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Autore: My Pride    11/08/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Let me kiss you (baby) Titolo: Let me kiss you (baby)
Autore: My Pride
Fandom: 
Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1486 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: 
Jonathan Samuel Kent, Damian Wayne
Rating: Arancione
Genere: Generale, Erotico, Slice of Life
Avvertimenti: What if?, Slash
200 summer prompts: 
I maschi non piangono || Che cos'è successo? || Baci al mattino
 

BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Damian ansima e stringe le dita fra i capelli di Jon, intrecciandole fra quelle ciocche scure; ha lo scroscio dell’acqua nelle orecchie e rabbrividisce nel sentirla scivolare in rivoletti dietro la schiena, inzuppando l’uniforme che si incolla sulla sua pelle e la rende più pesante di quanto già non sia.
    La nottata è stata lunga, sente ancora su Jon l’odore di bruciato e il puzzo di benzina che gli si è impregnato addosso e sui vestiti quando si è gettato in quell’edificio in fiamme prima di riconcorrere Firefly, sono entrambi stanchi dallo stress della serata e i muscoli sembrano bruciare dalla fatica, ma questo non ha fermato Damian dal trascinare Jon in bagno e sbatterlo contro il muro della doccia per rubare quel momento.
    È un momento fatto di abbracci, di caldi baci dati al mattino; di parole mormorate ad un soffio dalle labbra e imprecazioni morse sulla lingua, di mani che si rincorrono le une alle altre e cercano di tirar via quanti più vestiti possibili, e Damian afferra la cintura di Jon per lanciarla oltre i vetri della doccia, lasciando che lui faccia lo stesso con la sua. Il respiro si fa pesante, le labbra gonfie e rosse e lucide di saliva e acqua scrosciante, e Jon afferra le fibbie dell’uniforme di Damian per aprirle di scatto, facendole schizzare da tutte le parti. La sua impazienza è palpabile, la sua voglia difficile da nascondere attraverso il sottile strato di spandex dei suoi pantaloni, e stavolta è lui a spintonare Damian contro la doccia mentre gli ringhia qualcosa, rischiando di crepare il vetro.
    Tra un bacio e l’altro gli sbotta che ha rischiato grosso, che se fosse arrivato un secondo più tardi Firefly lo avrebbe ridotto ad un cadavere carbonizzato, e Damian risponde tirandogli i capelli e mordendogli con ferocia le labbra, insinuando un ginocchio fra le sue cosce. Non è la prima volta che affronta Firefly, non è uno sprovveduto, quello che è successo è stata solo una distrazione e non accadrà ancora, e sibila contro la bocca di Jon che non è una damigella in pericolo, che è stato addestrato dalla Lega degli Assassini e che è in grado di badare a sé stesso, tirandogli il labbro inferiore coi denti; l’adrenalina ancora presente scorre come sangue nelle sue vene, e rende il momento più profondo, più passionale, un modo per scaricare la tensione e la paura che si è impadronita delle loro membra durante quella notte.
    Razionalmente, Damian sa che Jon ha ragione. Stupidamente, vuole continuare ad essere il testardo che è e tenere per sé quelle parole, certo però che Jon lo abbia comunque capito; preme il suo corpo d’acciaio contro di lui, cerca di rivaleggiare con quei baci e quei morsi, lo afferra sotto le cosce per sollevarlo come una piuma e ricordargli che potrebbe facilmente spezzarlo come un fuscello, ma non lo fa non solo perché sono amici, ma perché quello è un gioco, una lotta che portano avanti da anni e che adesso è solo diventata più passionale, sfogandosi nel sesso rude che ogni volta li lascia soddisfatti e senza fiato.
    Damian affonda le unghie nella schiena di Jon attraverso il tessuto dell’uniforme che ancora indossa, sentendo il mantello zuppo incollarsi al dorso delle sue mani. Jon lo avverte a stento, eppure grugnisce contro la bocca di Damian prima di scivolare verso il suo orecchio, seguendo i rivoli d’acqua che gli bagnano il viso; si gode il gemito che Damian sembra voler soffocare e stringe le dita intorno alle cosce, sentendo i leggins diventare scivolosi sotto il suo tocco.
    L’aria si fa sempre più calda e non sanno se la colpa è di ciò che stanno facendo, del vapore provocato dall’acqua che scorre costante o dall’afa di quella mattinata estiva, sanno solo che non riescono a fermarsi, desiderosi di spingersi oltre i limiti. E Damian sogghigna nel sentire l’erezione di Jon premere contro le sue natiche, il mugolio che si lascia scappare contro il lobo del suo orecchio mentre comincia a strusciare contro di lui, e gli avvolge meglio le gambe intorno ai fianchi per spingerlo in avanti, sbilanciandolo per farlo cadere; la schiena di Jon sbatte nuovamente contro il muro e stavolta Jon impreca, facendo ridere Damian che torna all’assalto delle sue labbra dopo avergli afferrato saldamente il viso a coppa con entrambe le mani.
