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Autore: MXI    13/07/2022    2 recensioni
Una storia con protagonisti un principe e un servitore...
Un grande dilemma: la magia è buona o malvagia?
Grandi amicizie e grandi amori sbocceranno nella corte di Konoha!
Dalla storia:
[...] "Quel principe viziato è proprio detestabile" esplose sbattendo la porta che lo avrebbe portato nello studio di Jiraya che lo riprese,
"Ti avevo detto di lasciarlo stare, perchè non dai mai ascolto agli altri?"
"Perchè faccio quello che è giusto! E non mi sembrava fosse giusto lasciargli torturare quel povero ragazzo!"
Il medico sospirò consapevole che non sarebbe mai riuscito a far cambiare idea a quel ragazzo, era proprio cocciuto come suo padre.
Data la tarda ora il biondo si diresse verso la sua camera e si addormentò pacificamente, nonostante le brutte esperienze trascorse in quello che probabilmente era stato il giorno peggiore della sua vita.
Ma durante la notte, quando solo la luna rischiarava il cielo, una voce dal suono roco e spaventoso lo destò dal suo sonno,
"Naruto"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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kuhkhb

-MAGIA-
(Stregoni & Principi) 

- Confessione -

[...] “Dobe su chi saresti inciampato scusa?” il biondo sgranò gli occhi e lentamente si voltò verso la sua destra.

Da com’erano vestiti sembravano proprio due mercanti, ma sotto il cappuccio del mantello poteva riconoscere l’onice del principe che lo fissava con una punta di fastidio,

“Teme?”

Shikamaru decise che era molto più interessante guardare fuori dalla finestra e, soprattutto, sperava che il reale non notasse il sorriso sul suo volto,

“Si può sapere cosa state facendo voi due insieme?” Neji appoggiò la mano sulla spalla di Sasuke per cercare di bloccarlo, ma l’ Uchiha se la scrollò di dosso.

“Uno di voi due può dirmi perché un cavaliere ed un servitore si trovano da soli in una locanda a ridere e scherzare parlando male del loro principe?”

La domanda aveva un che di ironico e Naruto non riusciva a togliersi dal volto quel sorriso bellissimo, ma altamente irritante.

Sasuke non capiva cosa gli dava più fastidio, il suo servitore insieme ad un cavaliere? Sentire sparlare di lui? Il suo biondo con un altro cavaliere? Il suo Naruto con Shikamaru?

L’irritazione crebbe sempre di più, quindi diede uno spintone al servo e gli si sedette accanto,

“Fammi spazio dobe” [...] 

"Teme non ho nessuna intenzione di sopportarti anche durante la mia serata libera" affermò il biondo tra i denti cercando con le mani di spingere via il nuovo arrivato, che a sua volta decise di ignorarlo e di chiamare la cameriera alzando il braccio.

Sasuke si tenne il cappuccio del mantello, così da potersi godere una serata in anonimato, anche se i presenti erano talmente intontiti dall'alcool che non l'avrebbero riconosciuto neppure se avesse indossato l'alta uniforme.

Neji nel frattempo si era accomodato vicino a Shikamaru, che a differenza di Naruto non cercò di liberarsene.

"E' un piacere riaverti con noi Hyuuga" 

"A quanto pare mi sono perso tanti avvenimenti interessanti" affermò il cavaliere indicando con lo sguardo il suo vecchio amico ed il servitore, Nara fece un sorrisetto enigmatico,

"Non ne hai idea, un sacco di seccature" quindi lanciò uno sguardo esaustivo al biondo, che però non lo notò.

Al contrario di un certo principe.

Con l'arrivo della sua ennesima ciotola di Ramen Naruto decise di abbandonare il proposito di liberarsi del principe, sbuffò e appoggiò i gomiti sul tavolo dedicando la sua attenzione alla profumata prelibatezza appoggiata sul tavolo.

"Non possiamo neppure essere liberi di farci due chiacchiere in pace" affermò il biondo con la bocca impastata dal cibo,

"Dobe se queste due chiacchiere comprendono il parlare male di me assolutamente no... sei proprio un bifolco non parlare con la bocca piena" il servitore stava per rispondergli per le rime, ma l'arrivo della cameriera con le bevande richieste dai nuovi arrivati lo fece temporaneamente desistere.

Ino diede un'occhiata veloce al tavolo, riconobbe subito il principe, ma prima che potesse dire qualcosa Shikamaru richiamò la sua attenzione e le intimò il silenzio.

La bionda decise di stare al gioco,

"Nara mi devi un enorme favore" quindi proseguì,

"Vi porto altro?"

