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Autore: 6t2r    07/05/2022    1 recensioni
Ogni capitolo è autoconclusivo. Ho fatto un gioco, le regole accompagnano il primo capitolo, potete leggere solo quello che vi interessa, potete leggerne due o nessuno, in ordine o a caso. C'è un po' di tutto ed è assolutamente casuale. Fatelo anche voi, vorrei leggere i risultati!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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ROMANCE

 
-Tu mi piaci, Fred Wasley-
Luna lo guardava con una serietà quasi buffa.
-Ah…-
-Ora che lo sai mi sento molto più leggera!- si voltò, senza che Fred avesse il tempo di rispondere, e se ne andò trotterellando verso la sala grande. George lo trovò così, ancora stordito da quello che era successo.
-Fred?-
-Tutto bene!- fece una risata squillante che non aveva niente di divertito.
-Sputa il rospo, Freddie-
Lui sospirò, consapevole che di certo non l’avrebbe fatta al suo gemello.
-Luna Lovegood-
-La biondina figlia del direttore del Cavillo?-
-Sì-
-Quella che ti fissa tutte le volte che la incrociamo nei corridoi?-
-ma va che dici...-
-Quella che tenta di parlarti da settimane ma tu manco ti accorgi che si sta rivolgendo a te?-
-Aspetta ma che…-
-Quella che mi ha chiesto se per caso fossi afflitto da un Vangullo (non chiedermi cosa sia) che ti aveva reso incapace di percepire la presenza degli altri?-
-ok adesso mi stai facendo paura…-
George sospirò
-Avete parlato?-
-Beh non proprio… Mi ha detto che le piaccio. Il che è adorabile, non fraintendermi, ma io…-
-Non ti eri neanche accorto di lei.-
Fred guardò il gemello. Non lo stava giudicando, tra loro non lo facevano mai, era una sorta di legge non scritta.
-Magari potrei farci due chiacchiere qualche volta…- George sorrise e gli diede una bella pacca sulla spalla
-Ottima idea!-
 
Il giorno dopo a colazione Fred si sentiva più nervoso del solito. Aveva deciso di chiedere a Luna di fare un giro in cortile, giusto per conoscerla meglio. Era molto bella, su questo non aveva dubbi, sapeva che faceva parte dell’Esercito di Silente e che era molto amica di Ron ed Harry. Per il resto non aveva idea di che persona potesse essere. Aspettò di finire la colazione e la raggiunse sfoggiando un passo deciso ed una faccia birichina.
_Luna!-
Lei si voltò, ancora intenta a sorseggiare il suo tè alla lavanda.
-Sì?-
-Ti andrebbe di fare due passi in cortile?-
Lei lo guardò come se gli fosse spuntata un’altra testa.
-Perché?-
Fred perse un po’ della sua sicurezza, ma non si arrese.
-Non so… Per fare due chiacchiere?- provò, speranzoso.
Luna aggrottò la fronte, come se stesse pensando intensamente.
-Certo, ma non adesso. Ci vediamo al portone dopo le lezioni.-
Fred annuì, stava per aggiungere qualcosa, ma Luna si voltò e ricominciò a parlare con Hermione fitto fitto riguardo una qualche fattura di sicurezza.
 
