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Autore: darkroxas92    17/07/2022    3 recensioni
Midoriya Izuku è un ragazzo privo di Quirk. Per questo si è convinto di essere inutile e che il suo sogno di diventare un eroe resterà tale. Ma il destino potrebbe avere in mente piani diversi per lui. Dopotutto, non succede tutti i giorni che una nevicata improvvisa seguita da uno tsunami ti trascini in un nuovo mondo abitato da strane creature digitali, no?
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15:
Il dolore di un eroe

Vamdemon scoppiò a ridere.
“Davvero? E pensate di potermi fermare? Tu, un ragazzino che non sa ancora usare uno dei Quirk più potenti di questo mondo e un misero Digimon di livello Adulto?”
Izuku non si lasciò influenzare dalle parole del suo vecchio partner.
“Dovresti saperlo bene, sono piuttosto restio ad arrendermi al mondo. Quando nessuno credeva nel mio sogno, sono andato avanti! Quando pensavo di essere inutile, ho trovato dei veri amici che mi hanno sostenuto! E ora… non ho alcuna intenzione di arrendermi di fronte a te!”
Il Digimon vampiro non fece sparire il suo sorriso.
“Ti credi tanto furbo, non è vero? Immagino che mentre tu sei qui a distrarmi, un piccolo esercito di eroi sta guidando l’evacuazione di quest’ospedale, così da non coinvolgere innocenti nella battaglia contro di me.”
Izuku restò in silenzio.
“Da come parli, immagino tu abbia finalmente recuperato la memoria, non è vero?” Continuò Vamdemon.
“In parte. Ancora non riesco a ricordare cos’è successo nel Mondo Digitale. Ma mi ricordo di Ipchan, che quando evolveva usava le sue sfere di fuoco per simulare le esplosioni di Kacchan e farmi passare la paura verso di lui. Che mi ha consolato quando mi dissero che non sarei mai potuto diventare un eroe. La piccola palla di pelo che dovevo trattenere dall’andare nella mia classe a dire quattro parole ai miei compagni. Mi ricordo del mio primo vero e proprio amico… no, di mio fratello.” Ribadì. “Ed è per questo che sarò io a fermarti!”
Vamdemon fece scomparire il sorriso, per poi mostrare il Medaglione.
“Davvero? Dimentichi che ho sia il suo Simbolo sia tua madre in ostaggio.” E dicendo ciò indicò con la mano libera la sfera dove si trovava Inko, che stava osservando la scena incapace di dire qualcosa.
Izuku disattivò One For All, per poi sorridere.
“Oh, non l’ho dimenticato.”
Non appena ebbe detto quelle parole, una mano gigante infranse il muro alle spalle del vampiro digitale, chiudendosi attorno a lui e tirandolo fuori.
Mount Lady sorrise, per poi scagliare via il Digimon verso il cielo. “A te, All Might!” Urlò.
Vamdemon fece appena in tempo a girarsi per vedere All Might, con il suo sorriso, ad attenderlo sul tetto di un palazzo con le braccia incrociate.
“Carolina… Smash!” Urlò, colpendo in pieno il Digimon e facendolo precipitare sul tetto di un edificio, abbastanza largo da permettere a tutti i Bambini Prescelti, con i loro Digimon al loro livello più alto, di restare in attesa.
Vamdemon si rialzò, senza mostrare alcun danno grave a parte qualche graffio.
“Capisco… Così Izuku ha deciso di ingannarmi, eh? Avrei dovuto immaginarlo.”
“È finita Vamdemon!” Urlò Taichi. “Gli eroi di questo mondo stanno tenendo a bada i tuoi sottoposti! Arrenditi!”
Il Digimon vampiro sorrise, mentre alle sue spalle un nuovo varco si apriva, lasciando uscire Izuku e Leomon, questa volta seguiti da Wizardmon.