"Idromele fino a scoppiare, dobbiamo festeggiare" affermò Neji, quindi rimasero di nuovo soli in attesa dell'ordine appena effettuato.

Sasuke riprese il discorso interrotto in precedenza,

"Oltre al fatto di parlare male del vostro preziosissimo principe, non mi risulta che i servitori possano condividere alcool e cibo con un cavaliere"

"Infatti non credo possano..." disse il biondo, quindi impugnò il proprio bicchiere ricolmo di liquore e lo alzò dal tavolo rivolgendolo  verso Shikamaru,

"Ma due amici si e posso dire senza timore che la disavventura condivisa insieme alla radura ci ha permesso di avvicinarci molto"

Lo sguardo del principe si indurì, molto. 

Quelle parole non gli erano piaciute.

E anche il sorriso di Shikamaru non gli piaceva per nulla.

Il cavaliere citato decise di seguire il biondo nel brindisi,

"All'amicizia" disse semplicemente.

Sasuke schioccò le labbra e Naruto non riuscì a trattenere una risatina, aveva appena segnato un punto a suo favore.

"In compenso sono convinto che anche i principini viziati e spocchiosi non dovrebbero sedere in un sudicio tavolo di una logora taverna con un servitore"

Due a zero per me teme, sogghignò il mago.

Passarono diverse ore a quel tavolo, Neji ascoltò molto volentieri gli aneddoti dell'ultimo periodo e fu molto contento di scoprire che Naruto era diventato anche un grande amico di sua cugina.

Quasi non si accorsero dello scorrere del tempo... Iniziarono a mancare giusto un paio d'ore all'alba e l'alcool cominciava ad avere la meglio su di loro; ma nessuno voleva essere il primo ad ammetterlo.

Fu Ino che, sgridandoli, decise di spingerli verso la porta; d’altronde l'orario di chiusura era passato da un pezzo.

"Non si trattano così i clienti" si lamentò Shikamaru con voce seccata.

Neji sbadigliò sonoramente,

"Ragazzi direi che è il caso di andare a letto, almeno cerchiamo di dormire un paio d'ore" tutti concordarono e si divisero per raggiungere ognuno le proprie dimore.

Sasuke e Naruto si avviarono verso il castello, ovviamente dovevano percorrere la stessa strada.

Naruto decise di sforzarsi e di rimanere in silenzio, non aveva voglia di affrontare alcun argomento con il principe.

Non a quell'ora e non con così tanto alcool in corpo,

"Naruto" fece finta di non sentirlo,

"Naruto" la voce si fece un po' più seccata,

"Dobe!" quindi lo afferrò per la spalla voltandolo. Gli occhi azzurro cielo di Naruto erano molto lucidi, aveva sicuramente bisogno di andare a letto.

Il moro però aveva voglia di chiarire con lui diversi aspetti.

"Teme parliamo domani, sono stanco e il principe teme di questo regno appena il sole sorgerà ricomincerà a tormentarmi. Voglio andare a dormire" si lamentò il biondo, ma la presa del più alto si fece ancora più forte.

"Naruto, non voglio che passi del tempo solo con Shikamaru" a sentire quelle parole il biondo osservò con gli occhi spalancati il reale,

"Come scusa? E come mai di grazia?" Sasuke continuò a guardarlo con uno sguardo molto profondo e severo,

"Perchè si"

Rimasero per qualche minuto in silenzio, quindi Naruto si scrollò di dosso con forza la mano dell'altro,

"La conversazione finisce qui" e fece per riprendere il cammino verso il castello.

Sasuke però non era d’accordo e con una mossa fulminea lo afferrò per le spalle spingendolo contro un muro.

"Ma cosa" il servitore non fece in tempo a lamentarsi che i suoi polsi furono catturati dalle mani forti del più grande, che gli e li bloccò accanto al viso.

"Non puoi fare quello che vuoi solo perchè sei uno spocchioso principino" gli disse cercando di liberarsi, la rabbia a fior di pelle.

Aveva trovato un amico e ora non poteva passare del tempo con lui?

"Ho detto che non devi vederlo più da solo" la presa sui suoi polsi si fece ancora più salda,

"E impara a rivolgerti come si deva al tuo principe" il biondo non ci vide più, complice l'alcool, la stanchezza e la pressione di quei giorni...

Con un colpo secco diede una testata sonora al moro, facendogli sanguinare il naso.

"Cazzo dobe" Sasuke lasciò la presa e si portò le mani sulla parte colpita.

