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Autore: LadyHeather83    06/10/2022    0 recensioni
Le fogne di Parigi nascondono oscuri segreti ed un ignaro cittadino lo scoprirà sulla propria pelle.
Umiliato, deriso e profondamente offeso si nasconderà nelle sue profondità e si trasformerà in un nemico che Lady Bug e Chat Noir del futuro dovranno affrontare per salvare il Sindaco Bourgeois dalla sua ira.
Ma gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo e a farne le spese sarà proprio l'eroe gatto.
Per uno strano scherzo del destino, sua figlia Emma si ritroverà catapultata nel passato con la responsabilità di dover ritornare al più presto nel suo tempo per salvare suo padre.
L'unico modo, sarebbe quello di raccontare tutto a Marinette ed Adrien, anche se questo potrebbe compromettere irrimediabilmente il suo futuro
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Marinette rimase per qualche secondo impietrita con la bocca spalancata a osservare il ragazzo che le stava davanti e che la guardava con aria stranita, ma lei non fece caso all'espressione di Adrien.
"Marinette, stai bene?" Le domandò inarcando un sopracciglio perché la sua migliore amica gli sembrò più bizzarra del solito, e intanto lei stava sognando a occhi aperti immaginandosi un film mentale degno del tanto ambito Premio Oscar, per la storia e l'interpretazione dei protagonisti.
Corredato di bacio appassionale finale e soundtrack dedicato, che sarebbe stata la colonna sonora di molte altre storie d'amore.
Un figlio con Adrien... ancora non poteva crederci.
Alla fine era riuscita a vincere la timidezza e a dichiararsi per far avverare quel sogno tanto agognato? Forse. Perché i dettagli non li conosceva affatto, magari nel futuro si erano messi insieme, e poi lasciati... Marinette credette di sentirsi male se mai fosse andata veramente così.
Emma aveva accennato a un problemino legato a suo padre, probabilmente perché i due si erano separati e lei era costretta a fare da spola da una casa all'altra.
Terribile,una situazione terribile.
La nuvoletta sopra la sua testa svanì come una bolla di sapone ridestandola da quel sogno.
"Ehi, Marinette." Mormorò Adrien sorreggendola per evitare che cadesse all'indietro e potesse ferirsi.
Le sue braccia erano così confortevoli.
"S-sto bene, scusami." Balbettò sedendosi sulla panchina con le mani a coprirle il volto.
"EMMA!" Esclamò poi ricordandosi quel dettaglio alzandosi di scatto.
"Chi è Emma?"
"Zoe..."
"Zoe?" Adrien se possibile si ritrovò ancora più confuso "... vuoi spiegarti meglio Marinette? Non ci sto capendo più nulla."
La compagna di classe si ritrovò davanti a un bivio terribile: se raccontare tutto quello che aveva scoperto fino a ora, oppure se lasciare questo compito alla diretta interessata, ovvero a Emma.
Marinette optò infine per la seconda opzione, anche perché sicuramente Adrien non avrebbe creduto a lei e avrebbe trovato quella storia sicuramente assurda, già lei non poteva esserne certa, figuriamoci se quella spiegazione fosse uscita dalla sua bocca in maniera sconclusionata.
E in più, certamente avrebbe negato fino alla morte di essere il portatore ufficiale del Miraculous del Gatto Nero, meglio se questa patata bollente fosse passata nelle mani di Emma, infondo era lei quella venuta dal futuro per salvare Chat Noir e colei che avrebbe risolto  questa assurda situazione.
"Dobbiamo trovarla." Disse infine con un fil di voce e con aria preoccupata, iniziando a guardare con altri occhi il bel modello.
"Mi fai preoccupare così. Vuoi dirmi che cosa sta succedendo?"
"Te lo spiegherà lei, Adrien." Disse indurendo lo sguardo e con il cuore che sussultò dopo che lui le aveva toccato il polso.
*
Il futuro era caratterizzato da attimi di totale apprensione.
Ormai mancavano pochissimi giorni alla data e ora 'X', e Marinette avrebbe perso per sempre Adrien se Emma non fosse riuscita a ritornare in tempo con l'anello del gatto nero, completando così la sua missione.
Marinette da giorni ormai non mangiava e passava le sue giornate ad attendere il suo arrivo, nonché quello di Alix se le cose avessero cominciato a prendere una piega diversa.
E in più, per completare il quadro di disastri, il Signor Ratto ogni tanto riprovava ad attaccare Marinette, venendo puntualmente sconfitto ogni volta, rimarcando il fatto che presto sarebbe comunque stata costretta a consegnargli il Miraculous del Coniglio se non voleva perdere per sempre il suo amato.
Stava per crollare e per chiamare Alix perché riportasse indietro Emma dal passato prima che potesse combinare inavvertitamente qualche disastro, causando la rottura dell'equilibrio di quella linea temporale.
Bastava solo cambiare una virgola e tutto avrebbe assunto altre sfumature.
Marinette scostò la tenda bianca e aprì la porta finestra per uscire un pò nel terrazzino del suo studio a prendere una boccata d'aria fresca.
Fuori faceva caldo, ma l'aria condizionata le dava fastidio in quel momento.