“Non sottovalutate il mio potere!” Urlò Vamdemon, creando un’onda oscura che investì tutti quanti, costringendoli a indietreggiare.
“E tu non fare altrettanto!” Replicò Izuku, riuscendo a superare l’energia e colpendo in pieno il Digimon.
Tuttavia dovette saltare subito indietro quando sentì il braccio venire invaso dal dolore.
Vamdemon notò la smorfia sul viso del ragazzo e sorrise.
“Quindi sei giunto al tuo limite, eh?” Dichiarò divertito.
Izuku deglutì. L’incantesimo di Wizardmon doveva aver esaurito la sua efficacia.
“Immagino che Tailmon vi abbia parlato del mio esercito.” Continuò il vampiro, per poi alzare una mano. “Per sua sfortuna, avevo messo in preventivo che avrebbe scoperto la verità sul suo conto e ho tenuto nascosto qualcosa anche a lei.”
E detto ciò schioccò le dita.
Immediatamente dietro di lui apparve un Digimon dall’aspetto di uno scheletro umano, con in mano uno scettro.
“SkullSatamon, tieni occupati Izuku e Leomon. Puoi eliminare il Digimon, ma lascia vivo l’umano. Me ne occuperò io personalmente.”
“Agli ordini Maestro.” Rispose lui, per poi saltare contro Izuku, che spalancò gli occhi, solo per vedere Leomon mettersi in mezzo e riuscire a fatica a frenare l’attacco con la sua spada.
“Urgh… Un SkullSatamon…” Fece il Digimon leone, riuscendo a deviare lo scettro e a saltare indietro, prendendo con un braccio Izuku, mentre gli altri Digimon, assieme a Wizardmon, attaccavano Vamdemon.
“È un Digimon potente?”
“Purtroppo sì. Non sono sicuro di potergli tenere testa al mio attuale livello.”
Izuku digrignò i denti, stringendo con forza il Digivice.
“Maledizione… se fossimo contro solo Vamdemon non esiterei ad usare One For All… ma se mi si dovessero rompere le ossa adesso, diventerei solo un peso…”
SkullSatamon sorrise, per poi alzare lo scettro e cominciando a far uscire da esso una serie di fulmini.
Solo per fermarsi quando un ginocchio lo colpì alla schiena, facendolo schiantare a terra.
“Ragazzo… sembra che tu ti stia dimenticando che questo mondo è pieno di eroi!” Esclamò un uomo all’interno di un’armatura: Ingenium.
“Esatto! Anche se questa nebbia ha avvolto l’intera città, siamo ancora qui per aiutare!” Fece una seconda voce, poco prima che una zampa appartenente a un drago si stringesse attorno al Digimon scheletro, per poi lanciarlo in aria, dove venne colpito da Gang Orca, che con un pugno lo rispedì nuovamente a terra, dove provocò una piccola voragine.
“Ben lancio, Ryukyu!” Disse l’eroe orca, atterrando e incrociando le braccia, mentre tutti e tre osservarono il Digimon a terra, che si stava rialzando.
“M-Maledetti umani…” Imprecò, per poi sparire e riapparire alle spalle del drago, riuscendo a colpirla con i suoi fulmini.
Midoriya chiuse le mani a pugno.
“Stanno tutti combattendo per colpa mia…” Mormorò Izuku.

“Beh, allora perché non intervieni?”

Deku spalancò gli occhi, solo per ritrovarsi in uno spazio vuoto.
“Cosa… Leomon? Dove sono finiti tutti?” Urlò, guardandosi intorno agitato.
“Non preoccuparti, qui sei al sicuro.” Continuò la voce, mentre di fronte a Izuku cominciò ad apparire la figura di una donna, il cui volto tuttavia non era visibile.
“C-Chi sei?”
Izuku fu quasi sicuro di averla vista sorridere, anche se il volto era ancora nascosto.
“Beh, diciamo che è ancora presto perché tu sappia la risposta… dopotutto, sono passati solo un paio di giorni da quando sei diventato il nono.”
