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Autore: Ella1412    25/01/2023    3 recensioni
«Senti un po’ Fronte Spaziosa, come farai ora che partirai in viaggio con Sasuke?»
Sakura alzò gli occhi verdi sull’amica bionda, poggiata al muro vicino allo specchio. Le aveva chiesto di accompagnarla per comprare le ultime cose prima dell’imminente viaggio. Erano già passate a comprare dei recipienti per i medicinali di emergenza, dei sandali e due tute nuove per il viaggio. In quel momento erano alla ricerca del “mantello perfetto”, dato che quello scuro della rosa – secondo il parere non richiesto della Yamanaka – non andava affatto bene perché c’era già una persona cupa nella coppia e non era di certo la sua amica dalla fronte ampia.
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Nonostante fossero distanti l’uno dall’altra percepivano il chakra reciprocamente e in qualche modo ne erano confortati. Sakura, immersa nel fiume, si sentiva tranquilla e ottimista nei confronti di quel rapporto atipico; Sasuke invece si stava rendendo conto di aver perso molto più di quello che avrebbe mai potuto immaginare anche solo una settimana prima. Non conosceva molti aneddoti, né delle date particolari di ciò che accadeva nel villaggio, in più non sapeva quasi niente di quella ninja dai capelli rosa che lo stava accompagnando.
Hope you like it!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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IN VIAGGIO CON TE... MA PER ME

 



PROLOGO

 
«Senti un po’ Fronte Spaziosa, come farai ora che partirai in viaggio con Sasuke?»
Sakura alzò gli occhi verdi sull’amica bionda, poggiata al muro vicino allo specchio. Le aveva chiesto di accompagnarla per comprare le ultime cose prima dell’imminente viaggio. Erano già passate a comprare dei recipienti per i medicinali di emergenza, dei sandali e due tute nuove per il viaggio. In quel momento erano alla ricerca del “mantello perfetto”, dato che quello scuro della rosa – secondo il parere non richiesto della Yamanaka – non andava affatto bene perché c’era già una persona cupa nella coppia e non era di certo la sua amica dalla fronte ampia.
Sakura indossava un mantello chiaro, color crema, con una riga rosso scuro alla base. Ovviamente a sceglierlo era stata la bionda perché quella particolare riga richiamava il solito completino rosso che Sakura indossava in missione.
In realtà la rosa non vedeva tutta questa necessità dei richiami di colore, secondo lei il suo mantello scuro era perfetto.
«Cosa intendi, Ino-pig?» chiese l’amica mentre si sistemava addosso il mantello. La sua figura era quasi totalmente nascosta sotto la stoffa chiara, spiccava la testolina rosa e in basso i piedi che sfoggiavano dei sandali color verde militare.
«Tu sei abituata alla vita da villaggio, hai tutto! Hai comprato casa, hai una clinica avviata e i tuoi bambini hanno bisogno di te. Sei sicura che partire sia la scelta giusta?»
Le parole di Ino non erano dette in tono duro o urlate e forse era proprio questo tono tranquillo a spaventarla.
«Sasuke–kun mi ha detto che sarei partita con lui questa volta e poi la clinica è-» iniziò a rispondere la giovane donna.
«Smettila di vivere in sua funzione. Ragiona con la testa e non con i sentimenti. Cresci Sakura. Hai delle responsabilità in questo villaggio, lui ne ha altre.»
Sakura abbassò lo sguardo. Era così determinata a partire da non aver valutato i suoi doveri lì al villaggio.
«Credo che questa sera tu debba pensare seriamente a cosa devi fare, Sakura.» le disse la bionda mettendole una mano sui capelli rosati.
Sakura sapeva che Ino parlava in quel modo perché le voleva un gran bene, aveva perso di vista ciò che era. Avrebbe dovuto assolutamente mettere un punto a quella situazione.
«Ti va di accompagnarmi a casa?» le chiese alzando gli occhi verdi in quelli celesti di lei.
Ino rispose con un gesto del capo, sorridendole confortante.
 
