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Autore: dana    23/05/2005    11 recensioni
Strani avvenimenti, amori a rischio, e soprattutto un'amica, che forse è qualcosa di più, e che forse non vedrà mai più la luce del sole...
Genere: Dark, Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 Serpeverde vs Grifondoro

16 dicembre ore 21:00
Si passò il braccio sulla fronte sudata.
Quello di oggi era stato uno degli allenamenti più duri che avessero mai fatto, anche perché Harry sembrava più che intenzionato a vincere la partita che si sarebbe giocata il giorno dopo.
-- Ok ragazzi, per oggi può bastare -- fece ad un certo punto il moro calando di quota con la sua firebolt
-- Inutile continuare a spremervi, altrimenti domani non ci alziamo neanche dai letti… -- concluse facendo cenno a tutti gli altri componenti della squadra di seguirlo.
Si fece una doccia veloce per poi volgere lo sguardo verso il piccolo orologio appeso al muro.
Le nove.
Imprecò mentalmente mentre correva verso l’infermeria.
Aveva promesso ad Hermione, proprio quella mattina che sarebbe andato da lei per ripassare qualcosa.
Non che gli interessassero molto le pozioni astringenti, ma lo faceva più per l’amica che per se stesso… anzi, solo per l’amica.
Appena si fu trovato davanti alla porta dell’infermeria si fermò per prendere fiato ed aprì la porta con cautela.
La ragazza era seduta sul letto, un altro grande libro aperto sulle gambe. Pareva parecchio concentrata in quello che faceva
-- Harry, non ti avevo sentito entrare…-- fece ad un tratto la ragazza facendo sobbalzare il moro.
-- Hermione… ma come hai fatto a --
-- Sentirti? Te l’avevo detto che gli altri sensi sono migliorati, no? -- fece con un sorriso la ragazza.
-- Ah… giusto, me n’ero dimenticato -- fece l’altro
-- Fa niente… --
La ragazza prese nuovamente a passare le dita sul libro con aria concentrata.
Il moro la guardò per qualche secondo prima di parlare
-- Cosa stai leggendo? --
--Oh, questo… un romanzo… -- fece Hermione chiudendo il libro e mettendolo a lato del letto.
-- Un romanzo “consistente” a quanto pare… --
-- Si… ma come mai sei passato di qui? Non dirmi che volevi sapere semplicemente cosa leggo? -- fece in tono di scherno la bruna con un sorriso.
-- No… infatti… domani voglio che vieni alla partita -- fece risoluto sorridendo anche lui.
-- Vedrò di fare il possibile, non ho intenzione di perdermi questa partita.. --
-- Ok… allora ci vediamo domani, volevo solo ricordartelo… -- fece il moro posando un bacio sulla fronte dell’amica ed uscendo dalla stanza.
Appena uscito dalla stanza fece un largo sospiro. Sarebbe sta una notte piuttosto tormentata quella che doveva avvenire.

