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Autore: eli the_dreamer    26/05/2022    1 recensioni
Pre-serie (Dean ha 20 anni, Sam 16 anni).
John e Dean Winchester, supportati da Sam, indagano su alcune misteriose morti avvenute a Carroll, Iowa.
Ma queste morti non sono l'unica cosa misteriosa della cittadina. La sedicenne Desdemona Hawkins potrebbe rivelarsi un mistero ancor più ingarbugliato.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Desdemona Hawkins detestava non avere appigli, detestava che qualcuno conoscesse i suoi segreti e detestava sentirsi fragile.
Desdemona Hawkins, sostanzialmente, detestava mostrarsi agli altri per davvero.
Tuttavia in quelle due settimane aveva inspiegabilmente stretto un rapporto di amicizia con Sam Winchester, il quale aveva avuto modo di vedere il lato più solare e divertente della ragazza, lato che nessun altro sembrava conoscere.
Forse perché Sam si era mostrato diverso da tutti gli altri compagni di scuola, forse perché nonostante tutto iniziava a sentirsi stanca di essere sola.
Dean Winchester, invece, aveva visto una fragilità che Desdemona non aveva mai mostrato a nessuno. Non che avesse intenzione di mostrarla a lui, era semplicemente capitato.
Desdemona non aveva avuto il pieno controllo delle proprie emozioni e sapeva benissimo per quale motivo: Jane e Dylan erano il suo punto debole, l'affetto sincero per loro l'unica cosa in grado di farla crollare.
Ma non poteva crollare per davvero.
Esibì un sorriso furbo e luminoso quando Sam si palesò nella stanza “Hey, Sam!” il tono allegro e vivace sembrava aver cancellato quanto successo sino a poco prima, ma non per Dean che la guardò confuso per qualche istante prima di scuotere la testa e sbuffando una risata ironica e stanca.
Sam guardò il fratello chiedendogli tacitamente il perché di quell'atteggiamento, sicché il maggiore dei Winchester, con aria infastidita, indicò la ragazza “Sembra di aver a che fare con Dr. Jekyll e Mr. Hyde, io non la capisco” sbottò sedendosi ai piedi del letto e continuando a guardare con attenzione il fascicolo che la ragazza aveva sottratto alla polizia. Stava cercando un collegamento tra Steve Wallace e la precedente vittima, ma nessuno di quei nomi gli suonava famigliare.
Senti, questo lo prendo io, mh? Devo farlo vedere a mio padre.
Ma la ragazza sembrava che non lo stesse nemmeno a sentire. Non aveva nemmeno reagito a quel piccolo sfogo di Dean.
Si era avvicinata a Sam e proprio come aveva fatto col fratello maggiore di lui, gli scrutò il viso con un'attenzione tale da mettere in imbarazzo il giovane Winchester.
Sam guardò ovunque tranne che il viso di lei, pericolosamente vicino al proprio, aveva il corpo rigido e se non fosse stato impossibile sembrava che volesse essere inghiottito dal muro alle sue spalle, contro il quale si era rifugiato.
Hai un adorabile nasino all'insù. Mi piace. Sta bene sul tuo viso.” sentenziò infine la ragazza, osando perfino picchiettare con l'indice sul naso del ragazzo il quale fece un sorriso imbarazzato e cercò di scostarsi da lei.
Desdemona gli piaceva, per quanto fosse ancora un totale mistero aveva scoperto di andare molto d'accordo con lei, ma ogni tanto - spesso a dire il vero - lei era capace di metterlo in imbarazzo come poche altre persone al mondo.
Dean osservò la scena sbigottito ma un pizzico di divertimento si poteva facilmente notare attraverso i suoi occhi.
Dici sempre tutto quello che ti passa per la testa?
A quella domanda la ragazza scoppiò in una sonora risata, allontanandosi da Sam che riprese a respirare, accorgendosi solo in quel momento di aver trattenuto il respiro.
Oh no. Se dicessi sempre tutto quello che mi passa per la testa finirei in un mare di guai. O farei finire gli altri in un mare di guai.
Quella risposta non sorprese per davvero i due Winchester. Ma pur silenti entrambi avrebbero concordato sul fatto che quella ragazza era lei stessa un mare di guai.
Poi, al piano di sotto, la porta d'ingresso sbatté.
Desdemona si irrigidì per qualche istante e si voltò verso i ragazzi solo quando fu certa che il suo volto avesse assunto un'espressione neutra, lontana dalla paura.
Andate via passando dalla finestra. Prendete pure quei fascicoli.
Whoa, frena un attimo! Ci sbatti fuori così, di colpo?
Alla domanda di Dean e sotto lo sguardo confuso di Sam, Desdemona si umettò le labbra e sospirò.
Sembrava stanca, ma lo sguardo era fermo e risoluto.
Devo portare Jane e Dylan dalla signora Martin e Beverly non deve vedervi per nessun motivo al mondo.” rispose guardando il maggiore dei Winchester per poi rivolgersi all'altro con un sorriso stizzito che lasciava intuire che non avesse tempo da perdere “Lui ti spiegherà tutto, ok?


