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Autore: eli the_dreamer    05/06/2022    1 recensioni
Pre-serie (Dean ha 20 anni, Sam 16 anni).
John e Dean Winchester, supportati da Sam, indagano su alcune misteriose morti avvenute a Carroll, Iowa.
Ma queste morti non sono l'unica cosa misteriosa della cittadina. La sedicenne Desdemona Hawkins potrebbe rivelarsi un mistero ancor più ingarbugliato.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Desdemona non riusciva a stare ferma.
Aveva percorso la stanza del motel innumerevoli volte, il rumore dei passi attutito dalla moquette sudicia.
Sam respirò a fondo. Aveva cercato di non guardare l'amica, ma il suo nervosismo lo aveva percepito comunque, quasi stagnasse nell'aria.
Si alzò improvvisamente “Des, fermati, ti prego! Mi stai facendo uscire fuori di testa!
Ma la ragazza si lasciò andare ad una lieve risata nevrotica e si fermò, allargando le braccia e spalancando quei grandi occhi che nella penombra della stanza sembravano verdi “Sto uscendo io fuori di testa. Sono usciti da ore e... E non mi fido di Coleen.
Sam si irrigidì appena. Ebbe la sensazione che Desdemona avesse tenuto nascosto qualcosa a tutti loro “Sai qualcosa che io non so?
Esternò in quel modo le proprie paure, guardando l'amica negli occhi con sicurezza disarmante.
Desdemona lo guardò con aria confusa “Cosa? No! È solo che... Se fosse lei la strega, e tutto porta al fatto che lo sia, non sarebbe pericolosa? E poi è astuta a prescindere che sia o no una strega. In poco tempo ha preso in pugno il Black Rose, ha fatto fuori la concorrenza in credo una settimana. Cioè, sì insomma...Non fatto fuori uccidendoli, ma è quella che tra tutti ha le quote più alte delle scommesse.
Sam sospirò, sorridendo appena. Guardò l'amica con sguardo comprensivo e forse persino intenerito, ma anche divertito. Quella sicurezza che le aveva sempre visto cucita addosso sembrò dissolversi e Sam trovava la situazione estremamente buffa, in parte surreale.
Ma vederla in quel modo, gli fece apparire Desdemona molto più normale di quanto non apparisse di solito.
Des, mio padre e mio fratello sanno cavarsela, te lo posso assicurare.
Sam aveva pensato di riuscire a calmarla e forse di riuscire a calmare se stesso, perché non poteva negare che un tarlo glielo avesse messo, ma quelle parole non ebbero l'effetto sperato.
Vado a vedere la situazione.” sentenziò infatti lei, uscendo dalla stanza.
Sam non ci provò neanche a fermala, quella risolutezza era capace di mettergli paura, anche più dei mostri che aveva già incontrato, seppur da lontano. Si limitò a seguirla, contrariato ma al contempo spaventato, perché se fosse successo qualcosa a suo padre o a suo fratello, non avrebbe saputo che fare.
Gli venne naturale pensare a Desdemona e alla sua situazione, quella vita passata insieme a chi non era famiglia e che nemmeno si dimostrava tale.
Non sapeva se sentirsi fortunato. Fino a quel momento aveva sempre pensato di non esserlo, con un padre dispotico e un fratello che ne era l'ombra, un segreto che custodiva ma di cui non avrebbe mai voluto esserne a conoscenza, una vita che detestava e da cui cercava di scappare, costantemente.
Ma si rese conto che non era l'unico a voler scappare. Non capiva però per quale motivo Desdemona stesse fuggendo in una direzione che, secondo il suo punto di vista, era completamente sbagliata. Perché stava fuggendo verso quella vita che Sam stesso odiava.


