Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: ReikaDragneel94    15/03/2023    1 recensioni
Izuku e Katsuki erano amici d'infanzia, fino alla fine delle elementari, ma da lì per oltre quindici anni i due non si videro più finché, come ho detto, dopo quindici anni, i due si incontrarono a causa di un "caso" che l'agenzia per cui lavora Bakugo non li fece incontrare. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, ma se il biondo nel rivedere l'amico, cresciuto e cambiato, si era fato una vita, giustamente, ed era andato avanti e ciò lo scombussolasse?
Se ne volete sapere di più recensite in molti ciao!
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7° Ferie
 
 
 
Era passato un mese dal loro rientro dalla missione; Shoto e Katsuki non fecero rapporto su richiesta di Izuku e disse loro di usare del tempo per riposarsi e riprendere le forze. I due ragazzi lo fecero tranquillamente anche se per Katsuki non andare da Izuku per parlare e non fare niente fu una tortura; nel mentre Izuku si godeva la compagnia della madre, di Nunzia o del suo portatile con i file che aveva recuperato abbondantemente. Quei documenti che trovò e revisionò non poté non credere ai suoi occhi, c’erano “rapporti” su suo padre e di quel maledetto incidente in cui era stato coinvolto; strinse più volte le mani a pugno, avrebbe vendicato tutti quelli che purtroppo furono coinvolti ed erano stati feriti o per giunta danneggiati da quel Governo ormai inavvertitamente corrotto.
-Izuku?- Lo chiamò una voce maschile
-Chi... ah... sei solo tu- sospirò nel vedere Hawks
-Ti disturbo?- Corrugò la fronte
-No, no, cosa ti porta qui Hawks?-
-Sapere come stai... sono quasi due mesi che non ci vediamo-
-Ti devo ricordare che... ascolta Hawks- si alzò, -Non posso più girarci intorno-
-Capisco- abbassò la testa
-Non possiamo più stare insieme, ho capito che ci sono veramente delle cose che non funzionerebbero per niente tra noi; era da un po’ che ci stavo pensando in realtà- sospirò
-Mi... stai dicendo che eri... come dire, dubbioso di noi ancor prima di rincontrare Bakugo?-
-Sì... è da quasi due/tre anni... non ti ho detto nulla perché... ci tengo a te e volevo vedere se riuscivo io a ritrovare la nostra scintilla, ma... questo lasso di tempo mi ha fatto capire molte cose-
-Capisco... ma... ti posso dire una cosa?- Dolce
-Sentiamo- più rilassato
-Ci tengo anch’io a te ok? Quello che sto per dirti è per tenerti al sicuro-
-Va bene, vai avanti-
-Non farti coinvolgere in vendette o in casi in cui viene tirato in ballo Bakugo, te ne prego, volente o non lente lui si è attirato delle attenzioni non appropriate per un Pro Hero-
-Di che genere?-
-Per il tuo bene, non ti posso dire nulla-
-Fa come vuoi... ci vedremo in giro mi sa- congedandolo
-Sì... ci vedremo prossimamente almeno spero-.
Lo vide lasciare la stanza e si accorse di una sua piuma caduta o lasciata a posta e questo lo fece ghignare; gli si avvicinò cauto e da lì cercò con gli occhi ogni singola presenza che potesse identificare altre sue simili. Per sua fortuna ne trovò poche e poi le bruciò una dopo l’altra, dopo di che si diresse nelle sue stanze e le cercò anche lì, ma quella volta non ne trovò nessuna; si buttò sul letto e poi prese il suo cellulare dove trovò delle chiamate perse dai suoi superiori e così li chiamò per sapere il motivo. La causa di tali chiamate era che avevano una missione da affidargli in Australia, ma non avendo risposta l’avevano passata ad un altro agente; Izuku si scusò trovando la scusa che per tutto il tempo era rimasto in palestra ad allenarsi e la cosa funzionò visto che lo lodarono per il duro impegno, però gli ricordarono che doveva staccarsi ogni tanto da essi. Li ringraziò per la premura ed assicurò che stava giustamente pensando di prendersi una vacanza di qualche giorno, ovviamente sarebbe stato a portata d’orecchio se necessario; i suoi superiori rimasero in silenzio per poi confermare che il giovane per quanto prendesse le pause tra una missione e l’altra non aveva mai preso delle ferie effettive e così gli promisero che il periodo che avrebbe scelto per le vacanze non lo avrebbero mai contattato per poi chiudere la telefonata.
