Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Scribbling_aloud    25/11/2022    1 recensioni
Siete anche voi dell'idea che un ragazzo come il nostro Harry Potter dopo: infanzia con gravi carenze di affetto e tutori abusivi, traumi pesanti in adolescenza con minacce di morte, perdite di affetti rilevanti nel corso della vita, non avrebbe mai potuto avere una vita troppo facile con una famiglia alla mulino bianco e soprattutto una mente equilibrata e serena?! Secondo me PTSD come se non ci fosse un domani. Questa è una trilogia molto poco magica che, in un crescendo, esplorerà la sua mente e la sua vita famigliare con i suoi mille problemi e difficoltà data da tormenti mai risolti, una popolarità cresciuta a dismisura che non lo fa vivere bene, fragili equilibri nelle sue relazioni che si frantumano. Partiamo diciannove anni dopo, esattamente dove ci ha lasciati la Rowling. Il Natale di quell'anno.
ATTENZIONE: comincia molto leggero, quasi frivolo, ma ci tengo a precisare che non è un testo per bambini. Da più o meno metà del primo libro e poi nel terzo, ci sono parecchi punti intensi, violenza e tratta temi delicati. Specie il terzo libro, dove ho raffinato un po' la mia scrittura quindi le immagini sono più vive.
E' una traduzione dall'inglese.
Genere: Drammatico, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 23 – L’intervista
 
Quando Harry tornò a casa era di umore nero. Il pomeriggio era stato mortificantissimo. Il suo staff, superata la prima esitazione del mattino, aveva cominciato a scherzarne apertamente, ridendosela e prendendolo in giro. Carola, una giovane e schietta Auror, aveva incollato al muro la foto incriminata ‘Mi aiuta a gestire il mio livello di stress’ disse con un sorrisino quando Harry contrariato aveva chiesto spiegazioni.
‘Usa una pallina antistress’ Harry abbaiò strappandola dal muro e gettandola nel più vicino bidone per la carta.
Ginny, al contrario, era poco meno che estasiata. Adorava la copertina, adorava esserci sopra, ne adorava ogni dettaglio. La rivista era premuta al petto come un riverito bambino. Harry la trovò con la testa nel fuoco della cucina e fu un’ora intera di ‘Lo so!’ e ‘Non è stupenda???’ e ‘La adoro!!’ e ‘Starà così bene sul muro!’ prima che riuscì a parlarle.
‘Non ci vado in ufficio domani’ mugugnò imbronciato.
‘Harry, non fare il bambino’ Ginny rispose guardando con insistenza il camino, desiderosa di cominciare un’altra conversazione piena di eccitate e stridule esclamazioni.
‘Prova a essere denudato da sguardi morbosi e poi mi dici se ti piace’
‘Stai benissimo, smettila di lamentarti. Io ho avuto una giornata stupenda a lavoro. Melissa e Rosemary hanno detto che darebbero la mano destra per averti come marito e poi abbiamo letto l’intervista insieme che, tra parentesi, è molto lusinghiera, l’hai letta?’
‘No’ rispose ancora più imbronciato ‘Ma ero lì, ti ricordi?’
‘Sì, ma c’è l’introduzione e tutto! Leggila’ disse sventolandogli la rivista sotto il naso.
Appena Harry la prese, però, una subitanea realizzazione gli fece scattare la testa in direzione di Ginny.
‘Tu lo sapevi che le avrebbero pubblicate!’ esclamò indignato ‘Era nel contratto! Era quel foglio che mi hai fatto firmare giovedì! Non era un documento di Hogwarts per i ragazzi! E’ per quello che hai…’ ma si interruppe visto che il viso di lei era già nel fuoco con rinnovati ‘Lo so!’ e ‘E’ bellissima!’ e ‘No, si sta comportando in modo ridicolo, come al solito’
Harry si adombrò ma poi scosse la testa e cominciò a leggere.
 
Cari lettori, questa e un’edizione molto speciale. Un’edizione, sono sicura, che tutti voi desideravate da un lungo tempo. Dopo quasi vent’anni di silenzio e segretezza il nostro molto ammirato eroe Harry Potter ha accettato di essere intervistato da niente di meno che la nostra rivista. Ha concesso una ben riposta fiducia in una pubblicazione che ha sempre dimostrato una decisa parzialità nei suoi confronti (dimostrata con imboscate, assalti e spargimenti di bugie diffamanti).