    La passione si intensifica, ma Damian sa che in quei momenti c’è anche tensione, paura, la consapevolezza di essere arrivato davvero ad un passo dalla morte quando Firefly gli ha puntato contro il lanciafiamme, e se lui l’aveva quasi accettato, avendo già affrontato letteralmente l’inferno dopo l’Eretico, Jon non è stato dello stesso avviso. Il tragitto verso casa è stato lungo, pieno di parole urlare contro e soffocate dal sibilo del vento, e Damian è quasi certo di aver visto lacrime di frustrazione che hanno mandato all’aria gli insegnanti di sua madre riguardo al fatto che “i maschi non piangono”. E si sono sbottato contro qualche altra cosa prima di finire così, pressati l’uno contro l’altro in una doccia a scaricare lo stress e a pulirsi di dosso lo sporco, il sudore e il timore di quella nottata.
    I vestiti ormai zuppi vengono gettati via, un cumulo di acqua e cenere e stoffa macchiata di sangue che si accatasta l’una sull’altra in un tripudio di rosso, blu, giallo e verde, e prima di rendersene conto gridano l’uno il nome dell’altro in preda all’estasi, con la testa picchiettata dall’acqua che esce dal soffione e il corpo di Jon sostenuto dalle salde mani di Damian. Non sanno come sono arrivati a quel punto e nemmeno gliene importa, vogliono solo sentire il calore dei loro corpi e la passione dei loro baci, mentre il sole si insinua fra le persiane abbassate a metà e illumina il bagno rimasto fino a quel momento in penombra.
    Jon si lascia scappare un sospiro tremulo e allunga una mano all’indietro, affonda le dita nelle piastrelle senza preoccuparsi dei buchi che ha creato con la pressione dei polpastrelli e poggia l’altra mano sulla spalla sinistra di Damian, controllandosi per evitare di stringere troppo e rompergli le ossa; forse si sta librando un po’ in volo per aiutarlo a sostenere il suo peso, forse no, tutto il suo corpo è sconquassato da quei movimenti e dal suono dei loro corpi umidi e bagnati che si scontrano l’un l’altro, creando rumori imbarazzanti e osceni su cui Jon si concentra mentre chiede di più.
    È strano come un attimo di paura si sia trasformato in un momento d’amore, di passione bruciante tanto quanto le fiamme in cui si sono gettati, ma ogni istante è prezioso e lo sanno entrambi; per quanto la sua pelle sia fatta d’acciaio, anche Jon sa che non è del tutto invulnerabile, che basterebbe della magia o della kryptonite o qualcuno di così potente da soggiogare la sua forza per mettere fine alla sua vita, e per Damian è anche peggio a causa della sua umanità. Potrebbero morire entrambi e perdere tutto ciò che hanno, ma sarebbe ipocrita da parte sua dire a Damian di smettere, né tanto meno avrebbe il diritto di metter bocca nelle sue decisioni; così gli resta vicino e lo aiuta anche quando sa che potrebbe non essercene bisogno, affrontando la sua sfuriata e rispondendo a tono prima di finire così, sotto la doccia e completamente nudi, a consumare l’adrenalina e il sentimento che li attanaglia.
    Non sa per quanto vanno avanti così, con Damian che alla fine si è ritrovato con la guancia destra e i palmi delle mani premuti contro il vetro, il respiro affannato e la bocca schiusa, ma il calore che ne sussegue è intenso e lascia Jon paonazzo e senza fiato, rendendogli la testa leggera; l’acqua scorre ancora, e solo il quel momento si ricorda di chiuderla, ansimando e respirando a pieni polmoni prima di poggiare la fronte contro il collo di Damian e chiudere gli occhi. Il battito impazzito del suo cuore sembra rimbombargli nelle orecchie, il petto si alza e si abbassa a ritmi irregolari e il bacino ancora sollevato sembra un invito a ricominciare, ma entrambi sono stanchi e fiacchi e vogliono godersi quell’attimo di riposo che si stanno concedendo.
    Damian infine raddrizza un po’ la schiena e si volta, un sorriso aleggia sulle sue labbra mentre gli mormora qualcosa, e Jon sorride a sua volta in risposta, sollevando il capo per suggellare il momento contro quella bocca martoriata dai morsi.
    Restano così, stretti l’uno all’altro avvolti dal calore del vapore e della loro pelle, della passione che va scemando e della testa più leggera, con un “Ti amo” non pronunciato ma che aleggia tra quei baci al mattino
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Altra storia per la #200summerprompt
indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom, in questo periodo ci troviamo con la calura estiva!
È inutile dire che tanto non doveva andare così, vero? Rating rosa porcellino as usual, si capisce che succede ma ho cercato di restare sul soft perché non volevo alzare il rating della raccolta solo per una storia. Per la roba zozza ho l'altra raccolta, dopotutto. Parlo di Let's talk about (sex), che tra parentesi dovrei anche decidermi ad aggiornarla, ma facciamo finta che non è così, shh ahaha
Comunque sia, ovviamente non manca un po' di docezza tra questi sue perché alla fin fine è così che vanno le cose tra loro, anche quando fanno i porcellini.
Commenti e critiche, ovviamente, sono ben accetti
A presto! ♥



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