-Izuku?- Lo raggiunse sua madre
-Ehi- le sorrise
-Stai progettando di prenderti una vacanza- dolce
-Beh sì, non so quando, ma sì, perché?-
-Se lo fai... vorrei che ti portassi dietro Katsuki-
-Wow! Mi stai organizzando un appuntamento semi al buio- ridacchio e lei fece altrettanto
-Diciamo di sì... state insieme voi due?-
-Mamma!- Sorpreso, -In ogni modo... non ancora-
-Allora sfrutta questa vacanza no?- Sorrise divertita, -Hai rotto però con Hawks?- Seria
-Sì, oggi stesso-
-Bene, perché avevo sempre pensato che non fosse adatto a te-
-Oh, ma...-
-Non ho detto nulla perché eri felice- sorrise calma, -Ma sarei più serena se stessi con colui che ti conosce meglio di tutti, nonostante gli anni di separazione-.
Il figlio la rassicurò dicendole che ci avrebbe pensato, ma nel frattempo era meglio restare vigili soprattutto dopo quello che aveva saputo, la donna divenne più seria ed attenta e raccontò anche lei cosa aveva sentito mentre il figlio era via; quelle notizie fecero diventare ancor più serio il giovane, perché sapeva che non potevano essere mere invenzioni o delle false divulgazioni perché nessuno si sarebbe aspettato che Inko Midoriya, una umile segretaria stava aiutando qualcuno a sabotare l’organizzazione. La ringraziò per quelle informazioni, ma le chiese di stare comunque attenta perché sarebbe stato rischioso per lei, certe cose doveva rimanere all’oscuro o non seguirle affatto; a sua volta fu lei a rassicurarlo che sarebbe stata attenta perché tanto passava talmente inosservata e che andava sulla “lapide” del marito per fare “quattro” chiacchiere e piangere che nessuno avrebbe pensato a lei. La loro conversazione fu interrotta da un leggero bussare e la voce di Nunzia che sembrò chiamarlo dicendogli che aveva visite nel suo studio e che tale persona sembrava decisamente nervoso e pronto ad esplodere e quell’ultime parole, Izuku capì che era arrivato Katsuki; sbuffando divertito si alzò e si diresse di nuovo in ufficio dove ad attenderlo c’era proprio il biondo cenere in borghese a quanto pareva, cosa che gli fece un certo effetto, lo trovava sexy quanto quando aveva quella divisa quasi attillata sugli addominali.
-Beh... che porta qui un civile in questo posto?- Alzò la voce per farsi sentire un po’ da tutti
-Se ricorda ho un colloqui con lei- si girò Katsuki con mezzo ghigno
-Bene, bene, iniziamo- chiudendo la porta a chiave, -Che diamine ci fai qui?!- Serio
-Dalla tua espressione facciale, devo pensare che non sei per niente felice di vedermi-
-Tu cosa pensi?- Alzò ironico un sopracciglio, -Kacchan sei entrato, non si sa con quale scusa, in un ufficio di spie e non in un colloso aziendale- incrociò le braccia avvicinandosi
-Tranquillo, mi ha aiutato la tizia straniera-
-Nunzia? Questa è bella- ridacchiò
-Lo so- per poi afferrarlo per i fianchi, -Sul serio non sei felice di vedermi?- Sussurrò al suo orecchio
-Se devo essere sincero, sì sono felice di vederti- abbracciandolo, -Ma comunque è pericoloso per te venire qui- serio
-Lo so cosa credi, ma non resisto più- baciandolo
-Quante... ferie... hai... in... arretrato?- Tra un bacio e l’altro
-Un bel po’, cos’hai in mente? Una fuga romantica?- Ridacchiò
-Qualcosa di simile, che dici di quelle due mete americane di cui ti parlavo l’ultima volta? Beh pensavo di passarci le vacanze-
-Oh... vuoi finalmente portarmi con te in missioni private?- Gli leccò l’orecchio
-Mmm... qualcosa del genere... allora, accetti?-
-Certo che sì, dimmi solo quando partiamo e farò le valige-
-Bene, mi organizzo e ti avviso- gli sfiorò il rigonfiamento nei pantaloni.