Sono nel mio accogliente soggiorno della mia villa a Richmond, fissando il punto dove, solo qualche minuto fa, Harry Potter e sua moglie (Ginevra Weasley) erano seduti. (Cosa???? Quale soggiorno di quale villa???? Richmond????)
Sparse davanti a me ci sono le varie fotografie scattate nel corso degli anni, foto rubate che rivelano moltissimo della sua vita privata (non rivelano niente se non la tua invadenza). Giusto di fianco quelle nuove, appena stampate e concesse volontariamente, mi fanno rivivere i punti salienti dell’intervista.
Molti sono stati gli argomenti trattati e posso ammettere che la nostra conversazione è stata così piacevole che hanno deciso di restare molto di più del tempo stabilito, accettando cortesemente un leggero pasto che il mio elfo domestico ha preparato appositamente (Cosa???? Che pasto??? Elfo domestico??? Hermione mi uccide.. e lei…).
Posso ammettere che un forte sentimento di amicizia è nato, e molti aneddoti sono stati affidati alle mie orecchie fidate che per il bene di questa appena nata amicizia, ahimè, non sono libera di rivelare (Che amicizia??? Che aneddoti???? Sia mai!! La uccido. Aiutato da Hermione).
Devo dire che ho passato la mia mattina in un’agitazione mentale difficilmente descrivibile (Davvero? Chissà perché, non riesco ad immaginarmelo… Chissà come mai).
Il mistero nascosto dietro questa icona è grande. Chi è questo ammirato, molto amato, molto desiderato uomo di cui quasi niente si sa? Qual è la storia dietro alle varie fotografie rubate? Cos’è nascosto dietro alle congetture e i pettegolezzi?
Stavo per scoprirlo in prima persona.
Solo poche persone hanno avuto il piacere di intrattenersi con lui a parte la sua cerchia ristretta di conoscenze. Come ben sappiamo ci tiene alla sua privacy
(Non sembra proprio visto che tutti cercano sempre di impicciarsi), solo pochi possono vantarsi di conoscere il vero lui (e da oggi posso includermi tra quei pochi fortunati) quindi ero molto emozionata ma anche un po’ timorosa (a me sembravi l’opposta del timorosa… In ogni caso, se lo dici deve essere vero…). E se poi si fosse rivelato altezzoso e arrogante? Era una possibilità considerando la straordinarietà delle prove affrontate in gioventù. Amici intimi hanno sempre sostenuto che non è questo il caso ma l’avrei presto verificato personalmente, un onore non concesso a molti e solo agli individui più prestigiosi della nostra frizzante comunità magica (Non mi prendo neanche il disturbo di commentare).
Miei cari lettori, sarete molto sorpresi nello scoprire che non ce n’è traccia.
Sono rimasta colpita dalla sua affabilità ed educazione fin dal principio
(grazie signora). Mi ha lasciato una forte parzialità verso la sua persona. Il vero non ha niente da invidiare all’icona (dovrei esserne contento?).
Mi ha dato subito l’idea di essere umile e modesto.
Anche se, queste virtù non da poco sono quasi spazzate via dalla sua persona. Le foto rubate non rendono giustizia ai suoi tratti. Fortunatamente, i nostri qualificati fotografi sono riusciti a coglierne ogni sfumatura. Cominciando dalla pelle olivastra, ai suoi morbidi capelli scuri che scendono in onde sulla sua fronte, nascondendo la sua famosa cicatrice che aggiunge alla sua persona
(se lo dici tu), fino alla sua bocca piena e pronta al riso, anche se, più di una volta, della tristezza si è potuta percepire dietro quel pronto sorriso quando degli argomenti delicati venivano toccati (da te se mi ricordo correttamente). Ma quello che veramente focalizza tutta la sua persona  (a parte, ovviamente, il corpo favoloso che ho avuto l’estrema fortuna di osservare mentre stavamo scattando (e che cazzo!!!)) sono i suoi occhi verdi. Di una sfumatura che raramente si incontra, molto espressivi.
Riassumendo, posso confermare quello che è sotto gli occhi di tutti; è un uomo molto affascinante.
