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Autore: MusicAddicted    13/05/2023    0 recensioni
Raccolta di one shot, per lo più fluff, ma più in là ci potrebbe esser anche qualcosa di un po' più piccantino, incentrate sulle varie ere dei Muse e soprattutto sul BellDom!
Si parte con T2L e quello scricciolino amoroso di baby Bing, aww!
Questa storia partecipa alla 'Spring Bingo' del gruppo @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt usati:
 

“Io quello non me lo metto!”

“Ne sei sicuro?” di Alex Antognazza

“Ami più me o le tue chitarre?”
“Vuoi una risposta seria?” di Alex Antognazza

 

Hai bisogno di staccare un po'

È una scusa per prendere una vacanza?

Ha funzionato? Di Silvana Rollins

 

Gomme a terra, profumi nuovi e cene non convenzionali (è tutto un prompt) di Gi Weasley

Serbatoio di admin

 

Ruggito di admin

 

Rurale di admin
 

Sarebbe stata solo un'avventura di Clau Albertini 

 

In albergo, la sera prima di un concerto importante di Ecate Efp
 

In tour, durante un acquazzone di Gi Weasley

 

Pairing: BellDom (e chi se no? )
Setting: Simulation Theory Era, la primissima e probabilmente l'ultima fic che abbia mai scritto su quel periodo

Rating: R
Disclaimer: Matthew e Dominic e i Muse in generale e chi li circonda non sono miei, niente di quello che è scritto è mai accaduto… e non mi pagano di certo per degenerare così! ;P


Summary: Matthew ha un'idea bwillante.. e sì, questo è un avvertimento!






fluff-is-in-bloom-cover






 

Come ride with me



 

“DomDom, cosa stai facendo?” irrompe Matt nella sua stanza che trova imprudentemente aperta.

Dominic alza lo sguardo dal libro che sta leggendo e guarda Matthew con sospetto.

 

Quando lo chiama con così tanto entusiasmo significa che sta tramando qualcosa.
Ma del resto è Matthew James Bellamy: i giorni dell’anno in cui non trama qualcosa si possono contare sulle dita di una mano. 


“Mi rilasso, del resto allo show di ieri abbiamo dato anche l’anima..” bofonchia il biondo, godendosi la comodità del letto king size.

 

Poter soggiornare negli hotel a cinque stelle ha i suoi privilegi.
 

Ma c’è ben poco da fare se ci si imbatte nell'uragano Bellamy.

“Ma quale rilassarsi, suvvia abbiamo poco più di quarant’anni, siamo ancora giovani! Ti rilasserai quando saremo in un ospizio!” lo strattona il moro, facendolo alzare dal letto.

“E comunque non è questo il modo di irrompere nella mia stanza. E se ci fosse stata Stacie?” gli fa notare il batterista.

“Ma non c’è, perché Elle mi ha detto che sarebbe andata con lei alla Spa dell’Hotel,” lo informa Matt, furbetto.

 

"Quindi abbiamo un po’ di tempo soli, soletti. Sicuro che non vogliamo starcene un po’ a letto… insieme?” tenta di dissuaderlo Dominic, provocante.

“Dominic James Howard, mi stupisco di te. Nello stesso letto dove probabilmente poche ore fa hai fatto l’amore con Stacie…”

“Ammetto che non è il mio momento più politicamente corretto, ma sarebbe comunque più comodo delle sveltine in camerino.” scocca la sua frecciatina il biondo.

“Non hai tutti i torti…e  comunque, no, non adesso. Seguimi e tieni a bada gli ormoni per più tardi!” lo strattona Matt con sé fuori dalla stanza.

 

“È arrivato oggi, non credevo avrebbero fatto così presto, e allora ho scelto di farmelo consegnare direttamente qui,” spiega Matt, tutto concitato, mentre sono nell’ascensore.

 

“Arrivato cosa? E dove stiamo andando?” cerca invano di ottenere delle risposte Dom.