Da lì i due non si parlarono più e fecero tutto a gesti facendo gemere l’uno e poi l’altro finché entrambi non si spogliarono a vicenda rimanendo nudi e si divertirono su quella scrivania; avevano un ottima resistenza e quando si ripresero si guardarono quasi sorpresi per tutto, come se fosse una cosa nuova per loro anche se non lo era. Si rivestirono alla velocità della luce, quando sentirono dei passi molto professionali arrivarono alle loro orecchie e pochi minuti erano comparse Nunzia e Himiko, quest’ultima sembrava decisamente senza alcun controllo di se, era come se fosse la sua mente non fosse lì.
#Deku# seria
#Watcher cosa ti porta qui con lei?# Esaminò la bionda cenere
#In questo momento è stata contattata da Dabi, per sapere dove fosse#
#Va avanti#
#Sono riuscita a prendere tempo, ma serve la tua autorizzazione per farla mandare via#
#Cerca che i due si incontrino da qualche parte sotto la nostra sorveglianza, non voglio che ci sfugga la possibilità di catturare anche questo tipo#
#Va bene procedo adesso# uscendo
-Sei...- iniziò Katsuki
-No, la lascerà andare appena vedrà Dabi... ho la sensazione che succederà qualcosa e noi saremmo già in là dove dovremmo essere-
-Ma così...-
-Kacchan ti preoccupi un po’ troppo, su, procedi a prendere le tue meritate ferie o dovrò...- sussurrò, -Trovare un sostituto lontano da te quando sarò là- gli fece l’occhiolino prima di andarsene a fare le valige.
Katsuki divenne prima rosso per l’imbarazzo e poi per la rabbia nel pensare che il suo Izuku potesse effettivamente provarci con un altro uomo, per lui il verdino era solo suo e di nessun altro; era uscito di corsa per andare in agenzia per costatare effettivamente quanti giorni poteva utilizzare ed effettivamente non avendosi mai fermato aveva risparmiato un bel po’ di ferie. Ne prese per un mese e non disse mai dove andava per evitare pettegolezzi e che lo chiamassero in servizio, perché aveva la netta sensazione che sarebbe potuto accadere; nell’uscire dalla sua agenzia però incrociò Shoto che da un po’ che non lo faceva, i due si guardarono e con un solo cenno del capo, si scambiarono un semplice saluto o così sperò Katsuki, ma l’altro lo bloccò per un polso, -Bakugo?- Lo chiamò
-Cosa vuoi bastardo a metà?- Seccato
-Sta attento Bakugo- serio, -Ho una brutta sensazione-
-Certo starò attento- alzò gli occhi al cielo
-Ho visto Dabi- sussurrò
-Cosa?- Si girò a guardarlo, -Tuo padre lo sa?-
-No, di questo non ho fatto parola con nessuno, tranne con te adesso- serio
-Perché?- Per poi farsi trascinare in un posto appartato dall’altro
-Per il semplice fatto, che ho la sensazione che presto tenteranno di farti fuori di nuovo, come sospetta Deku-
-Potrebbe anche essere- pensieroso; -Se così fosse, vorrei che tu mi facessi un favore, mentre sarò via- serio
-Quale?- Altrettanto serio
-Vorrei che tu trovassi tutto ciò che si può sapere su di lei- mostrandogli una foto
-Sospetti qualcosa su di lei?-
-In un certo senso, sì- annuisce
-Ok, farò qualche ricerca- calmo mettendo via la foto; -Ora inizio il mio turno, ti auguro una buona giornata e... guardati sempre le spalle-
-Sarà fatto- da lì si divisero.
