinità intellettuale.
 
Tutte le volte che ho inserito un brano lo ho citato e ho dato indicazioni di chi fosse. Escluso in due punti che vado a chiarire.
Il primo caso e la poesia che Cleone dedica a Giunia: è di Rufino. Un poeta lirico greco di cui si sa ben poco, è il carme 95 e la traduzione italiana che ho usato è quella dell’Antologia Palatina a cura di Salvatore Quasimodo.
 
Il secondo testo, e ben più importante, è il canto finale dedicato a Filinna. L’autore di quegli splendidi versi è Paolo Silenziario, un poeta del VI° secolo che visse alla corte di Giustiniano ricoprendo (quelle suprise!) l’incarico di Silenziario (ovvero precedeva l’imperatore avvisando gli astanti di tacere).
La traduzione è, come nel caso precedente, quella di Quasimodo, per l’edizione Garzanti dell’Antologia Palatina
Si tratta, secondo me, di una delle poesie di amore più belle mai scritte e sì, la mia di Filinna deve il suo nome proprio alla protagonista di quei versi.
 
Grazie di avermi seguito fin qui e di aver seguito Marco e Filinna. Era tanto tempo che li avevo in testa, i loro amori, le loro speranze, le loro sofferenze, e sono contento di essere riuscito finalmente a dargli vita.
Spero che abbiate gradito queste pagine, io di sicuro ho gradito scriverle e apprezzato la vostra compagnia, i vostri suggerimenti e i vostri commenti.
Spero di reincontrarvi per le mie prossime storie.
Arrivederci
 
That’s all folks
   
 
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