Settembre era alle porte. L’estate, unica in tutto il suo splendore, stava passando rapida come una folata di vento. Sarah Gilmore spostò una ciocca di capelli neri che ricadeva prepotentemente sul suo viso leggermente abbronzato. Gli occhi cerulei erano rivolti al cielo, contemplando i gabbiani che si libravano in volo e, che ogni tanto, toccavano la liscia superficie del mare cristallino.
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