Fumetti/Cartoni americani > RWBY
Segui la storia  |       
Autore: fenris    09/03/2023    2 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“ Uff, dove mi hanno mandato?!”, esclamò Ozpin, sentendo subito il fiato mancargli dopo il teletrasporto. Si trovava in una zona di Atlas abbastanza isolata, in lontananza vide stormi di Grimm volanti incrociare la flotta Atlesiana, ma l'accademia era ancora in vista.

 

Preoccupato per i suoi compagni e la Reliquia, cominciò a incamminarsi.

 

Cadde in ginocchio, perdendo quasi la presa sul bastone. Si rialzò a fatica, quando sentì una terribile presenza dietro di lui. Una gelida rabbia, grande quanto un pianeta, che si avvicinava lentamente a lui.

 

Voltandosi di scatto, si ritrovò di fronte Hazel, che avanzava empio, con furiose scintille a decorargli occhi e dita.

 

“ Patetico.”, disse il picchiatore con un ruolo incredibilmente piatto, prendendo dalle tasche dei cristalli di Polvere. La sua Aura si espanse fino a raggiungere il cielo, confondendosi nello stormo di Grimm, mescolandosi con innumerevoli colori diversi.

 

“ Hazel. Dove aspettarmelo saresti venuto qui.”, disse triste Ozpin, alzando il suo bastone e trasformandolo in Gugnir. Le rune della lancia argentea brillarono, creando un debole ma stabile campo di energia che schermò Ozpin dalla forza di Hazel.

 

“ Sì, sono venuto qui per fartela pagare- disse il moro, innaturalmente calmo- per il modo in cui hai usato l'umanità. Ho venduto il mio onore, la mia integrita e qualsiasi altra cosa, solo per questo momento...”.

 

“ Non c'è bisogno di questo. Non so cosa ti aspetti di trovare, mio vecchio amico, ma dubito sia l'infinito inferno di sangue e dolore che Goetia intende a creare.”, cercò di ragionare il re degli Aesir. Milioni di nomi, conosciuti durante i lunghi secoli su Remnant, infestavano i suoi pensieri, navigando in un mare di rimpianti.

 

Quello di Gretchen, la sorella minore di Hazel, era tra i più recenti assieme a quello di Summer, ma non per questo meno doloroso. Una semplice aspirante Cacciatrice, neanche una giocatrice nella lunga partita tra lui e Goetia. E l'aveva mandata al massacro.

 

Chiaramente le parole appena pronunciate non erano quelle adatte a calmare la furia di Hazel, che raccolse tutta l'Aura emanata prima di lanciarsi all'attacco.

 

“ OZPIN!”, esclamò il potentissimo lottatore, continuando a sferrare pugni avvolti di energia elementale contro l'indebolito Aesir, che era certo sarebbe morto al primo colpo non fosse saltato in tempo usando Gugnir come asta, avvertendo i suoi muscoli strapparsi in preda a un dolore lancinante.

 

“ Hazel, credi davvero che Gretchen accetterebbe questo?”, cercò di ragionare Ozpin, creando barriere su barriere in cerca di un buco nella difesa avversaria. In risposta, Hazel gridò come indemoniato.

 

 

Questi si mosse con molta più agilità di quanta la sua stazza suggerisse. In una manciata di secondi chiuse l'avversario in una continua stretta di mosse, ognuna incredibilmente brutale ma altrettanto precisa.

 

Gugnir si mosse come avesse vita propria, parando ora un pugno ora un calcio, diminuendo anche se di poco l'impatto che Ozpin sentì ogni volta propagarsi dalle ossa fino al suo nucleo magico. Dopo una lunga ripetizione di quel gioco, riuscì ad allontanarsi abbastanza e con un gesto evocare una serie di rune attorno ad Hazel.

 

L'uomo si ritrovò bloccato da potenti catene, il suo Prana assorbito in parte da Ozpin per ricaricarsi e per concludere venne avvolto in una colonna di luce verde e bianca sufficientemente forte da raggiungere il cielo, portando con sé non pochi Grimm.