Non appena ebbe detto ciò alle sue spalle apparvero altre sette figure, tutte indistinguibili se non per la forma vagamente umana.
“Nono?” Ripeté Izuku, sbattendo le palpebre confuso.
“Capirai. Ma per il momento, devi solo ritrovare la forza che avevi e che hai perso. Solo così potrai aiutare il tuo partner.”
“Il mio Simbolo? Ma è in mano a Vamdemon… Non riuscirò mai ad avvicinarmi a sufficienza per prenderlo!”
“Chi ha mai detto che devi prenderlo? Non ho ancora ben chiaro di cosa si tratta esattamente, ma qualunque cosa sia, quel Simbolo è qualcosa di potente, no? Di sicuro non sarà la distanza a fermare il suo potere.”
Izuku sgranò gli occhi.
“In questo caso…” Continuò la donna. “Puoi ancora usarlo, no? Attingi al suo potere e assicurati di aiutare tutti quanti!”
Izuku si guardò le mani.
“Il mio Simbolo… La mia Determinazione…”
Chiuse sia le mani che gli occhi.
“Hai ragione. Sono sempre stato determinato ad essere un eroe… anche se tutti e tutto erano contro di me. Non mi sono arreso alle prese in giro, al bullismo, alle persone che mi dicevano di lasciar perdere… E quando ho perso la fiducia, sono stato chiamato ad aiutare il Mondo Digitale. Ho trovato degli amici, un partner disposto a combattere al mio fianco… Ho anche ottenuto un Quirk. Non posso arrendermi proprio ora!”
Non appena ebbe detto ciò il suo intero corpo fu attraversato da una scarica di energia.
Subito dopo, sul suo petto apparve il disegno di tre spirali collegate tra di loro.
 
Izuku riaprì gli occhi, rendendosi conto di essere di nuovo nel mondo reale, ma con il Simbolo della Determinazione ancora visibile attraverso la sua maglietta.
“Izuku?” Fece Leomon, guardandolo sorpreso.
Il ragazzo dai capelli verdi sorrise, per poi alzare il Digivice, che cambiò colore anticipando l’Evoluzione.
“Leomon… scusami. Mi stavo dimostrando un pessimo partner anche per te. Ma ora è finita! Sei pronto?”
Il Digimon lo guardò ancora per qualche secondo, per poi sorridere.
“Certo! Salveremo il tuo mondo, insieme!”
Non appena ebbe detto ciò il Digivice scagliò un raggio di luce che colpì il Digimon, che s’illuminò e costrinse tutti i presenti a chiudere gli occhi.
“Che cosa?!” Urlò Vamdemon, girandosi verso di loro, ignorando il Medaglione in suo possesso, il quale ora stava brillando.
“Leomon Chou Shinka…”
La forma di Leomon venne ricoperta da un’armatura, mentre la sua criniera si allungava, come fecero anche le sue zanne.
Attorno alle braccia e alle gambe apparvero delle spirali, le quali iniziarono a girare e a produrre vento.
“GrapLeomon!” Urlò il nuovo Digimon, non appena la luce fu scomparsa.
“Grap… Leomon?” Ripeté Izuku, fissando il suo partner, il quale si guardò le braccia, osservando il loro nuovo aspetto. “Pensavo che la tua forma di Livello Perfetto fosse IceLeomon!”
“Non so nemmeno io il perché… ma mi sento più forte che mai!”
Detto ciò spostò la sua attenzione su SkullSatamon, che si limitò ad alzare il suo scettro.
“Non pensare che la tua nuova forma mi spaventi! Io sono uno dei sottoposti più forti di Vamdemon e-”
Il Digimon non riuscì a finire la frase a causa del pugno che passò attraverso le ossa dello sterno.
GrapLeomon sorrise, ritirandolo.
“Dovresti perdere meno tempo a parlare.” Disse, osservando l’avversario dissolversi in pixel.
