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Autore: Miravel0024    05/10/2022    1 recensioni
#4 Ottobre / PumpAU / Soulmate
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
N° parole: 1126
In un mondo in cui la magia esiste, ma può essere sfruttata a pieno solo da chi trova la propria Soulmate, l'altra parte di se stessi, la maggior parte delle persone crede che i Soulmate siano legati unicamente da relazioni romantiche, ma se non fosse così?
(Questo riassunto non è il massimo, ma mi sto addormentando sulla tastiera perciò me lo faro andare bene)
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Writober 2022'
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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Prompt: 
Soulmate
N° parole: 1126

 
 

«È tutto inutile, lo sai bene. Non potrai mai battermi, non in queste miserabili condizioni. Non posso credere che abbiano affidato a te, una Mateless, questa missione.»

Doveva alzarsi, continuare a combattere, ma non riusciva a muoversi. Aveva usato ogni briciola di magia che aveva in corpo, eppure non era bastato. Non aveva ancora trovato la sua Soulmate e sapeva che non l'avrebbe mai trovata, perché quelli come lei non ne avevano una. Gli anziani le avevano affidato quella missione per un motivo, volevano sbarazzarsi di lei e dell'imbarazzo che portava. Lo sapevano da un po', ma non potevano cacciarla senza scatenare uno scandalo. Dopotutto era stata cresciuta per adempiere alla profezia, cosa avrebbe pensato la gente se avesse fallito prima ancora di provare? Assolutamente no, era preferibile che pensassero che fosse morta coraggiosamente affrontando il suo destino, dopotutto era pieno di ragazzini che potevano prendere il suo posto. 

«Che succede? Non hai più niente da dire? Ho forse colpito un nervo scoperto?» Il suo tono grondava ironia, ma quando si chinò di fronte a lei il suo sguardo era colmo di tristezza. La sua mano scorse tra i suoi capelli staccandoli dalla pelle incrostata di sangue e sporcizia.

«Dovevi ascoltarmi. Ti avevo avvertita, loro non accettano quelli come te, io l'avrei fatto. Invece mi tocca ucciderti.» Con quelle parole si alzò in tutta la sua altezza e tra le sue mani prese forma un dardo di materia oscura.

«Sarà una cosa veloce, in onore della nostra vecchia amicizia.» Chiuse gli occhi, probabilmente era meglio così.

«Nima!» Una potente luce invase la stanza abbagliandola anche attraverso le palpebre chiuse. Un potente incantesimo aveva spazzato Shexa dall'altra parte delle stanza, i detriti del trono che aveva colpito che la ricoprivano.

Di fronte a lei, formando una barriera umana, c'erano i suoi amici. L'avevano trovata.

«Nima! Stai bene? Cosa diavolo ti è saltato in mente?» Tera cadde accanto a lei curandola con la sua magia. Si sentì subito meglio.

«Mi dispiace. N - non volevo mettervi in pericolo. È di me che vogliono liberarsi. Non dovete morire con me.» 

«Di che stai parlando? Chi vuole liberarsi di te?» Il suono di roccia che gratta altra roccia attirò l'attenzione generale. Shexa era già in piedi.

«Non è ovvio? Sta parlando dei vostri cari anziani. Sono loro a volerla morta, l'hanno mandata da me per questo. Per loro una profetizzata Mateless è totalmente inutile.» Nima voleva soltanto che stesse zitta. Se doveva morire voleva almeno che i suoi segreti restassero tali. Voleva morire sapendo di avere ancora delle persone che la amano.

«Nima non è Mateless! Solo chi ha perso la sua Soulmate prima di trovarla ottiene questo titolo e non c'è nessun segno che questo sia il caso di Nima!» Tera si alzò ergendosi di fronte a Nima.

«Su questo hai perfettamente ragione, ma temo vi sfugga un dettaglio. Nima è un altro tipo di Mateless.» Il silenzio calò sulla stanza, nessuno aveva mai sentito parlare dell'esistenza di più tipi di Mateless.

