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Autore: Eevaa    14/05/2023    6 recensioni
Vegeta è pieno di scheletri nell'armadio. Anche se sono passati anni dalla sua vita da mercenario, gli incubi di quei giorni continuano a tormentarlo.
Oramai è abituato a quella catena attorno alla caviglia che lo tiene agganciato al passato.
Non si sarebbe mai immaginato, però, che quei fantasmi un giorno potessero assumere consistenze di realtà.
Lo sai e lo percepisci: questa volta non hai via di scampo. D'improvviso hai di nuovo sei anni e Freezer sta per portarti via tutto, tutto quello che hai, anche quello che credevi di non avere più.
[Post-Dragon Ball Super] [No Spoiler al manga]
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Broly, Goku, Nappa, Radish, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Disclaimer:
Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama© e Toei Animation©.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se con i crediti all'originale.
L'immagine di copertina è stata realizzata da Giosuè Graci.


 


- GHOSTS -
/how can I move on/


CAPITOLO 2
Fantasmi




Ti ricordi il dolore, la pena, l'angoscia. La prima volta che quegli occhietti rossi ti hanno squadrato, quando lui si passava la lingua sulle labbra e bramava di sottometterti, di schiavizzarti, di distruggere la tua razza, di distruggere anche la tua dignità.
Ricordi la prima volta che ti ha picchiato, calpestato. Eri solo un bambino.
Ricordi quando hai scoperto la verità sulla fine della tua gente, ricordi quando ti ha umiliato davanti ai tuoi sottoposti. Ricordi quando ti ha ucciso con freddezza, ricordi quando tuo figlio dal futuro si è preso la vendetta al posto tuo. Ricordi la soddisfazione nel vederlo morire una, due volte.
Ricordi la rabbia che hai provato quando sei stato costretto a collaborare con lui. Nonostante tutto sei cresciuto, sei giunto a patti con te stesso, hai imparato a convivere con il fatto che lui sarebbe stato ancora in un angolo dell'universo, seppur lontano da te.
Hai commesso un errore, te ne rendi conto proprio adesso. Avresti dovuto rispedirlo all'Inferno quando ne hai avuto la possibilità, non più per vendetta, non più per orgoglio, ma perché tu sapevi benissimo quanto potesse essere pericoloso.
Avresti dovuto insistere, ignorare l'ingenuità di Kakaroth e fare quello che andava fatto. Quindi, automaticamente, ti convinci che in questa situazione ci siate finiti per colpa tua. Una tua responsabilità.
Diventa colpa tua se state per morire e Freezer agirà indisturbato nell'universo con il vostro potere. Diventa colpa tua se ben presto lui andrà sulla Terra e distruggerà le vostre famiglie.
Tutta colpa tua.

«Freezer, sei davvero disonesto! Non credevo ti saresti abbassato a tanto pur di superarci!» la voce di Kakaroth è meno gioviale, il suo sguardo più duro. La sua ingenuità ti colpisce ancora una volta, ma sai che è quello il motivo per cui sei vivo anche tu.
«Il fine giustifica sempre i mezzi, mio caro scimmione. Dovresti saperlo» sibila Freezer.
A te non sorprende nulla di quanto enunciato nel suo piano: Freezer è sempre stato il maestro del doppio gioco, delle mosse sporche, dei sotterfugi.
La voce di Radish incalza prima che tu possa lasciare andare il disprezzo che giace tra le tue labbra.
«Io non riesco a capire. Forme divine? Potere di un Dio? Figli mezzosangue? Vegeta, cosa cazzo è successo? Quanti anni sono passati?»
Gli rivolgi uno sguardo stanco, ma Nappa interviene. «E perché tu e Kakaroth sembrate alleati? Eravamo arrivati sulla Terra per ucciderlo! Siete riusciti a sconfiggere Freezer e superarlo?»
Hai troppe cose da spiegare e troppo poco tempo per farlo.
«Basta, basta così» sibila Freezer. «Sto iniziando ad annoiarmi con tutte queste domande, potrete chiarire i vostri dubbi una volta giunti tutti insieme all'Inferno. CHE LA PROCEDURA ABBIA INIZIO!» batte le mani e preme un pulsante di un piccolo telecomando che tiene tra le dita.
E quasi vuoi ringraziarlo per porre fine in fretta alle tue sofferenze, anche se ti riprometti che se mai uscirete tutti vivi da lì dovrai importi di parlare, di rispondere alle loro legittime domande.
Ma dubiti che accadrà, non quando il collare che ti stringe il collo diventa incandescente. Le tue mani formicolano, le dita dei piedi diventano insensibili in pochi secondi e, mentre ti guardi intorno e vedi gli altri Saiyan boccheggiare, Freezer inizia a levitare e illuminarsi di una strana luce rossastra. Il potere divino.
«FREEZER, FERMA QUESTA FOLLIA!» urla Kakaroth, mentre tenta invano di strapparsi via il collare.
«Oh, temo sia troppo tardi! Altrimenti l'avrei fatto, se mi avessi chiesto per favore» ride Freezer, meschino, bugiardo come al solito.