 

Ozpin fu tentato di esalare un sospiro di sollievo, ma si ritrovò in breve un pugno dritto nelle costole. L'aria lasciò i suoi polmoni assieme a un fiotto di sangue prima che bucasse tre edifici, venendo scaraventato via.

 

Quando si rialzò, oltre a sentire dolore indicibile in praticamente ogni parte del corpo, si trovò davanti Hazel, a sua volta coperto di sangue e bruciature. Era privo di pietà, enorme, quasi una forza primordiale.

 

Non molto diverso dai Giganti di ghiaccio e di fuoco. Odino era certo che, ovunque fossero, i suoi vecchi nemici stessero ridendo di lui.

 

“ Speravo di ucciderti nel pieno della forma, di farti ingoiare la tua stessa ipocrisia, ma sono veramente deluso- disse l'uomo sprezzante, avvicinandosi e prendendo un altro cristallo, non a caso a base di Polvere congelante- speravo di ucciderti al tuo meglio, di denunciare al mondo i tuoi crimini.... ma non vedo più il punto.”.

 

 

“ Allora uccidimi, non opporrò più resistenza- tentò di convincerlo Ozpin, usando Gugnir per rimettersi in piedi. Almeno sarebbe morto a testa alta, se quello era il suo destino- ma dopo rinnega Salem e va ad aiutare i difensori di questo Regno.”.

 

“ Io.... ci penserò, ma credo di essere già andato troppo lontano per loro. Addio, Ozpin.”.

 

Il pugno di Hazel si illuminò con una potente luce violacea, e senza ulteriori remore trapassò il petto dell'anziano preside. Il suo sangue lo inondò mentre guardava quasi apatico, sentendo gli organi di lui cedere sotto la propria Aura

 

Quando anche la luce lasciò gli occhi della vittima, Hazel si rialzò e si allontanò da quell'ingloriosa battaglia, incerto egli stesso su cos'avrebbe fatto. Poi sentì il rumore di un battito cardiaco, seguito dal riemergere dell'Aura nel suo obbiettivo.

 

Raggi di luce verde bucarono la pelle di Ozpin, che gridò dal dolore mentre si rialzava sotto lo sguardo sconvolto di Hazel. Corse di nuovo verso l'oggetto della sua rabbia, provando a menare un altro pugno solo per ritrovarsi la pelle incisa di rune verdi. Gridò in preda all'agonia e cadde in ginocchio.

 

Ansimando pesantemente, guardò davanti a sé l'entità in cui Oz si era trasformato. Una figura umanoide di puro Prana verde smeraldo, potentissima ed eterea, i cui lineamenti andavano vagamente a formare l'elmo e il mantello un tempo appartenuti a Odino. Nella sua mano destra, Gugnir sembrava una brillante stella a forma di lancia.

 

“ Spero.... spero i tuoi bambini ce la facciano.”, concluse il lottatore, sputando sangue per la semplice vicinanza con quel miracolo vivente. Pietoso nei confronti del suo vecchio amico, Oz evocò altre rune a coprirne la pelle. Nel giro di un istante, si ridusse in cenere senza il minimo dolore.

 

“ Riposa nel Valhalla, mio vecchio amico.... te lo sei meritato.”, fu l'unico commento della rinata divinità, che creò un nuovo cerchio di teletrasporto per tornare all'Accademia.

 

 

*****

 

Persino per un combattente esperto come Iskandar, in possesso di molteplici semblance, lo scontro in atto era tutt'altro che facile. Sia Mephistopheles che Kiritsugu erano incredibilmente rapidi e le loro doti magiche avevano raggiunto livelli incredibili, mentre i Grimm che li accompagnavano erano dotati di incredibili abilità fisiche, superando in velocità o mera difesa.

 

Anche il Knight of Owner faticava a tenere il passo al momento. Iskandar si ritrovò a difendersi su più fronti, materializzando armi energetiche che controllava grazie a un'instabile divisione mentale.

 

Il Grimm minotauro sbloccò finalmente quello stallo respirando a pieni polmoni e sputando verso il Conquistatore un potentissimo vortice. L'uomo, impegnato in un salto per difendersi dalle pallottole di Kiritsugu, non notò in tempo l'attacco, e si ritrovò schiacciato contro la porta dietro cui si trovava la reliquia.

