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Autore: giudy_falleni    07/06/2023    0 recensioni
Questa storia parla di loro, di come avrei voluto che andasse distretto 11... di Luca, Anna, Raffaele, Elena, Giulia e tutti gli altri
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luca, per tutto il tragitto dal cimitero al X Tuscolano era rimasto zitto, salvo qualche parola scambiata con Roberto.

Furtivamente osservava Anna, cercando tracce di un qualche cambiamento, qualche indizio che gli parlasse della sua nuova vita.

Non le aveva rivolto nemmeno un ciao, o un sorriso... gli faceva male, ma non c'era riuscito.

Erano tante le domande che lo tormentavano da circa un’ora: perché Anna era tornata a Roma, dopo più di 2 anni di assenza? e perché era arrivata proprio insieme ad Ardenzi?

La gelosia e la malinconia di non far più parte, in alcun modo, della sua vita lo torturavano, però decise che almeno un dubbio poteva toglierselo.

Luca: Robé, scusami so' stato un cafone prima, ma nella sorpresa di vederti qui, non ti ho chiesto come stanno Francesca e i bambini…

Roberto: stanno benone, grazie! sono rimasti a Trieste, sai per la scuola, il lavoro di Francesca…. non so ancora quanto dovrò restare qui...

Luca, nella sua mente fece un sospiro di sollievo… capì che Anna non era la donna di Ardenzi.

Poi proseguì: chissà Mauretta com’è cresciuta? E Germana, Tiberio e il piccolo Ettore li vedi?

Roberto: vedersi é difficile, però ci sentiamo costantemente… e tu, novità?

Luca sorridendo malinconico: macchè Robè!

Anche Anna era rimasta silenziosa per tutto il tragitto, al fianco di Elena che guidava.
Elena si ricordò di quando 1 anno prima era tornata lei al X Tuscolano, dopo esser stata via.

Si ricordò della sua disperazione, dopo che Davide l’aveva lasciata per tornare insieme alla moglie Silvia, della sua solitudine in una città a lei estranea, e poi aveva preso improvvisamente la decisione di tornare a Roma.

Qui si era sentita nuovamente a casa, ma contemporaneamente un’estranea!

Capiva bene cosa stava provando adesso l’amica.

Appena Elena parcheggiò, Anna scese subito dalla macchina e ammirò l’insegna di quello che era, in passato, il suo commissariato.

Le sembrava di rivedere la Anna di qualche anno prima, rivedeva lei e Luca che scherzavano insieme, la loro complicità, quel bacio furtivo che si erano dati in archivio, il primo segno dei suoi sentimenti che cambiavano.

Distolse lo sguardo perché quei ricordi le facevano male, e si decise ad entrare dietro agli altri, sperando che dentro fosse cambiato, e invece tutto era ancora come lo aveva lasciato lei... certo, alcune persone erano andate via, e ne erano arrivate altre, ma il distretto era rimasto uguale, come se non fosse mai andata via, come se questi 2 anni e mezzo non fossero mai passati.

I colleghi all'ingresso li videro entrare, e sembravano sorpresi, poi uno ad uno erano andati a salutarli, mentre Barbara e Pietro li guardavano un pò straniti.

Vittoria, abbracciando Anna: Annina mia, sei sempre più bella

Ugo dando una gomitata a Ingargiola: guarda Luca che sguardo incantato ha

Giuseppe: ma che dici....

Gabriele facendosi spazio tra i colleghi, e andando ad abbracciarla stretta: Anna sei tu? sei bellissima!

Anna arrossì imbarazzata dall'accoglienza un pò invadente di Gabriele, e Luca cercò di sopprimere l'impulso di spaccargli la faccia.

Dopo i saluti, si diressero verso l’ufficio di Luca, e Anna fece per seguirli, ma venne fermata da Elena

Elena: no, Anna… mi dispiace... noi dobbiamo parlare dell’indagine, e tu non..

Ardenzi, interrompendo Elena: perché il mio commissario non può entrare?

Elena sgranò gli occhi e si girò di scatto verso Anna: commissario? Ma io sapevo che avevi lasciato la polizia...

C’era stato più di uno sguardo stupito, e Luca era rimasto immobile, con la bocca spalancata e gli occhi sgranati.

Gabriele, ridacchiando gli sussurrò: Vice questore chiudi un po’ quella bocca, che sennò te c’entrano le mosche! Comunque la mia Anna è bella, sexy e pure commissario....

Luca si riprese un minimo, chiuse la bocca, e l'istinto di spaccare la faccia a Gabriele si fece sempre più forte, se continuava a fare il cascamorto con Anna.