Passarono alcuni giorni, dove Izuku e Katsuki si organizzarono per le loro meritate “vacanze”, liberi da doveri del lavoro e di “indagare” senza troppi problemi; se da parte di Izuku le ferie gli furono concesse senza troppi problemi, grazie al fatto che si era sempre impegnato ed aveva svolto le sue missioni senza quasi mai sbagliare, dall’altra parte per Katsuki fu una guerra con Endeavor, se non fosse stato per Shoto, quel giorno Katsuki avrebbe rischiato seriamente di perdere il posto di lavoro. In ogni modo, la loro prima meta fu l’isola di Porto Rico e poi andarono in Florida; in entrambi i loro obbiettivi non furono facili da raggiungere essendo poco trafficate e vicini all’area più pericolosa essendo vicino al golfo del Messico.
Durante i loro soggiorni in entrambe le isole, fecero i turisti che si godevano i posti e cercando di non attirare troppo l’attenzione si informarono delle condizioni in cui erano con la sicurezza ed altro, solo per avere un’idea chiara del posto; poterono anche assaporare la pace d’essere solo loro due, finché un pomeriggio al loro hotel non si fece vedere un Pro Hero americano che chiese loro di seguirlo. Izuku corrugò la fronte e per fino Katsuki era sospettoso, ma vedendosi “costretti” dalle circostanze lo seguirono verso un’agenzia eroica locale; lì furono accolti con una serietà che mise in allerta il giovane Izuku che corrugò la fronte e chiese il motivo della loro convocazione.
#Siete giapponesi, giusto? Siete qui in qualità di turisti# calmo, leggendo un foglio
#C’è qualche problema?# Cordiale Izuku, #Abbiamo infranto qualche regola per caso?#
#No, no, non siete ne in arresto e nient’altro, ma abbiamo bisogno di parlare con voi di una cosa molto importante# serio l’uomo
#Di cosa si tratta? Siamo entrati legalmente come turisti# commentò Katsuki
#Lo so giovanotto, ma tu sei un Hero ed il tuo amico qui è una “spia”#
#Dalle sue parole, deduco che non è il motivo per cui siamo qui, ma per il nostro ruolo a casa nostra# ragionò Izuku
#Precisamente# annuisce l’uomo; #Da un po’, la prigione Pandemonium è stata presa di mira da delle creature che provengono dal Giappone, che voi chiamate Nomu#
#Perché solo lì?# Si domandò Katsuki
#Ricordati che lì dentro, sono rinchiusi All For One e Tomura Shigaraki, ha senso se hanno cercato di distruggere la prigione# commentò Izuku
#Esattamente signor Midoriya... a proposito siete imparentato con Hisashi Midoriya?#
#Sì, è mio padre, io sono Izuku Midoriya# sospirò
#Allora è giusto che abbiate questo# si alzò e prese qualcosa da dietro un quadro, #Tenete, il signor Midoriya mi disse di consegnarlo a suo figlio e so che lo siete, abbiamo controllato dopo che lui mi consegnò la busta#
#Sa che cosa contiene?# Serio Izuku
#Non mi sono permesso di leggero e darlo a nessun altro# serio, #Vostro padre è stato categorico#
#Eravate amico di mio padre, vero?# Mezzo sorriso, #Sono felice che abbia dei buoni rapporti con qualcuno#
#Possiamo tornare un attimo a cose serie?# Chiese Katsuki, #Perché non avete avvisato il nostro Governo di quello che è successo qui?# L’uomo si fece serio
#Mi creda signor Bakugo, ci abbiamo provato, ma secondo loro essi sono stati distrutti tutti quanti e quindi impossibile tutto ciò# secco
#Insabbiamento, dovevo aspettarmelo in un certo senso# serio Izuku, #Sospettavamo da un po’ signore che ai vertici del nostro Governo ci sia qualcosa che non va# serio
#Come tuo padre hai un intuito fuori dal comune# sorrise mesto, #Vi darò supporto d’ora in poi# serio; #Se in futuro avrete bisogno d’aiuto per “ripulire” il vostro Giappone, la mia agenzia e molte altre, vi sosterremmo#
#Grazie signore, per il momento non possiamo fare molto, perché non possiamo attirare già da subito l’attenzione#
#Posso capire... se volete altre informazioni sensibili sono a vostra disposizione#.