Vedi Radish cadere sulle ginocchia, seguito da Nappa. Le loro energie sono inferiori alle vostre. Li vedi indebolirsi, impallidire, senti i loro rantolii e credi possano morire da un momento all'altro. Di nuovo.
Per colpa tua, ancora una volta.
«SEI UN BASTARDO!» gridi, il disprezzo cola via dalle tue labbra digrignate, mentre il disprezzo per te stesso ti stringe lo stomaco e le budella.
Detesti i tuoi errori, detesti che sia troppo tardi per rimediare. È sempre stato così. Sempre troppo tardi per cancellare i tuoi sbagli, così tardi che hai imparato a convivere persino con i tuoi omicidi.
Cadi anche tu sulle ginocchia, le tue energie non si sono del tutto consumate ma la voglia di lottare si è corrosa. Col freddo delle piastrelle sotto i palmi ti volti e osservi Nappa e Radish, oramai privi di forze.
Radish ti restituisce uno sguardo liquido, comprendi ogni sfaccettatura del suo dolore, perché per lui la lotta contro Freezer non si è mai conclusa. Freezer è il vostro incubo da quando eravate due mocciosi senza casa. Radish non ha mai sentito sotto la lingua il sapore della vittoria, di un tempo di pace.
Pensi che morirà di nuovo e non avrà mai respirato l'aria leggera sotto un cielo terso, non si sarà mai sentito libero come ti hanno fatto sentire sulla Terra. Ed è colpa tua.
L'energia ti scorre via dalle vene, scaccia l'adrenalina, le tue palpebre sono pesanti, i colori si mischiano e oro, bianco, arancione, viola e nero sono una nube che galleggia.
Vorresti chiudere gli occhi e dormire, ma la voce di Kakaroth ti percuote.
«BROLY, ASPETTA! NON FARLO!»

Broly?
Il non comprendere ti sveglia, è una secchiata d'acqua in faccia.
Gli occhi di Freezer dardeggiano. «NO, NO, NO!» ruggisce, fa per scattare, ma poi qualcosa lo frena.
Ti volti di scatto, vorresti non averlo fatto. Una sensazione di nausea ti annichilisce quando diventi spettatore di uno spettacolo per il quale non avresti mai pagato il biglietto.
Broly è lì, inginocchiato a terra, gli occhi vuoti. Il pavimento non è più bianco e lucido, la sua pelliccia verde è macchiata del colore del sangue, così come le sue mani. Il pugnale da caccia che teneva nascosto nello stivale ora è conficcato nel suo sterno, dritto al cuore.
«No!» provi a urlare, ma le parole ti si incastrano, si inceppano in un conato di vomito quando lo vedi crollare faccia a terra, senza vita.
Capisci che si è sacrificato pur di mandare in fumo il perfido piano di Freezer, che si è ucciso pur di non fargli raggiungere la forma divina.
«MALEDETTO SCIMMIONE! CHE TU POSSA MARCIRE ALL'INFERNO!»
Freezer urla altre ingiurie, ma le tue orecchie fischiano, i tuoi occhi sfarfallano. Il rosso del sangue di Broly ti culla, la terra trema e sai che sverrai.


