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Autore: starlight1205    16/08/2022    5 recensioni
Edimburgo, 1996
Diana Harvey è una normale ragazza che vive con la zia e lavora nel negozio di antiquariato di famiglia. Una serie di circostanze e di sfortunati eventi la porteranno a confrontarsi con il mondo magico, con il proprio passato e con un misterioso oggetto.
Fred Weasley ha lasciato Hogwarts e, oltre a dedicarsi al proprio negozio Tiri Vispi Weasley insieme al gemello George, si impegna ad aiutare l'Ordine della Fenice nelle proprie missioni.
Sarà proprio una missione nella capitale scozzese a far si che la sua strada incroci quella di una ragazza babbana decisamente divertente da infastidire.
[La storia è parallela agli eventi del sesto e settimo libro della saga di HP]
- Dal Capitolo 4 -
"Diana aveva gli occhi verdi spalancati e teneva tra le dita la tazza di tè ancora piena.Non riusciva a credere a una parola di quello che aveva detto quel pazzo con un'aria da ubriacone, ma zia Karen la guardava seria e incoraggiante. Il ragazzo dai capelli rossi nascondeva il suo ghigno dietro la tazza di ceramica, ma sembrava spassarsela un mondo. Diana gli avrebbe volentieri rovesciato l'intera teiera sulla testa per fargli sparire dal viso quell'aria da sbruffone."
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Fred Weasley, George Weasley, Mundungus Fletcher, Nuovo personaggio | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Dung, mi ripeti cosa facciamo qui? - domandò un ragazzo alto con un ciuffo di ribelli capelli rossi a braccia conserte al centro dell’appartamento dai mobili in stile vittoriano.

L’uomo che rispondeva al nome di Mundungus, per gli amici Dung, era un ometto basso e calvo che navigava in abiti sicuramente non della taglia corretta. Emanava un forte odore di tabacco e Whisky Incendiario e, in quel momento, era sul pavimento a quattro zampe con tutta la testa nascosta dall’anta della credenza in ciliegio. Per tutta risposta alla domanda del rosso emise una risata più simile ad un rantolo ed estrasse dal mobile una bottiglia impolverata.

- Merlino, Dung - sbuffò spazientito il rosso passandosi una mano tra i capelli - non sono neanche le 9.00 del mattino e già ti scoli Whisky?

Mundungus sollevò le spalle a mo’ di scusa e con voce roca come quella di chi non parla da molto tempo disse: - E’ whisky babbano, ma è meglio di niente.

- Mi vuoi dire che stiamo facendo qui? - chiese insistentemente il rosso innervosito mentre misurava a lunghi passi la moquette verdognola e sporca del salotto - altrimenti la prossima volta in missione ci vai da solo, visto che già nessuno vuole stare con te. In più sto perdendo tempo prezioso che avrei potuto impiegare in negozio e...
- Ma quanto parli, Weasley? - lo interruppe Mundungus mentre appoggiato alla parete con il gomito sollevato guardava fuori dalla finestra. Con la mano sinistra reggeva la bottiglia e di tanto intanto la portava alle labbra sorseggiando la bevanda ambrata.

Si voltò verso il ragazzo con i capelli rossi, che nel frattempo era ritornato al centro della sala, massaggiandosi una tempia. Ancora non riusciva a distinguere lui e il fratello e non ricordava neppure quale dei due fosse lì con lui quel giorno. Annotò mentalmente di evitare di sbronzarsi la sera prima di una missione. Per riacquistare lucidità decise di dare un ultimo lungo sorso di whisky. No, continuava a non ricordarsi proprio il nome del ragazzo. Per andare sul sicuro, il cognome sarebbe sempre andato bene.

- Senti, Weasley, mettiti comodo perché in questo appartamento ci passeremo un bel po’ di tempo io e te - e poi rigirandosi verso la finestra fece un cenno veloce con la mano al ragazzo affinché si avvicinasse.

Fred Weasley, con una falcata delle sue lunghe gambe, raggiunse la finestra a bovindo e spostò leggermente la tenda bianca. Non sapeva nulla sul perchè si trovassero lì. L’unico dettaglio che Malocchio aveva condiviso era che avrebbero dovuto tenere d’occhio qualcuno, ma essendo la prima volta che l’Ordine lo mandava in missione, nonostante le proteste di Molly Weasley, non aveva esitato ad accettare.

L’unica cosa che riuscì a vedere dall’altra parte della strada fu una minuta ragazza bionda con un giubbotto di pelle nera che entrava con due caffè in un vecchio negozio di antiquariato dalla vetrina verde acqua.

- Quella è Karen Harvey? - chiese Fred a Mundungus accennando con la testa al negozio dentro al quale la bionda era appena entrata.
- Ma no che non è Karen, scemo di un pel di carota! - esclamò Mundungus - quella è la nipote, mi pare si chiami Debby.

Fred lo guardò truce per l’insulto gratuito che si era appena guadagnato e non disse nulla a riguardo solo perché sotto sotto quell’ubriacone di Mundungus Fletcher gli piaceva.

- Ok... - proseguì Fred senza capire - quindi, perché siamo appostati in questo appartamento di fronte al negozio di questa babbana? - era abbastanza esilarante che Malocchio Moody avesse dato solo a Mundungus i dettagli della missione. Forse riteneva Fred ancora un ragazzino che nemmeno aveva completato la sua istruzione a Hogwarts. Odiava che la gente, e soprattutto un Auror come Malocchio Moody, potesse vederlo in quel modo, ma dall’altra parte non poté fare a meno di sorridere ripensando a qualche mese prima, quando lui e George avevano dato spettacolo con i Fuochi Forsennati Weasley e avevano abbandonato la scuola durante la presidenza filo-dittatoriale di Dolores Umbridge.
- A quanto pare, sono stati svaligiati un bel po’ di negozi di oggetti preziosi qua a Edimburgo e Malocchio ha pensato che sarebbe stato opportuno sorvegliare quelli non ancora derubati, quindi io e te stiamo qua, mentre Tonks e Lupin sorvegliano quello su Prince Street - spiegò alla spicciolata il mago calvo mentre roteando la bacchetta, eseguiva degli incantesimi di protezione sull’appartamento nel quale si erano introdotti. L’anziana donna che vi abitava era deceduta e Mundungus aveva sentito dire, origliando la conversazione al pub di sotto, che i figli non sarebbero venuti a sistemare l’appartamento per rimetterlo in vendita prima di qualche settimana.
- Ah e Malocchio ci ha preso per dei poziolotti babbani? - si indignò subito Fred.
- Ehi, pel di carota, poliziotti babbani a chi? - lo corresse Mundungus un po’ piccato - sembra che a derubare i negozi sia stata quella figlia di Salazar della Lestrange!

Fred si ammutolì all’istante nell’udire il nome della ben nota Mangiamorte e non trovò più obiezioni da fare.

Così si misero ad aspettare.

____________
Ciao!
Ho deciso di pubblicare insieme i primi due capitoli in modo da poter introdurre un po' i personaggi e permettere a chi ha voglia di leggere di farsi un po' un'idea. 
E' la prima volta che pubblico qualcosa e dopo mille ripensamenti e riletture mi sono finalmente decisa, quindi ci terrei veramente molto ad avere qualche commento (negativo, positivo...quello che vi pare!)
Intanto grazie a chi ha già letto e a chi ha commentato :)

  
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