Sbuffò e si appollaiò sulla ringhiera di marmo volgendo lo sguardo al cielo azzurro completamente sgombro dalle nuvole.
Avrebbe dovuto lavorare alla nuova collezione, ma la sua mente la riportava sempre su un unico punto, tanto da costringerla a fare una pausa perché non le riusciva nemmeno ad abbozzare un semplicissimo disegno.
Si considerò una pessima moglie e soprattutto un pessimo genitore.
Che razza di madre lascerebbe mai sua figlia quattordicenne da sola in un tempo che non conosce a compiere una missione così importante?
Solo lei era riuscita in quell'impresa e a candidarsi per il premio di 'madre dell'anno', spodestando così la pluri premiata Audrey Bourgeois, la quale, nemmeno a distanza di anni, era riuscita ad avere un rapporto con sua figlia Chloè, l'eterna ragazzina sempre alla ricerca di una parola gentile e un po' di attenzione da parte sua.
Magari Emma stava chiedendo il suo aiuto e lei non c'era al suo fianco.
Si passò velocemente una mano sulla faccia e rientrò in ufficio prima che il calore del sole di mezzogiorno le provocasse una qualche sorta di malessere, sommato a quello che aveva già, ovviamente.
"Sei pazza ad uscire con questo caldo!"
Marinette sobbalzò dallo spavento.
"Ma dico... sei matta a presentarti così?" Berciò in direzione di Alix che se ne stava comodamente seduta sulla sua poltrona con le gambe accavallate.
"Avresti preferito una telefonata?" Chiese ironica la Guardiana del Tempo.
"Dimmi che cosa sei venuta a fare, Alix!" Disse in tono seccato tagliando corto.
Marinette aveva i nervi a fior di pelle ed era facile per lei sbottare con chiunque.
"Vedo che siamo piuttosto nervosi oggi..."
"Scusami... io... non volevo essere scortese..." Gesticolò con le mani per l'imbarazzo a causa della gaffe appena fatta.
"Non devi, lo sarei anch'io se stessi vivendo la tua stessa situazione... in parte è così, ma non sono emotivamente coinvolta come te."
Marinette si lasciò cadere sul divanetto sospirando per l'ennesima volta, ormai era diventato per lei una cosa così naturale che non ci faceva nemmeno più caso.
"Dammi buone nuove, ti prego!" La supplicò con un velo di lacrime a coprirle gli occhi.
Alix deglutì rumorosamente, non sarebbe stato facile per Marinette reggere la notizia che stava per ricevere, soprattutto perché quello che stava accadendo nel passato stava influenzando il futuro.
"Speravo che non saremo mai arrivati a tanto..." Per puro caso lo sguardo si poggiò sul ritratto di famiglia che la corvina teneva sopra la scrivania e in bella vista vicino al monitor del PC e sbiancò.
La testa di Hugo e le braccia di Emma erano scomparse, assieme alle gambe di Louis.
"Che intendi?" Marinette non si era ancora accorta di nulla."... Emma ha detto alla te del passato quello che sta succedendo qui, ovvero di Chat Noir..."
"Non vedo come possa essere un disastro" Marinette lo aveva intuito dal suo sguardo cupo e preoccupato.
"Purtroppo non si è limitata solo a questo, ha confessato di essere figlia tua e di Adrien."
Marinette spalancò gli occhi all'inverosimile, temeva che questa cosa qui sarebbe potuta succedere, del resto tutto quel peso sulle spalle e quella responsabilità la conosceva bene perché l'aveva vissuta lei stessa quando a solo quindici anni era stata nominata Guardiana dei Miraculous.
Era scoppiata e non poteva darle contro in alcun modo, anzi, ora che aveva appreso la notizia di un possibile fallimento, a Marinette non restò altro che autocommiserarsi e prendersi la colpa per tutto.
Sarebbe stato meglio attenersi all'altro piano, anche se era stata la stessa Alix a dirle di non modificare altro.
"Se Adrien non sa ancora nulla, forse potremo salvare la situazione in qualche modo."
Alix voltò la foto in modo che Marinette la vedesse.
"O mio Dio!" Si portò una mano sugli occhi per coprirli.
Le veniva da piangere, ma in quel momento non poteva lasciarsi andare.
La situazione era più seria del previsto e dovevano intervenire al più presto, anche se ormai giunti a quel punto non sarebbe stato semplice ribaltare le cose.
"Già..."
"Siamo nella merda!" Si lasciò sfuggire Marinette.
"Non è l'espressione che avrei usato, ma sì... te la concedo."
"Dobbiamo lasciare che gli eventi facciano il loro corso, oppure suggerisci di intervenire?" La corvina attese un'opinione dell'esperta anche se il suo cuore le consigliava di andare nel passato per fermare Emma nel dire qualcosa di troppo, a questo punto sarebbe andata lei da Adrien trasformata da Lady Bug a chiedergli di consegnarle momentaneamente il Miraculous.
"Sono state cambiate tante cose, Marinette. Bisogna che il tempo ora trascorra normalmente."
"Ma Chat Noir... Adrien...
""Marinette... fidati di me, ok?"
*
continua

 

  
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