(Grazie di nuovo)
Probabilmente per via di ciò una fama di donnaiolo si è costruita. Molte volte, notizie della sua infedeltà verso sua moglie (Ginevra Weasley!) sono state pubblicate (dalla tua cazzo di rivista!!!) ma guardandoli da vicino, devo dire, sono difficili da credere. Non sembra assolutamente un dongiovanni; si è comportato verso la sua dolcissima compagna in un modo devotissimo.
Harry Potter e sua moglie
(Ginevra Weasley!! Ginevra Weasley!!! E’ così difficile??) sono una coppia deliziosa, alla mano e molto affettuosi tra di loro (Hai letto stronzo di un Phil?!). Era pieno di attenzioni verso di lei e non c’è stato un singolo momento durante l’intervista in cui non le è stata dimostrata della dolcezza o delle effusioni. E’ una donna molto fortunata (io lo sono di più).
Sono arrivati mano nella mano come degli adolescenti e ho notato immediatamente una complicità non spesso presente in molte coppie.
Ginevra Weasley, trentaquattro anni entra radiante nel suo settimo mese. E’ graziosa e dolce e faccio a lei la mia prima domanda
(Ed è quanto? Solo due righe dedicate alla mia bellissima Ginny?! Befana del cazzo)
Io: Com’è la vita con Harry Potter?
GW: (ride) Normale direi. E’ un marito molto bravo.
HP: ah sì? Non hai detto proprio tre giorni fa che ti tiro scema con il mio disordine?
GW: (girandosi verso di me) beh, è abbastanza disordinato ma nonostante quello è un bravo marito. Ci dividiamo i lavori in casa, cucina la cena qualche volta…
Io: Non mi riesco ad immaginare Harry Potter alle prese con i lavori domestici per essere sincera…
HP: Perché no? Spolvero molto bene (dice orgoglioso)
Io: Vi siete sposati presto, giusto?
GW: io avevo diciotto anni, lui diciannove
Io: Perché così presto?
HP: Che senso aveva aspettare?
GW: Ci amavamo, eravamo sicuri di fare la cosa giusta.
Io: (girandomi verso GW) Quando ti sei innamorata di lui?
GW: Quando avevo dieci anni e l’ho visto la prima volta.
HP: Ma per favore! Ero solo un ragazzino e neanche troppo bellino.
GW: Oh Harry! Eri Harry Potter! Era abbastanza per innamorarsi.
HP: E con questa frase se ne va la speranza di aver avuto una sorta di virile magnetismo…
GW: Non riuscivo a credere alla mia fortuna di poterlo vedere da vicino. (Parla con me ignorando la sua frase). Sono riuscita ad avere una sua foto e ho dormito tenendola sotto il cuscino per un sacco di tempo!
HP: Ma veramente??? (ne è chiaramente sorpreso)
GW: Certo che sì. E non ero l’unica. Voglio dire, il ragazzo che è sopravvissuto… Eri il sogno di ogni ragazza…
HP: Ma vero?
GW: (rotea gli occhi)
Io: E tu quando ti sei innamorato di lei? (chiedo a HP)
HP: L’ho capito quando avevo sedici anni ma immagino di esserne sempre stato innamorato. Solo non lo sapevo ancora. (si sorridono)
Io: Circolavano voci che avevi avuto una storia con Hermione Granger mentre ad Hogwarts e molte foto sono state scattate anche più tardi di voi due che vi scambiavate effusioni.
HP: Cavolate. E’ solo un’amica. Molto stretta. Siamo sempre stati amici fin da bambini e la considero una delle migliori mai avute.
Io: Passato?
HP: Presente.
Io: Parlando di amici. Fonti ci informano che hai rotto i rapporti con un altro tuo buon amico, fratello di tua moglie e marito della precedente. Ronald Weasley. Sembra che sia scomparso dalla comunità magica.
HP: Ha dovuto trasferirsi per ragioni personali. Abbiamo avuto delle incomprensioni ma siamo ancora amici. (La leggera smorfia sul suo viso mi induce a chiedere di più)
Io: Nonostante quello che è successo? E’ generalmente risaputo che è stato il responsabile dell’incidente.
HP: Quella è esattamente la parola giusta. Incidente. Sicuramente non intendeva fare a mia figlia alcun male e non dovrebbe esserne condannato.
Io: Per ammissione di Ronald Weasley c’è stato un litigio proprio prima del tragico evento. Potresti rivelarci la ragione?