“Incredibile…” Mormorò Ingenium. “Aveva resistito ai nostri attacchi e invece con un solo colpo…”
GrapLeomon non disse altro, voltandosi verso Vamdemon, il quale aveva ripreso la sua battaglia contro gli altri Bambini Prescelti.
Il vampiro sussultò quando vide SkullSatamon venire distrutto dalla nuova evoluzione di Leomon.
“Che succede?” Lo derise Taichi. “Hai capito di non poter vincere?”
Il Digimon vampiro tornò a sorridere.
“No. Ho solo deciso chi di voi eliminare per primo.” Disse, per poi voltarsi di colpo e lanciare il suo attacco, creando un’orda di pipistrelli diretta contro Hikari e Tailmon, che era rimasta a proteggerla.
Hikari spalancò gli occhi, terrorizzata, mentre la gatta digitale restò ferma di fronte alla sua ritrovata partner.
Ma entrambe spalancarono gli occhi incredule quando l’attacco andò a scontrarsi contro Wizardmon, che si era lanciato in mezzo.
I suoi vestiti finirono a brandelli, come anche il cappello, che volò via, fermandosi ai piedi di Izuku, che non poté fare altro che interrompere la sua corsa e fissare la scena con occhi sgranati.
Il Digimon mago restò in piedi per qualche secondo, per poi cadere all’indietro.
“Wizardmon!” Urlarono assieme Hikari e Tailmon, raggiungendolo subito.
Vamdemon abbassò le braccia, scocciato. “Bene, almeno uno dei traditori è andato.”
Izuku riprese a correre verso Wizardmon, seguito da GrapLeomon.
“Wizardmon…” Pianse Tailmon, tenendolo per una mano.
“Ho… ripagato… il mio debito…” Mormorò il mago, mentre la bandana che gli copriva la bocca scivolava via, mostrando il suo sorriso.
Detto ciò il suo corpo scoppiò in migliaia di pixel, che si dispersero nell’aria.
“No…” Fece Izuku, per poi chiudere le mani a pugno e voltarsi verso il responsabile.
“Oh, sei arrabbiato, Izuku?” Domandò lui, divertito. “Non preoccuparti, lo raggiungerete presto tutti quanti.”
“Vamdemon… Tu-”
Ma Midoriya si fermò quando da dietro le sue spalle si generò un’altra volta la luce dell’evoluzione, stavolta appartenente a Tailmon, che iniziò a ingrandirsi, assumendo fattezze umane, mentre il Digivice di Hikari, ora di colore rosa, tremava tra le dita della sua mano.
“Tailmon Chou Shinka…”
Lì, al posto del Digimon gatto, un angelo femminile con gli occhi coperti da un elmo fissava con serietà Vamdemon, che indietreggiò sorpreso.
“Angewomon!” Si annunciò la nuova forma di Tailmon, continuando ad emanare luce propria.
“Che cosa?! Quella è la tua forma evoluta?!” Esclamò il vampiro, cercando di ripararsi gli occhi.
Angewomon non disse nulla, limitandosi a creare con la mano destra una freccia di luce, mentre il guanto sull’altro braccio si apriva, diventando un arco, dove il Digimon pose l’arma.
“Izuku, so che era il tuo partner, ma non può continuare a diffondere la sua malvagità!” Disse infine.
E senza lasciare il tempo al verde di rispondere, scoccò la freccia, che trafisse al petto Vamdemon.
Il Digimon cacciò un urlo di dolore, indietreggiando, mentre Izuku fissò incredulo la scena.
Incredulità che si diffuse anche agli altri presenti quando Vamdemon iniziò a ridere.
“F-Fantastico… è andato… tutto come previsto…” Disse, continuando ad indietreggiare.
“Volevi farti colpire?” Domandò sorpresa Sora.
Vamdemon sorrise, per poi alzare il Medaglione di Izuku, che stava ancora brillando.
