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Autore: Ivy001    05/10/2022    1 recensioni
RIECCOMI CON UNA NUOVA FANFICTION, STAVOLTA DAI TRATTI DI UN VERO E PROPRIO GIALLO, CON LA SPARIZIONE DI UNA DONNA E LE INDAGINI CONDOTTE DA ISPETTORI CHE ERAVAMO ABITUATI A CONOSCERE CON I PANNI DI RAPINATORI. SPERO VI PIACCIA. ATTENDO DI SAPERE COSA NE PENSATE PERCHE’ QUESTO MONDO CHE RACCONTO NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA TRAMA DE “LA CASA DI CARTA”
BESITOS A TODOS
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bogotà, Il professore, Nairobi, Palermo, Raquel Murillo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ANTICIPO CHE QUESTO E' IL CAPITOLO CONCLUSIVO DELLE VICENDE DEL MARIPOSAS. 

IL PROSSIMO SARA' IL THE END... SI CHIUDE ANCHE QUESTA FANFICTION CHE SPERO SIA PIACIUTA.

VI LASCIO AI MOMENTI FINALI DI QUESTA STORIA.

BUONA LETTURA.

BESITOS


Durante le seguenti 24 ore, la vita parallela di due gruppi, capeggiati da due menti, ciascuno a modo suo, geniali, scorre e si muove su fronti opposti: quello del Professore, fratello di Berlino, da sempre pronto a sostenerlo, e determinato a mandare a monte i piani folli di chi, senza esitazione, ha trasformato il Mariposas in un inferno vero e proprio, coinvolgendovi anche la sua donna; dall’altro, le ambizioni crudeli di un criminale incallito desideroso di realizzare il suo impero oltreoceano, espatriando con il suo gruppo e avendo di fianco una sposa, che dovrà rendere possibile la nascita di una prole a cui Carlos intende cedere una ricca eredità mafiosa.


Man mano che il tempo passa, e tutto al Night Club velocizza i preparativi, Nairobi si arrende ad un futuro nero e privo di felicità. Per di più, gli ormoni della gravidanza non le danno respiro, cominciando seriamente a spaventarla su una possibile esposizione.

Nuda di fronte allo specchio, fissa il suo ventre, mentre nella sua testa corrono rapide le immagini di anni addietro, quando nel grembo custodiva il piccolo Axel. Furono momenti di tensione anche quelli, che riuscì a domare con una forza tale da stupire perfino se stessa. Ma adesso la situazione è, se possibile, ancora più complicata della precedente.

Come potrò nasconderti ancora a lungo” – dice, accarezzandosi il pancino piatto.

In quel momento qualcuno bussa alla porta della sua stanza. Indossato rapidamente l’accappatoio, la gitana corre ad aprire.

Sei pronta?” - chiede Tatiana, varcando l’uscio, con una freddezza tale da spiazzare la Jimenez. Sa che la socia è costretta al ruolo di “cattiva” data la presenza di videocamere, così non le pone domande. Sono due giorni che non si fa viva e compare adesso, quando manca poco all’imbarco sulla nave. Avrebbe tanto da dirle, ma preferisce evitare.

Sbrigati. C’è una limousine che ci attende. Gli invitati sono tutti ai parcheggi. Presto anche il Signor Dalì li raggiungerà”

Ma… avremo un automobile solo per noi?” - Agata chiede per tranquillizzarsi che, in caso di nausea forte, non sarà presente Carlos e quindi il segreto rimarrà ancora tale.

La rossa annuisce, poi si avvicina alla finestra e spia l’esterno. Suo padre, con indosso un mantello nero che gli copre l’abito da cerimonia, sale su una berlina scura, scortato da Helsinki, Oslo e Palermo, gli unici rimasti al Mariposas dopo l’ennesima perdita femminile, quella di Manila.

Sbrigati” – cambia subito voce, sussurrandole il da farsi – “Anche mio padre è salito a bordo”

Posso avere notizie di Bogotà?” - domanda, usando per tutelarsi il nome in codice scelto per Santiago - “Ti prego, mi uccide sapere che possono avergli fatto del male”

Tranquilla, sta bene. Tu fidati di noi, oggi è il gran giorno...per tutti!” - così dicendo, evita altre questioni e la invita ad affrettarsi.

