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Autore: JulsJMH    17/01/2023    0 recensioni
Arrivato al suo sesto anno a Hogwarts, Harry Potter è sempre più in pericolo.
Hope sarà lì per proteggerlo, aiutarlo, accompagnarlo nella guerra già avviata con il Signore Oscuro.
Tuttavia, il male non potrà trionfare senza il 𝘥𝘰𝘯𝘶𝘮.
Non deve cadere in mani sbagliate, Hope non può lasciarlo libero di andare.
Ma Draco si...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Pansy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 18: Colpita

“Buonasera Draco”.

Il tono di Silente era rilassato e cordiale, ma nel momento meno adatto.
Malfoy avanzava con la bacchetta puntata verso di lui, anche se tremava di evidente insicurezza e paura. Harry, al piano di sotto, intanto stava per prendere la strada che non gli aveva consigliato Silente medesimo: intervenire. Non si sarebbe fermato se non fosse stato per Piton, spuntato dal nulla, che lo bloccò e gli fece cenno di tacere.
In tutto questo, Hope era ancora pietrificata dalla decisione presa da Draco: non riusciva a crederci, sentiva il donum soffrire insieme al proprio cuore. Continuava a fissare l’andamento della scena con la speranza che non sarebbe mai arrivato al punto di non ritorno. E forse era così.
Silente stesso si accorse da subito della sua incapacità nel poter compiere un gesto così grave, tanto che lo iniziò a stuzzicare con le parole.

“Cosa ti porta qui in questa fresca notte di Primavera?”

“Chi c’è?”

“Nessuno” mentì il Professore.

“L’ho sentita parlare con qualcuno”
“Oh parlo spesso da solo, mi rende incredibilmente più tranquillo”.

La conversazione insolita venne interrotta per un attimo da dei passi lontani ma che facevano presumere si stessero dirigendo proprio da quella parte. Silente riprese:
“C’è qualcuno con te?”
“Si, Mangiamorte”
“Come?”
“L’armadio svanitore nella Stanza delle Necessità, l’ho riparato… Crea un passaggio con quello presente da Magie Sinister”

“Ingegnoso, ingegnoso… Draco…” - Silente si fece molto più serio e comprensivo - “Anni fa conobbi un ragazzo che fece tutte le scelte sbagliate”

“Devo farlo! Sono stato scelto per questo!” e Malfoy mostrò il Marchio sul suo avambraccio al Preside. 

Harry, da sotto, non si impressionò più di tanto, dato che già ne era sicuro per suo conto, ma fu rapido nel lanciare un'occhiata velenosa a Hope, la quale chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente, come a volersi scusare con lui.
Silente continuò:
“Draco, tu non sei questo”
“Si invece! Lui si fida di me!”
“E’ da un intero anno che cerchi di uccidermi, anche con mezzi futili come una collana affatturata e un idromele velenoso. Perdonami se te lo dico, ma a mio parere non credo tu ci abbia messo tutto te stesso…”
“Ma io devo ucciderla!” - rispose ancor più spaventato ed in preda al panico il ragazzo - “O lui ucciderà me…”.

Con queste ultime parole, Hope sussultò facendosi per poco scoprire. Non avrebbe mai voluto che una persona così importante per lei facesse la sua stessa fine: perseguitata per anni e a rischio di morte.
Nel mentre a Harry sembrò quasi che Malfoy stesse abbassando la bacchetta, quando apparvero delle ombre.
“Bene bene bene… Silente messo all’angolo. Complimenti Draco” esordì una Bellatrix Lestrange compiaciuta. Hope divenne un fascio di nervi ed il sangue raggelò nelle sue vene. Se avessero saputo che era così vicina a loro, non avrebbe avuto il coraggio di immaginare cosa sarebbe successo…

“Ora, Draco, presto!” lo incalzava la Strega, e lui per giunta tremava sempre di più e non riusciva ad aprire neppure bocca per pronunciare le due paroline letali. 