HP: Non ne vedo il motivo. E’ un affare privato (risponde stizzoso)
Io: Eppure deve essere stato qualcosa di serio per portare ad un alterco fisico e magico che si è sviluppato nella conseguente disgrazia.
HP: Qualsiasi possa essere la ragione, e la sua serietà, non riguarda nessuno ma me e la mia cerchia.
Io: Cosa ci potete dire del bambino che sta per nascere? Sarà un maschietto o una femminuccia? (chiedo a GW)
GW: Siamo ovviamente molto emozionati e abbiamo deciso per la sorpresa. Lo sa solo la mia guaritrice (si accarezza teneramente il pancione)
Io: Preferenze?
GW: No. Una bimba o un bimbo saranno egualmente benvenuti. (HP annuisce appena)
Io: Eppure avete già due bei ragazzi che cominciano ad essere molto ammirati dalle nostre giovani lettrici. Non sarebbe carino avere una nuova femminuccia per sostituire la vostra tragica perdita? (HP sembra irritato dalla mia ragionevole affermazione ma sul punto di parlare GW, dopo un fugace sguardo nella sua direzione, ne prende la parola al posto)
GW: Questo bambino non è un sostituto. Non desideriamo sostituirla. Una bimba sarebbe benvenuta quanto un bimbo non di più e non di meno.
Io: Sento di dovervi porre una domanda impertinente che è stata sulle labbra di molti da quando la notizia della gravidanza è stata divulgata. Molti affermano che dimostra una mancanza di sensibilità cercare un bambino subito dopo la vostra perdita. Cosa ne pensate?
HP: Penso che quei “molti” dovrebbero veramente andare… (GW posa una mano sul suo ginocchio e lui taglia corto)
GW: Non l’abbiamo cercato. E’ successo. Ed è successo in un momento dove avevamo grande necessità di essere confortati. La nostra perdita è stata devastante, più di quanto possa essere immaginato. Questo bambino ci ha salvati. Non c’è altro modo di dirlo.
Io: (rivolgendomi a HP) La tua vita è stata disseminata di prove di ogni genere. Solo il tuo passato nasconde molte perdite e difficoltà. Alcune non sono mai state spiegate del tutto e molti misteri ancora circondano la sconfitta di uno dei maghi più oscuri di tutti i tempi. Saresti disponibile a rivelarne alcuni?
HP: (riluttante) Non ho molto piacere a parlare di quei tempi…
Io: Eppure, tra le centinaia di domande che vorrei porre, ce n’è una che ha afflitto più d’uno e ha gettato un’ombra su quella sconfitta così agognata.
Il giorno della battaglia finale di Hogwarts sei stato visto da qualcuno sgattaiolare in giro per il castello. E’ generalmente risaputo che stavi cercando qualcosa ma nessuno sa esattamente cosa. Al tuo rifiuto di arrenderti a Tu-sai-chi molte persone innocenti sono morte per mano dei Mangia Morte. Morti che avrebbero bene potuto essere evitate se la tua ricerca fosse stata posposta. Le famiglie dei deceduti ti hanno accusato di codardia o, in altri casi, di sdegno per le vite altrui. Come rispondi a queste accuse?
GW: Penso che siano ingiuste e infondate. Mio marito ne ha salvate di più che… (GW si intromette chiaramente offesa ma HP la interrompe gentilmente)
HP: E’ ok. Voglio rispondere (la rassicura, girandosi verso di me con un’espressione austera). Sono molto rammaricato per quelle morti, pesano sulle mie spalle ogni giorno. Alcuni erano miei amici, alcuni no ma comunque sono anche fin troppo consapevole che sono morti per garantirmi più tempo per la mia ricerca, inevitabile per poterlo annientare.
Non spiegherò il motivo perché è confidenziale. Suona debole, lo so, specie per tutte quelle persone che hanno perso persone a loro care, ma posso affermare con la coscienza pulita che non ho sprecato neanche un secondo e grazie a loro molte altre sono state salvate, tra quelle me stesso e ne sono profondamente grato. Più di questo non posso dire e sarei grato se potessimo cambiare argomento. Come ho dichiarato prima non ho piacere a parlare del passato.
Io: Certo. Di sicuro deve essere stato difficile e traumatizzante. Come lo hai gestito? Non dev’essere stato facile.