Fred non perse tempo, a ora di pranzo intercettò Ron e lo trascinò nel dormitorio, interrogandolo su Luna.
-Non sapevi di piacergli?!-
Chiese il fratello stupito. Fred stava perdendo la pazienza, com’era possibile che tutti se ne fossero accorti tranne lui?
-No, somaro! Lo so adesso.-
-Beh Luna è davvero un’amica incredibile, però è anche fuori, capisci? Vive in un mondo tutto suo.-
-Vale lo stesso per te, Ron- sospirò Fred, rinunciando all’istante a chiedere consiglio al fratello, se ne andò senza nemmeno salutarlo e optò per rivolgersi ad Harry.
-Harry vieni con me.- Uscirono dal ritratto della Signora Grassa e si accodarono agli studenti che stavano andando a pranzo.
-Parlami di Luna. Com’è? Cosa le piace?-
Harry sghignazzò
-A parte te dici?- Fred lo guardò sconvolto. -Dai non te la prendere- Fred lo guardò ancora più sconvolto.
-Certo che non me la prendo! Per Merlino sono Fred Weasley, il giorno in cui mi arrabbierò per una battuta sarà un giorno veramente triste! Però dico io, com’è possibile che tutti sapessero di questa cosa tranne me?-
-Beh ce lo stavamo chiedendo tutti, non è che Luna facesse niente per nasconderlo, anzi! Comunque lei è un’amica davvero speciale! C’è sempre quando hai bisogno. Sembra svampita ma in realtà è molto intelligente. Dopotutto è Corvonero…-
Fred ringraziò l’amico e si diresse verso il suo ultimo obiettivo. Cercò in lungo e in largo, non si presentò a pranzo e nel pomeriggio aveva le lezioni, la scovò in biblioteca, nascosta da due torri di libri, mentre scribacchiava su una pergamena fitta di parole.
-Granger!-
Lei alzò la testa, sorpresa di vederlo entrare in biblioteca.
-Fai i compiti?-
-Che vuoi Fred?- tagliò corto lei
-Parlami di Luna, sì ho saputo finalmente che le piaccio, no non me n’ero accoro, sì sono un idiota, ora parla.- Hermione sghignazzò.
-Nervosetto eh? Beh è un’ottima-
-Amica, sì, questo l‘ho capito, c’è altro?-
Hermione rimase interdetta.
-Beh… è intelligente.-
-Certo, poi?-
-Non so… credo le piaccia disegnare?-
Fred la guardò in cagnesco.
-Mi accusate tutti di non aver capito di piacere a Luna, ma appena vi chiedo di lei scopro che voi, i suoi amici, non sapete nulla di lei? Qual è il suo colore preferito? Cosa vorrebbe fare da gande? Le piacciono i fiori? Qual è il suo patronus?-
-Coniglio!- Rispose Hermione, finalmente felice di poter dare una risposta giusta.
Fred scosse la testa e se ne andò verso il portone di ingresso.
 
