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Autore: LadyHeather83    06/10/2022    0 recensioni
Questa raccolta partecipa al Writober di Fanwriter.it
LISTA pumpNight
Fandom: Miraculous Lady Bug
Genere: Angst, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Scheggia

*************************************

Se c'era una cosa che faceva impazzire letteralmente Marinette, era quando il suo ragazzo, Adrien, faceva irruzione nella sua stanza trasformato in Chat Noir e la squadrava con quell'aria sorniona e desiderosa.

Lì non poteva resistere e saltargli addosso era diventato una routine quasi quotidiana.

Dico quasi perché non c'era una volta che non riuscissero a stare tranquilli nella loro intimità: una volta a causa di un' akuma, a volte perché lui doveva andarsene per dei servizi fotografici ed era passato solo per un saluto, solo che alla fine finivano sempre sul letto di Marinette.

Questa volta però avevano optato per la chaise longue, più vicina e mai provata prima.

Marinette aveva fatto sedere il suo ragazzo continuandolo a baciare e lei si era messa a cavalcioni su di lui, sentendo già qualcosa di turgido solleticarle la sua parte più bassa.

"Mmm... siamo già pronti, vedo." Sospirò lei mentre Chat Noir le lambiva sensualmente il collo con la lingua facendole vibrare il basso ventre e farle desiderare che si de trasformasse in modo da soddisfare il suo libido.

Chat Noir le alzò la maglietta, ma non la tolse, la lasciò arrotolata sopra i seni mentre lui tirava giù il reggiseno di pizzo nero scoprendo quei due piccoli vulcani infuocati e sentirli sotto le sue mani guantate, ma perfettamente sensibili, era la sensazione più bella del mondo.

"Anche tu lo sei." Le soffiò prendendo una dopo l'altra quelle roselline appena sbocciate tra le labbra, per poi succhiarle e leccarle con una delicatezza estrema.

"Mmm... de trasformati, ti prego." Marinette aveva bisogno di toccargli la pelle e sentire su di sé il corpo del suo ragazzo.

"Ancora no..." Lui voleva portarla al culmine e farla eccitare ancora di più.

Le mani di Chat Noir attraversarono la sua schiena nuda per poi finire sui glutei di Marinette, palpare le cosce per poi finire sul davanti.

Ma fu quando provò a slacciare i pantaloni che Chat Noir, come se fosse una scheggia impazzita esclamò "Tuo padre!" e volò all'interno del baule che la sua fidanzata teneva ai piedi della scrivania.

Marinette cercò di darsi un contegno e sistemarsi come meglio poteva, meno male che non l'aveva spogliata, altrimenti non sapeva bene che scusa inventare con il genitore che aveva appena aperto la botola, entrando infine in camera della figlia, disperato.

"Tutto bene, papà?" Chiese ansimando e con gli occhi ancora dilatati al massimo per l'eccitazione.

Tom non ci fece caso, ma andò a sedersi proprio in cima al baule dov'era nascosto Chat Noir, il quale rabbrividì sentendolo poi scricchiolare sotto il peso importante dell'uomo.

Marinette deglutì il nulla, sperando che non gli balenasse in testa l'idea di aprirlo.

"Non trovo più la mia cintura." L'omone si portò le mani sui capelli e iniziò a piangere sotto lo sguardo attonito di Marinette.

"Ehm... non ti sembra di esagerare? Piangere per una cintura?"

"E' la quarta che perdo questa settimana, tua madre mi cucinerà nel forno."

"E vieni qui a cercarla? Perchè?"

"Speravo mi potessi dare una mano a cercarla o a confezionarmene una. Sto perdendo i pantaloni."

Chat Noir si portò entrambe le mani sulla bocca per soffocare una risata malefica immaginandosi già Tom che incespica sulle braghe calate.

"Sei dimagrito tanto..."

"Sì, ma..." La mano di Tom si posò su un oggetto nero e di cuoio che fuoriusciva dal baule.

Gli occhi dell'uomo s'illuminarono credendo di aver trovato la sua tanto agognata cintura.

Marinette invece si alzò dalla chaise longue come se fosse stata punta sui glutei da una scheggia, quella era la parte di costume di Chat Noir, se suo padre avesse aperto quel baule lo avrebbe trovato e lo avrebbe ucciso, senz'altro.

Senza contare la punizione che le avrebbe riservato per essersi portato un ragazzo in camera.

Da rossa, Marinette divenne paonazza e un brivido di terrore le attraversò la schiena.

"No, non credo che..." Provò a dire lei in preda al panico, ma Tom non la ascoltò e continuò a tirare quella cintura che si stringeva sempre di più attorno al bacino di Chat Noir, il quale se non fosse riuscita a togliersela di dosso, probabilmente sarebbe stato dilaniato in due parti.

Chat Noir tirò un sospiro si sollievo quando riuscì a slacciarla e la vide sgusciare via velocemente dal baule.

"Eccoti, finalmente!" Esclamò trionfante l'uomo alzando il culo da lì. "Certo, sarebbe stato molto più semplice se mi fossi alzato... ah ah!" Sogghignò l'uomo salutando la figlia per poi andarsene con il suo bottino tra le mani.

Marinette attese che Tom fosse lontano per andare a vedere come stava il suo ragazzo, aprì il baule e lo trovò rannicchiato su sé stesso in preda agli spasmi della paura.

"Esci, papà è andato via." Gli tese la mano che lui accettò tirando un sospiro di sollievo.

"Non so che fine avrei fatto se mi avesse trovato."

"Forse ti avrebbe legato al collo quella cintura e ti avrebbe strozzato." Suppose lei sogghignando.

Chat Noir di rimando mise le sue braccia attorno al collo stringendola forte contro il suo petto.

"Così?"

"Mmm... può darsi."

"Riprendiamo da dove avevamo lasciato?" Le sussurrò a fior di labbra stampandole poi un tenero bacio.

"Sì, però de trasformati."

*

Tom se ne stava in camera sua davanti lo specchio facendosi passare all'interno delle asole quella cintura che gli avrebbe finalmente tirato su quei benedetti pantaloni.

"Oh! Là. Mia moglie non potrà sgridarmi, questa volta." Canticchiò poi una melodia vivacissima tra le labbra mentre scendeva le scale che lo avrebbero condotto in pasticceria, peccato però che all'ultimo scalino inciampò cadendo rovinosamente.

Si guardò la punta delle scarpe e vide che erano coperte dai pantaloni, così spostò il grembiule per vedere che cos'era successo.

La cintura era sparita.

"NOOOOOOOO"

*

FINE



 

  
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