"Impara a capire che non tutto è sotto il tuo comando, soprattutto le mie amicizie. Non ne hai il diritto e non lo avrai mai" 

Il principe si lanciò sul servitore dando il via ad una vera e propria baruffa. Sicuramente se Naruto non avesse potuto sfruttare le sue doti magiche quello scontro sarebbe terminato prima del previsto.

Dopo diversi colpi ben assestati Sasuke riuscì ad atterrare il servitore bloccandolo con il suo peso,

"Sul serio pensavi di poter avere la meglio su di me?" Naruto gli sputò sulla guancia ormai accecato dalla rabbia, non ne poteva più di sentirsi dire cosa fare.

Allo stesso tempo il principe non poteva credere che il biondo sotto di lui avesse avuto il coraggio di farlo, con una mano gli afferrò i capelli color del grano e se lo avvicinò al volto,

"Cercherò di soprassedere a questo tuo comportamento solo perchè sono abbastanza convinto che tu non riesca a gestire l'alcool"

"Ma quanto le sono riconoscente vostra altezza" cercò di liberarsi dalla presa, senza successo, la magia gli rombava da dentro.

Voleva azzannarlo e fargli capire chi tra loro due si trovava in cima alla catena alimentare.

"Comunque ripeto che preferirei non vedessi i miei cavalieri da solo"

"Ed io ti ripeto che i miei amici posso vederli quando e come voglio" il moro inclinò ancora di più la testa del servitore,

"Teme lasciami andare a dormire"

"E di me cosa pensi? Mi considereresti un tuo amico?"

Naruto rimase senza parole a quel cambio repentino di argomento e la magia si quietò per un attimo, una domanda del genere proprio non se l'aspettava. Cercò di guardarlo un po' più seriamente, per quanto l'alcool lo permettesse.

Lo considerava un suo amico?

Sicuramente era la missione della sua vita, la persona che doveva proteggere ad ogni costo.

Era il suo principe.

Era il teme che se ne fregava degli altri facendo quello che voleva.

Era la persona più onorevole che aveva conosciuto, anche se non lo avrebbe mai ammesso... Teme, ma con un codice d'onore ineguagliabile.

Aveva rischiato la sua vita per salvare quella di un servitore.

Ma poteva affermare che era un suo amico? Era amicizia il rapporto che stava legando le loro esistenze?

Naruto abbassò lo sguardo cercando di evitare quello d'onice del moro.

"Non lo so" disse solo. La presa che lo costringeva in quella scomoda posizione scomparve.

Sasuke lo spiazzò nuovamente,

"Io invece lo so da tempo, sicuramente non sei un amico per me"

"Brutto te-" ma le parole morirono nella sua bocca, mangiate dalle labbra calde del principe.

Sasuke lo baciò, baciò quel dobe sconsiderato che si buttava nella mischia senza pensare.

Che lo sgridava, nonostante fosse il principe.

Che si preoccupava per lui sempre, nonostante tutto.

Il biondo portò le mani sulle spalle dell'altro cercando di allontanarlo, ma con veramente poca convinzione.

La lingua del moro danzava nella bocca dell'altro che con un piccolo gemito iniziò a rispondere timidamente. Dopo istanti che parvero un eternità i due si separarono.

Sasuke si ributtò sulle labbra del ragazzo sotto di lui volendo continuare a divorarle, ma il mago gli bloccò la traiettoria coprendogli la bocca con la mano.

"Sicuramente hai bevuto troppo teme" Sasuke gli leccò la mano, facendogliela scostare. Iniziò ad accarezzargli come ipnotizzato i capelli biondi, non poteva farne a meno era come una droga,

"Io posso solo ringraziare l'alcool per avermi permesso di esternarti quello che penso da tempo, non voglio che passi il tempo solo con i cavalieri perchè devi stare con me anche in quei momenti liberi che ti rimangono" ormai paonazzo in viso Naruto riuscì a trovare le forze per rispondere,

"Veramente teme non hai detto proprio niente ed io non ho praticamente mai momenti liberi tu prosciughi le mie giornate... Io penso di aver bisogno di riposare" gli occhi azzurri erano ancora più lucidi di prima,

Il principe velocemente gli depose sulle labbra carnose un bacio a stampo molto delicato, quella bocca sarebbe diventata le sue nuove droga.

"Spero che domani, nonostante l'alcool, ti ricorderai di questo momento e soprattutto queste parole, non ho mai desiderato qualcuno come te. Sei la prima persona che voglio vedere quando mi sveglio, ogni giorno mi fai impazzire ma non riuscirei più a farne a meno"

Il moro si spostò da sopra il servitore, lasciandolo libero di sedersi, Naruto fece per dire qualcosa poi qualche lacrima scese sul suo volto; scosse velocemente la testa quindi in un istante si mise a correre verso le stanze di Jiraya.

