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Autore: Allen Glassred    15/02/2023    0 recensioni
210 storie. 210 storie concentrate sui quattordici Re dei quattordici Clan delle Lune Demoniache, 210 storie scritte su loro e sulle loro regine, storie che racconteranno momenti forse mai rivelati o non approfonditi nelle long.
Alcuni capitoli rimanderanno a delle raccolte già iniziate, che se vorrete potrete iniziare a seguire, o direttamente alle long. Ogni storia sarà a sè stante, per ciò potrete recensire quella che volete e senza tener conto delle altre.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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Cos'hai in tasca?
Storia: La diciottesima Luna 

 

Ivy Hikari osserva per qualche istante il fratello, nonché marito. D’altro canto, Vanitas non sembra nemmeno accorgersi di essere osservato: è da quando lui e la moglie sono stati al castello della Luna Nera che sembra essere turbato, d’altro canto è perfettamente comprensibile pensa la Regina di Veritas. “ vanitosa… “. Sussurra solamente, mentre il corvino parrebbe uscire dai suoi pensieri e porta lo sguardo su colei che l’ha appena chiamato, lasciando semplicemente che prosegua la frase. Ivy sospira pesantemente, posandogli una mano sulla spalla. “ Sapevamo che sarebbe finita così “. Sussurra semplicemente, mentre a quella frase lui scuote il capo.

 

“ E quell’uomo si definisce nostro padre e nonno di Kevin? “. Chiede quasi in un sibilo, mentre la moglie non dice nulla ma, d’altra parte, non gli può nemmeno dare torto. “ Una volta! “. Sbrocca il re Bambino, mentre una parete ghiaccia istantaneamente. “ Una sola, maledetta volta! Gli ho chiesto di aiutarmi una sola volta, Ivy! Anzi: glielo abbiamo chiesto, tu ed io! “. Sbrocca, non togliendo mai la mano dalla tasca e mentre lei nota questo dettaglio, seppur in quel momento la priorità è dar forza al marito.

 

“ Lo so: so che in fondo, forse speravi nel suo aiuto. Ma da uno come lui, non ci si può aspettare nulla “. Fa, mentre a quella frase il marito da un forte pugno al muro con la mano libera, facendosela sanguinare.

 

“ Non lo speravo. Non credevo che avrebbe aiutato me, ma quanto meno speravo volesse rimediare con te! O ancora meglio, con Kevin! Credevo che volesse almeno provare ad essere un buon nonno, visto che come padre ha fatto completamente schifo! “. Grida, ripensando a quanto accaduto: per riportare in vita Kevin, il terzogenito suo e di Ivy e spezzare definitivamente la maledizione del Re pazzo che ha indirettamente ereditato dal padre, serve la Zydrate di tutti i quattordici Re demoniaci. Kaname, loro padre e re del clan della Luna Nera, sembrava disposto ad aiutarli e li ha in fine convocati al palazzo della Luna Nera, ponendo a sorpresa una strana condizione: avrebbe accettato di aiutare il nipote, solamente se i figli lo avessero riammesso a palazzo e nel regno della Luna Blu, se si fossero alleati al Clan della Luna Nera e lo avessero perdonato. In caso contrario, non avrebbe concesso il suo aiuto e, ovviamente, al rifiuto deciso di entrambi i sovrani ha semplicemente sentenziato che allora, loro figlio sarebbe rimasto morto.

 

“ Ce la faremo lo stesso. Vedrai, ce la faremo lo stesso… “. Sussurra la giovane dalla chioma corvina, appoggiandosi al marito e lasciando andare qualche lacrima: la situazione è insostenibile. Cerca di far forza a lui, ma dentro di sè sente di stare crollando pezzo dopo pezzo: suo figlio è morto e se non otterranno tutte le Zydrate, la maledizione non sarà mai spezzata e lui non tornerà in vita. “ Ma… che cos’hai in tasca? “. Chiede ad un certo punto la regina, mentre lui la osserva qualche istante per poi scuotere il capo.

 

“ No davvero, non è nulla “. Taglia corto il Re Bambino, ma quella risposta insospettisce ulteriormente la donna.