 

 

“ Grrrrrr.... credete di poter battere così il Re dei Conquistatori?!”, esclamò il rosso, espandendo la sua Aura fino a dare al suo Knight of Owner un look draconico, avvolto di fuoco e vento. Una visione abbastanza potente da terrorizzare anche i suoi nemici.

 

Ma solo per un istante, dopo una breve sorpresa Mephistopheles infatti sorrise soddisfatto. Evocò con un gesto un'altra orda di Grimm minori, spedendoli tutti contro Iskandar. Questi li tagliò in brandelli senza la minima pietà, in cerca di Mephistopheles e Kiritsugu. Non si accorse, in preda alla fretta di vincere, che invece di dissiparsi i Grimm si stavano riconfigurando in quelle che sembravano le corde, chiudendosi in breve attorno a lui.

 

L'uomo flettè i muscoli al massimo per tentare di liberarsi, ma senza risultato, mentre avvertiva la sua stessa energia venire assorbita da essi per rafforzarla. Continuò a dimenarsi, tentando di liberare un braccio solo per sentire la pelle graffiata da quei legacci improvvisati.

 

Con un'espressione malinconica, Kiritsugu scese davanti a lui e puntò il proprio fucile d'ossa alla fronte del conquistatore.

 

“ Mi dispiace, Iskandar. Fossi stato un po' più forte....”, si lamentò il Counter guardian, la sua unica consolazione che avrebbe dato al guerriero una fine rapida invece dell'umiliazione che Mephistopheles gli avrebbe inflitto.

 

“ Lo so, non devi prenderti la colpa.”, sospirò il rosso condottiero, sapendo che il suo vecchio rivale aveva ben poche colpe. Il dito dell'Assassin si avvicinò al grilletto, mentre il sangue nero della canna si condensava in potenti pallottole.

 

Una saetta nera spinse però indietro Kiritsugu, schiacciandolo al terreno e rivelandosi essere un altro cavaliere coperto da una familiare armatura nera. Diede un fortissimo calcio alla testa bianca del Servant prima di dissolvere l'elmo, rivelando un familiare volto sontorniato da capelli violacei a porcospino.

 

“ Perdonate il mio ritardo, vostra maestà.”, disse Lancillotto, sorridendo al suo amato leader, felicissimo di vederlo.

 

Mephistopheles provò subito ad attaccarlo da dietro, generando un fulmineo scambio di colpi tra spada e forbici, ma si ritrovò quasi subito scagliato all'indietro, e una coppia di slash energetici lo privò di entrambi gli arti.

 

“ Lancillotto, che piacere vederti!”, esclamò felice il Conquistatore, venendo liberato da una rapidissima serie di fendenti.

 

“ Non dirlo neanche, è il mio dovere difendere il mio signore.”, rispose Lancillotto, prima di parare un attacco del minotauro e riformare il Knight of Owner per rispondere rapidamente e con brutalità, tagliandogli in breve le corna, saltellando rapido per evitare i suoi colpi di mazza.

 

La tigre saltò a sua volta verso Iskandar, che stavolta la prese con un pugno dritto nella mascella, prima di farle saltare la testa con un colpo di pistola.

 

 

“ Ma che dolce rimpatriata. UCCIDETELO!”, ordinò Mephistopheles dopo aver rigenerato gli arti. Una nuova orda di Grimm si lanciò contri i due Cacciatori, che mulinarono le spade con una combinazione praticamente perfetta, mescolando fendenti elementali d'ogni tipo per tagliare la corrotta carne di quelle bestie.

 

 

Il Minotauro tentò un'ultimo attacco verso Lancillotto, che tuttavia riformò il Knight of Owner appena un istante prima che la mazza gli calasse sul cranio. Il tempo di formare un glifo di polvere, e metà del busto si separò dalla bestia.