 

Il batterista è sempre più nell’oblio, mentre segue il frontman nel parcheggio sotterraneo.

 

“Ta Dan!” canterella trionfale Matthew, sfoderando un gran sorriso, mentre come un hostess indica il suo ultimo acquisto, vale a dire un sidecar rosso fiammante… e rigorosamente cosparso di glitter.

 

“No, Bells, non lo hai fatto sul serio!” lo sguarda sconcertato Dom.

 

“E invece sì… dovevamo rientrare per il break e poi riprendere fra undici giorni, giusto? Beh… e se noi trasformassimo il break in un'avventura on the road, solo io e te? Un’alternativa al noioso tour bus…” propone Matthew, saltellando sul posto, tanto è su di giri.

 

“Oh, Matteh, è un’idea fighissima, davvero, ma non so se…”


“Dommeh, ascoltami: sono giorni che studio l’itinerario: da qui ad Austin ci vogliono circa cinque giorni, saranno un po’ di più perché faremo più tappe e ce la prenderemo comoda… talmente comoda da fare anche una digwessione sulla Woute 66…” insiste il pianista.

 

“Oh beh, se me lo dici così come faccio a dirti di no?” ammicca Dominic, prima di scoppiare a ridere. “Sai, Bells, non sai che pagherei perchè si chiamasse Route 44!”

“Quanto sei stwonzo!”

 

“Amore, sei tu che sei troppo tenero con quel tuo adorabile difettino di pronuncia e io non resisto.” lo rabbonisce Dom.

 

“Non mi sembri ancora convinto del tutto però.. Allora vedila così: hai bisogno di staccare un po’”

“È una scusa per prendere una vacanza?” gli domanda retorico il batterista.

“Ha funzionato?”

 

“Sì, Bells, è impossibile dirti di no quando ti intestardisci così…”

“Avremo la nostra vacanza on the road!” esulta il più giovane.


“Oh beh, certo… ci sarebbe da dirlo alle ragazze.” gli ricorda Dom.


“Fuori il dente, fuori il dolore, andiamo!” lo strattona per un braccio il chitarrista, con fare deciso.

 

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La verità è che i due aspettano mezz’ora per non interrompere il massaggio di Elle e Stacie, in modo da trovarle il più rilassate possibile.


“Ma che carini, siete passati a trovarci!” sorride Stacie e ciascuna saluta il proprio partner con un bacio.


“Ragazze, se possibile, oggi siete ancora più belle.” esordisce Dominic.


“Lo credo bene, dopo un’ora e mezzo di trattamenti!” ridacchia Elle.

 

“Okay, veniamo al dunque: cosa volete?” domanda Stacie, incrociando le braccia.

 

Ormai ha imparato a conoscerli bene, se non altro Dom.

Ai due musicisti non resta che esporre la loro idea.

Stacie scoppia a ridere in faccia a Dom

“È l’idea più stupida che abbia mai sentito, ma è di Matt, quindi la cosa non mi sorprende!"


“È un sì?” indaga speranzoso Dom.

“Ti dico solo che sono contenta che queste assurdità senza senso tu le faccia non con me, ma con l’amore della tua vita!”

 

Stacie lo ha detto come battuta, ma c’è un fondo di amarezza che non sfugge né a Dom, né a Matt, né tantomeno a Elle che è impegnata a discutere col suo partner.

 

“Mi stai dicendo che sarò vedova… ancora prima di sposarmi?”

“Non fare la tragica, adesso, tesoro, è un viaggio sicuro, organizzato in ogni minimo dettaglio, ho pensato a tutto…”

 

“È proprio questo che mi spaventa!” lo sbeffeggia la top model.

“Elle!” sbotta risentito il futuro marito. “Ti prego, è una cosa che sento la necessità di fare,” prosegue, più pacato.

“E allora falla, divertiti, non guidare troppo da spericolato… e nel peggiore dei casi, non so tu, ma io ti ho amato tantissimo…” lo guarda seria lei.

 

Seria come la sta guardando Matthew.

