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Autore: __eryn__    13/03/2023    1 recensioni
Sono passati mesi da quando Melville ha perso la sua memoria. Ci sono solo due elementi che lo collegano al suo passato: un'ocarina che porta sempre con sé e una melodia.
Dopo quell'accaduto, il giovane quattordicenne ha iniziato a vivere una vita tranquilla e monotona con un anziano agricoltore che lo accolse a casa sua.
Il ragazzo ricambia l'accoglienza del vecchio lavorando nel suo campo di grano chiedendo tutte le sere alla luna domande sulla sua memoria.
Una notte, però, tutto cambia non appena lo spirito della Luna si palesa nell' orto rivelandogli che le risposte che cerca può trovarle solo nel borgo di Irurel.
Così Melville si dirigerà al borgo alla ricerca dei suoi ricordi, farà la conoscenza con due simpatici adolescenti ma scoprirà che quel luogo ha un'influenza negativa su di lui che gli farà combattere con delle crisi che lo portano a pericolosi sdoppiamenti di personalità.
Genere: Angst, Avventura, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 9

L'ORDINE DELLE STREGHE
POV: MELVILLE
 
Nicole si mette comoda, rilassa le spalle e poggia sul materasso entrambe le gambe vestite ancora con le calze retinate mettendosene una sopra l'altra con i piedi sovrapposti al livello dei talloni.
<< L'Ordine non è altro che una grande organizzazione di cui fanno parte solo le streghe più potenti, il loro compito è quello di prestarsi alle esigenze che vengono loro comunicate. Ad esempio una donna incinta si reca dall'Ordine per farsi dare un incantesimo di protezione >>
<< Incantesimo? Tu sai realizzare la magia? >> Le domando mettendomi comodo anche io poggiando le mani sulle caviglie. 
<< Non la chiamerei proprio "magia". Non necessitiamo di incantesimi "magici" ma il nostro potere è inteso come incanto della vita e potere personale sfruttando le energie naturali. Propiziare la fertilità attraverso ingredienti e procedimenti è un tipo di incantesimo >>
Rimango sorpreso da quello che mi ha spiegato, a quanto pare la stregoneria è molto più complessa di quel che pensassi. 
<< Lavoriamo sulle energia, quelle che attirano e respingono forze uguali o contrarie, la chiamerei connessione energetica con chi sta praticando l'incantesimo! Si passa l'energia dalla mano attiva a quella recettiva >> 
Contraggo le sopracciglia con cenno interrogativo, ammetto di essermi perso.
Energie? Mano attiva e recettiva? 
<< Anche gli alchimisti usano gli stessi prodotti naturali delle streghe ma a differenza nostra sono considerati dei maghi perché loro creano pozioni magiche come antidoti, pozioni curative, ma anche bombe soporifere o accecanti e sono al servizio del re e della corte reale. Le streghe, invece, eseguono rituali per la protezione, fertilità e per esercitare le proprie energie tramite le proprietà di cristalli e erbe con l'aiuto anche delle fasi lunari e solari, divinazione >>
<< Wow... >> 
Sono meravigliato, Irurel sembra abitare da persone straordinarie.
Il mestiere della strega sembra essere molto complicato da come me lo ha descritto. 
<< Prima hai detto che vorresti ripulire l'Ordine dalla corruzione, cosa intendevi? >> Le chiedo e lei sospira.
<< Come ti dicevo l'Ordine è corrotto e le Streghe Supreme stanno adoperando degli incantesimi proibiti e pericolosi pur di allietare una tra le richieste degli abitanti di Irurel >>
<< Perché lo fanno? >>
<< Ottima domanda, secondo loro sono incantesimi che solo le streghe più anziane e con più esperienza possono insegnare >> Nicole si schiarisce la voce e continua a spiegare: << Sanno di avere la conoscenza delle formule proibite perché sono state tramandate da generazioni in generazioni. Nonostante sono incantesimi intollerabili le Supreme non vogliono disperdere questa loro grande conoscenza. Secondo la decisione da loro presa le apprendiste devono prendere esempio da loro così da continuare a tramandare le formule più antiche >>
<< In pratica se ne vantano >> Un sorrisetto di incredulità compare involontariamente sul mio viso e incrocio le braccia.
