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Autore: My Pride    14/12/2022    1 recensioni
~ Raccolta Curtain Fic di one-shot incentrate sulla coppia Damian/Jon + Bat&Super family ♥
» 79. With all my life
Le note di Jingle Bells risuonavano a ripetizione negli altoparlanti del centro commerciale e diffondevano quell’aria natalizia che si respirava in ogni punto della città di Gotham, dai piccoli magazzini, negozi di alimentari e ristoranti ai vicoli che circondavano ogni quartiere.
[ Tu appartieni a quelle cose che meravigliano la vita – un sorriso in un campo di grano, un passaggio segreto, un fiore che ha il respiro di mille tramonti ~ Fabrizio Caramagna ]
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bat Family, Damian Wayne, Jonathan Samuel Kent
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Living with you has been my greatest adventure Titolo: Living with you has been my greatest adventure
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 
1162 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Jonathan Samuel Kent, Damian Wayne, Thomas Wayne-Kent (OC)
Rating: Verde
Genere: Generale, Fluff, Sentimentale
Avvertimenti: What if?, Slash
The time of our life: Vecchiaia, Album Canzoni, 45. "The time of your life, Green Day"
 


SUPER SONS © 2016Peter J. Tomasi/DC. All Rights Reserved
.

    Jon sorride e si passa distrattamente una mano fra i capelli, lo sguardo fisso verso l’arco di vimini incastonato di fiori e spighe di grano intrecciate fra loro.

    Proprio sotto di esso, Tommy sta discutendo con Damian che, roteando gli occhi, cerca di sistemargli inutilmente la cravatta che proprio non vuole saperne di collaborare, e Jon non sa dire in quel momento chi dei due è il più nervoso. Gli sembra letteralmente ieri che gli cambiavano il pannolino, gli insegnavano a parlare e lo accompagnavano passo dopo passo verso il difficile periodo dell’adolescenza, frammenti di ricordi e fotografie appese al muro che hanno testimoniato un’intera vita insieme, e che diventeranno sempre di più adesso che la vita di Tommy sta per prendere una svolta del tutto inaspettata; ne hanno passate tante hanno superato difficoltà e momenti in cui le cose non sono state tutte rose e fiori, ma ne sono venuti fuori insieme come una famiglia e, vedere adesso suo figlio all’altare, è per Jon una gioia immensa che mai avrebbe pensato di poter provare.

    Gli viene quasi da ridere alla vista di Damian che ha cominciato a parlare animatamente in arabo a causa del nervosismo, anche se sa che sta cercando di calmare Tommy che ha già la fronte imperlata di sudore; se non lo conoscesse, Jon potrebbe scommettere che stia andando nel panico e ci stia ripensando, ma sa che è solo il nervosismo pre-matrimonio. Persino lui se l’è filata per mezz’ora nonostante lui e Damian convivessero da anni, e sa da fonti certe – Jason – che Damian ha passato quella mezz’ora a prendersela con dei poveri manichini indifesi sotto lo sguardo divertito di un giovane Tommy che lo aiutava persino a rimetterli in piedi. Tutte quelle memorie passano nella mente di Jon come fotogrammi di un vecchio film, diapositive che tuttora non sbiadiscono nonostante la vecchiaia, poiché sono ricordi preziosi che il suo cervello mezzo kryptoniano, per quanto non possieda più i suoi poteri, riesce ad immagazzinare senza problemi. E li tiene stretti a sé, né fa tesoro, è pensa che la scelta fatta anni addietro vale tutto ciò che ha vissuto in quegli anni insieme alla sua famiglia.

    Quando la marcia nuziale comincia a suonare, è il segnale per tutti gli ospiti di sedersi e anche Damian, sistemando un’ultima volta la cravatta di Tommy e anche i suoi gemelli – c’è un’intera generazione di Wayne e Kent sui suoi polsi, come se portasse con sé anche i suoi nonni e bisnonni che ormai non ci sono più –, prende finalmente posto accanto a Jon. Ed eccola lì Amanda, bellissima nel suo bianco abito da sposa, con un bouquet di girasoli che sembra far risaltare i suoi capelli in mille sfaccettature dorate. È stata una scelta insolita – Jon ha creduto fino all’ultimo che avrebbe scelto dei classici gigli bianchi, ma Amanda è sempre stata capace di stupire tutti –, eppure si rende conto che altri fiori non avrebbero probabilmente fatto lo stesso effetto. È radiosa tanto quanto il sole stesso, il sorriso dipinto sulle labbra rosee e carnose le crea delle deliziose fossette sulle guance arrossate dall’imbarazzo, e Jon può giurare a se stesso di non aver mai visto né lei né Tommy così felici.