 


 
«Vegeta!»
«Vegeta! Svegliati!»
Detesti essere svegliato, ma come padre ci sei abituato. “Vai tu?” ti domandava sempre Bulma quando Bra era ancora in fasce. E allora ti alzavi controvoglia, perché sapevi che eri l'unico in grado di calmarla. Alla fine ringraziavi il cielo, perché i tuoi sogni sono sempre fatti di consistenze vischiose, di odori acri, di occhi supplicanti, di grida e mani in preghiera. Invece tra i capelli di tua figlia annusavi solo borotalco e shampoo alla pesca, percepivi fiducia, stima, orgoglio.
E allora ti svegliavi ogni notte con svogliatezza ma tornavi a letto che già non avevi più voglia di riaddormentarti e tornare nell'oblio.
Tuttavia oramai è un anno che Bra non si sveglia più di notte, e la voce che senti non è quella di Bulma.
«Vegeta!»

Ti desti di scatto, apri gli occhi e l'immagine non ti lascia possibilità di scampo: non si è trattato di un incubo. Sei ancora lì, in quella prigione tutta bianca, mentre il rosso del sangue di Broly ha oramai ricoperto tutta la sua cella.
Nella tua vita hai visto così tanto sangue che non ti impressiona quasi più, ma non puoi fare a meno di voltarti, di costringerti a guardare altrove.
Ti senti uno schifo, le tue forze ancora traballano, il tuo Ki soppresso a causa del collare, il senso di colpa che galoppa sulla spina dorsale e la dignità oramai masticata e sputacchiata in un angolo. Non avresti voluto svenire, non davanti a Kakaroth, Nappa e Radish. Ti stanno guardando con preoccupazione, anch'essi pallidi e all'apparenza con poca energia.
Ti guardi attorno, il buco al centro della stanza è chiuso, di Freezer non c'è più nemmeno l'ombra. Stenti a comprendere come possiate essere tutti ancora vivi, ma il macigno sul petto è un inequivocabile sintomo di essere ancora in questo mondo.
Ti alzi troppo in fretta. «Dov'è?» riesci a domandare, appena i puntini luminosi nei tuoi occhi scompaiono.
«Dopo che Broly...» persino Kakaroth - l'ingenuo idiota che non si perde mai d'animo - fatica a spiegare quello che ha fatto Broly per voi. «Beh, Freezer è impazzito e se ne è andato. Era fuori di sé» conclude.
Non fatichi a immaginarlo, ma è compito di Nappa darti un riassunto più accurato di quello che è accaduto.
«Testualmente: “vi ucciderò tutti, ma prima di farlo vi lascerò ammirare un po' il bello spettacolo che ha deciso di mettere in piedi il vostro amichetto e, quando tornerò, riprenderemo da dove abbiamo iniziato”».
Ringhi e ti pizzichi il ponte del naso con le dita. «Pezzo di merda».