Ardenzi, si decise a togliere Anna dall’impiccio e rispose alla domanda di Elena: in effetti, il commissario Gori aveva chiesto di lasciare la polizia, ma le sue dimissioni sono arrivate nelle mie mani, ed le ho chiesto del tempo, l’ho convinta ad entrare a lavorare nel mio commissariato e da allora è rimasta sempre con noi… posso orgogliosamente affermare che il commissario sia il mio braccio destro

Luca, senza volerlo, ebbe così anche la risposta alla domanda che si era posto in macchina, e pensò: ed ecco spiegato il perché è qui a Roma con Ardenzi… l’indagine in corso…

Fecero una breve riunione nell’ufficio di Luca, poi gli altri uscirono e rimasero solo Giulia, Luca e Roberto.

Davanti alle macchinette del caffè, Raffaele si avvicinò ad Anna

Raffaele: ciao Anna, sei sempre più bella, lo sai?

Anna lo guardò torvo: Raffaè, anche tu! non ti arrendi mai, vero? e Antonella?

Raffaele sorridendo: Anna, sto a scherzá! mi moglie sta benone.. stamo pensando a allargare la famiglia. come sta Abel? e il tuo compagno? il nuovo frugoletto o frugoletta?

Anna: vedo che di quello che ho scritto nella mia lettera lo sapete proprio tutti…

Elena, con aria colpevole: Sono stata io! ho saputo della lettera circa un anno fa... Luca, non rispondeva mai alle mie domande, poi un giorno, forse per sfinimento, mi ha mostrato la lettera... non potevo saperlo che…. Anche gli altri chiedevano sempre di te, e così io, per evitare le loro scomode domande, ho detto loro ciò che sapevo…. molto arrabbiata?

Anna amaramente: no, tranquilla! immaginavo che la cosa sarebbe stata di pubblico dominio. Adesso scusatemi, vado in albergo a rinfrescarmi… è stata una lunga giornata! buona serata a tutti

Raffaele, cercando di fermarla: è tanto tempo che non stamo tutti assieme.. perché non ci prendiamo una pizza e passiamo insieme la serata io, te, Luca e Elena?

Anna cercando di fargli un sorriso: non ti offendere Raffaele, ma stasera non mi va! sono stanca, e sono ancora scombussolata dal viaggio. Magari un'altra volta.... Buona serata

Raffaele, appena Anna sparì : che cos'ha?

Elena: lascia perdè…

Raffaele: Luca?

Elena annuì: già!

Raffaele: non capisco

Elena: Non si sono detti nè scambiati una sola parola, nè un cenno, nè un sorriso… in macchina erano entrambi taciturni… mi fa male pensare a come erano affiatati, e a come sono adesso….

Lorenzo: c'è qualche problema?

poi prevenendo Elena: anzi no, non me lo dite… siete preoccupati per Luca

Elena e Raffaele: SI

Gabriele, facendo rimbalzare la sua amata pallina: ragá, ma l’avete vista Anna? Cielo, quanto è bella! sembra una dea scesa apposta dall'Olimpo per conquistare il mio cuore… che dite? Adesso che con Luca non stanno più appiccicati, ce l'ho qualche chance di portarla a cena?

Elena: ma parli sul serio?

Gabriele: si, certo! È bella come una dea...

Elena: ed è anche inarrivabile per te... lo era prima, e lo è anche adesso

Gabriele, facendo finta di non ascoltare Elena: è bellissima e pure molto in gamba… ha sgominato con estremo coraggio la banda dei russi! è diventata commissario! credo che sto innamorandomi perdutamente di lei

Elena lo guardò torva: non ci provare! te lo chiedo per piacere... lasciala in pace

Gabriele, allontanandosi da Elena: pitbull

 

Nel frattempo nell’ufficio di Luca, Giulia aveva raccontato ad Ardenzi dell’uomo sconosciuto

Giulia: Roberto, ci odierai per quello che io e Luca ti stiamo per chiedere, ma vogliamo toglierci un dubbio…

Roberto, alterandosi: siete pazzi

Luca, provando di spiegarsi: Robè, dopo che Mauro è morto in sala operatoria, a nessuno di noi hanno permesso di vedere il corpo, nemmeno a Germana e Tiberio… dicevano che era troppo malridotto, ma so che non è così… il nostro Mauro non era sfigurato in volto...io l’ho visto cadere giù davanti ai miei occhi, e non è stato colpito in volto…. e allora perché non farci vedere il corpo, per dargli un ultimo saluto?

Roberto pensieroso: questo non lo so... me lo sono chiesto anch'io

Luca: e quell’uomo conosceva me, sapeva della mia carriera…
abbassando lo sguardo continuò: sapeva di Anna, di te e di Giulia... io e Giulia abbiamo avuto le stesse sensazioni, e sono sicuro che se l’avessi visto, l’avresti pensata come noi… tutto questo non può essere una coincidenza…

Roberto: che vorreste fare?

