And then, there where none
XII
We see what we want
XII
We see what we want
«Dov’è mio padre?».
Aberforth chiude gli occhi, borbottando amaro.
In bocca il sapore stantio della colpa che da tempo lo perseguita.
Legge ancora quegli aloni confusi sullo specchio, afferrando la testa con le mani; i pensieri sono molti, come i sentimenti che ha provato a reprimere.
«Barista, un altro giro per di qua!» urla qualche ammasso di poltiglia umana sulla destra.
Aberforth nemmeno risponde questa volta, dopo aver portato la bevanda al cliente ritorna davanti allo specchio.
«Aiutami».
Butta repentino lo straccio logoro a terra, impotente.
Nello specchio adesso Aberforth vede solo un’immagine squallida e deformata. Un tempo ha intravisto un leggero spiraglio, adesso invece vorrebbe frantumarlo, in mille pezzi.
Allora io spero davvero che quest'idea bislacca vi piaccia, con questa vi saluto e vi rigrazio. Grazie di cuore <3