 

 

I due Servant presenti avevano assistito a quell'incredibile cordinazione e abilità rispettivamente con speranza e con rabbia. Rabbia nel pensare che un piano così ben costruito sarebbe potuto crollare con qualcosa di semplice come la differenza di potere.

 

Il Caster evocò stavolta un mezzo esercito di cloni, sufficienti a coprire l'intera stanza ovale in cui si trovavano, decine o anche centinaia di occhi malefici che rivolgevano tutto il loro odio ai due eroi.

 

“ Kiritsugu, rallenta il tempo.”, ordinò l'homunculus al poco collaborativo collega, che fu costretto ad attivare uno dei suoi più potenti incantesimi temporali. Sia Iskandar che Lancillotto si ritrovarono all'improvviso immobili, mentre ognuno dei cloni di Mephistopheles evocava un cerchio magico, pensando di avere i suoi avversari in pugno.

 

“ Pensa davvero di averci già sconfitti?”, commentò Lancillotto deluso, espandendo il più possibile la sua Aura, mischiandola a quella del partner.

 

“ Dimostriamogli quanto si sbaglia.”, sorrise Iskandar, aggiungendo alla sua energia una sfumatura bianca prima che cominciasse a vorticare, prendendo la forma di una grande testa di drago.

 

L'intera Accademia tremò per la potenza scatenata da Mephistopheles, che fu tentato di cantare vittoria, solo per essere afferrato da un artiglio di drago.

 

Si ritrovò di fronte la famelica espressione della famelica espressione di un avatar draconico, al cui interno Iskandar e Lancillotto galleggiavano soddisfatti. Con un secco movimento, il Caster si ritrovò sbattuto davanti alla stanza della reliquia, mentre il drago cominciò a caricare un potente getto di energia rivolto a Kiritsugu.

 

Questi in risposta rimase immobili, lieto di poter venire distrutto una volta per tutte, negando a Goetia la Reliquia.

 

' Ilya, Irisviel, Arturia.... sto tornando da voi.', fu il pensiero felice del Counter Guardian, che aprì le braccia, pensando che a breve sarebbe ritornato nel Trono degli eroi. Poco distante però, Mephistopheles si alzò nonostante le ossa in frantumi, avvolto da un cupo alone nero.

 

Senza capire cosa gli stesse succedendo, saltò in aria, diretto verso Kiritsugu.

 

' Mi dispiace, Mephistopheles. Sei stato molto utile, ma non posso permettere che Kiritsugu muoia.', disse una familiare voce femminile all'Homunculus, che ringhiò furente al pensiero di essere usato come scudo umano.

 

“ Che.... CHE TU SIA MALEDETTA, SALEM!”, esclamò il Caster corrotto, gridando con quanto fiato aveva nei polmoni, spingendo avanti Kiritsugu e prendendo il suo posto sotto la zampa dell'avatar draconico.

 

Il Magus killer si ritrovò col fianco a terra, dove guardò senza un'oncia di graditudine il sacrificio del collega. Alzò invece una mano verso i due avversari.

 

“ Iskandar, sbrigami a distruggermi prima che....”, esclamò, ma il Conquistatore non fece in tempo a voltarsi che venne avvolto da una nube di fumo nero,trasportandolo sulla balena volante.

 

I due partner, sfiniti dallo spreco di energie, tornarono normali, e rilasciarono allo stesso tempo un potente sbuffo.

 

 

“ Lancillotto, grazie ancora per l'aiuto. Come hai fatto ad arrivare in tempo?”, domandò Iskandar dopo aver preso un po' di fiato.

 

“ Avevo chiesto ad Hassan un passaggio nel caso ci fossero stati problemi ad Atlas. I suoi accoliti sono in giro per la città a dare una mano.”, spiegò il cavaliere. Dopo un po' riuscì a rimettersi in piedi

 

“ Hai fatto bene. Ora però vai ad aiutare i ragazzi. Dobbiamo ripulire la città prima di attivare quella maledetta Reqliquia.”.

 

*****

 

Il team JNPR e i CVFY si erano teletrasportati ad Atlas assieme a Glynda, assieme a una manciata di squadre da Mistral e Vacuo. Ci furono abbracci, pacche sulle spalle e incoraggiamenti mentre Winter radunava tutti in una sala piena di cerchi magici, dove già i primi Servant stavano apparendo.