 

“Elle, ti amo anch’io, lo sai, ma è complicato.”

Elle sfodera un sorriso amaro.

“No, Matt, è solo *Dom*plicato.”

 

Fra i quattro cala un silenzio tanto pesante quando imbarazzante ed è Stacie la prima a romperlo.

 

“Su, dài, correte pure a fare i vostri bagagli. Elle ed io abbiamo una sauna che ci aspetta…”

 

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Fare i bagagli adatti a un viaggio in moto porta via a Matt e Dom giusto qualche minuto, è prendersi tutti gli insulti di Chris quando lo mettono al corrente del loro piano che richiede molto più tempo.

 

Tuttavia, dopo quelle che sembrano loro ore infinite i due amanti tornano al garage, pronti a partire.

Caricano i pochi, essenziali bagagli negli appositi scomparti, ma c’è ancora qualcosa che manca.
Matthew si mette gli occhiali da motociclista, li porge anche a Dom e poi provvede a prendere i caschi: entrambi rossi con sopra delle banane glitterate.


“Mi spiace, erano gli unici rimasti.” spiega il frontman, con tono falsamente desolato, mentre si allaccia fiero il suo casco.


Dominic lo scruta con la quintessenza dello scetticismo.

“Bells, con ‘gli unici rimasti’ intendi dire che li hai appositamente fatti fare su misura?”

“Ovvio che sì!” gli fa una spiritosa linguaccia Matthew.

 

“Io quello non me lo metto!” ringhia Dominic.
 

“Ne sei sicuro?” gli chiede calmo Matt.
 

“Certo che sì, ho ancora una dignità, al contrario di te!”

“Peccato, perché se tu lo indossassi mi faresti così felice che io potrei indossare il perizoma leopardato che potrei aver casualmente messo in valigia…” lo informa Matt, con tono casuale.

Due secondi dopo sente il click dell’allacciatura del casco di Dominic, che è così bello che Matthew lo deve immortalare con il suo iPhone.

 

Sale in sella e Dom prende posto nel vano del passeggero, trovandolo molto più comodo di quel che reputasse.

 

“Prima tappa, Santa Monica, alla fine della… dillo tu.”

“Route 66?” ridacchia Dom. “E comunque, no, Bells, non è esatto: la prima tappa sarà il negozio di caschi più vicino.”

“Ma come? Non ti interessa più vedermi con quel perizoma?” lo guarda sorpreso il pianista.

“Oh, ma io ti vedrò, amore. Tu hai detto che bastava che io indossassi il casco ed è quello che sto facendo, ma non hai mai detto per quanto tempo lo dovessi fare!” gli dà scacco matto Dom.

“MI hai fottuto!” borbotta Matthew.

 

“Oh no, Matteh, per quello ci sarà tempo stasera!” si passa la lingua sul labbro superiore Dom, caricando l’amato di aspettative.

“E va bene, vecchia volpe, hai vinto tu. Andiamo a trovarti un casco adeguato.” imposta il navigatore il moro.

“Dimmi un po’, Bells, ami più le banane o le tue chitarre?”

 

“Le mie chitarre.” risponde l’interpellato, anche se ci deve pensare un attimo.
 

“E ami più me o le tue chitarre?” lo mette in difficoltà il biondo.

“Vuoi una risposta seria?”

“No, voglio un bacio prima che partiamo per quest’avventura!”

Il garage è isolato e Matthew è più che felice di accontentarlo.

“Mmm.. Dommeh, l’apoteosi sarebbe avere te, disteso sulle mie chitarre, con in mano una banana, mentre indossi solo questo casco e nient’altro…” mormora il frontman, mordicchiandogli le labbra.


“Metti in moto… prima che mi venga voglia di accontentare le tue perverse fantasie!” ridacchia il batterista.

 

****************************** (Contemporaneamente) 

 

Stacie ed Elle sono chiuse nella sauna, cercando di analizzare un po’ meglio quello che è successo.