Quando le due sono prossime ad uscire dal locale, sono una a braccetto dell’altra, visto il capogiro che ha preso Nairobi nell’attimo precedente l’abbandono della sua stanza.

Sono fuori dal Mariposas, pronte a raggiungere la limo bianca quando Tatiana invia una sorta di segnale in codice che Agata non riesce a spiegarsi.

Forza, sali su! E dì addio a questo inferno” – la esorta, sentendosi sollevata in qualche modo da ciò che accadrà a breve.

Il solo, unico, dettaglio che Parigi non ha tenuto in considerazione è la possibilità che qualche membro della Setta potesse trovarsi ancora all’interno del locale, quando Carlos vi è uscito e che possa averle sentite fin troppo in sintonia da allertarsi.

È questione di minuti. Agata siede in auto ma non fa in tempo ad accogliere, sulla postazione di fianco, Tatiana che giunge qualcuno in tutta fretta, come una furia.

Gandia, cosa vuoi? Come mai sei ancora qui?” - domanda, spiazzata, la rossa.

Io e te dobbiamo chiarire una faccenda...puttana!!! Sei tu, vero? Sei tu la talpa? Traditrice, dovevo capirlo subito. Una donna nel gruppo poteva soltanto che crearci casini. Ma il Boss mi ha dato chiare indicazioni : “Chiunque sia la spia, non importa, fa’ quanto serve per punirla”. Ed è ciò che farò” – deciso a dare una lezione alla moglie di Berlino, approfittando della sua debolezza, essendo da sola e senza aiutanti, le punta contro una pistola, mirando alla sua testa.

Un colpo solo mi basta a mandarti all’altro mondo”

Tatiana!” - grida Nairobi, chiusa in auto dall’autista che, su ordine di Parigi, le impedisce di scendere.

È il gesto della donna a dare accensione alla limousine che, con una futura sposa in piena agitazione, si avvia verso il porto, lasciandosi alle spalle un imprevisto che sembra non avere soluzione positiva.

*****************************

Come mai mia moglie tarda tanto, cazzo” – si preoccupa Berlino,fissando più volte l’orologio da polso.

Calmati, fratello! C’è di sicuro una spiegazione. L’importante è che noi siamo qui, nascosti, e che tu mantenga l’apparenza. Non mostrare alcuna agitazione, capito?”

Sì, adesso è meglio per me scendere dalla nave per non destare sospetti. Vi risalirò quando avrò l’ok di Carlos. Buona fortuna amici miei”

Guardandosi tutti, gli uni con gli altri, i complici del Prof si danno forza a vicenda.

Santiago, di fianco a Lisbona e alle ex Farfalle, è silenzioso.

Forza, Bogotà. Tira fuori gli artigli e mostragli di che pasta sei fatto! Carlos Grygorian ha smesso di tormentarci e da adesso in poi smetterà di farlo anche con te” – lo sprona Manila.

Non voglio che mio padre abbia la meglio e... non voglio perdere la persona che amo più della mia stessa vita”

Non accadrà. Noi siamo qui e lotteremo fino alla fine” – sostiene Lisbona, prendendogli una mano per dargli coraggio.

Questione di secondi e dei rumori costringono il gruppo a zittirsi.

Il vociare degli invitati saliti a bordo dà inizio alla battaglia.

Questa guerra la vinceremo noi…. per Nairobi” – è l’ultima battuta pronunciata da Sergio per spronare la sua Banda a dare il massimo.

La Jimenez, intanto, in lacrime, viene accompagnata dall’autista in una cabina, dove le viene imposto di indossare l’abito da sposa.

Un vestito di alta moda, con pizzo in abbondanza, adornato da gioielli di estremo lusso.

E mentre piange per un destino che teme Tatiana abbia dovuto affrontare da sola, riceve i rimproveri delle addette al trucco e parrucco, che le ribadiscono di placarsi visto che così facendo rovinerà il makeup. Nessuna delle due tizie sospetta le ragioni di quel singhiozzare; anzi, si crede sia per l’emozione dell’imminente matrimonio.