 
 
Le due avevano chiamato a casa di Sakura anche Hinata per fare una sorta di serata tra donne. La rosa era davvero in crisi, sarebbe dovuta partire? A che pro? Sasuke era migliorato, era vero, però le avrebbe potuto dare quello che lei cercava?
«Sakura, che ne pensi di mettere su carta i tuoi problemi? Innanzitutto pensiamo alla clinica.» Hinata aveva iniziato a dividere il foglio in due. Su una colonna aveva scritto la prospettiva di vita a Konoha senza seguire Sasuke nel suo ennesimo viaggio, nella seconda, invece, cosa avrebbe fatto se lo avesse seguito.
Senza grande sorpresa delle tre, ovviamente, era la prima colonna a fioccare di impegni e doveri.
«Se resto qui posso far crescere la mia clinica, se parto con lui potrei farla conoscere anche fuori Konoha. Se resto qui posso andare in missione e tornare a casa a sistemarmi e rilassarmi, se invece parto dormirei nei boschi e faticherei giorno dopo giorno.» ragionò a voce alta la rosa.
«Però potresti dormire anche negli hotel.» suggerì Ino, Hinata annuì. Invero a entrambe allettava l’idea di fare un viaggio con i rispettivi uomini. Però le loro erano relazioni totalmente diverse.
«Se resto qui posso coltivare le mie amicizie e incrementare ancora il mio lavoro, potrei trovare l’uomo della mia vita… e se non lo trovassi? E se fosse davvero Sasuke – kun l’uomo per me?» gli occhi verdi erano prossimi al pianto. Le amiche la strinsero in un abbraccio.
«Ascolta Sakura, quando questa mattina ti ho detto di ragionare non intendevo dire che sono contraria a questo viaggio. Prova a partire con la consapevolezza che non sei dipendente da lui ma che sei cresciuta e sei consapevole di ciò che stai cercando. Sii la Sakura forte che sei al villaggio, non farti mettere i piedi in testa da quello scorbutico di un Uchiha!» esordì Ino con il sorriso. Sakura le fu grata e strinse le due nell’abbraccio che si era creato.
 
 
***
 
 
Sasuke si era ritrovato alle porte del villaggio con gli esponenti maschili del suo vecchio team – maestro incluso – a parlare del viaggio. Non era – in realtà – una missione, era nato come viaggio di chiarimento, però questo il team non lo sapeva. La verità era che Sasuke non aveva la più pallida idea di che cosa significasse avvicinarsi a una persona. Era così abituato ad allontanarle che non sapeva davvero da dove iniziare. Non aveva nemmeno più le basi per costruire un dialogo decente.
Sakura doveva ancora arrivare e lui aveva timore che non si presentasse per partire. Eppure quando le aveva accennato che sarebbe partito le aveva detto anche l’orario. In più lei era stata felicissima di sapere che sarebbe finalmente andata con lui. Perché avesse il permesso di andarci, però, lei non lo sapeva. Sasuke aveva passato i due anni del suo precedente viaggio a redimersi e a pensare ai suoi legami. Lei non riusciva a inserirla nel gruppo degli amici dove stavano anche Naruto, Shikamaru e gli altri. O meglio, lui ci aveva provato a inserirla lì, però si era accorto fin da subito come quel  ruolo le stesse molto stretto.
Ovviamente di tutti i suoi pensieri non ne lasciava trapelare uno sul suo volto e anzi si mostrava disinteressato anche al discorso dell’usuratonkachi.
«Sakura – chan!» urlò il dobe alzando la mano in alto e iniziando a muoverla come se fosse una bandiera. Sasuke lo guardò accigliato, portando poi lo sguardo sulla figura femminile che si stava avvicinando a loro.
 
La rosa arrivò alle porte del villaggio sorridente, salutando con entusiasmo i tre uomini di fronte a lei. Aveva fatto tardi senza un reale motivo, in realtà. Prima di scendere aveva incontrato Ino – e Sai – che le aveva portato quel mantello color crema che alla fine lei non aveva comprato e si era commossa. Le aveva ripromesso che avrebbe agito con la testa, cercando di comprendere cosa volesse fare della sua vita a partire da quel viaggio. Se per Sasuke sarebbe stato solo un altro dei suoi innumerevoli viaggi, per lei sarebbe stato un viaggio di chiarimento. Doveva dare forma a quell’amore malato che provava per l’ex nukenin. Hinata l’aveva salutata la sera prima, la mora aveva deciso di lasciare la mattina al team, quindi si era fatta da parte e avrebbe aspettato Naruto da Ichiraku per un ramen.
«Sono pronta per partire, Sasuke – kun!» esordì la rosa con un ampio sorriso. Se doveva essere sé stessa lo sarebbe stata fin da subito. La Sakura piagnucolona e tutto rossori e balbetti era sparita. Ora era una splendida kunoichi, fiera e abile.
 