“Sta, ma a noi chi ce lo fa fare di continuare a stare con quei due?” sbuffa Elle e non è per il caldo.

“Me lo chiedo spesso anch’io, El, ma poi sai cosa mi rispondo? Che quando sto con Dominic sto proprio bene, mi fa sentire speciale, quando sta con me sa dedicarsi completamente a me.”

“Hai ragione, lo stesso fa Matthew con me. Abbiamo i fidanzati perfetti, che hanno solo un piccolo difetto: li dobbiamo condividere tra di loro.” sdrammatizza la modella.

 

“Già, ma è un prezzo che sono disposta a pagare, per non rinunciare a Dominic, lo amo così tanto.”

“E lo dici a me? Con Matt è stato un colpo di fulmine... E se penso che fra pochi mesi lo sposerò…” sospira Elle, sognante.


“Dom mi ha fatto la proposta, ma anche se non dovesse portare a niente, va bene così…” sentenzia l’hair stylist, un po’ malinconica.

 

“Chissà cosa li porta ad avere quel legame così indissolubile…” si domanda Elle ad alta voce.

“Beh, tanto per cominciare, sono migliori amici da una vita…e poi sono bellissimi, è normale che si attraggano così tanto e da così tanto tempo.” 

 

“Beh, non da una vita, ma siamo amiche anche noi da un po’ di tempo, no? Io oserei dire migliori amiche…” commenta Elle, scivolando più vicina all’amica.

 

“E se io fossi un uomo mi sentirei molto attratta da te, sei bellissima,” mormora Stacie, accarezzandole il viso.

 

“Tu di più,” risponde Elle sfiorandole una spalla.

 

Stacie la guarda rapita, sporgendosi in avanti.
 

“Forse non serve che io sia un uomo per sentirmi attratta da te…”

 

Le due colmano la già irrisoria distanza con un bacio, apprezzando la reciproca morbidezza delle loro labbra, ma quando le loro lingue entrano in contatto diventa tutto troppo strano, imbarazzante ed innaturale.
 

“No, niente da fare. Per raggiungere i livelli del BellDom deve esserci qualche requisito in più che ci sfugge,” borbotta Elle, andandosi a sedere più distante.

 

“Non ho bevuto abbastanza tequila per questo!” ridacchia Stacie. “Mi spiace, El, il mondo non è pronto per la Stalle.”


“O molto più probabilmente non lo siamo noi, Sta.”
 

---------------------------------------------------------- 

 


Nel giro di un’ora e mezza, con una guida impeccabile da parte di Matthew, i due amanti arrivano al molo di Santa Monica, davanti all’iconico cartello del termine della Route 66.

Decidono di farsi un selfie davanti, come i più classici turisti, approfittando anche del fatto che in quall’andare e vieni continuo di gente nessuno bada a loro due.

In quel momento non si sentono due componenti dei Muse, ma soltanto Dom e Matt, ed è una sensazione bellissima.

La sera la passano al Pacific Park, concedendosi anche un giro sulla suggestiva ruota panoramica.
C’è anche un negozio di souvenir dedito a dei gadget a tema Route 66 e Dom deve tenere a freno gli acquisti di Matt, che vorrebbe prendere qualsiasi cosa e quasi finisce per farlo.
Stavolta qualche fan lo attirano, ma non si negano per qualche autografo o foto.
Per aver la giusta privacy basta pernottare in uno dei bellissimi hotel sulla spiaggia, e una volta in camera da letto Dominic è più che lieto di scoprire che Matt diceva il vero: quel perizoma esiste e vederglielo addosso è la miccia per accendere una notte infuocata.

 

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L’indomani, dopo una ricca colazione su un terrazzo con vista oceano, i due si rimettono in viaggio, stavolta con Dominic alla guida.
Il biondo ne ne ama ogni momento, ma Matthew si rilassa nel suo ruolo di passeggero, facendosi selfie a profusione che non posterà da nessuna parte.
Per la cronaca, il ‘sobrio’ casco che  Dominic si è scelto raffigura un leopardo con le fauci spalancate su sfondo nero.