“Esatto… perché ora… posso sfruttare ancora una volta… il mio vecchio partner…”
Midoriya sussultò quando una piccola scarica elettrica uscì dalla tasca dove teneva il suo vecchio Digivice, che tirò subito fuori. Ma con sua sorpresa questi non era più grigio ma completamente nero.
Vamdemon alzò una mano verso Izuku.
“Ora, Izuku… dammi la forza per evolvere ancora una volta!” Urlò, per poi esplodere in una massa oscura, che divenne sempre più grande, cominciando a far collassare il palazzo sotto di loro.
I Bambini Prescelti vennero presi dai loro partner, che saltarono o volarono via dal tetto, seguiti dai tre eroi, mentre la massa continuava a ingrandirsi, distruggendo del tutto il palazzo.
Pochi istanti dopo la massa oscura prese la forma di un gigantesco Digimon dall’aspetto demoniaco, con sulla pancia quello che pareva un secondo demone più piccolo che ridacchiava.
Izuku guardò incredulo la scena di fronte a lui, come tutti gli altri.
“Che cos’è successo?” Domandò Yamato.
Koushiro aprì il suo portatile, cominciando subito a digitare, per poi spalancare gli occhi.
“V-VenonVamdemon… Digimon di livello Definitivo… evoluzione di Vamdemon.” Lesse dall’analizzatore.
A quella frase tutti si voltarono a guardarlo.
“Che cosa? Un’evoluzione oltre il livello Perfetto?” Esclamò Joe, deglutendo.
Izuku guardò il suo vecchio Digivice, il cui schermo si era oscurato come il resto del dispositivo, con delle scritte bianche in una lingua sconosciuta che continuavano a lampeggiare al suo interno.
 
 
Katsuki alzò lo sguardo, vedendo il palazzo crollare sotto il peso del nuovo Digimon.
Lui, assieme agli altri studenti della classe 1A, stava osservando da lontano il luogo dove sapevano che si sarebbe sostenuta la battaglia contro Vamdemon.
“D-Da dov’è arrivato quel mostro?” Domandò Mineta, tremando visibilmente.
“È gigantesco…” Mormorò Ochaco, deglutendo.
Fumikage e Todoroki restarono a guardare in silenzio, come il resto degli studenti.
Il silenzio venne rotto da Bakugo, che provocò una serie di esplosioni.
“Non posso starmene qui da parte!” Urlò. “Deku sta facendo l’eroe, e io invece sono qui ad aspettare! Non posso permetterlo!”
“E cosa pensi di fare?” Domandò Shoto. “Credi di poterli aiutare? Ti ricordo che non abbiamo un Digimon con noi.”
“E anche se lo aveste, non servirebbe a niente!” Esclamò la voce acuta di PicoDevimon, che apparve come dal nulla di fronte a loro. “Il grande VenonVamdemon distruggerà i Bambini Prescelti e poi passerà al resto di questa città! Non appena Midoriya verrà assorbito, non ci sarà nulla in grado di fermarlo!”
“Assorbito?” Ripeté Tenya. “Che cosa intendi dire?”
PicoDevimon ridacchiò. “Beh, sarebbe più giusto dire che verrà mangiato. In questo momento, tutti gli altri Digimon del nostro esercito stanno trasmettendo i loro dati a VenonVamdemon, oltre ad assicurarsi che i traditori facciano lo stesso. Solo io sono destinato a restare in giro.”
“E perché avresti un tale onore?”
Il ghigno sul Digimon non scomparve nemmeno quando diversi 1 e 0 iniziarono a circondarlo.
Pochi secondi dopo, al posto di PicoDevimon si trovava un Evilmon.
“Non è affare vostro! Il mio compito ora è di eliminare i possibili amici di Izuku Midoriya! E-”
Evilmon non finì la frase che si ritrovò la faccia coperta dalla mano di Bakugo.
