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Autore: Guerrieroblu    21/11/2022    0 recensioni
Rose Lewis è una Serpeverde, nata babbana, coetanea di Harry Potter, i suoi primi anni ad Hogwarts sono trascorsi tranquillamente, tranne per le varie angherie dovute alle sue origini.
Mentre tutti si trovano al ballo del ceppo uno spiacevole incontro cambierà per sempre la sua vita, ma più di un aiuto inaspettato arriverà.
Genere: Fantasy, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Relax


Aveva ottenuto una giornata fuori Hogwarts direttamente dal preside per scusarsi di quello che era successo durante la lezione di Moody.
Poteva portare un accompagnatore e aveva scelto Victor, era comunque sabato e nessuno dei due aveva compiti arretrati e altre cose da fare.
Si erano incontrati in sala grande e dopo una veloce colazione erano usciti, fuori dai cancelli avevano preso il Nottetempo per andare nella Londra babbana.
Per qualche ora volevano stare lontano dalla magia e rilassarsi all'ombra di un albero in uno dei grandi parchi della città, magari mangiando dello zucchero filato.
Come dei turisti si erano fatti lasciare alla stazione di Londra, avevano preso una piantina perché non sapevano benissimo dove andare e poi mano nella mano avevano iniziato a camminare senza una meta precisa, a tratti seguivano la folla, a tratti prendevano stradine più isolate.
Avevano passato tutta la mattina a girare per Londra e dopo aver comprato un panino si erano diretti verso Regent's Park con la voglia di fare un giro in barca anche se lei aveva l'impressione che sarebbero entrambi finiti a farsi una nuotata, non ricordava le grandi abilità da rematore di Victor.
Avevano mangiato i loro panini mezzi abbracciati sul prato, scambiandosi qualche bacio tra un boccone e l'altro. Avevano prenotato la loro barchetta e poi si erano sdraiati sotto un albero in attesa del loro turno, con le fronti unite si bisbigliavano cose che li facevano ridere.
Quando erano stati chiamati si erano avvicinati al piccolo molo e solo per salire avevano rischiato di cadere in acqua un paio di volte. Tra le risate erano riusciti ad arrivare al centro del lago facendo scappare qualche cigno che voleva solo godersi il sole.
Si erano fermati posando i remi all'interno della barchetta, potevano rimanere a bordo per un totale di 30 minuti e potevano permettersi di fermarsi un attimo. Aveva preso un pezzo di pane che era avanzato e senza sporgersi troppo aveva allungato una mano per avvicinare una papera che era nelle vicinanze.
Ci era quasi riuscita quando uno sparo aveva fatto scappare via tutti gli uccelli.
Sia lei che Victor si erano voltati verso la riva dove una figura che sperava di non vedere mai stava ferma con un fucile puntato contro di loro.
«Padre?»
Tra le urla generali si era sentito un altro sparo e lei si era toccata il petto dove una chiazza di sangue iniziava ad allargarsi. Non sentiva dolore, non sentiva nulla.
«ROSE!»
Si era ritrovata sdraiata nella piccola barca con una mano che le premeva sul petto mentre Victor le ripeteva che sarebbe andato tutto bene.
Un altro sparo e il ragazzo le era finito sopra dopo essere stato colpito, il suo peso aveva fatto rigirare l'imbarcazione ed entrambi erano finiti in acqua tenendosi stretti mentre l'oscurità li inghiottiva.


Si era svegliata di soprassalto urlando mentre qualcuno la metteva seduta.
«Respira Rose, respira, era solo un sogno»
Non si era accorta di aver ripreso a respirare male finché una voce non glielo aveva fatto notare. Aveva la vista completamente sfocata probabilmente per le lacrime che sentiva scendere sulle guance, e solo dopo qualche minuto era riuscita a distinguere Piton alla sua destra e Victor alla sua sinistra.
Si era divincolata dalla presa del professore e aveva messo le mani sul petto del ragazzo sentendo il suo cuore battere forte sotto di esse, velocemente gli aveva sbottonato la camicia e aveva toccato il punto dove aveva visto la pallottola colpirlo. Singhiozzando gli aveva buttato le braccia al collo stringendolo sempre più forte.
«Era solo un sogno, solo un sogno, stai tranquilla»
Aveva sentito il ragazzo stringerla a sua volta e aveva pianto ancora più forte, non le interessava che nel sogno era morta anche lei, non poteva sopportare di vivere senza di lui, non poteva perdere anche lui.
«Non mi abbandonare, non mi abbandonare, ti prego, ti prego»
«Non vado da nessuna parte, sono qui, proprio qui, per sempre»
Aveva sentito Piton alzarsi e, nonostante poche ore prima gli aveva detto di non tornare per un po', aveva stretto il suo mantello nella mano per non farlo allontanare.
Quando si era calmata abbastanza Victor l'aveva lasciata e lei gli aveva chiesto se poteva uscire un attimo perché voleva parlare da sola con il professore, lui aveva annuito ed era uscito.
«Perché è qui?»
«Victor è corso a chiamarmi quando non riusciva a svegliarti, sono arrivato e a stento respiravi, ci abbiamo messo un po' a farti tornare in te. Ne vuoi parlare?»
Aveva scosso la testa.
«Magari più tardi, posso vedere il...»
Aveva indicato il braccio sinistro del professore e lui un po' perplesso aveva annuito scoprendo il marchio nero.
«Fa...male?»
«Non faceva male da tanto»
«E ora? Sta tornando vero?»
Aveva annuito e aveva provato a ricoprire il tatuaggio, ma lei lo aveva bloccato toccando i contorni di quel disegno con un dito, si era irrigidito, ma non si era ne scostato ne alzato dal letto.
«Mi dispiace, per quello che le è successo»
«Come le ho detto tutti commettono errori»
«Posso chiederle se conosceva il padre di Victor anche lui era un...»
«Mangiamorte? Si. Per qualche anno è stato nella cerchia ristretta di Voldemort, solo una volta sono stato con lui in missione, la sua crudeltà poteva essere paragonata solo a quella dei Lestrange»
Aveva deglutito e aveva lasciato il polso del professore chiudendosi a riccio poggiando la testa sulle ginocchia.
«Ho paura professore, ho tanta paura»
«Finché sarai a Hogwarts non ti succederà nulla»
«Io non ho paura per me, ma per Victor, nel sogno...io...lui è...»
Aveva ripreso a piangere rivedendo davanti ai suoi occhi il ragazzo caderle addosso senza vita. Era stata stretta in una specie di abbraccio, ormai quasi non si meravigliava più delle dimostrazioni d'affetto del professore.
«Ci aiuti professore, per favore»
«Farò tutto il possibile»
Dopo un po' si era addormentata nuovamente ed era stata stesa sul letto, aveva sentito Victor entrare e parlare con il professore prima di sdraiarsi alle sue spalle e stringerla.
«Non ti lascio Rose, te lo prometto»
Era stata l'ultima cosa che aveva sentito prima di addormentarsi definitivamente.



✍︎✍︎✍︎✍︎✍︎

Angolino:
Vorrei chiedere scusa per il ritardo, ma sono consapevole che la prossima volta sarà lo stesso, quindi sarebbero delle scuse inutili.
Spero che la storia in generale vi intrattenga in qualche modo.
A presto (forse) ♡

   
 
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