Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Rainbow_unicorn    22/05/2022    0 recensioni
Zoe è una ragazza normale... Normale? ok forse non così tanto, dopotutto essere la nipote di Stephen Vincent Strange toglie tutto quello che può essere considerato razionalmente nella norma.
Ma d'altronde cosa significa normale? Zoe non l'ha mai capito, ma forse ora che entrerà alla E.S.U. riuscirà a comprenderlo.
Le stranezze però sono dietro l'angolo e non solo quelle purtroppo, ma per fortuna non è da sola... o forse per sfortuna: dipende dai punti di vista. Starà a lei decidere se essere una normale adolescente o la stravagante nipote di un dottore piuttosto... particolare.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor Stephen Strange, Nick Fury, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Anche se non sembrava quel giorno Il dottore più strano e più conosciuto da tutte le dimensioni era abbastanza in ansia: un nuovo nemico si era presentato alle porte del Sancta Sanctorum? Era stato chiamato per salvare qualche dimensione? Per mantenere in vita quella umana? No, niente di tutto ciò: oggi sarebbe tornata dalle vacanze sua nipote.

Nipote? E da quando aveva una nipote?

Esattamente da quindici anni.

Era già passato così tanto tempo? Sembrava ieri che aveva imparato a camminare: è proprio vero quando si dice che il tempo passa velocemente, forse anche troppo; e più cresceva più sentiva il bisogno di averla accanto e sapere che stesse bene e fosse al sicuro.

Guardò l'orologio: erano già le quattro e di Zoe neanche l'ombra.

«Arriverà, non preoccuparti.» disse Wong mentre passava per il salone con in mano dei libri che stava riordinando.

«Non mi sto preoccupando, so perfettamente che arriverà leggermente in ritardo.» gli rispose guardando la porta con insistenza.

Il suo assistente alzò gli occhi al cielo per poi riporre i libri nello scaffale facendo attenzione a non rovinarli; sapeva benissimo che lo stregone non avrebbe mai ammesso di essere agitato per l'arrivo della giovane, ma non tanto perché stava ritardando, piuttosto per l'accesa discussione che aveva avuto con Noemi Greco, la zia di Zoe.

La donna era stata chiara: la nipote aveva ormai quindici anni ed era ancora che uscisse dal Sancta Sanctorum e frequentasse i suoi coetanei e soprattutto andasse a scuola come ogni ragazza alla sua età.

Aveva minacciato Strange di togliergli l'affidamento e lo aveva accusato di non preoccuparsi per la sua felicità. Lo stregone aveva risposto che non era vero e che per ora, finchè non avesse saputo controllare bene le arti magiche, era fuori discussione farla uscire, anche perché Zoe non era una ragazza normale: era imparentata con lui, il Mago Supremo, ed era un bersaglio a cui i suoi nemici avrebbero potuto e avrebbero sicuramente puntato.

Alla fine erano giunti alla conclusione che sarebbe stata la ragazza a scegliere.

La porta si spalancò e sulla soglia apparve una ragazza alta dal fisco asciutto coperto da una camiciola a maniche corte con una fantasia a fiori e dei pantaloni morbidi beige; i lunghi capelli castano scuro erano legati in uno chignon ormai disfatto, due occhi vispi di un azzurro acceso osservarono con attenzione l'immenso salone per poi incastrarsi in altri di un azzurro tendente al grigio, il suo sguardo si illuminò «Zio!» esclamò contenta per poi correre verso di lui trascinando con sé il trolley.

Lo abbracciò, il mago la lasciò fare per poi ricambiare con un sorriso nemmeno troppo velato sulle labbra; il mantello li circondò entrambi facendoli fluttuare, la giovane rise: «Ovvio che mi sei mancato anche tu» disse riferendosi all'indumento magico che li riportò a terra e si staccò dal suo padrone per farsi indossare da lei che non smise di sorridere, Strange scosse la testa con aria divertita.

«Zoe, eccoti finalmente.» disse Wong che si era avvicinato sentendo il trambusto.

«Ciao Wong!» lo salutò.

Una voce impedì l'inizio della conversazione: sua zia la stava chiamando per prendere il resto dei bagagli.

«Arrivo!» gridò la nipote che uscì immediatamente.

Al sentire parlare la signora Greco il dottore si irrigidì: aveva sperato invano che se fosse già andata e invece era ancora lì.

Si riscosse dai suoi pensieri e si diresse verso l'ingresso «Wong, vado ad aiutarla.» disse al suo assistente che sembrava già in procinto di andare al suo posto.

Strange uscì dal Sancta Sonctorum «Avete bisogno di una mano?» chiese arrivato davanti alla macchina.

«No, no, ce la faccio, zio non preoccuparti.» gli rispose la giovane mentre cercava invano di tirare giù dal bagagliaio la valigia.

«Sì grazie signor Strange.» esclamò la vice stizzita della donna.

«Dottor Strange.» la corresse lanciandole uno sguardo mentre aiutava la nipote, l'altra alzò gli occhi al cielo borbottando qualcosa che egli ignorò.

Finalmente riuscirono a liberare la valigia e a posarla a terra.

«Arrivederci e grazie di tutto» si congedò l'uomo prima di voltarsi e tornare alla sua dimora seguito dalla giovane.

«Aspetti un attimo!» gridò la zia Noemi, Stephen alzò gli occhi al cielo: cosa voleva ancora.

«Non ci offre nemmeno un tè?»

«La vostra macchina non può parcheggiare qui, non vorrei che le facessero una multa per colpa mia.»

«Fermati un attimo, Strange! Sto parlando con te, gradirei se ti girassi.»

«Sono un uomo occupato. La mia casa non ha nulla da offrirle ed è meglio se va a casa e si riposi: avrà fatto un lungo viaggio.»

«Avevi promesso che gliene avresti parlato.»

Si girò «Lo farò. Ora se vuoi scusarmi ho da fare.»

«Devo esserci anche io.»

«Non è necessario.»

«Sì che lo è, voglio essere sicura che tu mantenga la parola, Strange.»

La ragazza che era rimasta in silenzio fino a quel momento chiese con aria confusa: «Di cosa state parlando?»

L'espressione tesa di Noemi si addolcì: «Ti ricordi quello che ti ho accennato prima di tornare a casa?»

Il viso dello stregone si rabbuiò: lo sapeva quella donna non aveva mica perso tempo.

«Entriamo» disse con un tono gelido, Zoe rabbrividì: suo zio era arrabbiato, non si prospettava nulla di buono.

La donna invece sembrava soddisfatta, fece segno a suo marito di andare pure lo avrebbe raggiunto finito il discorso con sua nipote e il Dottore.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Rainbow_unicorn