“Forza, finisci la frase, mostriciattolo!” Lo prese in giro. “Voglio vedere quanto riuscirai a dire prima che ti faccia esplodere!”
“Eh eh eh… sarebbe inutile… Dopotutto, il grande Vamdemon mi ha raccontato tutto su di te, Katsuki Bakugo. Lo sai che sei stato tu a spingerli a viaggiare nel Mondo Digitale?”
“Che cosa?”
“Già… volevano allontanarsi da te. Quindi, Katsuki Bakugo, tu sei il responsabile indiretto di tutta questa situazione!”
“Non prendermi in giro!” Urlò lui. “Stai solo cercando un modo per scappare!”
“Se mi elimini, i miei dati andranno da VenonVamdemon, rendendolo solo più forte! Ha raggiunto il livello massimo per un Digimon, non c’è più nessuno in grado di fermarlo!”
Katsuki si limitò a stringere con più forza, ma non provocò alcuna esplosione.
“E poi… anche se per qualche motivo dovessero riuscire a sconfiggere il maestro… questo mondo è in ogni caso condannato.”
“Come sarebbe a dire?” Domandò Kirishima.
Evilmon ghignò. “Lo scoprirete non appena questa nebbia scomparirà.”
Bakugo urlò, per poi provocare una fortissima esplosione dalla mano che teneva il Digimon, facendolo così avvolgere dalle fiamme.
Evilmon urlò, per poi scomparire in pixel, che volarono via in direzione di VenonVamdemon.
“Dubito che un esserino del genere farà la differenza.” Disse il ragazzo delle esplosioni, abbassando il braccio e voltandosi in direzione del Digimon gigante, attorno al quale Angemon e Angewomon continuavano a volare evitando i suoi colpi, solo per venire raggiunti da due raggi di luce, uno verde e uno rosa.
“Sentite…” Fece Denki. “Sono con Bakugo! Non possiamo restare qui! Che razza di eroi diventeremo se restiamo qui mentre dei bambini stanno combattendo per noi?!”
“Ma gli eroi hanno detto di non intervenire e-” Cominciò Iida, per poi vedere i due Digimon angelici scagliare quelle che sembravano due frecce verso terra.
Qualunque altra discussione si fermò quando due nuove luci si elevarono verso il cielo, con al loro interno Agumon e Gabumon, che passarono velocemente nelle loro forme evolute, per poi crearne due nuove.
 
Izuku, Taichi, Yamato e gli altri Bambini Prescelti osservarono con gioia i due nuovi Digimon di livello Definitivo apparire sopra di loro.
Avevano seguito gli indizi che Gennai aveva inviato a Koushiro e, con una mossa decisamente azzardata, i prescelti del Coraggio e dell’Amicizia erano riusciti a far raggiungere ai loro Digimon un nuovo livello.
“WarGreymon e MetalGarurumon.” Lesse Koushiro dal suo analizzatore, mentre i due Digimon partirono all’attacco.
GrapLeomon raggiunse Izuku. “Tutto bene?”
Il ragazzo dai capelli verdi annuì, solo per voltarsi ad un sussulto da parte del bambino con il computer.
“Gennai ha mandato un’altra e-mail!” Esclamò, con gli occhi tremanti. “Ha finito di analizzare quella funziona del tuo vecchio Digivice…”
“Di cosa si tratta?” Domandò Sora. “Può aiutarci a vincere?”
Koushiro annuì. “Sì… Effettivamente può aiutarci…”
“Perché sento un ma in arrivo?” Fece Joe, non ottenendo una risposta.
“Koushiro… di che funzione si tratta?” Chiese Izuku.
“… Si tratta di qualcosa che solo tu puoi attivare. Quel Digivice… può cancellare il Digimon partner a cui è legato.”
Midoriya spalancò gli occhi, come fecero tutti gli altri che sentirono quelle parole.