«Pensi stia andando a resuscitare Broly?» domanda Kakaroth.
«Dubito». Anche se ti riprometti di riportarlo in vita il prima possibile. «Le Sfere sulla Terra non sono attive, su Namek deve avere già utilizzato i tre desideri per riportare gli spiriti di Radish e Nappa in questo mondo e poi resuscitarli. No. Starà sicuramente andando alla ricerca di un altro Saiyan».
Nappa corruccia lo sguardo. «Un altro Saiyan? Tuo fratello Tarble?»
«In effetti, perché non ha rapito anche lui?» chiede Kakaroth, ma non fai in tempo a rispondergli.
Lo fa Radish per te.
«Perché Vegeta ha tenuto nascosta la sua esistenza a Freezer».
Lo fa Radish perché lui sa tante cose del tuo passato, sa perché l'hai fatto, ricorda quando hai scoperto dove si trovasse Tarble e sa anche perché hai deciso di tenerlo nascosto a Freezer. Sa tutto.
Vi guardate per qualche istante, tu sai cosa ci sia dietro. Ricordi la missione su Xandar e la più grande menzogna che hai detto, e sai che Radish la sta ricordando proprio in questo momento.
«Esatto» rispondi con reticenza. «E dubito che Freezer avrebbe resuscitato entrambi voi se fosse venuto a conoscenza di Tarble».
«Non mi pare ci siano altri Saiyan puri in vita. O almeno, non era così al tempo in cui sono morto» fa spallucce Nappa.
No, non ce ne erano altri, Broly e Paragas a parte. Ma Freezer sa perfettamente dove trovare un Saiyan, se ne vuole trovare uno.
«Non qui. Ma... sono pronto a scommettere che quel figlio di puttana stia andando nell'Universo Sei a prenderne uno» sibili, e percepisci le mani prudere dalla rabbia. Pensi a Cabba, non vuoi che quel bastardo gli torca anche un singolo capello. Ripensi anche alla promessa che gli hai fatto di andare sul pianeta Sadala, a quanto tu abbia desiderato farlo, a quanto vorresti aver mantenuto prima la tua parola.
«Universo che?!» domanda però Nappa. Ti rendi conto di quante cose ancora non sappia, di quante cose entrambi non abbiano idea, di quanti cambiamenti ci siano stati.

Lo scruti e sai che lui non è cambiato. Stessi baffetti che tu e Radish avete preso per il culo per una vita, stessa testa lucida, stessi occhi intimidatori che vogliono celare una sensibilità proibita alla tua razza. Tu lo conosci: Nappa è sempre stato un bastardo come lo eravate tutti voi, ma un bastardo protettivo nei tuoi confronti e quelli di Radish. Un padre che rivedeva in voi il figlio che aveva perso nell'esplosione di Vegeta-Sei. Non ve ne aveva mai parlato, ma tu sai che sotto quegli strati di orrenda pellaccia ruvida e brusche maniere si nasconde il dolore.
Kakaroth si gratta la nuca e ridacchia. «Ahh, storia lunga!»
Non capisci proprio come possa trovare la forza di ridacchiare quando nella cella accanto c'è un cadavere, ma hai ben notato come entrambi stiate accuratamente evitando di volgere il vostro sguardo proprio lì. Nappa e Radish, invece, sono abituati a visioni ben peggiori. Quelle a cui eri abituato anche tu e ora non ti sono più indifferenti. Ringrazi il cielo per questo.
E, a proposito di Radish... «Oh, sì, storia lunga, lo immagino. Ma non mi pare che qui manchi il tempo, no? Che ne dite di renderci un po' partecipi di quello che è successo? Tipo, che ne so, Vegeta...» pronuncia il tuo nome con un pericoloso cinismo, e sai già dove vuole andare a parare. «Partiamo dal fatto che sono stato morto per Kaioh sa quanti anni e non mi hai resuscitato prima? Ah, già, che stupido... quasi dimenticavo quale fosse la tua considerazione di me» dice, braccia conserte e occhi ben puntellati nei tuoi.
Quel che non pensavi era che avrebbe tirato fuori il discorso con così tanta sfacciataggine ma, come dimenticare, lui non si è mai fatto problemi a non trattarti coi guanti, come invece facevano tutti gli altri. Anche se ti dava fastidio, anche se a volte era insopportabile, Radish era l'unico a sbatterti la verità in faccia senza peli sulla lingua. Solo... ricordavi fosse più devoto a te. Ma puoi davvero biasimarlo? Tu non hai avuto alcun rispetto per lui, puoi davvero pretendere che lui lo porti ancora per te?
«Radish...» soffi, esausto. Come non hai le forze per affrontare questo argomento, non hai nemmeno le forze di affrontare anche quello successivo. Forse il più cocente.
«E perché non mi spieghi un po' del perché mi hai ammazzato? Non pensavo saresti mai arrivato a tanto, Vegeta!» domanda Nappa, con un po' più di timore, con molta più pacatezza di Radish, che invece si volta di nuovo con tanto d'occhi.
«LUI HA FATTO COSA?»
Sapevi che si sarebbe scatenato l'Inferno e quasi avresti preferito essere laggiù a bruciare, piuttosto che tenere a bada i fantasmi dei Natali passati. Il fantasma del Natale presente, però, decide di intromettersi nella faccenda.