Nulla di più assurdo, visto che è palese l’odio di Agata nei confronti di Carlos.

Controllando la tensione, la gitana si volta verso lo specchio e si osserva.

Chi è la donna riflessa? Non lei, di sicuro. Una matriarca ricca e snob di un impero criminale, con il cuore spento e la testa pesante a causa di un macigno chiamato infelicità… ecco cosa diventerà tra qualche minuto!

Possiamo andare, signorina!” - le dice la parrucchiera, invitandola ad uscire.

Il mare, leggermente mosso, smuove lo stomaco di Agata che, oltre all’agitazione, ha una nausea perenne da giorni. E quando è prossima a raggiungere lo sposo, estasiato dalla sua bellezza, supplica la truccatrice di aiutarla a reggersi.

La sua è una supplica d’aiuto che la sconosciuta coglie e che, per quell’istante, le tocca il cuore. Sceglie di darle una mano, accompagnandola sul posto.

Lasciata a Grygorian, che la divora con lo sguardo, Nairobi si appresta ad accettare la triste realtà dei fatti.

Tatiana le ha promesso di stare tranquilla e che oggi tutto sarebbe finito.

Poi è stata lei a porre un tragico THE END alla faccenda. Chi potrebbe mai salvarla adesso se la sua complice numero 1 è rimasta in balia di un pazzo come Gandia?

Io, Carlos Grygorian, prendo te Agata Jimenez come mia consorte…” - il Signor Dalì, tronfio d’orgoglio per la vittoria ottenuta sul nemico, recita le formule di rito, afferrando, decisamente con forza, la mano di Nairobi, obbligandola ad indossare la fede al dito.

E Nairobi trema quando è il suo turno perché sente mancarle l’aria, cerca con la coda dell’occhio la presenza di qualche improvviso salvatore, che impedisca il SI più finto della storia...ma nulla accade.

Arresa al suo destino, prende l’anello e pronuncia le parole che sanciscono il legame matrimoniale.

Le recita con scarso entusiasmo, con una debolezza che colpisce perfino Carlos – “Su con il morale, Nairobi! In fondo, è quello che volevamo entrambi...no?”

Il celebrante continua a ripetere passo dopo passo i classici momenti della cerimonia, giungendo alla domanda fatidica.

Vuoi tu… Carlos Grygorian prendere la qui presente Agata Jimenez come tua sposa, amarla e onorarla, tutti giorni della tua vita?”

La risposta dell’ex Cliente 13 non tarda ad arrivare.

Lo stesso interrogativo viene poi posto alla gitana che, al contrario, si prende dei secondi per se stessa, spaventando gli invitati che temono un improvviso no e una indomabile reazione dello sposo.

Le labbra di lei faticano ad aprirsi e pronunciare un monosillabo tanto difficile.

E quando è il Capo a costringerla a parlare, scuotendola, di fronte allo sguardo esterrefatto del celebrante, Agata si appresta a dirlo.

Ed è solo allora che scoppia il casino!

Boom!!!!

Uno sparo interrompe il tutto.

Un colpo di pistola riaccende nella giovane donna una speranza di salvezza.

Tra il caos che si crea e le grida di alcuni invitati, fa la sua comparsa l’intera Banda del Professore, con annesse delle ex Farfalle.

Voi? Puttane, traditrici” – irato, il Signor Dalì, le riconosce e perde le staffe. Ciò che lo manda in bestia è accorgersi che uno dei suoi alleati, si è schierato di fianco al nemico – “Berlino!!! Solo tu potevi essere la talpa, ma me la pagherai, maledetto figlio di…”

Altro colpo.

A sparare stavolta è Bogotà. E non lo fa in aria.

L’uomo, furioso con suo padre, che tiene avvinghiata a se Nairobi, ha puntato l’arma contro un braccio del genitore, consentendogli di allentare la presa sulla sposa.

Vieni con me tu! E anche tu…” - dice portando altrove il celebrante e la zingara, seppure il sangue gli goccioli in maniera eccessiva.