“NO!” si intromise qualcuno alle spalle di tutti, con tono austero e piatto. Alla sua vista, Silente fu visibilmente sollevato e gli si rivolse con tono rilassato e velatamente implorante:
“Severus… Ti prego…”

Piton si avvicinò apparentemente incerto, prese il posto di Draco e recitò seccamente:
“AVADA KEDAVRA!”

Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Piton e colpì in pieno petto Silente. Harry e Hope restarono inermi ad osservare quella scena, volenterosi ma impossibilitati a lanciare l’urlo di orrore bloccato nelle loro corde vocali.
Il corpo del Preside balzò all’indietro, oltre la balconata e scomparve cadendo giù. 

Piton si affrettò a far uscire tutti da lì: li avrebbero scoperti molto presto. Nel mentre i due giovani non riuscivano a realizzare del tutto quanto accaduto, né tantomeno a reagire. Sentirono entrambi una forte sensazione negativa premere sui loro petti. Volevano vendetta, volevano fermarli, volevano che non fosse vero.
Harry si gettò subito all’inseguimento. Hope, siccome ancora scossa, non se ne rese immediatamente conto, ma quando lo fece non ci pensò due volte e si accodò al suo Protetto.
Scese di corsa le scale e, anche se non avesse la più minima idea di dove fosse andato, riusciva a rintracciarlo udendo il fracasso che probabilmente i Mangiamorte stavano creando per la scuola. Passò per la Sala Grande, ridotta per metà, appunto, in frantumi. Poi uscì fuori dal castello e riconobbe la voce di Harry istigare Piton.
Corse nella loro direzione: scoprì che proveniva dalla capanna di Hagrid, la quale era in fiamme, e che il suo Protetto si trovava in grave difficoltà di fronte a Piton e Bellatrix. Questa lo torturava a furia di ‘Crucio’ , finché il Professore stesso non dovette intervenire e fermarla. Harry però continuava, incantesimo su incantesimo, cadendo e ricadendo ancora, dato che Piton ne annullava uno dopo l’altro. Tentò di nuovo con il ‘Sectumsempra’ e lì venne spiazzato dalla confessione dell’uomo: era lui il creatore di quell’incantesimo, era lui il Principe Mezzosangue. 

A quell’ennesimo fallimento di Harry, Hope non riuscì più a starsene in disparte a guardare. Doveva uscire allo scoperto e rischiare per lui e per l’ormai defunto Preside.
Era arrivato il momento per dimostrare a tutti che non temeva nessuno, che era una combattente. Corse verso il suo Protetto e si lanciò in aria: un bagliore di luce d’oro si sprigionò dal centro del suo petto, fino ad avvolgere il proprio corpo per intero. Portò le mani a formare una sfera di energia magica, mentre negli occhi comparve una scintilla inconfondibile: era il suo donum, rinvigorito dalla volontà di proteggere Harry, dalla sete di vendetta e dalla estrema volontà di sconfiggere il male una volta per tutte. Una forte scia di luce venne scagliata contro il gruppo di Mangiamorte in fuga, sfiorando a malapena Bellatrix, Piton e Malfoy. 

La prima si trovò visibilmente spiazzata, dato che non aveva ancora notato la giovane e, quindi, attribuiva erroneamente quelle doti al Prescelto. Ma appena si voltò verso la vera fonte del tutto, capì subito. Un sorriso perfido e compiaciuto le comparve sul viso, per poi esplodere nella sua classica ed irritante risatina. 

"Guarda guarda chi abbiamo qui… Hope, Hope Lalage… La fuggitiva! Dimmi un po', dove è paparino?" la schernì con quanto più odio avesse in corpo.
Ancora lievitante in aria, Hope le rispose con un'altra magia uguale alla prima, stavolta però centrandola, anche se la Strega fu rapida a proteggersi. Questa attaccò a sua volta mancandola: l’incantesimo venne parato e poi risucchiato dal palmo della mano della Giovane, come se volesse dimostrare il picco della forza di cui godeva in quel momento.
Bellatrix era alle strette, ma non cedeva. Ma poi… 

"CRUCIO!" una voce rabbiosa urlò dal buio che si estendeva alle spalle della Lestrange. E continuava insistentemente.
Hope fu colpita in pieno, alla sprovvista. Il dolore la invase dalla testa ai piedi. Sentiva come mille e mille aghi trafiggere profondamente la pelle ed il bruciore le entrava fino alle ossa. Cadde a terra tempestivamente, e si contorceva sempre più ad ogni 'Crucio' lanciatole contro.
Quel malfattore si fermò poco dopo. Uscì dall'oscurità con indosso una maschera da Mangiamorte e si avvicinò lentamente al corpo della giovane esanime. Arrivato ai suoi piedi, sciolse quel mascheramento con la bacchetta e si rivelò ad essa ed ai presenti. 