«Ragazzi, ragazzi... calmi! È stato tanto tempo fa, ora Vegeta è un bravo ragazzo, non è più quella persona!» trilla Kakaroth, nel tentativo di acquietare gli animi. Senza alcun successo.
Radish lo fulmina con lo sguardo. «Si dà il caso che quella persona sia l'unico Vegeta che conosco! E di quanto tempo fa stiamo parlando, esattamente?»
Sai che Kakaroth è un disastro con la matematica, e quasi vorresti avere campo libero per strappargli via le mani che sta usando per contare quanti anni siano passati da quando Radish è giunto sulla Terra.
«Uhm... quindici, sedici anni?» risponde infatti, in errore.
«Ventuno» lo correggi. Ventidue, dall'ultima volta che tu e Radish vi siete parlati. Quando hai accordato il permesso per farlo partire e gli hai detto che lui non contava niente nella tua squadra, che non aveva meritato nulla, che non aveva avuto il diritto di sapere quale fosse stata la verità sulla fine dei Saiyan perché era inutile, debole e non serviva a niente.
Quando gli hai detto tutto il contrario di ciò che pensavi.
«Ventuno» ripete Radish, allibito, mentre Nappa stringe i pugni ma si sforza di non sfoderare la sua ira. «Ok, è uno scherzo».
«Nessuno scherzo! Certo, non è stato semplice avere a che fare con lui all'inizio. Anzi!» spiega Kakaroth, e sai che è un eufemismo. «Però poi è diventato dei nostri, abbiamo sconfitto Freezer, siamo diventati Super Saiyan e ha accettato di rimanere con noi sulla Terra! Ha avuto una piccola ricaduta, ma poi è tutto passato, siamo diventati persino amici, anche se fa fatica ad ammetterlo perché è un gran testone! Eheh! Pensate che ha persino sposato la mia migliore amica ed è un bravissimo padre di due figli!»
Delicato come un tirannosauro. A dire il vero avevi sperato dall'inizio che qualcuno facesse un resoconto al posto tuo - magari però non così goffo e indelicato.
E, mentre stai solo cercando un modo di scomparire inghiottito dal pavimento – o stai pregando affinché Kakaroth si strozzi con la sua stessa lingua - gli altri due urlano all'unisono uno scioccato «CHE COSA?!»
«Kakaroth, santi gli Dei del cielo...» sibili e nascondi la faccia tra le mani.
«No, questo è davvero, davvero troppo» sbotta Radish, poi si avvicina al vetro e ti fronteggia, col volto contratto da una smorfia che non ricordavi gli appartenesse. Non quando eravate giovani, almeno. L'avevi visto in quello stato solo nell'ultimo periodo, quando aveva scoperto la tua omissione sulla fine dei Saiyan. «Ma non dovrei nemmeno sorprendermi, dato ciò che mi hai detto l'ultima volta. Ah, forse non lo ricordi, del resto è passata una vita».
Vorresti abbassare lo sguardo ma non lo fai, lo sostieni pur sapendo di essere nel torto. Come facevi sempre in passato.