Il tutto accade tra gli scontri fisici, e non solo ,delle due fazioni opposte.

Qui andrà bene. Forza, Nairobi, dì questo maledetto SI e tu dai la benedizione. Così la storia finirà” – ordina Carlos, chiusosi un una delle varie cabine.

La mancata risposta dei due è la goccia che fa traboccare il vaso.

Giuro che se non mi sposi ora, ti ammazzo, gitana. E lo faccio stanne pur certa. Piuttosto ti preferisco morta che assieme a mio figlio, hai capito?” - gli occhi di Carlos sono raggelanti e la sua voce è l’espressione massima dell’apice della sua follia.

Santiago, intanto, cerca la sua Agata vagando su di una nave fin troppo grande per i suoi gusti.

Gli basta un grido per intuire che ad emetterlo è stata proprio la zingara.

Nairobi” – la chiama, correndo in tale direzione.

Nota il celebrante scappare via da un punto preciso e comprende che è lì che suo padre trattiene la donna.

Moriremo insieme, Nairobi! Costi quel che costi, non ti lascio con lui” – continua a ripetere, terrorizzando la Jimenez che tenta invano delle vie di fuga.

Con le mani di lui attorno al collo, cerca di ribellarsi… però tutto sembra così buio ora… ogni rumore sembra svanire...il suo cuore sembra rallentare… è questa la fine che il destino ha scelto per lei?

BOOM!!!

Un colpo...un altro colpo...delle urla…. poi tutto finisce!

Nessuno avrebbe mai pensato potesse terminare con perdite umane, in fondo il Professore aveva studiato talmente bene le mosse da compiere che quanto accaduto in quelle ore diventa il peso sulla coscienza di tutti.

*****************

E’ mezzogiorno quando la nave del Signor Dalì torna al porto, avendo invertito la rotta.

Eccoli!” - esclama Augustin Ramos, indicando ai suoi poliziotti l’esatto punto.

Daniel è con loro e non è da solo. Al suo fianco c’è Tatiana.

Già! La donna è sana e salva, grazie all’intervento della Polizia e del giovane ispettore che, ricevuto il suo segnale qualche minuto prima, ha bloccato Gandia prima della vendetta.

Su quell’imbarcazione, il Commissario acciuffa e arresta tutti i soci del Signor Dalì.

Appura alcune morti, ed altre finte di gente che credevano scomparsa da anni ma che in realtà si nascondeva dietro false identità. Tra loro...Alberto Vicuña.

Santiago!” - urla il suo collega, correndogli incontro, però ciò che vede è l’immagine di un uomo distrutto, con un corpo tra le braccia.

Cazzo” – esclama l’ormai Denver, temendo il peggio.

Un serbo ne ha un altro sulle spalle.

Ed è il grido di strazio e dolore di Tatiana a gelare l’aria.

Andres, amore mio che ti hanno fatto?”

Le lacrime della rossa sono le stesse versate da tutti i componenti della squadra del Marquina. E lui in primis, dalla perdita di suo fratello, ne esce come fosse un vegetale.

Nel frattempo, uno dei poliziotti salito a bordo, vi scende per dare un comunicato al superiore.

Signore, abbiamo trovato il Boss del Mariposas…però è morto”

Come? Sul serio? Cazzo, ma cosa è successo su questa nave?” - domanda Augustin, rivolgendosi a Lopez.

Ma Santiago è preso da tutt’altro.

Nairobi, salvatasi per il rotto della cuffia, ha bisogno di soccorso. Poco gli importa se suo padre è morto per quel grilletto che lui stesso ha premuto senza alcuna esitazione. Se lo meritava...è questo ciò che continua a ripetersi! È questa la sola consolazione che continua a darsi per giustificare l’atto commesso...un atto che lucidamente non avrebbe mai compiuto.

Lasciando il lavoro alle mani del Commissario, conduce Agata presso l’ambulanza, chiamata preventivamente da Denver in vista di possibili feriti.

La gitana è salva...la gitana respira… e Carlos non è riuscito a distruggere la forza del suo amore per Bogotà. Nairobi ha lottato fino all’ultimo, fino a quel clic definitivo che l’ha liberata per sempre dal suo carnefice.

