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Autore: Shadow Doom    27/09/2022    1 recensioni
Il grande Eroe Sephiroth, celebrato ed acclamato per essere riuscito a far crollare la tirannia della Shinra, si ritroverà invischiato in una faccenda che metterà in luce la sua vera natura e quella di coloro che hanno nelle mani la sorte del Mondo.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Nuovo personaggio, Sephiroth, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Altro contesto
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Sul più bello

 

Aerith, meravigliosa come sempre, non esitò un istante ad alzarsi e a dirigersi verso colui che stava cercando.

Vederla avvicinarsi, con il suo adorabile sorriso e quei luminosissimi occhi verdi, fece perdere un paio di battiti al cuore di Strife, il quale allo stesso tempo sentì l'impulso di correre da lei ed abbracciarla. Probabilmente anche per via degli strani incubi avuti ultimamente dovette combattere con tutte le proprie forze per mantenere l'autocontrollo e non dimenticare la ragione per la quale se ne era andato.

 

“ Ciao Cloud” esordì gentilmente la Sacerdotessa, cercando di tenere a bada il turbinio di emozioni che la pervadevano. Il biondo però volse lo sguardo da un'altra parte intenzionato a non parlarle.

In quel momento la castana capì che non sarebbe stato facile farsi ascoltare. Il ragazzo che aveva davanti era estremamente testardo, ma se c'era qualcuno che poteva farlo ragionare era lei.

Leggendo tra le righe, Adachi invitò Eddy e Saeko a seguirlo in un posto diverso dove avrebbero fatto lo scambio commerciale accordato in tutta tranquillità.

 

Rimasta sola con chi desiderava, il membro del culto di Gaia lo salutò nuovamente con maggiore enfasi, ottenendo tuttavia il medesimo risultato di prima. Visto che non la stava degnando nemmeno di uno sguardo si mosse nel suo campo visuale cogliendolo di sorpresa. Nonostante ciò continuò ad ignorarla, suscitando una domanda un po' irritata nella giovane: “ Vuoi far finta che non esisto ancora a lungo?” “ Pensavo di essere stato chiaro l'ultima volta” disse finalmente Strife non incontrando però gli stupendi occhi dell'interlocutrice, sapendo bene che se l'avesse fatto sarebbe diventato creta nella sue mani.

 

“ Lo sei stato, fin troppo, ma non l'accetto” “ Nessuno ti ha chiesto di farlo, è così è basta” “ Sappi che mi sono stancata di obbedire agli altri, non ho più intenzione di farlo” “ Il mio non”.

Il guerriero voleva mettere in chiaro che il suo non era un comando, ma più una decisione inevitabile e necessaria, ma venne interrotto dall'abile guaritrice la quale affermò decisa come non mai: “ Non voglio dimenticare i giorni che abbiamo passato insieme e tutto quello che abbiamo condiviso...Non voglio dimenticare le nostre risate, le parole che ci siamo scambiati e soprattutto non voglio dimenticare te” “ Me? Forse volevi dire Zack” “ Perché lo tiri in ballo? Non ha nulla a che fare con questo, con noi” “ Ti sbagli, lui ne è sempre stato parte. Scommetto, anzi sono sicuro che sei venuta da me solo perché non sei riuscita a trovarlo oppure perché era troppo impegnato con i suoi compiti da Soldier”.

 

Suddetta affermazione fece sprofondare il cuore dell'amante dei fiori, sentire quelle parole proprio da lui la rattristò tantissimo.

 

“ Quindi continui a pensare che io ti stia solo usando!? Sei un stupido!” esclamò con rabbia mista ad amarezza dandogli le spalle, per poi aggiungere debolmente con l'animo distrutto: “ Pensavo che tu fossi diverso...Devo essermi immaginata tutto, anche quella connessione...” “ Credevo di averla percepita anch'io”.

Quest'ultimo commento riaccese la Sacerdotessa, la quale infatti tornò a guardare l'alleato dell'Avalanche con rinnovata fiducia.

 

“ Quindi l'hai sentita anche tu?” “ Sì, ma era solo una menzogna” “ Perché dici così?”, il biondo fece un sorriso nervoso prima di risponderla.

“ Vuoi forse dirmi che quando mi guardi non rivedi Zack?”.

La voce leggermente tremante colma di frustrazione ed il suo sguardo addolorato, permisero alla percettiva fanciulla di capire la vera ragione dei dubbi di Strife: insicurezza e, molto probabilmente, un senso di inferiorità nei confronti dell'amico.

 

A quel punto la prima prese la Yuna's Rose che aveva assunto una colorazione rosea, appuntandola nuovamente a colui con cui voleva stare. Successivamente gli prese con dolcezza una guancia, portandolo a guardarla fissa nelle sue  fantastiche sfere smeraldo. Lo sentì sussultare, ma non tirarsi indietro, un ottimo segno che le diede il coraggio necessario per andare avanti.

 

“ Cloud...Non ho pensato nemmeno per un istante di usarti come un rimpiazzo, te lo giuro. E' vero, hai delle somiglianze con Zack, ma nel profondo siete persone molto diverse, l'ho capito praticamente subito. Quello che ho fatto durante il nostro cammino nella Foresta l'ho fatto con te, nessun altro”.

 

Il ragazzo non percepì menzogna od inganno, però non era ancora del tutto convinto per due ragioni: non era certamente un tipo capace di capire le persone e poi era come ipnotizzato. La calda e morbida mano della giovane unita ai suoi magnifici occhi ed al dolce sentore di fiori lo avevano stordito quasi completamente.

 

Perciò le volle chiedere una cosa, nonostante il crescente imbarazzo, “ Allora perché non mi hai detto subito di Zack? Perché l'hai fatto solo dopo...Tu lo sai” “ Avrei voluto farlo tante volte, però ogni volta che stavamo vicini mi dimenticavo completamente di lui e poi...Temevo che se lo avessi scoperto non avremo più condiviso certe cose”, sorrise prima di continuare, “ Ammetto che il mio tempismo è stato pessimo, però non volevo spingermi troppo oltre prima di mettere in chiaro le cose” “ Mettere in chiaro?” “ Sì, dovevo dire a Zack quello che era successo e ciò che avevo deciso, se lo meritava. Adesso l'ho fatto, quindi...”.

 

La sacerdotessa, mentre accarezzava rassicurante la guancia di Cloud, si protese verso di lui chiudendo sempre più le distanze. Quest'ultimo, dopo aver ascoltato le spiegazioni ed aver fugato i suoi dubbi, aveva perduto ogni resistenza, perciò non l'avrebbe scacciata ma accolta con amore e passione.

Tuttavia, quando ormai potevano già assaporare il dolce gusto delle reciproche labbra, una voce femminile costrinse loro a fermarsi sostenendo con tono autoritario: “ Sei arrivata troppo tardi! Gi ha spezzato il cuore ed ormai appartiene a me”.

 

L'intrusa era Lilith, tornata ad attivare l'incantesimo lanciato sul biondo diversi giorni prima e sfortunatamente si trattava di uno di quelli subdoli, difficile, se non impossibile da rompere.

   
 
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