“Si basa sul legame con il proprio partner… puoi reciderlo di netto, ma questo provocherà la cancellazione dei dati. Ed è irreversibile. Non ci sarà una rinascita come Digitama.” Continuò a leggere Koushiro.
Tutti si voltarono a guardare Izuku, che stava fissando il suo vecchio Digivice.
“Io… dovrei cancellare Ipchan… per sempre?” Mormorò a bassa voce. Ma quelle parole sussurrate risuonarono nel campo di battaglia come se fossero state urlate.
“Non possiamo chiedergli di fare una cosa del genere!” Esclamò Mimi, con Palmon che annuiva al suo fianco.
“V-Vedrete che WarGreymon e MetalGarurumon lo batteranno! Così tornerà alla Città della Rinascita e-”
Joe non riuscì a finire la frase che WarGreymon venne scagliato contro un palazzo, passandoci attraverso e andando a sbattere contro l’asfalto della strada a diverse centinaia di metri da loro.
Pochi secondi dopo MetalGarurumon fece la stessa fine nella direzione opposta.
Izuku restò in silenzio.
Poi, continuando a non dire nulla, allacciò il suo vecchio Digivice attorno al polso destro.

Boku ni Totte (KNIFE OF DAY)

“Cosa devo fare?” Chiese a Koushiro, senza mostrare alcun cenno di emozione nella sua voce.
“Izuku!” Esclamarono tutti quanti.
“Bisogna fermarlo. Ad ogni costo. Taichi e Yamato hanno rischiato la vita per far evolvere Agumon e Gabumon. Ed è il mio vecchio partner che sta provocando tutto questo.” Continuò Midoriya, chiudendo le mani a pugno. “Ed è giusto che sia io a mettere la parola fine. Questa funzione… è crudele. Cancellare il proprio partner… è imperdonabile.”
“Izuku…” Fece GrapLeomon, vedendo che delle silenziose lacrime cominciavano a scendere lungo le guance del ragazzo.
“Ma… non c’è altra soluzione.” Concluse Midoriya, ignorando il tremore che attraversava il suo corpo.
Il gruppo restò in silenzio.
“La funzione è nascosta.” Disse Koushiro, poggiando il computer a terra e raggiungendo l’amico, per poi premere una sequenza di tasti sul Digivice.
Le scritte scomparvero, lasciando un semplice ‘Delete’ in rosso.
“Devi… Devi puntare il Digivice contro VenonVamdemon e confermare. Ma dev’essere fatto da una distanza ravvicinata.”
Izuku annuì, per poi voltarsi a guardare quello che era stato il suo vecchio partner.
GrapLeomon lo affiancò. “Non te lo lascerò fare da solo. Sarò con te!”
Midoriya annuì, solo per portarsi una mano davanti agli occhi quando WarGreymon li superò in volo.
“Ho sentito tutto! Farò del mio meglio per permettervi di avvicinarvi!” Urlò, mentre anche MetalGarurumon ripartiva all’attacco.
GrapLeomon a quel punto prese Izuku con un braccio, lasciando che si sedesse sulla sua spalla.
“Tieniti forte!” Urlò, per poi saltare in avanti.
Il Digimon di livello Perfetto sorvolò sopra diverse macerie, per poi tentare di saltare verso la testa del Digimon avversario, solo per cominciare a cadere giù prima.
Ma non fece in tempo a toccare terra che la coppia venne presa dagli artigli di Ryukyu, che con un colpo d’ali si sollevò in aria.
“Non arrendetevi! Noi eroi siamo ancora qui per aiutarvi!” Urlò la dragonessa, per poi lanciarli in alto.
VenonVamdemon si voltò verso di loro, giusto in tempo per vedere Izuku alzare il braccio con il Digivice, puntandoglielo contro.
Con le lacrime che scendevano liberamente, il ragazzo premette il tasto di conferma, lasciando che un raggio di luce rossa partisse dal Digivice.