<< Esatto, quasi si esaltano di avere questo sapere ed è per questo che vogliono insegnare quanto siano grandi i loro poteri per far vedere che sono delle streghe molto potenti. Vogliono mantenere la conoscenza di tutte le formule e tramandare anche quelle alle giovani streghe. Secondo me, però, puoi mostrare la tua enorme competenza degli incantesimi anche senza usufruire delle maledizioni! >> La vedo stringere le mani in pugni. Sembra davvero arrabbiata contro il pensiero delle Supreme. 
<< Fortunatamente ora sono in poche ad adottare la formula proibita, molte apprendiste hanno capito che la magia occulta senza la legge dell'energia porta solo guai >> Sospira per poi continuare: << C'è un motivo per cui sono proibite, solo noi streghe conosciamo gli effetti negativi che procurano le maledizioni. Purtroppo non posso svelartele >>
<< Non importa, avranno sicuramente un esito molto pericoloso per preoccupartene così tanto >>
Nicole annuisce per poi guardarmi fisso negli occhi ambrati.
Noto che ha aggrottato la fronte e uno sguardo perplesso di stampa sul suo viso.
La guardo mostrando un cenno interrogativo, perché mi sta fissando improvvisamente?
La vedo avvicinarsi a me e i miei occhi si spalancano con un'espressione sorpresa e le mie guance si tingono di rosso per l'imbarazzo.
La sento toccare con le dita uno di quei misteriosi fili color ocra che sono appiccicati sulla mia guancia e lo tira leggermente facendomi gemere piano. 
<< Ti fanno male? >>
<< In realtà no... è come se facessero parte di me, però non si estraggono >> Faccio le spallucce. 
<< Che strano... chissà se mia madre ne sa qualcosa >>
<< Che intendi? >> Le domando incuriosito. 
<< Magari conosce qualche formula per levarteli, oppure possiamo chiedere all'alchimista! >> Esclama saltando giù dal letto con un balzo più che deciso. 
Ad interrompere la sua intraprendenza è il suono del mio stomaco, uno o più brontolii. 
Il mio viso si colora di rosso fuoco per la vergogna e mi copro il ventre con le braccia.
<< Non hai mangiato? >>
<< Ehm... veramente no, o meglio, prima di essere catturato da Daiana avevo mangiato a casa di... >>
Non riesco a dire il suo nome.
Non sento di essere più degno di nominare Cedric.
Ho cancellato dalla mia testa tutti i suoi buoni insegnamenti e dovrò continuare a farlo per rubare la corona al principe.
Mi manca... mi manca il mio unico punto di riferimento.
<< Melville... tutto bene? >> Alzo lo sguardo verso di lei e mi accorgo che mi guarda preoccupata.
Cerco di estrapolare il movito per cui ha iniziato a fissarmi negli occhi con quello sguardo e, poggiandomi una mano sulla guancia, mi accorgo che è completamente bagnata.
Sto piangendo? 
<< Ah... ahah, scusami >> Mi asciugo le lacrime con i guanti.
<< Non devi scusarti! >> Lei si avvicina nuovamente a me e mi abbraccia stretto a lei. 
Uno strano e piacevole calore si sta infondendo su di me.
È una sensazione gradevole... mi sento all'improvviso più tranquillo.
Mi accorgo che le lacrime si sono fermate e lentamente Nicole fa qualche passo indietro.
<< Non sei solo, d'ora in poi ti aiuterò a ritrovare la tua memoria. Sempre se vuoi necessitare del mio aiuto! >> Il suo viso diventa bordeaux e io le sorrido con le guance ancora rosse.
<< Grazie, Nicole >>
Sentiamo bussare alla porta e ad entrare è sua madre.