La partenza era stata più lunga del previsto sia per il ritardo di Sakura, sia per il pianto improvviso del dobe. Kakashi, ad avviso dell’ex nukenin, non si era nemmeno impegnato per farlo smettere il prima possibile. Solo le parole della rosata avevano avuto il potere di calmarlo, non avrebbe mai pensato che la frase “c’è Hinata che ti sta aspettando da Ichiraku” potesse avere un effetto così repentino. Naruto infatti aveva tirato su con il naso e le lacrime erano sparite quasi del tutto.
Sasuke storse il naso impercettibilmente. Lei non era mai stata indifferente a quella Testa Quadra, però il biondo aveva ormai accantonato la sua cotta per la compagna di team.
Sakura, dal canto suo, era contenta di partire. Certo, non tanto quanto prima della serata tra donne, però era comunque contenta di riuscire a fare quel viaggio tanto atteso. Il suo obiettivo era capire in primis sé stessa, poi quel ragazzo tutto nero e atrocità che si stava avviando senza aspettarla.
Sakura alzò gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente per poi farsi un sorriso sconsolato. Certe abitudini sono dure a morire, eh?
 
Sakura continuava a salutare i due camminando all’indietro. Sasuke, invece, continuava a guardare avanti a sé.
«Allora Sas’ke–kun» iniziò il primo discorso la rosata, guardandolo con occhi sorridenti «Qual è la nostra meta?». Il mantello color crema era fissato allo zaino, lasciando così scoperto il fisico atletico della kunoichi. Il completo rosso spiccava sullo sfondo verdeggiante, quel verde che però era presente anche negli occhi attenti a tutto ciò che la circondava. Infondo per lei era tutto nuovo, aveva viaggiato solo per portare a termine le missioni, non aveva mai fatto gite di piacere.
«Andiamo a nord.» rispose secco lui. Ovviamente non un accenno di sorriso o un’occhiata di sfuggita. Però la rosa rispose con un cenno del capo, sorridente e fiduciosa.
 
Infondo le aveva risposto.
 
Lasciò che il moro la precedesse, lei più che camminare stava tranquillamente passeggiando. Non le importava che lui stesse mettendo distanza tra loro, l’avrebbe aspettata.
Infondo, come le ricordava fin troppo spesso la Yamanaka, lei lo aveva aspettato per molti più anni. E poi doveva ricordarsi di considerarlo allo stesso livello degli altri, non come lo strafigo dell’ultimo degli Uchiha.
 
 
Era difficilissimo.
 
 
«Ci accampiamo qui?» chiese Sakura, reprimendo uno sbadiglio.
Sasuke accese un fuoco per permettere una notte tranquilla e annuì. Sakura era stremata, non che avesse fatto chissà cosa, però era piena di informazioni nuove. Non sapeva che vicino al suo villaggio ci potessero essere posti tanto incantevoli.
Si sentiva soddisfatta del suo primo giorno di viaggio, anche per come si era comportata con Sasuke.










Angolino Ella!

Eccoci qui con il prologo di una nuova che tanto nuova non è dato che è sul pc da novembre 2021 SasuSaku!
Questo prologo è un po' una base di ciò che succederà nei prossimi capitoli. Si tratta del viaggio che affrotano insieme, ovviamente molto inventato, ma chissà se non piace ciò che immagino XD
Spero di pubblicare con una certa regolarità ma non garantisco per niente, purtroppo mi conosco...
Un po' mi discosterò dalla storia vera e vi dico già che il viaggio finisce con il concepimento, quindi credo che la storia avrà un cambiamento di rating oppure uno spin off dove verrà raccontato il fattaccio +18 :P
Grazie a tutti per aver letto questo prologo, spero sia un sassolino che ho lanciato che vi possa interessare! 
E ora, all'alba dell'01:19 e con ben 3°C io mi dirigo nel mio letto a passare una nottata al caldo. Si spera...
A presto con il prossimo capitolo!
Ella1412 <3  

  
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