Trovò Luna ad accarezzare un gatto nero, tutta presa dal fargli dei grattini sotto il muso, non si accorse che era arrivato Fred.
Lui tossì un paio di volte, per attirare la sua attenzione.
Luna si alzò e sorrise, andandogli incontro. Sembrava che il mondo rallentasse al suo passaggio. Era incredibilmente luminosa e i suoi occhi brillavano, chiari e impavidi.
-Ciao- lo salutò
-Ciao- all’improvviso Fred si sentiva impacciato, era in soggezione davanti alla calma che emanava Luna.
-Vieni, ti faccio vedere una cosa.- Lo prese per mano e lo portò nel folto di un boschetto vicino al Lago Nero. Ovviamente lui c’era già stato una volta, insieme a George, sapeva esattamente cosa pascolasse in quell’erbetta umida.
I thestral apparvero come una visione lugubre. Lui li vedeva perché da piccolo era stato sul letto di morte della nonna, ma questo non faceva che rendere la scena più inquietante. Quei cavalli scheletrici alzarono i musi dalle orbite vuote e scossero le ali da demone.
Fred ebbe un brivido e si voltò verso Luna per chiederle cosa ci facessero lì, ma lei non si era fermata, anzi continuava a camminare verso quelle creature. Toccò il muso di una di loro, che si appoggiò alla sua mano con un piccolo nitrito di piacere. La scena era surreale, con Luna così candida e lucente che accarezzava quella bestia spaventosa e scura.
-Vieni, non sono pericolosi.- Fred ingoiò la saliva, ma non si tirò indietro. Fece qualche passo, tenendosi a distanza, poi sentì toccarsi la gamba e fece un salto terrorizzato. Luna scoppiò a ridere mentre il piccolo di thestral che lo aveva toccato scappava, terrorizzato a sua volta.
-Li vedi anche tu?- Chiese Fred. La domanda era retorica, infatti Luna non rispose. Continuò ad accarezzare la creatura e lanciò un pezzo di carne al piccolino.
-Sono straordinari…- sospirò lei. Fred si scoprì incantato nell’osservarla. Era bella come una ninfa e dolce come il profumo del gelsomino.
-Cosa ti piace?-
Luna parve sorpresa.
-In che senso?-
-Cosa ti piace fare? Qual è il tuo colore preferito? Cosa vuoi fare da grande?- Fred era un fiume in piena. Voleva sapere tutto.
Lei rise e rispose con calma, facendo domande a sua volta. Parlarono fino all’ora di cena. Poi si videro il giorno dopo e quello dopo ancora.
Fred non era mai stanco di lei. Continuava a farle domande, assetato di informazioni. Si faceva portare in giro per Hogwarts, amava vedere il castello attraverso i suoi occhi. Amava tutto quello che lei gli mostrava. Fred si accorse che non solo non si era mai accorto di Luna, ma che c’erano tantissime cose che aveva ignorato, tantissime cose che non gli erano sembrate importanti, mentre Luna vedeva tutto e gli mostrava tutto e gli parlava di sé e gli raccontava delle sue passioni. Dopo una settimana, l’aveva convinta a fargli vedere alcuni dei suoi disegni, aveva un talento incredibile. Per contraccambiare aveva acconsentito a mostrarle tutti i passaggi segreti che aveva scoperto insieme a Georege e grazie alla mappa del malandrino. Passavano insieme ogni momento libero e non smettevano mai di parlare, di conoscersi.
Fu dopo due settimane a stretto contatto che capì a pieno la grande amica che era Luna, quando la Umbridge tentò di punire un ragazzino del primo anno per aver provato una caccabomba vicino al platano picchiatore e lui e George erano riusciti a prendersi la colpa e a farsi punire al posto suo. Luna era accorsa e aveva aiutato lui e George a vendicarsi, facendo un paio di scherzetti a lei e a Gazza, che aveva fatto la spia. Sì Luna era una buona amica, questo lo aveva capito, ma gli erano bastati pochi minuti in sua compagnia, in quel prato pieno di thestral, a fagli capire che era anche molto, molto di più.
Una sera la andò a prendere all’uscita della sala comune di Corvonero e sgattaiolarono sulla torre di astronomia, stendendosi sui mantelli per vedere le stelle.  
-Tu vedi i thestral per via di tua madre, giusto?- Chiese Fred, rompendo il silenzio disteso.
-Sì, esatto- amava anche questo di Luna: niente sembrava metterla a disagio. Non esistevano domande scomode con lei e nemmeno discorsi fuori luogo.
-So che hai portato anche Harry alla fine-
-Sì, avevi ragione, lo ha apprezzato.- Fred sorrise, soddisfatto di quel suggerimento che le aveva dato qualche giorno prima.
-Sai volevo chiederti scusa… Per non averti notata prima ecco.-
Lei si alzò a sedere, per un attimo Fred ebbe paura di aver detto la cosa sbagliata, ma quando si voltò lei sorrideva, rilassata come sempre.
-A volte succede, non devi scusarsi. Credo che notiamo le cose solo quando ne abbiamo bisogno. Solo che io mi ero stancata di aspettare e mi sono fatta avanti.-
Anche Fred si mise seduto e la guardò negli occhi
-Adesso ti vedo.-
Lei arrossì, forse per la prima volta da quando avevano iniziato a frequentarsi.
-Bene- sussurrò
-Bene- sussurrò anche lui
Alzò una mano e lentamente le accarezzò una guancia. Lei non si mosse ma arrossì ancora di più.
-Mi piaci, Fred Wasley. Da quando ti ho visto tentare di fregare la linea dell’età di Silente intorno al calice di Fuoco.- Fred sghignazzò al ricordo, senza smettere di accarezzare la guancia di Luna.
-Sicura non fosse George?- La domanda era scherzosa ma doveva ammettere che un po’ questo lo preoccupava.
-Oh no, vi riconosco benissimo.-
-Ah sì?- chiese lui, sinceramente sorpreso.
-Beh fino ad un mese fa tu eri quello che non guardava mai nella mia direzione…- Fred abbassò lo sguardo, imbarazzato da quella verità. Si sentì afferrare gentilmente il mento, in un invito a rialzare lo sguardo. Incrociò di nuovo gli occhi brillanti di Luna.
-E adesso sei quello che mi vede meglio di chiunque altro.-
Fred perse un battito e sorrise, spostò la mando dietro la nuca della ragazza e si avvicinò, premendo le labbra sulle sue in un tenero e casto bacio. Si guardarono, ancora sorridendo e quando si riavvicinarono il bacio non aveva più niente di casto.
 
  
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