 

“ Come state?”, disse Blake, quando vide Ruby ed Emil avanzare verso di loro in carrozzella, ancora malconci per lo scontro con Caligola.

 

“ Un po' malconce, ma vive.”, disse Ruby, avanzando sulla sua sedia a rotelle. Con la coda dell'occhio vide inoltre due volti familiari accanto agli Ace Ops, vestiti con la divisa di Atlas.

 

“ Emerald e Mercury si sono comportati bene?”, domandò Emil per lei, notando come anche i due ex seguaci di Salem portassero i segni della lotta.

" Oh, sì, senza di loro proteggere la zona del mercato sarebbe stato molto più difficile.", li rassicurò Weiss.

 

“ Ragazze, tocca a voi. Dovete evocare un servant.”, disse Harriet, approcciando il gruppo. Ruby in risposta prese dalla tasca delle medagliette col simbolo di lei e delle compagne, che mise in un sacchetto. Lo agitò per un po' e quindi prese una medaglietta a caso, trovandovi dipinto un fiore giallo.

 

 

“ Yang, tocca a te.”, disse alla sorella, che si diresse verso il cerchio di evocazione ed espanse la sua Aura con una certa trepidazione. Non era certa di essere la migliore per evocare il servant di cui il suo team aveva bisogno, soprattutto temeva di evocare qualcuno privo di controllo come Caligola.

 

L'Aura dorata della pugile esplose fin da subito, superando persino alcuni dei Cacciatori professionisti presenti mentre recitava ad alta voce la formula d'evocazione, avvertendo la propria coscienza toccare uno dopo l'altro innumerevoli Spiriti eroici.

A uscire dal cerchio infine fu un cavaliere ammantato in un'armatura bianca con linee rosse, il volto coperto da un pesante elmo con due corna. Nella mano impugnava un'elegante spada dal dorso cremisi.

 

Nonostante il minaccioso aspetto dell'armatura non era molto possente. Anzi, era anche più basso di Weiss.

 

L'elmo sembrò scomporsi, rivelando un volto sbarazzino, lo stereotipo del maschiaccio. Due occhi rossi, che ricordavano tantissimo quelli di Yang con la sua semblance attiva, squadrarono la sua evocatrice.

 

“ Salve.... mi chiamo Mordred- disse posando la punta della sua spada a terra- Sei tu il mio master?”.

 

“ Sì. Mi chiamo Yang Xiao Long. Che classe sei?”.

 

In risposta uno sbuffo di Prana rossastro accanto all'appena evocata Mordred si trasformò in quella che sembrava una tavola da surf, che si posò a pochi centimetri dal terreno.

 

“ Saber e Rider in contemporanea, sembra. Abbastanza insolito per me.”, rispose la ragazza, salendo sul veicolo improvvisato.

 

“ Ma funziona meglio per noi. Molto lieta di conoscerti, non vedo l'ora di combattere al tuo fianco.”, disse Yang, stringendole la mano, gesto ricambiato dopo qualche attimo di esitazione. In quel momento Lancillotto entrò nella stanza, e si diresse subito verso Weiss per assicurarsi che stesse bene. Solo all'ultimo si accorse dell'ultimo componente del team RWBY, che gli rivolse uno sguardo furente.

 

 

“ LANCILLOTTO!”, esclamò irata, con una scintilla negli occhi che prometteva mera distruzione.

 

“ Mordred, sei proprio tu?!”, chiese a sua volta Lancillotto, indietreggiando un pò inquieto. Weiss lo guardò sorpreso, non abituata a queste reazioni del suo primo insegnante.

" Vi conoscete?".

" Sì, è il figlio del re che seguì molti millenni fa. Come potete immaginare, mi detesta.".

                                                                                             *******

Salve a tutti, si avvicina sempre più la fine di questa saga, spero che sia stata di vostro gusto finora, chi si aspettava Mordred come Servant delle protagoniste?

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > RWBY / Vai alla pagina dell'autore: fenris