Le Farfalle possono, ad oggi, spiccare il tanto sognato volo.

Di questa brutta vicenda resta tanta amarezza. Appurare che esisteva, nella nostra città, un luogo malfamato, celato dietro un apparente locale, in cui si vendevano bambini, scambiava droga, si guadagnavano soldi sulla prostituzione di donne, è una pagina di storia che mai avremmo voluto raccontare. Ma oggi siamo qui, di fronte a voi giornalisti, alla stampa spagnola e non, per dire che il Mariposas ha chiuso i battenti. A capo di quel marciume c’era un tale Carlos Grygorian, noto come Signor Dalì. Si sa poco di lui, ma presto vi informeremo in merito. Intanto il grazie va ai nostri ispettori, e soprattutto all’intervento di alcuni giovani eroi, che premieremo come meritano, i quali hanno rischiato ogni cosa e la loro azione ha permesso la chiusura della faccenda. Abbiamo catturato i vari soci di questa setta criminale. Tra di loro anche un nostro presunto collega, Cesar Gandia, che sconterà la pena di vent’anni e a cui abbiamo sottratto il distintivo e ogni riconoscimento guadagnato in carriera. Ci teniamo ad invitare la popolazione ai funerali, che abbiamo scelto di organizzare noi del Commissariato, di Andres De Fonollosa, rimasto vittima della missione” – due giorni dopo la chiusura del caso, con la testimonianza di Lisbona, prima a denunciare i mali di quel luogo chiamato Mariposas, Augustin Ramos risponde alle domande della stampa e rivela quanto di orrido erano costrette a sopportare le donne che cercavano aiuto, che venivano adescate e poi chiuse tra quelle mura.

E così è finita anche questa brutta situazione, caro collega” – sereno di quanto svolto, Daniel sorseggia il suo caffè mattutino, dopo aver ascoltato in tv l’intervista di suo padre.

Santiago, invece, è alle prese con vecchie scartoffie. Oggi può dirsi felice. La sua villa, momentaneamente in fase di ristrutturazione, sarà il luogo dove ha deciso di sposare la sua bella Nairobi, ed è proprio lei che lo attende a braccia aperte, nel minuscolo appartamento cedutogli da Sergio.

E non esiste nulla di più bello di saperla al sicuro, e di poterla baciare, coccolare, stringere forte, e cenare con lei come se il passato non fosse mai accaduto.

Perfino il futuro di Denver, che ormai ama farsi chiamare con tale appellativo, sembra ben definirsi. Ha infatti proposto a Stoccolma di diventare sua moglie.

Ogni cosa sembra chiudersi al meglio...nonostante la ferita della morte di Berlino sanguini con forza in tutti coloro che lo conoscevano e lo stimavano.

Saranno presenti ai funerali, decisi a dedicare delle parole per onorare quella persona.

Per quanto riguarda Grygorian, il quarantaduenne continua a ricordare il momento della sua morte.

Devo ringraziare tuo padre, sai?”

Perché?”
“Se non fosse per lui, adesso sarei anch’io marchiato a vita per aver compiuto quel gesto su Carlos”

Meriti un po' di felicità anche tu” – gli sorride il trentenne, dandogli una pacca sulla spalla.

Poi sdrammatizza e cambia argomento – “Allora? Stasera pizza tutti insieme?”

No, amico, vorrei passare del tempo con Agata. Mi è mancata da morire”
“Ahhhh, ecco...sai come allietarti la serata, quindi!”- lo prende in giro, ridacchiando, ricevendo il solito divertente schiaffetto dietro la nuca.

E poi… voglio proporle di andare a trovare sua sorella”

Che? Sua sorella? Non sapevo ne avesse una”

Intendo Tokyo! È come se lo fosse. Quindi… direi di posticipare la pizza al nostro rientro, che ne dici?”

Finalmente liberi di parlare di cose futili, delle serate con le donne che amano, di cene improvvisate, i due ispettori lasciano il Commissariato mai tanto leggeri come in quella serata.

Da adesso in poi, non hanno che da vivere di sola felicità.


   
 
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