HP: No, infatti. Ma sono stato circondato da buoni amici in giovinezza che mi hanno sempre supportato e ho una moglie straordinaria. Mi ha aiutato tantissimo. Senza di lei non ce l’avrei mai fatta. (la bacia).
Io: Mi sembra che tu debba molto alle donne in generale, Hermione Granger, tua moglie…
HP: Può essere vero. Sono stato abbastanza fortunato da essere sempre circondato da donne intelligenti e forti. Non penso che sarei quel che sono, per non dire vivo se non avessi potuto contare sull’aiuto di Hermione quand’ero giovane. Ed è lo stesso per Ginny; il suo supporto anno dopo anno è stato tutto per me.
Io: (girandomi verso GW) Sei fortunata ad avere un marito così amorevole. Come gestisci la sua estrema popolarità? Sei gelosa?
GW: Non sono in realtà gelosa di disposizione, non troppo almeno (aggiunge velocemente vedendo HP aprire la bocca per ribattere). Non posso dire che mi lascia totalmente indifferente ma mi fido completamente di lui. Non ho scelta comunque visto tutto quello che pubblicano sul suo conto. E’ lui quello geloso.
HP: Non è vero.
GW: (Fissa HP)
HP: ok, va bene. Sono geloso come un dannato.
Io: perché dopo tutti questi anni di silenzio avete deciso di rilasciare questa intervista?
HP: La situazione stava cominciando a diventare ingestibile. E’ un disperato tentativo di calmare la curiosità della comunità magica. Avremo un bambino. Non siamo i primi e non saremo gli ultimi. Ma abbiamo bisogno di essere lasciati in pace. Apprezzo enormemente che le persone vogliano condividere il loro entusiasmo e gioia a questa notizia ma diamo molta importanza alla nostra privacy e a una vita tranquilla.
Io: Capisco. Spero che vi possa aiutare e grazie di aver scelto il Settimanale delle Streghe per l’intervista.
 

Quando finì la gettò sul tavolo. Cavolate. Ma poteva essere peggio. Almeno aveva veramente pubblicato solo quello che si erano detti senza aggiunte infelici, a parte l’introduzione ovviamente.
Ginny era felice e questo era tutto quello che importava. Poteva sopportarlo, e se Ginny non era disturbata dal fatto che fosse diventato la fantasia sessuale numero uno della comunità magica allora non c’era motivo che se ne dovesse preoccupare lui.
Si divertì in una sua tutta personale. Quante volte, nel breve lasso di tempo dalla pubblicazione, la sua immagine era stata utilizzata in fantasie illecite? E da chi? Facendo una lista mentale di candidate si rese subito conto che era una pericolosa ambivalente fantasia; poteva diventare molto piacevole in una direzione ed estremamente disgustosa in altre. Scacciò il pensiero come non degno di altra considerazione considerando il suo stato: sposato/capo di famiglia (Ginny approverebbe questa definizione?)/ padre di due e ¾ (una volta era tre… Perché la morte deve essere così irreversibile e senza speranza?).
Ginny, comunque, era ancora immersa in un mondo di gaia chiacchiera femminile e, giudicando dalla velocità o entusiasmo per niente affievoliti di tale chiacchiera, non sembrava che ne sarebbe riemersa molto in fretta.
Harry chiamò giù i ragazzi per cenare.
Appena entrarono in cucina scorsero la rivista abbandonata sul tavolo. Albus la acchiappò avidamente studiandone la copertina.
James sbirciò da sopra la sua spalla.
‘Non è malaccio alla fine, dai’ Albus affermò criticamente cominciando a sfogliare.
Ginny, nonostante sorda a tutto il resto, colse questo commento e ritirò la testa dal fuoco con un sorrisone.
‘Ti piace, tesoro?’
‘Sì, mamma. Sembra ok’ rispose ancora intento a sondare la rivista in cerca dell’intervista.
Dal camino apparì il viso di Luna.
‘Salve a tutti’ disse sognante.
‘Hey Luna, tutto bene?’ Harry borbottò concentrato sul contenuto della pentola.
‘Sì Harry, stavo chiacchierando con Ginny dell’intervista sul Settimanale delle Offese…’
‘Settimanale delle Streghe!’ Ginny corresse scandalizzata
‘…è molto emozionata’ Luna concluse con un sorriso beatifico.