    Tutto è come dovrebbe essere, il tempo ha fatto il proprio corso e l’amicizia si è poco a poco trasformata in amore, guidando i passi dei due giovani fino a quell’esatto momento l’uno davanti all’altro; le mani unite, i sorrisi impacciati, l’amore nei loro occhi e la frenesia di quell’istante che sembra scivolare sulla loro pelle, attimi che li hanno portati a condividere la vita da ora in avanti sotto lo sguardo di ogni singolo membro delle loro famiglie. Jon non vuole suonare troppo sdolcinato, eppure in quel momento si rivede in suo figlio mentre pronuncia impacciato quei voti, stringe le mani di Mandy e non distoglie lo sguardo da lei, ed è certo che potrebbe librarsi in volo anche senza possedere alcun potere, poiché ha l’aria di un uomo che potrebbe toccare il cielo con un dito e scoppiare di gioia.

    Durante la cerimonia, Jon si volta solo un secondo verso suo padre, solo in un angolo ma con un sorriso che farebbe impallidire il sole, e se da una parte lo intristisce vederlo senza la mamma – com’era prevedibile, l’umanità di Lois ha fatto il suo corso e Clark è il solo ad essere rimasto della vecchia guardia –, dall’altra Jon è felice di vederlo lì, poiché la sua presenza è un punto di riferimento anche per Damian in assenza di Bruce. La sua morte è stata un duro colpo, ma tutti erano consapevoli che sarebbe successo… è il corso della vita. Sapere quindi che almeno suo padre è lì per tutti e tre, ultimo baluardo di una generazione che ha insegnato loro tanto, è qualcosa che commuove Jon ed è con un sorriso che torna a guardare la cerimonia, stringendo la mano che Damian ha poggiato sul suo braccio. I calli sulle dita e la pelle resa ruvida e un po’ grinzosa dalla vecchiaia sono un punto fermo per Jon, la consapevolezza di un’intera vita passata insieme e di altri anni che ancora li aspettano. Ed è a quel punto che lo sente, un piccolo singulto mal soffocato e un tirar su col naso, e guarda giusto un po’ alla sua destra, verso Damian.

    «Ehi… stai piangendo?»

    Damian si strofina la manica della giacca sugli occhi, ma raddrizza la schiena mentre osserva austero dritto davanti a sé, senza distogliere lo sguardo dall’arco sotto cui si sta svolgendo la cerimonia. «Non dire sciocchezze», afferma, ma Jon ridacchia tra sé e sé e aumenta la stretta su quella mano, l’anello di kryptonite dorata luccica sotto la luce del sole.

    «Ti capisco. Mi sto commuovendo anch’io», ribatte tranquillo, e non nasconde di certo gli occhi lucidi mentre guarda Tommy che, con mano tremante, infila l’anello al dito di Amanda. «Non posso credere che si stia sposando».

    «Sembra ieri che dormiva come un fagotto fra le mie braccia», replica Damian, e stavolta non si cura delle lacrime di gioia che scivolano agli angoli degli occhi. «E guardalo adesso». Se li asciuga con lentezza, ma non smette di sorridere. «La vita vissuta con te è stata la mia più grande avventura, Jonathan… e adesso è il momento che la viva anche nostro figlio».

    Stavolta è Jon che si lascia scappare un singhiozzo, anche se ridacchia tra sé e sé mentre stringe il compagno con un braccio intorno ai fianchi. «Se volevi farmi piangere ci sei riuscito, D».

    «Forse», sussurra, adagiandosi un po’ contro di lui. E poggiano l’uno la testa contro quella dell’altro, sorridendo sereni mentre Tommy – il loro bambino, loro figlio, la cosa più preziosa dell’universo intero – sigilla con un bacio l’inizio del tempo della sua nuova vita.






_Note inconcludenti dell'autrice
Scritta per l'iniziativa #thetimeofourlife indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom
Mi girava questa idea in testa da un pezzo (forse da quando è iniziata la seconda "stagione" della raccolta) e adesso con questa challenge ho avuto l'occasione per scriverla. Ah ah ah
Qui abbiamo il matrimonio di Tommy visto attraverso gli occhi orgogliosi di un padre come Jon. Ci sono persone che mancano, persone che sono lì solo col cuore poiché il tempo ha ormai fatto il suo corso, ma c'è comunque quel sentore di famiglia che attraversa ogni volto quando vedono quel bambino, quel giovane uomo che hanno visto crescere e che ormai fa parte di tutti loro
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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