"Buonasera Hope" le disse con sorriso sornione e falso.

Lei riuscì a biascicare stupita:

"Lucius…

"Quanto tempo, mia cara! Ci avevi fatto preoccupare, era più di un anno che non riuscivamo a trovarti… "- Malfoy Senior finse un broncio dispiaciuto - "Ma ora sei qui" e sorrise con lo stesso ghigno del figlio. 

"Prendetela!" ordinò agli altri Mangiamorte ed in particolar modo a Greyback, il più grosso del gruppo. Hope cercò invano di raddrizzarsi per potersi difendere, ma Lucius fu rapido nell'indebolirla ulteriormente con un altro 'Crucio'. Il Lupo Mannaro si fiondò da lei per evitare altre ribellioni, la tirò su bruscamente per il colletto della maglia e la immobilizzò, bloccandole primariamente le mani. Tentò di dimenarsi, scalciare e spingere più forte che poteva, ma la forza fisica della bestia era maggiore alla sua.
Riuscì ad incrociare per l'ultima volta lo sguardo di Harry, ancora a terra e impotente di fronte a tutto quello, mentre lei veniva trascinata nel pozzo della morte dal quale era scappata in tutti quegli anni. In una notte originariamente innocua e uguale alle altre come quella, per la prima vera volta si ritrovò a temere tragicamente per la propria vita. 

Bellatrix si parò di fronte a lei, paralizzata dalla stretta di Greyback, e sputò velenosa:
“Stupida ragazzina! Vedremo se sarai così coraggiosa quando incontrerai il Signore Oscuro!”

“Non mi fate paura…” controbatté furiosa Hope.
La Strega scoppiò a ridere. Indietreggiò, giusto quanto bastasse per poterla colpire con una fattura e farle perdere definitivamente i sensi. Poi sparirono tutti, lasciando Harry dolorante, incredulo e fuori di sé. 

 

Nei giorni successivi la notizia della morte di Silente fece sprofondare l'intera scuola nell'oblio e nella tristezza più totali. I professori decisero di chiudere in anticipo l'anno scolastico, ma non con gli esami, i quali vennero posticipati, bensì con la commemorazione del Preside sfortunatamente defunto. Molti studenti vennero addirittura ritirati dai rispettivi genitori, che non erano più così certi della sicurezza assicurata a Hogwarts. Tutti gli altri, inclusa molta gente esterna al castello e facente parte del Ministero o dell'originario Ordine della Fenice, ecc, restarono per poter rendere omaggio ad un mago potente e umile come Silente era stato.
Oltre a ciò, vi era anche un'altra spiacevole novità in circolazione: il rapimento di Hope.
Harry dovette spiegare ai suoi amici cosa stava accadendo nella vita della ragazza e quello che era accaduto.
Il Mondo Magico tremava ancor di più al pensiero che la Custode della Spes fosse nelle mani del nemico.  

Prima di lasciare tutto e tutti, Harry confessò ai suoi due amici che il medaglione preso era un falso, e che sarebbe partito alla ricerca del suo ladro e degli altri Horcrux. Li avrebbe distrutti tutti, non importava a che costo. E avrebbe liberato Hope, lo stesso, a qualsiasi costo. Ron e Hermione non lo vollero lasciare solo in quella missione suicida, per questo condivisero il suo piano di azione, partendo dal giorno dopo stesso. La prima cosa da fare era evitare che il male prendesse pienamente piede nel Mondo e che la loro amica venisse risparmiata. Hope andava salvata e subito.

 
   
 
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