 

Bastano quattro ore e mezza di viaggio,perché i due raggiungano Mesa Verde, in Costa Mesa, godendosi la frescura dei suoi parchi.


Poco meno di tre ore di viaggio e nel pomeriggio sono a Limestone Canyon Regional Park, per accontentare Dominic e il suo amore per le riserve naturali.
Un bacio sulla vetta del canyon, del quale ciascuno conserverà il video gelosamente nel proprio telefono è la ricompensa che Dom e Matt si concedono al termine di un’escursione che li vede così provati che decidono che è lì che passeranno la notte.

 

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I giorni passano in armonia, fra guide alternate, relax e visite in posti che la vita da tour non lascia mai loro il tempo di godersi a fondo.

I problemi iniziano quando i due amanti arrivano a Tucson.

La prima avvisaglia è una gomma forata, per un sasso appuntito che Matt nota troppo tardi.


“Poco male, niente che un gommista non possa risolvere, ce n'è uno a sole sette miglia da qui!” non si dà per vinto il frontman.

 

Certo… se il gommista riuscissero a raggiungerlo, ma il serbatoio che resta a secco nel bel mezzo del deserto complica non poco le cose.

“Oh-oh.”

 

“Che significa ‘oh-oh’?” domanda Dom, inquieto.
 

“Che il sidecar ha finito la benzina.”

“Cosa?! Bells! Ma non hai controllato il pieno prima di partire?” sbotta Dominic.

 

“No, perché ero convinto lo avessi fatto tu, ieri!” si difende Matthew. “E poi sei stato tu a chiedere di passare dal Sonora Desert!”

 

“Certo che sì, ho sentito tutti parlare del Jaguaro Cactus e lo volevo vedere anche io.. Non sarà un leopardo, ma sempre felino selvatico è!” controbatte Dom, ma non capisce perché il compagno si stia colpendo la fronte con la mano aperta.

 

“Saguaro, Dom, Sa-fottuto-guaro. Non c’entra niente coi felini, è solo un grande stupido cactus di cui non mi spiego l’attrattiva.” gli spiega Matthew, cercando di mantenere la calma. “Dimmi che non è l’unico motivo per cui ci hai trascinato qui.”
 

“Huh.. no.. certo che no… l’ho fatto anche per te… so quanto tu ami i paesaggi rurali…” si arrampica sugli specchi Dom.

“Per l’inferno maledetto, Dom, è il deserto, il maledetto desewto! Me lo spieghi cos’ha di wuwale?” gli urla contro Matt, che stavolta la rabbia non riesce a tenerla a freno.

“Non provare a prendertela con me! La colpa principale è tua! Di chi è stata l’idea dello stupidissimo sidecar? Hai detto che sarebbe stata solo un’ avventura on the road, entusiasmante e un po’ insolita.. Invece ora è diventato un incubo!”

 

“Dommeh… arrabbiarsi non serve a nulla. Manteniamo il sangue freddo. Basterà chiamare un carroattrezzi…" agisce razionalmente Matthew, prendendo il suo Iphone. “Okay, non il mio che si è scaricato… ho fatto troppi video e non ho più nemmeno una powerbank carica.” spiega, desolato.

 

“E il mio non prende da nessuna parte!” si allarma Dom, andando avanti e indietro col suo cellulare che inclina da ogni possibile angolatura.

 

“Ok, allora siamo spacciati e moriremo qui nel mezzo di un paesaggio… che non è nemmeno wuwale!” gli rinfaccia Matt.
 

“Ho così fame che potrei mangiarmi il mio docciaschiuma alla pesca…” borbotta Dom, massaggiandosi lo stomaco.

 

“Ecco cos’era questo profumo nuovo così buono” gli sorride Matt, prima di illuminarsi.

“Un momento! Ho io la soluzione!” lo informa, prendendo il suo bagaglio. “Non sarà pwopwio una cena convenzionale, ma è una cena. E poi ieri ti sei sfondato di sushi, stasera puoi anche accontentarti di questo.” 