***




Coleen Matthews aveva il volto di un pallore delicato, quasi regale, due grandi occhi marroni e un sorriso accattivante.
All'apparenza non sembrava affatto una strega, nemmeno con quei lunghi capelli neri ad incorniciarle il viso.
John Winchester l'aveva osservata da lontano, seduto nella sua auto.
L'aveva osservata attraverso le finestre della sua casa, piccole scene di vita quotidiana e solitaria, lo aveva fatto per ore.
Aveva continuato ad osservare quella casa anche quando sembrava non esserci più traccia della donna.
Ma c'era qualcosa che stonava nella perfezione di quella casa, nella tranquillità di quella donna.
John sbuffò, stizzito diede un pugno al volante della sua Impala, sotto lo sguardo interrogativo del figlio maggiore.
Dovremmo cercare di capire chi può essere la prossima vittima. In questo modo non abbiamo niente, solo la parola di una ragazzina. Sei sicuro che possiamo fidarci di lei?
Dean annuì. Anche lui aveva avuto dei dubbi sulla ragazza e ancora adesso lei era per lui un totale mistero, ma era certo che non fosse la strega.
In quei momenti passati insieme a lei non solo aveva potuto constatare che non avesse fatto qualche incantesimo e porre così fine alla vita di Laura Morales, ma aveva visto un lato di lei che gli impediva di credere che potesse arrivare a tanto, nonostante tutto.
Forse avrebbe fatto qualunque cosa per proteggere Jane e Dylan. Glielo aveva letto negli occhi, in quei modi di fare troppo materni per una sedicenne, vedendovi un qualcosa di troppo familiare e proprio per questo - nonostante Steve Wallace rappresentasse un pericolo per i due bambini - non si sarebbe mai spinta a tanto.
Si sarebbe semplicemente assicurata di essere presente, per proteggerli e stare loro accanto, senza rischiare nulla.
Desdemona avrebbe avuto i suoi motivi per uccidere quello Steve, ma non è stata lei. Sono stato con lei per tutto il tempo in cui hai parlato con la Wallace e poi non rischierebbe tanto. Avrebbe troppo da perdere.
John rilassò le spalle. Credeva al figlio, non aveva motivo alcuno per non farlo.
Dean, in più di un'occasione, si era dimostrato non solo un cacciatore in gamba, ma anche un uomo migliore di lui, con una propensione a capire gli altri, avvalendosi di quell'istinto che al contempo era enorme pregio e incredibile difetto.
John si chiese cosa Desdemona avesse da perdere ma accantonò subito quella domanda ritenendola una curiosità non necessaria.
E forse era proprio per queste differenze che lui stesso, seppur non lo avesse mai esternato, riteneva Dean un uomo migliore di lui. A dire il vero non lo aveva mai ammesso nemmeno a se stesso, non fino in fondo, quasi quella consapevolezza fosse un qualcosa di labile, impercettibile, un pensiero che non si era mai davvero formato ma che rimaneva lì, nel retro del suo cervello, sepolto dalla caccia, dall'odio verso quella creatura maligna che gli aveva portato via un pezzo di anima, dall'ossessione, dal desiderio di una vendetta non ancora consumata ma che lo stava consumando. E che stava consumando i suoi figli senza che se ne accorgesse.
Chiama Sam. Vediamo se al Black Rose hanno fatto qualche altro nome a Desdemona.
Dean annuì a quell'ordine mascherato da richiesta, ma ancor prima che potesse avviare la chiamata, qualcuno bussò al finestrino dell'Impala facendolo sobbalzare prima e imprecare poi.
Una sorridente Desdemona lo salutò prima di aprire la portiera posteriore e infilarsi nell'auto seguita da Sam che aveva un'aria contrita “Ho provato a dirle di non venire.” si affrettò a dire nel vedere l'espressione furente sul volto di suo padre, ma venne ignorato da Desdemona che si affacciò in avanti posando gli avambracci sul sedile anteriore “Lo sapete, vero, che Coleen è uscita dalla porta sul retro?” disse con un sorriso furbo sulle labbra ben definite.
Sam parve sorpreso nel sentire quelle parole. Non si era minimamente accorto di nulla, troppo preso dai suoi pensieri, da quel timore che quell'amica appena trovata si potesse cacciare in guai che lei stessa non avrebbe saputo gestire. Aveva il terrore che la caccia l'affascinasse a tal punto da farne un'ossessione come quella di John Winchester.
Come fai a saperlo?” chiese, ma la sua voce venne quasi sovrastata dalla sonoro e colorita imprecazione di suo padre, che mise in moto l'auto.
L'ho vista di sfuggita qualche secondo fa.” Desdemona si ritrasse nuovamente nel pronunciare quelle parole, osservando il bel volto di John quasi deformato da una rabbia mal trattenuta.
Ma John parve calmarsi velocemente. Dopotutto aveva bisogno di parlare con la ragazza.
Fu Dean però a precederlo, forse timoroso che suo padre si sarebbe posto in maniera troppo aggressiva con lei o forse perché, semplicemente, sembrava che Desdemona si fidasse di lui.
Era strano come Dean Winchester potesse a volte sembrare l'ultimo ragazzo a cui dare fiducia ma sapesse al contempo riuscire a conquistarla. Aveva un modo di fare dapprima spavaldo, forse anche troppo irruento, ma che sapeva scivolare in una strana affabilità che infondeva sicurezza, una volta che lui stesso aveva capito di potersi fidare.
Coleen ha litigato con qualcun altro?” chiese in tono calmo voltandosi verso di lei, il braccio posato sopra il sedile e lo sguardo deciso, ma capace di infondere calma.
Non che io sappia. Mi hanno fatto solo i nomi di Steve, Mark e Laura.
Causa del litigio?” chiese poi John, il tono aspro, più di quanto avrebbe voluto.
Ma quel tono non sembrò spaventare Desdemona che, con un sorriso amaro, si strinse nelle spalle “Il più banale tra chi frequenta un posto come quello: tutti le dovevano dei soldi.
Nell'abitacolo dell'auto calò il silenzio per qualche istante. Solo il rombo del motore faceva da tappeto sonoro a quel mutismo che sembrava aver colpito tutti loro.
Sam si agitò appena sul sedile, lo sguardo volto quella casa che ora doveva essere ancor più silenziosa di quell'abitacolo.
Né Laura né Mark avevano famiglia, giusto?
Fu Dean a rompere quel silenzio, rivolgendosi a suo padre che con un sospiro stanco scosse il capo. Aveva il piede pronto sull'acceleratore, ancor prima che Sam parlasse esponendo i dubbi che avevano colpito il fratello maggiore “Beverly Wallace. Potrebbe cercare lei per il denaro.
John partì ancor prima che il figlio finisse quella frase e Desdemona deglutì a vuoto.
Si spinse contro il sedile posteriore, il respiro leggermente affannato in un disperato tentativo di mantenersi calma e non mostrare quella paura che in pochi istanti le si era insinuata sottopelle, facendola rabbrividire.
Il suo pensiero corse immediatamente a Jane e Dylan, solo apparentemente al sicuro nell'ordinata casa della signora Martin, due case più in là.
Sam sembrò rendersi conto della paura provata dall'amica. Le strinse una mano e lei ricambiò quella stretta solo qualche secondo dopo.
Anche Dean sembrò rendersene conto, quasi quella paura fosse scivolata anche a lui sottopelle. Guardò Desdemona dallo specchietto retrovisore sinistro, vide il suo volto pallido contratto, lo sguardo fisso davanti a sé, privo di una vera espressione. Sembrava che Desdemona si fosse completamente estraniata.


