Titolo: Nail Polish
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 811 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Jonathan Samuel Kent, Damian Wayne
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of Life
Avvertimenti: What if?
200 summer prompts: Personaggio X deve stare fermo || Caratteraccio || Picchiare
 

BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

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    Jon osserva con attenzione il modo in cui la mano di Damian si muove, precisa e sicura come se stia maneggiando una spada, e incrocia le braccia sul tavolino davanti a sé, poggiando il mento sopra di esse senza perdere di vista nemmeno un movimento del suo migliore amico.
    Damian ultimamente ha cominciato a dipingersi le unghie di nero e, per quanto strano sia sembrato agli occhi dei loro compagni di scuola, che hanno ridacchiato e lo hanno additato tutto il tempo, Jon la trova una cosa affascinante. La cura con cui passa il pennellino su ogni unghia, senza sbavare o sporcarsi le dita circostanti, fa capire la bravura che Damian mette anche nelle più piccole cose, la precisione millimetrale con cui si assicura che ogni unghia sia laccata allo stesso modo e senza un velo di smalto in più, e Jon si perde nell’osservare quanto quelle unghie siano altrettanto tenute bene.
È un vigilante, passa almeno l’ottanta per cento del suo tempo a picchiare i criminali e i pazzi in giro per Gotham, ad allenarsi e a meditare e a svolgere attività manuali che comprendono la pulizia delle sue spade, l’affilamento dei batarang e la messa a punto dei veicoli – Bruce gli ha più volte detto di lasciar fare a lui e a Jason, ma Damian ama mettere le mani sui motori e soprattutto ignorare suo padre –, quindi Jon ammira il modo in cui le sue unghie sembrano sempre così belle e curate.
    Jon allunga un braccio in avanti e abbassa lo sguardo sulle sue, aggrottando la fronte nel rendersi conto che sono un po’ mangiucchiate intorno alle dita. È kryptoniano, certo, ma anche lui ha i suoi tic nervosi e sua madre lo sgrida spesso per questo, anche se Jon continua a farlo. Ma adesso, mentre osserva il volto concentrato di Damian, si sente un po’ geloso. «Posso?» domanda a bruciapelo di punto in bianco, e Damian si volta per fissarlo stranito, con il pennellino fermo a mezz’aria sull’anulare della mano sinistra.
    Jon si tappa la bocca, pentendosi di averlo detto. Damian sembra sinceramente stupito dalla richiesta, vista la sua espressione – finora hanno chiacchierato del più e del meno anche se Jon è stato per lo più distratto da quello che stava facendo Damian – e il modo in cui ha sollevando entrambe le sopracciglia, facendo sentire Jon piccolo piccolo. Sa che Damian ha un caratteraccio e non vuole che pensi che lo stia prendendo in giro, è suo amico e non farebbe mai una carognata del genere solo perché ha deciso di dipingersi le unghie. In fondo che male c’è? Ha visto un sacco di personaggi famosi con lo smalto alle unghie – potrebbe citarne a bizzeffe, ha una vasta lista di attori e cantanti che gli piacciono che lo fanno anche con tinte coloratissime – e Damian stesso essendo un Wayne può considerarsi famoso, quindi perché no?
    Jon deglutisce comunque, massaggiandosi il collo mentre raddrizza la schiena. «Ecco… stavo pensando che…» si sente in soggezione sotto quello sguardo e non dovrebbe, quindi solleva la mano e mostra il disastro che sono le sue dita. «Vorrei averle curate come le tue. Puoi darmi una mano?»
    Damian sembra sempre più stupito dalla richiesta, ha allargato un po’ le palpebre e inclinato il capo di lato, fissandolo come se lo vedesse per la prima volta; Jon non sa esattamente dire se quella sia una buona cosa oppure no – difficilmente Damian resta in silenzio, è il tipo che ha qualcosa da dire anche quando magari sarebbe meglio stare zitti, e tutto perché deve far valere le proprie idee con il suo fare saccente – ma alla fine Damian sbuffa ilare e gli fa un cenno, anche se lo squadra con attenzione.
    «Guai a te se ti muovi, devi stare fermo», lo mette in guardia nell’assottigliare le palpebre. «Non ho intenzione di ricominciare tutto da capo ogni volta che ti muovi».
    Stavolta è Jon a restare senza parole, ma sorride a trentadue denti e vola dritto verso di lui, incrociando le gambe mentre si libra a pochi centimetri dal tappeto; Damian gli impone di sedersi come si deve e lui lo fa, eccitato come un bambino, allungando la mano destra verso di lui. È strano come le dita di Damian, pur essendo un po’ callose per tutti gli anni di allenamento, risultino anche morbide mentre gli afferra la mano; forse è solo un’impressione di Jon, forse lo sono davvero e lui non lo ha mai saputo, ma continua a fissare l’amico mentre si occupa di lui.
    Se Damian ha usato un po’ di magia, Jon non lo sa – è riuscito a limarle nonostante la sua invulnerabilità kryptoniana e sa che Damian non è estraneo a certe cose –, ma non importa. E il giorno dopo, in barba agli sguardi, è fiero di mostrare le sue unghie perfettamente curate.

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_Note inconcludenti dell'autrice
Ecco qua un'altra storia per la #200summerprompt indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom
È canonico che Damian abbia lo smalto in Batman Beyond, quindi boh, ho voluto renderlo canonico anche qui perché... beh, perché potevo!
Comunque un po' di esperienza di vita vissuta in questa shot aha e quindi abbiamo Jonno che comincia ad osservare Damian con un pizzico di gelosia, perché anche lui vorrebbe delle bele unghie e alla fine ha il coraggio di chiederlo al suo caro amichetto ;)
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥

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