<< La cena è pronta, venite a mangiare >> Sorride per poi uscire dalla stanza.
Entrambi scendiamo dal letto e ci dirigiamo verso la sala da pranzo e la mia vista si posa sul tavolo ben apparecchiato.
Mi siedo vicino a Nicole e sua madre ci porge una porzione di zuppa di zucca ciascuno e delle fette di pane appena tagliate.
Il profumo di quel piatto è così aromatico e inebriante che mi invita volentieri a immergere il cucchiaio nella zuppa. 
Avvicino le labbra e mando giù, un inebriante e squisito sapore si sparge in tutta la bocca. 
È così delicata, davvero buona. 
<< Vedo che ti piace >> A parlare è la madre di Nicole e mi volto verso di lei notando il suo dolce sorriso. 
<< S-sì! >> Esclamo con un tono un po' in imbarazzo. 
È la prima volta che mi ritrovo seduto a tavola con più di una persona. 
Noto gli occhi dell'apprendista strega guardare sua madre e poi fissare me per quale secondo. 
A cosa starà pensando? 
Forse il discorso di sua madre quando le parlava di me la starà influenzendo su ciò che pensa? 
<< Mi fa piacere sentirtelo dire >>
<< Susan, questa volta ti sei davvero superata! >> Alza la voce il padre di Nicole con un certo entusiasmo. 
<< Grazie, Ethan caro >> 
Si scambiano un bacio, poi mi volto verso Nicole. 
<< Ne avevi mai mangiata una? >> Mi chiede l'apprendista indicando la zuppa. 
<< Con la zucca mai, ne ho mangiate con i legumi, con i funghi, con il farro, con il pesto, carciofi... mi piacciono molto >> 
<< Te le preparava l'anziano signore che ti ha accolto da lui? >> Mi domanda incuriosita e io annuisco soltanto. 
<< Un giorno voglio preparartela una anche io, così mi dirai cosa ne pensi >>
<< Volentieri >> Le sorrido dolcemente e Nicole arrossisce sulle guance sorridendo anche lei. 
<< Scommetto che se ci fosse stato Caleb a tavola ti avrebbe detto di non avvelenarlo con la tua cucina! Ahahah! >> 
<< Papà! Anche a tavola devi nominare "quello"? >> Esclama diventando completamente bordeaux. 
<< Piuttosto di Caleb, suo padre ci ha portato il miele! >> Parla Ethan porgendo un barattolo di miele e serve a tutti un cucchiaino. 
<< Chi è Caleb? >> Domando incuriosito e Nicole mi risponde con un tono secco: << Un cretino >>
Sua madre sospira rassegnata per poi guardarmi e dirmi: << È un ragazzo giovane come voi, intraprendente, dinamico e soprattutto testardo come Nicole >>
<< Non è giovane! È più vecchio di me di un anno! >>
<< Un anno, che sarà mai! >> Ridacchia suo padre e lei torna con il viso rosso a mangiare il miele. 
Assaggio anche io quell'aroma delicato e dolce. 
È buonissimo. 
Ha un colore così particolare. 
<< Siamo solo amici >> Precisa Nicole con un tono impacciato. 
<< "Amici" >> 
<< Mamma! Ti ci metti anche tu? Melville non pensare male, è solo un bamboccio! >>
Il suo imbarazzo mi fa sorridere. 
L'atmosfera che si prolunga durante la serata è così tranquilla da farmi dimenticare delle preoccupazioni.
Mi accorgo del forte legame tra Nicole e i suoi genitori, sembrano molto uniti.
Lei ha incominciato a raccontare ciò che ha studiato oggi citando il Grimorio, che, da come lo ha descritto, credo si stia riferendo al suo libro di incantesimi.
Vederli così uniti da quel calore familiare mi fa pensare a Cedric. 
Proprio in quell'istante sento di avere un disperato bisogno di una famiglia.
Qualcuno che mi protegga, soprattutto per quello che mi aspetterà domani. 
 
   
 
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