Aveva bisogno di dormire e di mettere della distanza tra loro.

Doveva pensare.

Il principe invece rimase solo, sul terreno fangoso; un leggero sentimento di pentimento iniziò a nascere dentro di lui... Ma era un Uchiha e non avrebbe mai ammesso di aver fatto un errore.

Era quello che voleva e se l'era preso.

Voleva Naruto e lo avrebbe avuto. Era così che gli avevano insegnato a vivere.

Quindi si diresse verso le sue stanze, mancava poco all'alba e non vedeva l'ora di essere svegliato e di specchiarsi in quegli occhi più limpidi del cielo.

Il servitore intanto si era lanciato sul duro materasso della sua stanza,

Stai continuando a fare la femminuccia Naruto?

Kyuubi stai zitta

Non intendevo questo con due parti della stessa medaglia

Quindi con una risata le parole del demone si spensero nella sua testa. Naruto si scompigliò maggiormente la chioma bionda,

"Quel teme è l'origine di tutti i miei dannati problemi"

Stringendo il cuscino si addormentò e la notte la passò a sognare le labbra del principe sulle sue.

I tiepidi raggi del sole iniziarono a solleticargli il viso fin troppo presto, la testa gli girava vorticosamente ed un terribile senso di nausea gli stava attanagliando lo stomaco.

Naruto si sforzò di aprire gli occhi, ma dopo molti tentativi riuscì a socchiuderne solamente uno.

Intravide la figura di un uomo con lunghi capelli argentati, sembrava molto irritato. 

"Si può sapere cosa stai combinando? Sai che ore sono?" quella voce gli stava distruggendo la testa, senza contare i conati di vomito che aggredivano il servitore appena cercava di dire qualcosa,

"Naruto alzati è tardissimo!" gli occhi del mago assunsero una sfumatura rossastra e il medico iniziò ad essere spinto verso la porta da una forza più potente di lui,

"Cosa? Mi stai seriamente sbattendo fuori dalla tua stanza con la magia? Sei un piccolo ingrato" il corpo dell'adulto continuava ad arretrare, giunto alla porta però le grandi mani di Jiraya si arpionarono al muro.

"Non mi farò trattare in questo modo da te ragazzino! Non è la prima sbornia che mi tocca gestire"

"Lasciami riposare" si sforzò di dire con una voce rauca il biondo, il rosso dei suoi occhi aumentò così come la forza di gravità che sembrava essersi ritorta contro il medico di corte,

"Se pensi di potermi trattare così ti sbagli di grosso! Sappi che se non muoverai il tuo culo da quel letto non sarà la mia testa a saltare. Oggi c'è un importante meeting regale, ti sei dimenticato?" 

Naruto sgranò gli occhi impercettibilmente, alcuni pezzi del puzzle iniziarono a mettersi al loro posto,

"Se non ti muovi ad andare a svegliare il principe Sasuke non finirà bene" a quelle parole l'azzurro liquido tornò a dipingere lo sguardo del mago. 

Il medico fu finalmente libero da quella magia così invadente,

"Vi date alla pazza gioia e poi non siete in grado di gestire i postumi, ah non ci sono più gli animi vigorosi di una volta" quindi si voltò per tornare al piano di sotto.

Dopo qualche istante Naruto lo sentì urlare,

"Ti ho preparato un bell'intruglio che ti tirerà su, ma muoviti ad alzare quelle chiappe" Naruto sorrise, alla fine quell'uomo gli voleva davvero bene. Era molto fortunato ad avere lui come tutore in quella città... certo era molto pervertito, ma probabilmente era l'unico a reagire in quel modo davanti ad una magia scagliata direttamente contro di lui.

"Ti ho preparato una boccetta in più, nel caso in cui qualcuno della tua allegra compagnia notturna ne avesse bisogno"

Sentendo quelle parole Naruto si ricordò della sera prima, un rossore molto evidente decorò la sua pelle brunita e... Era una sua impressione o c'era qualcuno che rideva nella sua testa?

Mi sa che sarà una giornata molto divertente

Quel demone l'avrebbe sicuramente fatto andare fuori di testa.

Grazie a tutti voi che state seguendo questa storia! E mille mille grazie anche a chi dedica due minuti del suo tempo a scrivere una recensione J sono sempre molto contenta di leggere i vostri pareri e i diversi spunti che mi date tutte le volte!

A prestooooooooo


  
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