 

Dicendolo, apre la sua borsa di souvenir, la cui maggior parte si rivelano essere mangerecci: bibite, caramelle, merendine e tavolette di cioccolato. 

 

“Matthew… credo di amarti più del solito!” gli sorride colmo di riconoscenza Dom, addentando una barretta.
 

“Ora non denigwi più i miei acquisti intelligenti!” sorride tronfio il pianista, stappando una Cherry Soda con il logo della Route 66 per ciascuno.

 

Finita la cosiddetta cena, mentre Matt ripone il suo bagaglio a un tratto si sente un ruggito.

 

“Deve essere un leopardo, finalmente ne vedrò uno da vicino, è il mio ultimo desiderio prima di morire!” si lancia in quella direzione Dom.

 

“No, fermo, Dom, dove vai? Qui non ci possono essere leopardi, al massimo sarà un Coyote!” gli corre appresso Matt.

 

Né l’uno né l’altro hanno ragione perché la fonte di quel rumore selvatico si rivela essere la suoneria di un cellulare. Ma del cellulare di un ranger che sta pattugliando quella zona a bordo della sua Jeep.

 

Il che per i due musicisti rappresenta la salvezza.



 

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Una volta sistemata ruota e serbatoio il viaggio on the road è proseguito senza intoppi, portandoli ad Austin, il 22 Marzo, la sera prima del concerto al 360 Amphitheater.

 

E proprio quella sera, in Hotel, ritrovare i loro familiari e amici significa solo una cosa: sorbirsi dal vivo le sgridate delle fidanzate, che sanno benissimo cos’è successo, poi quelle di Chris, che anche se è il più giovane del gruppo paradossalmente il più delle volte si ritrova a far loro da padre severo.
Per non farsi mancare nulla, si aggiungono anche i rimproveri di Caris, Tom e Jaclyn.

 

Anche il meteo sembra voler punire Matt e Dom in qualche modo, perché la mattina successiva a svegliarli -ciascuno nella propria stanza con la rispettiva fidanzata- è un acquazzone senza precedenti.

 

“Non credo sia prudente fare un soundcheck in queste condizioni…” borbotta Matthew, una volta raggiunti gli altri nella hall.

 

“Tu e quell’altro scellerato di Dom vi siete avventurati da soli nel deserto, perdendovi e ora hai il coraggio di dirmi che temi due goccioline d’acqua, considerando pure che il concerto lo teniamo al chiuso?” sbotta Chris. 

 

“Beh… potrebbe venirmi un raffreddore nel tragitto dalla navetta all’anfiteatro…” mugugna Matt.

 

L’infinita pazienza del bassista ha un limite e Matt lo ha appena valicato.

 

“Bells, se non la smetti giuro che il concerto te lo faccio tenere all’aperto, sperando che una delle tue chitarre faccia da catalizzatore e che ti si fulmini il cervello!” gli ringhia contro Chris.

 

“Che grinta, che ferocia!” si complimenta  Dominic con il loro migliore amico. “Lo sai che mi hai ricordato un leop…”

 

Chris lo fulmina con lo sguardo.
 

“Azzardati a finire quella frase e finisci anche tu a suonare all’aperto, con due cavi di un booster al posto delle bacchette!”

 

Con fare dimesso, Dom si avvicina quatto quatto a Matt.

 

“Hey, Matteh, mi sa che ci conveniva di più morire dispersi nel deserto!”
 

--

 

FINE

Sì, lo ammetto, un pochino shippo Stalle per davvero XD

Grazie per questi prompt, altrimenti non mi sarebbero mai venute queste iee così folli.

Giuro solennemente che amo follemente i Muse, soprattutto Matt e Dom, prenderli in giro in questo modo è una forma di amore fangirlante *O*

Grazie a chiunque leggerà.
Se mai voleste lasciare un commentino piccino picciò, giuro che non mordo XD

 

   
 
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