«Shexa… per favore.» Le lacrime scorrevano libere sul suo viso. Ormai si era rassegnata, non avrebbe mai sbloccato il suo pieno potere e questo l'avrebbe fatta uccidere, lo aveva accettato, ma non poteva sopportare di vedere quello sguardo di disgusto e disapprovazione negli occhi delle uniche persone che l'avevano mai amata.

«Non supplicare, Nima. Non ti si addice. - Shexa si mosse lentamente posizionandosi scenicamente sotto un raggio lunare. Era sempre stata molto teatrale. - Dovete sapere che la vostra amata Nima non può amare, almeno non nel modo in cui si amano i Soulmate. Di conseguenza - alza la mano destra da cui nascono dei cuori spezzati - niente amore uguale - alza anche le mano sinistra su cui si forma una statua coperte di crepe che raffigura due amanti abbracciati - niente Soulmate.» Nina osserva ostinatamente il pavimento, non volendo vedere la loro reazione. Una strega Mateless come lei era solo un peso oltre che un'offesa alla loro Dea, nessuno sano di mente vorrebbe avere accanto un Mateless.

«Di che diavolo stai parlando? Non esiste niente del genere. I Soulmate non sono legati dal mero "amore". L'amore è effimero e talvolta passeggero, ciò che lega i Soulmate è ben più profondo ed ultraterreno di una mera emozione umana. È un legame ancestrale che oltrepassa i confini del tempo e dello spazio, della vita e della morte. È qualcosa che va ben oltre l'amore romantico, certo moltissimi Soulmate finiscono con il legarsi anche nella vita terrena, ma questo non significa che sia così per tutti, una relazione Soulmate può essere completamente platonica. Sapevo che in questa zona vige una visione dei Soulmate antica, ma questo è imbarazzante.» Il cuore di Nima batteva furiosamente nel suo petto, non riusciva a distogliere lo sguardo da Tera. Se quello che diceva era vero allora… non era sbagliata, non aveva deluso la sua Dea. Aveva ancora una possibilità di essere completa. Tera si voltò e i loro occhi si incrociarono. 

«Oh Nima… - prese le sue mani e l'aiuto ad alzarsi - mi dispiace per tutto questo. Non c'è nulla di sbagliato nel modo in cui ami, ti assicuro che hai un Soulmate, devi solo continuare a cercare. A volte ci vuole solo un po' di tempo in più.» Sentire quelle parole era così bello, specialmente pronunciate dalle sue persone preferita, ma non riusciva comunque a crederci.

«Come fai ad esserne così sicura? Gli anziani… »

«Gli anziani sono dei vecchi incompetenti, il resto del mondo è progredito terribilmente e nel loro regno si vive ancora come nei secoli bui. Ti assicuro che ho visto di persona coppie Soulmate platoniche ed ho conosciuto persone come te. È perfettamente normale.» Si sente come se gli avessero tolto un enorme peso dalle spalle. Si getta tra le braccia di Tera e piange di gioia.

«Sono così felice di averti incontrata, grazie Tera.» Mentre si tiene stretta alla sua migliore amica godendosi la ritrovata sensazione di speranza, un caldo formicolio la avvolge e per un lungo istante i loro corpi si illuminano.

«Che cosa?»

«Siete Soulmate… Nima! Tera è la tua Soulmate! Diceva la verità!» Nima e Tera si guardano per un lungo secondo prima di stringersi nuovamente in un abbraccio.

«Sapevo che eri tu! Non poteva essere altrimenti, non mi sono mai sentita così legata a qualcuno prima.» Prima che chiunque altro possa dire qualcosa un'esplosione interrompe il momento.

«Mi dispiace disturbarvi, ma è il momento che vada. Devo dire che tutto ciò è una piacevole sorpresa. Immagino che significhi che ci affronteremo ancora, mia cara Nima.» E con ciò Shexa scomparve. La prossima volta che si sarebbero incontrati sarebbe stato uno scontro alla pari e Nima non vedeva l'ora.

   
 
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