VenonVamdemon poté solo spalancare gli occhi mentre il raggio passava da parte a parte del suo petto, per poi esplodere in una sfera di luce che avvolse completamente il Digimon e tutti i presenti.
 
 
Izuku riaprì gli occhi, ritrovandosi in uno spazio bianco infinito.
E lì, di fronte a lui, un Impmon lo stava osservando seduto.
“Ipchan…” Mormorò Midoriya, avvicinandosi.
Solo per fermarsi quando il Digimon alzò una mano in segno di stop.
“Penso… sia meglio così.” Fece il Digimon, sorridendo. “Alla fine hai scelto di fare l’eroe, nonostante tutto.”
Izuku chiuse le mani a pugno.
“Io… Io diventerò un eroe!” Esclamò, ricominciando a piangere.
“Ma gli eroi non sorridono sempre?” Domandò Impmon, alzandosi.
“Gli eroi sono pur sempre umani.”
Il Digimon mantenne il sorriso.
“Già… Immagino sia così.” Fece, dandogli le spalle.
“Non so cosa ti è successo dopo che mi abbandonasti.” Continuò. “Ma da quello che ho scoperto, non dovresti essere tornato subito a casa. Sei rimasto ancora per un po’ nel Mondo Digitale. In quel periodo i Padroni delle Tenebre hanno attaccato nuovamente, prima di sparire ancora una volta. Ma queste sono tutte informazioni di seconda mano. Le cose potrebbero essere andate diversamente.”
“I Padroni delle Tenebre… ho già sentito parlare di loro da una ragazza umana, che ha affermato di averli affrontati assieme a degli amici.”
“I Padroni delle Tenebre sono tra i Digimon più potenti esistenti. Ma chissà… forse potresti essere in grado di farli sparire per sempre. Proprio come hai fatto con me.”
“Ipchan…” Iniziò, cadendo in ginocchio. “Perdonami!”
Impmon sbuffò, girando appena la testa, mentre iniziava a svanire nel nulla. “Un po’ tardi per farti venire i rimorsi, non credi? Ma hai i miei complimenti, Izuku… Hai fatto il tuo primo passo per diventare un vero eroe. Ora il sacrificio non ti è sconosciuto.”
 
 
Izuku non riuscì a mantenere lo sguardo mentre VenonVamdemon iniziava a dissolversi in pixel, continuando a riservargli uno sguardo tradito.
GrapLeomon atterrò a terra, affiancato da WarGreymon e MetalGarurumon, osservando il loro avversario scomparire nel nulla.
I Bambini Prescelti li raggiunsero, mentre i tre Digimon s’illuminarono, tornando ad essere Koromon, Tsunomon e Leomon.
“Ci sei riuscito.” Fece Ingenium, raggiungendoli assieme agli altri due eroi.
Izuku spostò lo sguardo sul Digivice al polso, che aveva smesso di dare segni di vita.
“La nebbia sta iniziando a diramarsi.” Osservò Joe, per poi sussultare quando All Might atterrò poco lontano da loro, tenendo Inko tra le braccia.
“Izuku!” Urlò la donna, raggiungendo di corsa il figlio.
Midoriya a quel punto si spezzò e lanciò un urlo pieno di disperazione, per poi scoppiare a piangere tra le braccia della madre, con nessuno che osava dire nulla.
“Giovane Midoriya…” Mormorò All Might, chiudendo le mani a pugno. Non aveva potuto partecipare attivamente alla battaglia a causa dei suoi limiti, e la cosa lo stava divorando dentro.
Non potendo mantenere lo sguardo su madre e figlio, l’eroe numero uno alzò la testa, sperando di rivedere il cielo ora che la nebbia stava scomparendo.
Solo per spalancare gli occhi.
“Che cosa…?” Si domandò ad alta voce, attirando su di sé l’attenzione di tutti, che alzarono lo sguardo.
Lì, al posto del cielo, ad accoglierli c’erano oceani, montagne, foreste e deserti.
   
 
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