«Urca, non ti facevo uno che se la prende così, Radish» interviene Kakaroth, stupito, mentre si gratta la nuca come ogni volta che è in imbarazzo.
Il viso di Radish si irrigidisce ancora. «Forse perché non mi conosci affatto?» Si volta a malapena per sputare del veleno nei confronti di suo fratello. «Al contrario di qualcun altro, qui, che mi conosceva bene. Ma è ovvio che io non conoscevo lui» conclude e torna su di te. Vi fronteggiate, un ricordo ti riporta su un attracco portuale lontano quando vi siete urlati in faccia ubriachi e poi avete dormito sotto la pioggia.
La rabbia ti sormonta di nuovo, in modo ingiustificato, ma pensi che se nella vostra ultima conversazione ti ha creduto – quando gli hai detto tutto il contrario di ciò che pensavi – è perché forse non era vero che sapesse tutto di te.
«No, esatto, forse non mi conoscevi così bene» sibili. Ingiusto, perché sai che quello che non conosceva di te era perché non gli avevi mai permesso di scoprirlo. Radish non smette di fissarti, e pensi che potresti perdere contro di lui in quella gara di sguardi. Tu hai molti più segreti, tu hai molta più oscurità da celare, molti più scheletri nell'armadio.
Una fortuna che Nappa riesca a interrompervi prima che tu possa cedere. Come quando eravate bambini vi riporta alla calma, alla riflessione. Nappa ti ha cresciuto – ha cresciuto entrambi – e troppo spesso ti sei rifiutato di riconoscerlo.
«Ok, ragazzi, possiamo discuterne in un momento più adatto? Quello tra poco torna e ci rispedisce all'Inferno».
Kakaroth annuisce. «Ben detto. Anche se non è esattamente una passeggiata andare in un altro universo. Abbiamo un po' di tempo a nostro favore».
«Meglio. Non perdiamolo in chiacchiere, allora. Elaboriamo un piano».
Vedere concordi quei due ha così tanto del bizzarro che ti torna il mal di testa, ma sai che avete problematiche maggiori da affrontare. Ti siedi a gambe incrociate – avendo cura di non dare le spalle al cadavere di Broly, ma nemmeno di fronteggiarlo – e poi sbuffi. Il bianco che ti sormonta è solo tela per pensieri distruttivi.

«Siamo imprigionati qui dentro, senza poteri, senza possibilità di uscire. L'unico piano che mi viene in mente è pregare di morire prima che torni e sperare che qualcuno ci riporti in vita, sulla Terra».
E quando lo dici sai già che è un amo troppo succulento a cui abboccare. Radish esplode infatti in una risata amara.
«Hah! Ironico!» sbotta.
«Radish, che cazzo!» sbotti anche tu e quasi percepisci il Ki ritornare, tanto è intensa la bramosia di lanciargli un Final Flash.
«Non ricominciate, per favore!» Kakaroth ribalta la testa all'indietro con un verso infantile di disappunto, ma Radish compie ampie falcate e punta il dito sul vetro nella sua direzione.
«Taci, fratello, perché volendo ne ho anche per te!»
«Tu?! Ma se sei arrivato sulla Terra per uccidermi!» pigola Kakaroth, esterrefatto.
«Ucciderti? Non dire cazzate! Io volevo portati via con me per farti unire alla nostra squadra, allenarci, diventare forti e uccidere Freezer!»
«Me l'hai venduta molto peggio di così, e lo sai bene!» Non puoi dare torto a Kakaroth. I modi dei Saiyan non sono mai stati troppo diplomatici, e in quel periodo sai che Radish non avesse né la forza né lo spirito di essere accondiscendente. «Poi al mio rifiuto hai rapito mio figlio e mi hai minacciato. Avresti potuto chiedermelo con gentilezza!»
Alla parola gentilezza Radish sferra un pugno al vetro, facendolo rimbombare. Hai conosciuto Radish in periodi migliori, quando non perdeva la calma, quando rideva, quando festeggiava le vittorie con il peggior superalcolico di tutte le galassie, quando baldanzoso rincorreva le fanciulle negli attracchi portuali, quando scommetteva e barava a Sabaq per potare profitto alla squadra.
E più ci pensi più ti senti soffocare, perché sai che sei tu che l'hai reso più meschino. Sai che sei tu ad averlo cambiato.
«Gentilezza? Sai dove te la puoi infilare la gentilezza? Ti do un suggerimento, se vuoi!»

