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Autore: My Pride    06/09/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Don't make me call him Titolo: Don't make me call him
Autore: My Pride
Fandom: 
Batman
Tipologia: One-shot [ 730 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Jason Todd, Bruce Wayne
Rating: 
Verde
Genere: Generale, Slice of Life
Avvertimenti: What if?, Slash, Hurt/Comfort
First Aid Kit Challenge: Antidolorifici. Jason ha mal di testa da una settimana e non vuole prendere gli antidolorifici perché lo mettono KO. Bruce dovrà prendere dei provvedimenti
 

 

BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Jason si strofinò furiosamente le tempie con i palmi delle mani, imprecando tra sé e sé mentre, seduto sul divano in salotto, cercava di leggere Ragione e Sentimento.
    Erano giorni che aveva un mal di testa infernale che non voleva lasciarlo in pace, e aveva attribuito la cosa al fatto che avesse deciso di passare del tempo lì alla villa perché, davvero, le discussioni con Bruce erano pesanti da digerire; come se non bastasse, prima di lui ci si era messo anche Damian che lo aveva pedinato fino al suo rifugio, anche se alla fine era riuscito a farsi lasciare in pace e gli aveva persino regalato Orgoglio e Pregiudizio dopo che si era dimostrato piuttosto interessato.
    Non che questo lo avesse aiutato a togliersi quel demonietto dai piedi, a ben vedere. L'aveva infastidito in tutti i modi e Jason aveva attribuito la cosa al fatto che non ci fosse Dick, e che quindi aveva bisogno di prendere di mira uno dei fratelli maggiori per chissà quale bislacca idea nella sua testa; aveva dovuto portarlo a zonzo per musei, accompagnarlo a comprare dei colori ad olio per i suoi quadri e al negozio di fumetti, ed era stato costretto a ricordargli che non era lui il suo fottuto padre e che avrebbe potuto disturbare tranquillamente Bruce. Risultato? Quella piccola progenie di Satana gli aveva detto senza peli sulla lingua che, se stava facendo ciò che stava facendo, era proprio perché voleva farlo e che avrebbe dovuto accettare la cosa.
    Inutile dire che il mal di testa di Jason era aumentato più del dovuto e che aveva dovuto resistere alla tentazione di sparare a quel nano nelle rotule, fugurandosi davanti gli occhioni da cucciolo di Spruzzetto di sole che lo implorava di non farlo. Aveva quindi desistito e aveva passato quei giorni alla villa con la scusa che uno dei suoi rifugi era momentaneamente inagibile a causa di Biz, ma la verità era che, oltre ad essere rimasto lì per i famosi biscotti al cioccolato di Alfred, aveva cominciato a covare un certo malessere a causa del mal di testa che aveva.
    Avrebbe potuto prendere delle medicine? Ovviamente. Ma lui era Jason Todd, morto e risorto per prendere a calci in culo la nera signora col mantello e il Joker, quindi poteva benissimo sopportare una stupida emicrania. E forse anche un po' di febbre, ma quello era un altro paio di maniche. Perché, sì, era indubbio che avesse anche la febbre, dannazione, ma si rifiutava di prendere qualcosa che probabilmente lo avrebbe messo K.O. per giorni interi.
    Frustrato, Jason gettò il libro sul divano e, tenendosi il viso fra le mani, cercò di farsi passare quei sintomi con la forza di volontà, muovendo le dita in piccoli cerchi concentrici sulle tempie ad occhi chiusi. Forza di volontà, forza di volontà, forza di... ah, cazzo, a chi voleva darla a bere? Stava male, ma si sarebbe piantato un confetto calibro 9 in corpo piuttosto che ammetterlo.
    «Questa storia deve finire, Jason».
    La voce di Bruce risuonò nelle sue orecchie come unghie sulla lavagna, e fu storcendo il naso che sollevò lo sguardo verso di lui e lo fissò, senza nascondere l'aria infastidita che gli si era dipinta in viso.
    «Non rompere, vecchio. Sto cercando di leggere».
    «La vedo dura con libro e occhi chiusi».
    Jason arricciò le labbra, ma non riuscì a tenere a freno il suo sarcasmo a quelle parole. «Proprio il miglior detective del mondo, eh», lo schernì, e Bruce sollevò entrambe le sopracciglia per osservarlo con l'aria di un padre pronto a tirare le orecchie al figlio, piuttosto che con quella dura e sempre imbronciata che usava quand'era Batman.
    «Prendere qualche medicinale non ti ucciderà», gli tenne presente, e la risata prorompente di Jason venne interrotta da un brusco colpo di tosse, prima che quest'ultimo si massaggiasse di nuovo la testa.
    «Questo lo dici tu, B».
    «Ti stai solo comportando come un bambino».
    «Chi è più bambino tra noi due, eh?»
    Fu a quel punto che Bruce incrociò le braccia braccia al petto, assumendo un'aria più che solenne. «Non costringermi a fare la telefonata».
    «Sto tremando di paura».
    Quindici minuti e ventidue secondi dopo, Jason dovette arrendersi all'evidenza mentre ingurgitava le sue medicine: il cavaliere oscuro aveva dalla sua l'arma più potente di tutte, e quell’arma si chiamava Alfred Pennyworth. 
 





_Note inconcludenti dell'autrice
Allora, questa storia è stata scritta per la #FirstAidKitChallenge indetta dal gruppo facebook Hurt/comfort Italia
Di base, la challenge si svolgeva così: avete a disposizione una serie di oggettini meravigliosi del pronto soccorso - il vostro compito è sceglierne un massimo di tre per volt; ma non finisce qui.  Questi oggettini sono in realtà dei "contenitori", e non delle semplici parole chiavi. Scelti gli oggettini, gli utenti del gruppo avranno la possibilità di lasciarvi un prompt, un inizio di fanfiction, un tema, una parola chiave, un'ambientazione storica, etc etc - in qualche modo inerente o affine all'oggetto in sé
E ovviamente chi è stata la mia vittima sacrificale, oggi? Il povero Jason, yuppie! Però sono stata buona, dai, è solo un po' di tosse, raffreddore, mal di testa... robetta da poco

Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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