***




Che cosa mi devi spiegare?
Lo sguardo preoccupato di Sam si scontrò con quello del fratello quando questi con un balzo, scese dall'albero dopo di lui. Dean si passò una mano sul viso mentre Sam serrò le labbra in attesa di una risposta che, sapeva, non gli avrebbe fatto piacere sentire.
Che Steve lo stronzo era il marito di Beverly la stronza. Jane e Dylan sono due bambini che i Wallace hanno in affido insieme a Desdemona. Li picchiano, ma credo che sia Des a prendersi tutte le botte. Steve almeno ora è fuori dai giochi.
La voce greve di Dean sembrò trovare forma nello sguardo del fratello.
La solarità di Desdemona non gli avrebbe mai fatto pensare a qualcosa di simile, si sentì perfino in colpa per non aver intuito qualcosa, per non aver visto magari dei lividi o altri segni di percosse subite su di lei.
Non ti ha mai accennato nulla?” la voce del fratello lo riscosse da quei pensieri che lo avevano investito all'improvviso e forse il maggiore se ne rese conto portando le mani in avanti quasi si aspettasse di dover sorreggere Sam da un momento all'altro.
Sam si limitò a scuotere la testa, tetro in volto. Si rese conto che anche tra chi non cacciava i mostri e non era a conoscenza di quel loro mondo oscuro, c'era chi non aveva una vita facile, felice, fatta di staccionate bianche, torte di mele e genitori affettuosi.
Lo stesso pensiero lo ebbe Dean che con una mano accarezzò la nuca del fratello in un gesto veloce ma di conforto, sentito per davvero.


***




Su, in fretta. Andiamo dalla signora Martin. Fate le scale in silenzio.
Desdemona era entrata nella stanza dei bambini, l'aria provata che subito nascose dietro un'espressione autoritaria ma resa dolce da quel sorriso atto a farli sentire al sicuro.
Dobbiamo saltare il sesto gradino?” chiese Dylan afferrando la sua preziosa action figure di Batman, quella che Desdemona gli aveva regalato dopo averla rubata in un negozio di giocattoli.
Dylan l'aveva vista e l'aveva desiderata, ma Steve e Beverly Wallace non avrebbero mai fatto felice un bambino.
Sì, saltiamo il sesto gradino.
Quel dannato gradino scricchiolava rumorosamente ed era stato fonte di guai per tutti e tre.
Che scricchiolasse sotto il peso di Desdemona tornata oltre il coprifuoco o che scricchiolasse sotto il peso dei due bambini rei di aver svegliato i genitori affidatari, ogni volta che succedeva significava prendere una sonora lezione.
Dylan ne portava ancora i segni sul sopracciglio sinistro, segni che si sarebbe portato dietro tutta la vita e non solo sol volto.
Anche Desdemona ne portava ancora i segni. Quella cicatrice sul fianco glielo ricordava costantemente che quel dannato gradino andava saltato a tutti i costi, così come glielo ricordava la cicatrice sul sopracciglio di Dylan e il polso rotto di Jane fino a qualche tempo prima.
Quel gradirono lo saltarono, salvandosi dalla furia cieca di Beverly Wallace, impegnata a scolarsi la vodka stantia in cucina, accasciata su una sedia ad immaginare ancora l'odore delle Pall Mall che Steve consumava incessantemente.
Silenti uscirono dalla casa, il lieve click della porta che si chiudeva non era neanche lontanamente rumoroso come il sesto gradino.
Attraversarono la strada e un sospiro di sollievo abbandonò le labbra piene di Desdemona quando la signora Martin aprì la porta e sorrise a tutti e tre.
Oh, eccovi! Mi stavo preoccupando. Te li riporto a casa verso le 20, Desdemona?
La signora Martin aveva il volto segnato dal passare del tempo e gli occhi infangati di dolore. Dolore che sembrava dileguarsi, quel fango ad essere lavato via, ogni volta che Jane e Dylan riempivano quella casa silenziosa di quella vivacità tipica dei bambini.
Non aveva mai avuto nipoti la signora Martin, un figlio morto troppo presto per dargliene uno, ma Jane e Dylan erano come tali e anche Desdemona, sebbene rimanesse di rado da lei, era considerata tale da lei.
Un piccolo porto sicuro, l'unico che avessero, lontano dalle angherie e dai soprusi che mai un essere umano dovrebbe subire.
Possono dormire da te questa notte? Se non è troppo disturbo.
Ed eccolo il lato lieve di Desdemona, quello che non lasciava intravedere quasi mai ma che al contempo era il più vero e genuino.
Riteneva che fossero in pochi a meritarlo e la signora Martin era senza dubbio meritevole.
E forse anche i fratelli Winchester erano meritevoli.
Desdemona se lo chiese durante quegli attimi trascorsi con Dean e quelle ore trascorse con Sam a parlare delle cose più strampalate che venissero loro in mente e a commentare quei disegni che Desdemona si portava sempre dietro in quel quaderno consunto dalle pagine sgualcite.
Niente affatto, cara. Ci guardiamo un bel film con un bicchierone di latte e menta e i biscotti al cioccolato. Li ho appena sfornati.
Era strano come un porto sicuro potesse risiedere nel sorriso di un'anziana signora, nel profumo di biscotti al cioccolato e nel sapore di un bicchiere di latte e menta, ma Desdemona non aveva dubbi al riguardo.