17 dicembre ore 17:00
Quel giorno la partita era stata fissata per il pomeriggio, viste le grandi protesta da parte di quasi tutti i professori che avevano organizzato compito.
Al fischio di madama Bumb tutti i giocatori avevano iniziato a sfrecciare da una parte all’altra del campo, chi alla ricerca della pluffa, chi nelle vesti di battitore difendeva i cacciatori.
I Serpeverde giocavano veramente bene, lo doveva ammettere, gli stavano dando parecchio filo da torcere, ed Harry poté constatare che questo cambiamento era avvenuto quando la posizione
di capitano della squadra fu data a Malfoy e non più quel demerito deficiente di Nott che finalmente levava le tende dalla scuola.
Ma anche i suoi giocatori erano veramente bravi. Stavano giocando una partita degna di nome, entrambe le squadre molto risolute nel vincere la partita.
Cominciò, con un largo sospiro, a guardarsi intorno alla ricerca del Boccino, perché altrimenti la partita sarebbe anche potuta durare in eterno.
-- La palla è in mano a Dean Thomas, cacciatore di Grifondoro, sta raggiungendo i pali… ma la pluffa gli viene sottratta da Blaise Zabini che si dirige come un fulmine dalla parte opposta del campo… sta per segnare… ma il possesso di palla ritorna ai Grifondoro con Ginevra Weasley che raggiunge i pali… e segna!! La partita si sta svolgendo 10 a 0 per i Grifondoro… --
La voce squillante di Colin Canon gli raggiunse le orecchie, e non poté fare a meno di sorridere: la sorella di Ron era sempre stata una tipa particolare, portata praticamente per niente, se non per il Quidditch, era infatti quasi imbattibile come cacciatrice.
Quando un luccichio dorato non lo fece ritornare alla realtà. Il boccino d’oro era vicino ai pali che stava difendendo Ron, impegnato a parare quante più pluffe possibile.
Si voltò dalla parte di Malfoy, e vide che anche lui probabilmente aveva intercettato lo sguardo del moro, e aveva visto il boccino.
Si scambiarono un’eloquente occhiata di sfida ed entrambi si lanciarono alla rincorsa del boccino. Tutti gli spettatori li guardavano ammirati, di qualsiasi casa essi fossero.
Infatti Harry Potter e Draco Malfoy erano due tra i più grandi cercatori di tutti i tempi.
Quando sfrecciavano al massimo della loro velocità non si riusciva a seguirli con lo sguardo per troppo tempo.
E in quel momento erano praticamente invisibili alla folla che intorno a loro tifava o per una o per l’altra squadra.
Gli occhi di Harry bruciavano per l’aria che li colpiva con forza, ma non vi badò più di tanto, vi era abituato da tempo ormai.
Anche l’avversario sembrava trovare qualche difficoltà per la velocità a cui volavano, ma neanche lui come Harry non vi badò molto.
Il boccino era sempre avanti a loro di pochissimi centimetri, sfrecciava ancora più veloce dei ragazzi sulle loro firebolt.
Il vociare che fino a quel momento lo aveva seguito sembrava essere diventato completamente ovattato.
Senza rendersene conto aveva allungato il braccio in direzione della piccola pallina dorata che distava veramente pochissimo dal suo volto ormai.
E proprio in quel momento il suo sguardo si spostò verso la tribuna dove tutta la casata di
Grifondoro faceva il tifo per lui, e più precisamente il suo sguardo si posò su una figura dalla chioma dolcemente riccioluta, la classica aria da saputella che non l’abbandonava mai, e un grande calore all’altezza del petto prese a scaldarlo.
Accellerò per quanto possibile e strinse con forza il boccino nella mano.

Dopodiché senza mai fermarsi si diresse sfrecciando verso le tribune di Grifondoro e prese la giovane facendola sedere sulla sua scopa.
La bruna lanciò un piccolo urletto nel sentire il pavimento più o meno solido sotto i suoi piedi mancare, e si strinse alla divisa del ragazzo che lanciò una risata cristallina.
-- Calmati Herm… sono solo io… -- fece a bassa voce.
-- Harry… mi hai fatto prendere un colpo… ma che stai facendo???! -- domandò con voce squillante la ragazza, che non is decideva a mollare la presa.
-- Abbiamo vinto, no? --
-- E cosa centra? -- chiese nuovamente Hermione.
-- Andiamo a fare un giro -- rispose semplicemente Harry prima di sfrecciare a velocità incredibile lontano dal campo da quidditch, e da tutte le persone che li guardavano straniti, compreso un ragazzo biondo che era rimasto allibito dalla vincita dei grifoni.
Harry era completamente su di giri. Era sicuro che se aveva preso il boccino era solo merito di Hermione, anche se non sapeva come mai.
Volarono per un po’ sopra il castello fino a scendere mezz’ora dopo nuovamente al campo da quidditch.
Hermione scese velocemente dalla scopa e si sedette su una tribuna dato che le gambe non sembravano reggerla più.
-- Non farlo mai più -- fece con voce flebile.
Per tutto il tempo che avevano volato non aveva detto parola ed Harry pensò che
probabilmente quella era la prima volta che andava su di una scopa.
-- Non ti è piaciuto? -- domandò lui rimanendo sempre in sella alla sua scopa.
-- Non ho detto questo. Solo non voglio che si ripeta. -- chiarì Hermione.
-- Ah… ok. --
Silenzio.
-- Che hai? Come mai ti sei zittito di colpo? -- chiese curiosa la bruna.
-- Bhè, non c’è molto da dire, no? --
-- Ok… che ne dici se ritorniamo a scuola? Chissà cosa staranno pensando sulla nostra misteriosa sparizione adesso… --
Harry annuì lievemente con il capo e prendendo in una mano la scopa e nell’altra quella dell’amica si diressero insieme verso il grande castello di Hogwarts.
Entrarono silenziosamente e salirono fino alla torre di Grifondoro.
Hermione stava salendo le scale, sotto lo sguardo vigile di Harry, per andare al dormitorio femminile quando si fermò di colpo prima di voltarsi
-- Sai, prima, quando stavi per prendere il boccino, ho sentito il tuo cuore battere più forte… -- fece con un sorriso prima di riprendere a salire le scale, e lasciando un Harry alquanto interdetto dalle parole dell’amica…