***




I muri scrostati del 109 di Crawford Street si illuminavano ad intermittenza di rosso e blu in quell'imbrunire che sembrava essere giunto troppo presto.
L'Impala di John Winchester si era fermata qualche metro più indietro, il rombo del motore a farsi più greve e più lento fino a cessare del tutto.
Desdemona si precipitò fuori dall'auto, lasciò la portiera aperta e corse verso la casa, incespicando su quel prato falciato male, tra ciuffi di erba troppo alti e zolle di terreno smosse.
Un agente di polizia provò a fermarla, ma Desdemona Hawkins era troppo veloce, troppo abituata a sfuggire a chicchessia.
Non le importò nemmeno di quel nastro giallo che sbarrava la porta. Lo ruppe, come un corridore che taglia il traguardo e solo in quel momento arrestò la propria corsa.
Il corpo di Beverly Wallace era riverso a terra, gli occhi vitrei, spalancati in un'espressione di terrore rimasto impresso in quel volto senza vita, la bocca insanguinata e quella chiazza di sangue che si era allargata sul pavimento, un lucido rosso vermiglio in cui si rifletteva l'orrore di tutto quello.
Prima che potesse gridare o avanzare oltre, due forti braccia l'avvolsero, impedendole di indugiare ancora su quell'orribile visuale.
Non si era resa conto che Dean l'aveva seguita, ma sia aggrappò a lui, a quella camicia a quadri che lei quasi rischiò di strappare per la forza che ci aveva messo nel farlo.
Dean l'avrebbe trascinata via anche se gli agenti non gli avessero intimato di farlo.
Solo diversi istanti dopo Desdemona sollevò il capo, scostando il volto dal petto del ragazzo.
Riconobbe le luci rosse e blu, riconobbe quell'imbrunire giunto troppo presto, il prato falciato male e, finalmente, due case più in là, la signora Martin sulla soglia della porta a farle cenno che i bambini fossero al sicuro.
Poi si sentì cadere, quasi le forze l'avessero abbandonata all'improvviso, ma Dean fu pronto a sostenerla.
La fece sedere sul marciapiede prima di inginocchiarsi di fronte a lei ed accarezzarle il viso per far sì che lei lo guardasse negli occhi.
Dean si sorprese quando vide sulle labbra di lei l'accenno di un sorriso in contrasto con gli occhi lucidi.
Loro stanno bene. Stanno bene.” disse la ragazza con un sospiro di sollievo, guardando in direzione di Sam che li stava raggiungendo.
Le si sedette accanto, tornando a stringerle la mano. Questa volta lei ricambiò la stretta velocemente, guardandolo con gratitudine.
Lo stesso sguardo poi lo rivolse a Dean che le sorrise appena, scostandole i capelli rossi dal volto.
Rimase qualche attimo in silenzio prima di rivolgersi al fratello.
Dov'è papà?
Sam guardò Desdemona, quel profilo delicato e quello sguardo che tornò ad addolcirsi dopo il terrore che aveva offuscato quegli occhi cangianti.
Ha visto Coleen ed è andato ad inseguirla.” e prima che Dean si precipitasse a raggiungere il padre, Sam parlò ancora “Ha detto di rimanere qua con lei.
Perché John Winchester aveva visto tutto e aveva immaginato tutto.
Aveva immaginato quella paura, quel terrore, quel disgusto che avevano colpito Desdemona, senza sapere che tutto sarebbe passato in fretta, nonostante tutto.
Perché per Desdemona era molto più importante la sicurezza di Jane e Dylan che la vita di Beverly Wallace.
Ora, ciò di cui aveva paura, era solo un futuro ancora più incerto.

   
 
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