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Autore: fenice64    11/02/2023    13 recensioni
Non c’è niente come una scalata in montagna per consolidare un rapporto di amicizia, poiché durante il percorso ci si deve affidare completamente ai compagni di cordata, al fine di poter giungere in vetta, arrivando a condividere qualcosa di unico.
Dedicata a tutti coloro che, quotidianamente, affrontano, a diverso titolo, la loro personalissima scalata verso i propri obiettivi...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
(Johnny Welch)

Non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti.
Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato.
(Randy Pausch)
 
Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.
(Erri De Luca)
 

Il pianoro che ci accoglie è un’oasi di pace
e di incomparabile bellezza.
Di fronte a noi una parete rocciosa,
maestosa nel suo svolgersi,
ci attende.
Uno sguardo complice, un segno di assenso e si parte.
L’ascesa è dura e faticosa,
ma quanto mai invitante ed eccitante.
Molte le soste per ammirare il panorama che,
siamo certi,
giunti in vetta,
ci stupirà lasciandoci senza fiato.
Stiamo già pregustando il momento.
Corde, piccozze, moschettoni e tanto cuore,
elementi fondanti dell’impresa.
Siamo pronti ad aiutarci vicendevolmente,
affinché nessuno dei due resti indietro.
Mi tendi la mano
ed io la afferro grata in un passaggio complicato.
Un sospiro di sollievo,
anche se l’aria si fa sempre più rarefatta.
Si vede la meta a pochi metri da noi.
Vogliamo raggiungerla insieme,
come insieme abbiamo fatto tutta la scalata.
E finalmente ci godiamo l’ambito traguardo.
L’atmosfera è magica.
Veli impalpabili sembrano incresparsi nel vento,
che diviene via via più impetuoso.
L’animo si è però liberato dalle sue catene,
permettendoci di giungere fino a dove
mai avremmo pensato di poter arrivare,
spingendoci oltre i nostri umani limiti.
Cuori battono all’unisono.
Emozioni gemelle.
Occhi si riempiono dello splendore che tutto circonda.
Ascoltiamo il silenzio,
che consente una immersione profonda in noi stessi.
Presto dimenticata la fatica,
mentre il respiro ritrova il suo ritmo.
Resta solo la meraviglia della condivisione di un attimo irripetibile,
così simile alla contemplazione del Creato.

   
 
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