9. It’s not me. It’s you.
Hermione passa tutta la mattinata a squadrare Fred dalla sua scrivania. Lui se n'è accorto, ma per il quieto vivere di entrambi ha deciso di ignorare la cosa, almeno finché la strega non gli si piazza davanti nella pausa caffè. “Sì?”
“Hai cambiato taglio di capelli?”
Fred passa un dito sull’orlo della sua tazza e cerca di non scoppiare a ridere. “No.”
“Il maglione che indossi, è nuovo?”
Nega con il capo e cerca il suo sguardo. “È quello che mi ha regalato mamma mesi fa.”
“Allora hai preso del sole? Hai molte più lentiggini del solito.” Si ostina lei, dando un’occhiata alla liste di cose che ha messo giù alla scrivania.
“Hermione, piove ininterrottamente da una settimana” le dice divertito, prima di prendere un sorso di caffè. “Va tutto bene?”
“Non sono pazza.” Hermione si mette a posto la mantella e si spinge verso la telecamera. “Avete notato anche voi che è più luminoso? Anche il suono della sua risata, è diventato più dolce. Dev’essere che la mattina aggiunge un cucchiaino di miele al suo tè.”
Stringe le mani in due pugni. “Cosa? No, non… Fred non mi piace.” Sembra che stia per dire altro, quando bussano alla porta.
“Ti stanno cercando di là.” Il gemello le indica genericamente qualcosa oltre alla sua spalla e sorride alla telecamera. Pensa che lui e Hermione dovrebbero fare delle interviste insieme qualche volta.
Lei arrossisce e fa presto ad alzarsi: l’ultima cosa che vuole è rimanere chiusa in quella stanza con lui. “Non sono io, sei tu.” Sentenzia poi, passandogli accanto.
Una timida voce – quella della verità – le racconta invece un'altra storia. Mentre esce dall'ufficio e stacca da lavoro, pensa che non è la prima volta che Fred le sembra luminoso e che la sua risata si fa più dolce. Scansa un pedone, il suo volto si fa rosso come gli stendardi di Grifondoro.
Non è lui, sono io. Fred mi piace di nuovo.