 

“ Allora fammi vedere entrambe le mani! Perchè la tieni in tasca? È da quando siamo usciti dal palazzo della luna nera che l’hai nascosta: cosa c’è? “. Chiede lievemente spazientita la minore: detesta che le cose le siano tenute nascoste, soprattutto detesta quando lo fa il marito: sa che se Vanitas le nasconde qualcosa, non c’è niente di buono dietro.

 

“ Non è niente, davvero! “. Fa semplicemente lui, facendo per allontanarsi dalla moglie che invece, fiuta l’odore di una ben precisa emozione venire da lui.

 

“ Stai mentendo… “. Sibila solamente la Regina, per poi afferrare bruscamente il marito per un braccio. “ Perchè mi stai mentendo?! Avevamo giurato: niente più segreti tra noi! “. Sentenzia arrabbiata, mentre lui stringe forte l’oggetto nella sua tasca. “ Te lo ripeto: cos’hai in tasca? “. Chiede risoluta la corvina, stanca di tergiversare: vuole sapere la verità e lo vuole ora. Da parte sua il maggiore rimane in silenzio qualche istante, per poi osservare negli occhi la sorella: hanno davvero lo stesso sguardo pensa, quello sguardo che purtroppo, hanno ereditato da quell’uomo che tanto detestano.

 

“ Siamo proprio uguali, io e te. Eh, Ivy? “. Chiede solamente lui, sorridendo lievemente. I legato viene subito ricambiato da lei, che molla la presa sul suo braccio e lo guarda intensamente.

 

“ Non per nulla, siamo fratello e sorella “. Fa semplicemente, mentre lui esita un momento. In seguito sospira pesantemente.

 

“ Giurami che non ti arrabbierai “. Fa, mentre lei lo guarda lievemente spazientita da tutto quel tergiversare.

 

“ Se non sputi subito il rospo, mi vedrai veramente molto infuriata! “. Fa, mentre a quelle parole lui sbuffa sonoramente per non aver ottenuto la promessa desiderata.

 

“ E va bene, va bene! “. Fa, mentre dalla tasca estrae un oggetto che lascia Ivy sconvolta: istintivamente la Regina si porta una mano alla bocca, mentre una pietra nera e brillante di luce propria compare nelle mani del marito. Una pietra che ovviamente, entrambi conoscono sin troppo bene.

 

“ La pietra nera! La pietra di nostro padre! Come…? “. Sussurra, poi la risposta arriva spontanea: suo fratello ha rubato la pietra nera di Kaname, ed intende usarne il potere per sostituirlo a quello della Zydrate. “ Vanitas! Nostro padre ci darà la caccia fino all’inferno, quando lo saprà! Hai rubato la sua pietra! “. fa poi la corvina, mentre lui stringe forte l’oggetto nella mano.

 

“ E che venga, non mi interessa! Questa pietra, Ivy, potrà aiutarci! Potrà sostituire la Zydrate di nostro padre e così aiutarci a riportare in vita Kevin! Non mi interessa niente delle conseguenze: per il bene di nostro figlio ,per il bene dei nostri figli sono pronto a tutto! “. Sentenzia, mentre invece di arrabbiarsi lei si fionda tra le sue braccia, stringendolo forte ed annuendo.
 

“ Sono con te, comunque vada: non sei solo. Tutto per il bene di nostro figlio, della nostra famiglia “. Sentenzia la Regina, rassicurando così il suo re che ovviamente, ricambia l’abbraccio. “ Anche io, per il bene dei nostri figli sono pronta a tutto. Anche a questo “. Assicura, mentre finalmente lui non si sente più solo: ora pensa, sa di avere un’alleata che lo aiuterà nel bene e nel male. Ora pensa, saghe sua moglie non lo abbandonerà anche se un atto gravissimo come il furto della pietra di un Re si è reso necessario. Ed ora sa che, se servisse, lo aiuterebbe a rubare anche le pietre degli altri Re. Tutto, pur di salvaguardare la loro famiglia. Tutto, pur di riavere indietro loro figlio,

   
 
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