«ADESSO BASTA! SMETTETELA DI COMPORTARVI COME DEI BAMBINI, TUTTI E TRE!» tuona Nappa, e il silenzio torna a pesare in quella bianca prigione. In passato alle sue sfuriate non perdevi tempo a rimetterlo al suo posto, a ricordargli che tu fossi il Principe dei Saiyan e lui solo un tuo servo. E lui si mangiava la lingua e annuiva, anche se avrebbe voluto staccarti la testa dal collo. A te e a Radish, che eravate le peggior specie di cuccioli di Saiyan.
Invece adesso taci e basta, perché non ne puoi più. Sei saturo, non sai quanto ancora puoi resistere a sentirti recriminare sbagli che sai di avere commesso, non ne puoi più di stare imprigionato lì dentro come un topo di fogna, non ne puoi più di Freezer e i suoi giochi. Quindi ti ammutolisci e guardi gli altri fare lo stesso. Osservate Nappa camminare nervoso nei suoi tre metri di cella, le mani tremanti e una vena che gli pulsa sulla tempia. I suoi stivali scricchiolano sul pavimento, i suoi passi sono pesanti.
«Non serve a niente rinfacciarci gli errori del passato, ora. Prendiamoci del tempo per riflettere, e magari proporre delle idee che non contemplino l'harakiri. Per quanto la mossa di Broly sia stata utile per guadagnare tempo, adesso mi sembra un dispendio di vite inutile» gracchia, esasperato, e infine ferma il suo vagare. «Avete qualche proposta?»
Tutti e tre lo fissate senza aprire la bocca, senza idee, senza nemmeno l'intenzione di provarci.
Kakaroth nega con la testa e fissa il soffitto, mentre Radish, dopo qualche secondo, si incammina verso il muro bianco dietro di lui e ci si siede contro. Mani intrecciate dietro la nuca, testa bassa e gomiti alle ginocchia. In silenzio, senza parlare.
E tu fai di tutto per non guardarlo, per non urlargli contro di smetterla. Non vuoi guardare Radish per mille motivi, non vuoi guardare Nappa perché sai che ha ragione, non vuoi guardare Kakaroth perché potrebbe solo farti incazzare di più, e non vuoi guardare Broly immerso nel suo stesso sangue.
Quindi non fai niente, fissi il vuoto davanti a te e con la coda dell'occhio vedi Nappa appoggiarsi con la fronte al vetro.
«L'harakiri non mi sembra più nemmeno così una pessima prospettiva» sbuffa.
Quasi pensi lo stesso. Un vero peccato non avere un coltello nascosto nello stivale. 


 
 
Continua...

Riferimenti:
-Nella serie canonica non mi pare che Broly avesse un coltello ma, abitando su Vampa e cacciando animali per sopravvivere, mi sembra plausibile che ne utilizzi uno per sfilacciare la carne. Nel capitolo precedente Broly ha provato a forzare il collare con quel coltello. Una vera fortuna (sì, ok, non per la vita di Broly) che Freezer e i suoi scagnozzi non si fossero accorti che lo teneva nello stivale, no? XD 
-Tarble è un personaggio presente in un OAV non canonico, ma poi nel film DBS Broly è stato reso canon seppur non l'abbiano mostrato né abbiano detto nulla di lui. Tutta la questione del fatto che Freezer non sappia di lui, infatti, l'ho inventata io nella storia "Mercenari" - che vi consiglio sempre di leggere per capire tutti i riferimenti

ANGOLO DI EEVAA GRACE:
Buongiorno, gente!
Secondo capitolo, già un morto xD penso sia un record, questo. LOL. Vogliatemi bene: alla fine è stato un sacrificio fortuito, perché altrimenti sarebbero morti tutti e cinque. Broly best personaggio ever.
Cosa dite di questo primo confronto tra i nostri Saiyan? Radish ha il dente avvelenato - e come dargli torto! Per chi ha letto Mercenari (o anche Across the Universe)... vi aspettavate un simile comportamento da parte sua? Anche Goku non sta in silenzio a sentirsele cantare. Nappa, invece, sembra quello più portato a voler collaborare - per il momento. 
Riusciranno a tirare fuori un piano decente per scappare di lì? E riusciranno ad avere un confronto civile?
La situazione per il momento è tesa. 
Spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto.
Un abbraccio e a domenica prossima!
Grace
  
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