Fine quarto capitolo

Salveeeeeeeeee!!! Come va?? A me bene, anzi, no, pardon, male. Chiedo scusa se i capitoli arrivano sempre più tardi, ma con la scuola e tutto il resto… si, lo so, voi direte “Sei solo alla scuola media!!” si… ma questi maledetti prof si sono messi in testa di poter interrogarci su tutto il programma di tre anni e non voglio restare indietro… cm ora passiamo ai ringraziamenti:
Merewen: guarda, io la tua storia l’ho letta, mi piace, solo che non trovo mai il tempo di recensire, ed è già un miracolo se riesco a leggere qualcosa che non sia un libro di storia -_-” comunque la tua storia mi piace veramente su questo c puoi contare, e per quanto riguarda la mia di storia… grazie mille ^-^ sono veramente contenta che il capitolo precedente ti sia sembrato molto dolce… questo forse non sarà molto da meno comunque… si vedrà
Marco: eh, si… c’è veramente troppa poca gente misteriosa… ma sono contenta che la storia ti piaccia.. ^-^
Wolverine: ciao!!! Come vedi ho aggiornato il prima possibile, e sono contenta che la storia ti piaccia, comunque se riesci fammi saper che ne pensi di questo chap..
Fergie: si lo so… ho fatto in modo che Ron fosse parecchio assente, ma vedrò di recuperare, dal prox chap magari…
StellinaX: ciao Stella! Ti piace il capitolo? Anche questo è decisamente cortino, si, ma non sono riuscita a fare i meglio adesso… le ispirazioni se le piglia tutte la scuola, e come hai visto ho alleggerito parecchio la tensione…
Maripotter: ciao, non ti devi preoccupare se non puoi recensirmi, neanche io in questi giorni riesco a fare molto… anke se la tua storia l’ho letta, almeno un po’ anke se non ricordo di preciso fino a quale capitolo ^-^”, grazie comunque per aver trovato il tempo di recensirmi
Emma: sai secondo me la speranza è sempre l’ultima a morire… comunque io non darei tutto per scontato, sai? Qui non si è capito molto, è quasi come una parentesi dolce-amara… come hai visto ho aggiornato il prima possibile, anche se in ritardo secondo il vostro punto di vista. Il capitolo è corto ma spero ti piaccia ^-^
FraFra: eh, si… dolcezze in infermeria… non che Harry sia troppo sveglio in questa storia, lo ammetto, ma non deficiente fino a questo punto ^-^””, ma qui qualcosa sul loro futuro dovrebbe essersi intravista… a me sinceramente Ron sta simpatico solo nei libri della Rowling, mentre in generale nelle ff non molto… quindi ho fatto in modo che fosse un po’… assente.. Ecco si… e io proprio pensando che Ron trattava Herm come una bambola di porcellana (cosa che nessuna ragazza, credo, voglia sentirsi) ho pensato…

BASTA… non devo rivelare più niente!. Stop ALE!!!!
Comunque… ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui, e ringrazio anche chi recensirà questo chap…
Baci!!

Alex
P.S. questo capitolo è dedicato a StellinaX una mia amica… ^-^
Bacissimi!

  
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