A quel “lascia passare” indiretto, Izuku non poté non sorridere, quasi, soddisfatto e quindi procedette a fare domande abbastanza precise, a cui ricevette risposta senza alcuna esitazione; Katsuki, dall’altro canto, rimase in silenzio osservando un po’ confuso, ma orgoglioso del suo uomo che sembrava sempre cosa chiedere. Una volta finito i due poterono tornare in Hotel dove i due si buttarono in letto ognuno perso nei propri pensieri e ragionamenti, Katsuki lanciò un attimo uno sguardo al compagno di stanza e sorrise nel vederlo addormentato sereno e che sembrava anche abbastanza rilassato; così si alzò e lo raggiunse per prima gli accarezzò i capelli e poi gli baciò: fronte guance, naso e poi infine le labbra finché l’altro non sussultò e rispondere al gesto con passione. Da lì i due si godettero a vicenda facendo l’amore fino al giorno dopo, era come se Katsuki non fosse mai sazio di Izuku; quest’ultimo faceva la parte del passivo e gli piaceva, ma si ripromise che un giorno lo avrebbe sorpreso, pensò divertito, ma si godette il suo compagno per il resto delle ore.
Il giorno dopo raggiunsero l’altra loro meta e anche lì indagarono un po’ e quella volta non trovarono resistenze e paure, ma i cittadini erano più schietti della prima città e sembrava che non avessero paura di parlare dei disastri e avvistamenti allargo delle coste; i due assistettero in prima persona, per l’ennesima volta, a detta dei paesani, l’attacco dei nomu e Katsuki non dovette nemmeno intervenire per via della velocità di azione degli Hero locali. A quella distruzione parziale, Izuku strinse i pugni per la rabbia, in qualche modo il suo Governo stava cercando di distruggere un altro e la cosa non irritava solo lui, ma anche Katsuki; entrambi si vergognarono del proprio paese, perché ai tempi d’oro di All Might i due paesi si erano sempre sostenuti a vicenda ma nell’ultimo periodo quel legame, via, via stava andando in frantumi.
Il loro rientro in patria fu tranquillo ed all’aeroporto ad attenderli, ci furono alcuni amici di Bakugo, tra cui: Red Riot alias Eijiro Kirishima, la ragazza di quest’ultimo, Mina Ashido conosciuta anche come Pinky e per Izuku ci fu sua madre di Izuku che facendosi riconoscere si buttò tra le braccia del figlio; questo gesto fece solo ridacchiare un po’ tutti, tranne Izuku che si chinò ad abbracciarla ed ascoltò quello che la donna volle dirgli e le conseguenze furono viste solo dal biondo cenere.
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Cosa ne pensate? Questo capitolo vi è piaciuto? Spero di sì; ora la nostra copia preferita è tornata dalle ferie e con delle informazioni in più, cosa accadrà adesso e poi cosa avrà detto Inko al figlio?
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: ReikaDragneel94