***




Dean, dove sei?
Sul retro della casa dei Wallace.
John Winchester si palesò pochi istanti dopo. Lo sguardo scuro, la mascella serrata. Parve cambiare espressione per qualche istante solo quando si accorse della presenza di Sam.
Ti avevo detto di rimanere al motel.” lo rimproverò puntandogli contro un dito.
Sam deglutì ma non abbassò lo sguardo, non si sarebbe mai sentito colpevole per aver raggiunto un'amica.
Desdemona è mia amica. Volevo solo vedere come sono le cose.
John non volle replicare. Si limitò a guardare il figlio con sguardo severo, passandosi poi una mano sulla barba incolta da giorni.
È morta un'altra persona, proprio mezzora fa davanti agli occhi dell'agente di polizia con cui ho parlato stamattina davanti al corpo di Steve Wallace. Hanno già chiamato il CDC, ma sappiamo che non è una cazzo di malattia a far fuori questa gente. Dov'è Desdemona?
Nessuno dei suoi figli rispose, ma prima ancora che potesse aggiungere altro catturò un movimento con la coda dell'occhio, l'istinto del cacciatore a prevalere sul resto.
Con poche e grandi falcate raggiunse la figura in movimento, attaccandola al muro e tenendola ferma con un braccio sotto il mento, sulla gola.
Desdemona Hawkins sgranò gli occhi per la paura solo per una frazione di secondo, lasciando spazio ad una risolutezza nello sguardo che John Winchester conosceva bene.
Era la stessa che aveva lui, la stessa che sapeva scorgere nello sguardo dei sui figli.
Spavalda, Desdemona sorrise, afferrando il braccio dell'uomo in un inutile tentativo di allentare quella presa ferrea.

Parla. Chi sono per te Laura Morales e Mark Peterson?
Desdemona deglutì. Aveva letto il nome di Mark Peterson sul giornale locale, era morto qualche settimana prima di Steve Wallace, ma non aveva idea di chi fosse e non conosceva nessuna Laura Morales.
Non lo so.
La voce gli uscì strozzata, quasi afona mentre il respiro veniva meno.
Papà, lasciala.
Nell'apparente calma della voce di Dean vi era una sfumatura di terrore, ma John non parve sentirla.
Non vide nemmeno lo sguardo esterrefatto di Sam.
PARLA! Tua madre mi ha detto delle cose molto interessanti sul tuo conto. Odiavi tuo padre, vero?” gridò infatti rivolgendosi a Desdemona. Il volto rosso ma senza mostrare paura.
Non sono i miei genitori” sibilò lei, la voce fioca per la poca aria che le riempiva ancora i polmoni.
Papà, lasciala. Non è stata lei.” la voce di Dean risuonò più risoluta e John Winchester mollò la presa e Sam corse incontro all'amica, aiutandola ad alzarsi mentre quella tossiva, cercando di riprendere fiato.
Non puoi saperlo.” fu la risposta secca, gli occhi ancora puntati sulla ragazza che afferrava il braccio di Sam.
Mezzora fa ero con lei. Non è lei la strega.
Solo in quel momento John si voltò verso il figlio maggiore. Non ebbe bisogno di fare altre domande, la sicurezza che lesse negli occhi del figlio era più che sufficiente per credergli.
Ho sentito bene, hai detto strega?

   
 
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