‘Lo so…’ Harry mormorò distrattamente girando il contenuto della pentola.
‘Le foto sono molto belle’
Harry sentì l’imbarazzo che si intrufolava e si concentrò con fervore nel servire il pasto nei piatti.
‘Forse solo un po’ troppo studiate, non pensi?’ disse meditabonda ‘Cioè, tutto quel bagnato intendo. Sicuro trasmette il messaggio ma non pensavo che fossi il tipo di persona a cui piace farsi fare quel tipo di fotografie…’
Harry, nonostante si sentisse la quinta essenza dell’imbarazzo e, tentato di chiedere che messaggio pensasse dovesse trasmettere, scattò ‘Infatti non lo sono! Mi ci hanno indotto, Ginny compresa! Non sapevo che sarebbero state pubblicate!’
‘Che foto?’ James chiese alzando lo sguardo ma, prima che qualcuno potesse rispondere, Albus sussultò e subito dopo scoppiò in una fragorosa risata che fece imporporare Harry in una frazione di secondo.
James guardando di nuovo in basso e vedendo cos’aveva causato la reazione di Albus, gli strappò la rivista dalla mano esterrefatto.
‘Cos’è questa?’ chiese un secondo dopo livido e rosso allo stesso tempo, sventolando la rivista nella direzione di Harry.
‘Non sono affari tuoi’ Harry blaterò imbronciato strappandogliela via dalle mani.
‘Sono fatti miei! Sono tuo figlio, ti ricordi???’ Devo tornare a Hogwarts a settembre e la mia vita è già abbastanza difficile senza che tu ti vada a spogliare per una rivista!’
‘Hey! Attento a come parli!’ Harry lo avvertì sentendosi avvolto in un fascio di vergogna.
‘Non si è spogliato, tesoro’ Ginny ridacchiò vedendo le espressioni imbarazzate dei due.
‘In realtà è parzialmente nudo.’ Luna si intromise serenamente.
‘Luna, per favore!’ Harry sbottò esasperato.
‘Non ci ritorno a scuola!’ James dichiarò stizzoso mentre Albus era seduto di fronte al suo pasto ancora sghignazzante ‘Voglio leggere l’intervista’ disse prendendo un boccone del suo cibo.
Ginny, contenta dell’interesse dimostrato, fece scivolare la rivista dalle mani di Harry e la dette a lui con gli occhi che gli brillavano ‘Ecco qui, amore mio’
‘Ci torni eccome’ Harry rispose a James sedendosi anche lui cercando di tenere sotto controllo l’imbarazzo pensando che almeno James aveva fino a settembre prima di dover mostrare il suo viso in pubblico mentre lui doveva andare al lavoro il giorno dopo ‘Sta a me decidere cosa posso o non posso fare’ borbottò comunque cominciando a mangiare.
‘Hai una vaga idea di cosa vuol dire per noi tutte le volte che appari su una rivista?!’ James chiese bellicoso.
‘A me non importa…’ Albus borbottò sondando l’intervista ‘Cosa stavi cercando pa’?’ chiese ma poi fermandosi bruscamente ‘Oh guarda! Siamo menzionati!’ esclamò sorridente.
‘Dove?!’ James chiese allarmato buttandosi sulla rivista e, leggendo la frase in questione, divenne così rosso che fu quasi possibile vedere il vapore che si alzava dal suo viso.
‘E’ vero!’ Albus esplose riferendosi all’intervista ‘E’ sempre circondato da ragazze a scuola’
‘Ma è fantastico, James’ Luna disse estasiata ‘Ne hai scelta una?’
‘Si che lo ha fatto!’ Ginny esclamò entusiasta ‘Si chiama Bianca!’
‘E’ solo un’amica!!!’ James esplose in un misto di imbarazzo e indignazione ‘E non sono affari di nessuno!’
A quel punto però Ginny era impaziente di riprendere la conversazione con Luna e lei, salutando tutti, si girò un’ultima volta verso Harry che era ancora cupamente immusonito.
‘Se dovessi sentire la necessità di denudarti di nuovo vieni al Quibbler però…’ disse allegramente e, prima che Harry potesse ribattere, si girò verso James che era ancora più cupamente immusonito fissando la rivista come se fosse la personificazione del maligno ‘E lo stesso vale per te James, in un anno o due…’
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Scribbling_aloud