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Autore: LadyPalma    29/11/2022    8 recensioni
| Storia partecipante alla challenge "Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)" indetta da Rosmary sul forum Ferisce la penna.
Un cervo, un cane,
un topo, un lupo.
E così tu, Lunastorta, hai trovato il tuo branco.

Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce la penna
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Prompt: “Ciao tu, animale stanco, sei rimasto da solo, non segui il branco” (Tikibombom, Levante)
NDA: Il titolo è ispirato dalla frase di Game of Thrones "The lone wolf dies, but the pack survives".



Il branco sopravvive


 
 
 
 
Un lupo senza branco muore.
E tu eri morto mille volte prima di iniziare a vivere davvero, a ogni inconsapevole cicatrice nuova sulla pelle, a ogni sguardo altrui carico di pietà, a ogni sofferta luna piena. La morte aveva cadenza mensile; la vita arrivò soltanto una volta quando avevi undici anni.
Una stretta di mano, un compartimento del treno condiviso, una stessa tavolata e una stessa stanza.
 
Un cervo, un cane,
un topo, un lupo.
E così tu, Lunastorta, hai trovato il tuo branco.
 
 
Un lupo senza branco muore.
E tu sei morto di nuovo, pur continuando a respirare, a ogni spazio occupato abusivamente, a ogni lamento che non ascoltava più nessuno, a ogni sussurro malcelato di chi conosceva soltanto brandelli della vostra storia. La morte arrivava ogni singolo giorno dopo quel 31 ottobre; la vita ormai era una speranza malandrina relegata al passato.
Una promessa infranta, una scelta sbagliata, un tradimento intollerabile e volti amici che non avresti rivisto mai più.
 
Ramoso, un avada kedavra nel petto.
Codaliscia, di lui non è rimasto che un dito.
Felpato, rinchiuso con i suoi sensi di colpa.
E poi tu, lupo stanco, hai smesso di seguire il branco.
 
 
Un lupo senza branco muore.
E alla fine muori anche tu, muori per davvero, dopo tanti anni in cui la morte l’hai sentita alitarti addosso in ogni raro momento di pace, in ogni briciola di amore rosa che non credevi di meritare più, in ogni sogno infranto che eri troppo disilluso per riformulare ancora. La morte quando mostra la sua faccia è solo una luce verde che t’illumina; la vita è stata buia da quando il tuo ululato non ha trovato più eco in versi dissonanti eppure così famigliari.
La scoperta dell’amore, la nascita di un figlio, una felicità di cui hai avuto paura e una solitudine che non è andata via mai, mai, mai.
 
James, sarebbe bello rivederti.
Sirius, non smetterò mai di chiedere scusa.
Peter, perché, perché, perché, perché?
E tu, Remus, finalmente puoi ritrovare il tuo branco.
 
*
 
(“Lunastorta, vecchio mio, ce ne hai messo di tempo!”
“Ramoso?”
“Ti stavamo aspettando, mancavi solo tu”.
E in un abbraccio di anime si schiudono all’improvviso verità eterne.
La morte, forse, è solo un’altra vita – una vita senza luna.
Il branco insieme sopravvive per sempre.)
 
 

 
 
   
 
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