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Autore: 6t2r    06/05/2022    1 recensioni
Ogni capitolo è autoconclusivo. Ho fatto un gioco, le regole accompagnano il primo capitolo, potete leggere solo quello che vi interessa, potete leggerne due o nessuno, in ordine o a caso. C'è un po' di tutto ed è assolutamente casuale. Fatelo anche voi, vorrei leggere i risultati!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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THREESOME

 
La panca della sala grande sembrava scottare, non aveva aperto bocca da quando si era seduto ed era impallidito da far paura quando anche Ginny lo aveva raggiunto, accasciandosi sulla panca con lo sguardo perso nel vuoto. Quando il pranzo finì sembrava trascorso un secolo, i due si alzarono contemporaneamente, senza riuscire a guardarsi negli occhi (senza guardare proprio da nessuna parte per paura di incrociare il suo sguardo).
Entrambi si incamminarono in cortile e si appartarono verso il Lago Nero.
-Dovremmo...- iniziò Ginny
-Sì...-  Harry annuì, ancora impegnato a guardare ovunque tranne nella direzione della rossa di fronte a lui.
-Ieri è stato...- com'era stato? Harry diventò rosso come un pomodoro per i ricordi sudati ed eccitanti che lo travolsero. Era successo così all'improvviso che nessuno di loro si era fermato davvero a riflettere. La festa con troppo alcol, un certo biondo affascinante dagli occhi di piombo che si avvicinava come un gatto.
 
-Ancora sete, Weasley?- Ginny gli strizza l'occhio e accetta il bicchiere di bollicine. Quell'ultimo anno era alla fine e la tregua con Malfoy era diventata distesa sopportazione
-E tu, Harry?- Harry si riscuote, fissando il biondo come se gli fossero spuntati tre nasi
-Quanta confidenza stasera!-
Malfoy ghigna
-Mi sentivo autorizzato a chiamarti per nome dato che ti ho visto le mutande-
-Cosa?- Ginny sorride mentre chiede spiegazioni
-Hai la patta aperta, salvatore!-
Harry impreca e si sistema i pantaloni, nel frattempo Ginny si piega in due dal ridere e Draco scuote la testa, divertito.
-Almeno sono certo che conosci il mio nome, dopo tutti i soprannomi che mi hai dato non ne ero così sicuro-
-Conosco il tuo nome e anche il tuo, Ginevra- Ginny si strozza con il liquido ambrato che stava bevendo, il suo nome è rotolato fuori dalle labbra di Draco come se fosse un delizioso antipasto di un pranzo a tredici portate. Anche Harry resta interdetto, quel tono basso lo ha scosso, deve ammetterlo.
Draco ride, consapevole dell'effetto che ha sui due, dopotutto non lo hanno mai visto così amichevole.
-Balliamo?-
La coppia accetta con più entusiasmo di quello che tutti e tre si aspettavano. Iniziano a ballare su note frenetiche, la gente affolla la stanza delle necessità debitamente insonorizzata e si struscia in mezzo alla pista semi-buia. Ginny è subito in mezzo ai due ragazzi che la seducono con movimenti lenti e carezze bollenti, poi anche Harry si trova al centro dell'attenzione, Accetta di buon grado i tocchi rudi e sporadici di Draco, scoprendosi desideroso di averne ancora. Sempre di più. Quando tocca a Draco stare in mezzo l'intenzione del trio diventa chiara come il sole.
-Ci spostiamo, che dite?-
Lo propone Ginny, i ragazzi accettano senza esitazione. Quando si spostano in corridoio il gioco di sguardi diventa famelico, raggiungono la stanza di Harry da caposcuola. Nemmeno il tempo di serrare la porta ed insonorizzare la stanza che si ritrovano in un groviglio di bocche, lingue, arti e vestiti che volano sul pavimento uno dopo l'altro. Draco bacia Harry sul collo, mentre Ginny gli passa la lingua sulla schiena, in una scia bollente. Nel frattempo sente Draco toccare i fianchi della ragazza alle sue spalle, sposta appena il viso e lo vede mettere una ma su un suo seno, ancora coperto dal reggiseno. Per qualche motivo questo lo eccita in modo devastante, non può più fermarsi ormai.
Bacia Draco come un assetato beve da un bicchiere di acqua fresca, lo spinge sul letto e recupera Ginny. Appena tutti sono ormai completamente nudi fa mettere la ragazza a cavalcioni sulla faccia del biondo, mentre lui, dopo averla baciata intensamente, prende nel pugno se stesso e Draco ed inizia a muovere la mano lentamente, ma in modo deciso; e appena la lingua del biondo tocca Ginny tutti e tre diventano consapevoli che non smetteranno fino al mattino.
 
E il mattino era arrivato... Appena Harry aveva aperto gli occhi non c'era nessun segno di Draco, solo la sua ragazza che se la dormiva della grossa in mezzo al groviglio di coperte che avevano lasciato.
Durante la colazione non aveva aspettato di veder arrivare Malfoy, era imbarazzato fino alla punta dei piedi. Non che non gli fosse piaciuto eh, anzi! Il problema era che temeva un pentimento da parte di Ginny. Entrambi avevano fatto cose che non avevano neanche mai pensato da soli, mentre Draco era, in effetti, di una maestria particolarmente spiccata, sia con le ragazze che con i ragazzi.
Né Ginny né Harry riuscivano a finire una frase, continuavano solo ad arrossire e a guardarsi i piedi, finché Ginny non prese coraggio e prese il volto di Harry tra le mani, costringendolo a guardarla.
-Ti è piaciuto?-
-Sì.-
Lei sorrise
-Lo rifacciamo?-
-Sì-
Si voltarono, la risposta era arrivata da dietro l'albero vicino a cui si trovavano. Erano così pensierosi che non si erano accorti che li stava seguendo, ma Draco era lì, ghignante e affascinante come mai prima.
-Questa volta tocca a te però, Harry-
Il moro, che aveva ben capito a cosa si riferiva, ghignò a sua volta.
-Andiamo.-
  
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