Giulia: vorremmo chiedere al magistrato di far riesumare il corpo di Mauro, per vedere se quel terribile giorno abbiamo seppellito il nostro amico e collega, oppure un perfetto sconosciuto…

Roberto non troppo convinto cedette: d’accordo, togliamoci questo dubbio

 

Anna era andata in albergo, non se l’era sentita di andare nella casa che un tempo divideva con Luca, anche se ne era ancora la comproprietaria.
Si gettò di peso nel letto, e pianse tutte le lacrime che aveva in corpo.

Lo sapeva che tornare a Roma, e soprattutto rivedere Luca le avrebbe fatto male, però non immaginava così tanto.

Afferrò il suo telefono, e compose il numero di Alessandro.

“pronto Ale, come vanno le cose al commissariato? sentite già le nostra mancanza? Brandi come se la sta cavando nel sostituirci?”

Alessandro, notando la voce strana di Anna: “qualcosa non va?”

Anna: “ no, va tutto bene… sono solo un pò malinconica perchè mi manca Abel”

Alessandro: “Abel se la sta cavando alla grande da Francesca… Luca l'hai già visto?"

Anna, con le lacrime che le scendevano copiose, sussurrò: "si...

Alessandro: "immaginavo! Senti, potrei essere utile alle indagini, se vi raggiungessi a Roma?”

Anna sollevata: “ certo Ale! io e Roberto pensavamo che non volessi, per questo non te lo abbiamo chiesto, ma hai seguito il caso insieme a noi, e... ”

Alessandro: “domani vi raggiungo! lo avvisi tu Roberto?”

Anna: “ si!”

Più tardi Anna si fece una doccia veloce, si cambiò, andò a bussare alla camera di Roberto, e si stupì di trovarlo in compagnia di Luca e Giulia

Anna: ero passata per darti notizie sul nostro commissariato, ma se é un brutto momento posso aggiornarti domani

Roberto, squadrando sia Luca che Anna: no, dimmi pure Anna… non ho segreti con Luca e Giulia

Anna si ritrovò a pensare: beato te…

Poi comunicò a Roberto l’arrivo di Alessandro

Roberto: Ero sicuro che Berti avrebbe preso la decisione giusta! Stasera pensavamo di andare a bere una birra... vuoi venire con noi?

Anna lanciando un'occhiata a Luca: No, grazie! stasera sono parecchio stanca... magari un'altra volta... buona notte!

Per una frazione di secondo i suoi occhi incrociarono quelli di Luca, occhi in cui si rifletteva la stessa tristezza, poi uscì dalla stanza.

Roberto, che fino a quel momento era stato molto discreto: Luca, che é successo tra te e Anna?

Luca cercando di minimizzare: non è successo niente… con il suo trasferimento a Trieste ci siamo semplicemente allontanati e abbiamo perso i contatti... può capitare...

Roberto: guarda che l'ho capito cosa provi per lei… allora?

Luca: ci sono tante cose che non so, di questi ultimi anni appena trascorsi…

Roberto: che vuoi sapere? anzi no famo così… ti racconto io le cose come sono andate…. circa 2 anni e mezzo fa mi é arrivata tra le mani la sua richiesta di lasciare la polizia, per studiare biologia marina… conoscevo Anna e il suo valore, quindi le ho proposto un compromesso

Luca ascoltò rapito, e Roberto continuò: le ho proposto di continuare a lavorare nel mio commissariato, promettendole che le avrei dato i permessi per proseguire gli studi, se lo desiderava veramente. Lei ha accettato un pò titubante, si è iscritta all’università, ma ha capito ben presto che quella non era la sua strada. Si è accorta di amare il nostro lavoro, e le ho proposto di fare il concorso per diventare commissario, concorso che ha brillantemente superato, diventando il mio braccio destro.

Luca, non riuscì a trattenersi nel domandargli la cosa che lo faceva stare più male: il suo compagno? il bambino o bambina che aspettava da lui?

Luca aspettava rassegnato la conferma del suo stare male, ma Roberto lo stupì mettendosi a ridere

Roberto: Luca, ma quale compagno? e quale bambino? Possibile che ancora non lo capisci? non c’è mai stato in questi anni nessun compagno, nessun uomo al suo fianco, e soprattutto non ha nessun nuovo bambino…. si è dedicata solo al nostro lavoro e a crescere Abel

Luca, con le lacrime agli occhi: ma nella lettera che mi ha scritto…

Roberto: Senti, nella lettera te ha scritto un sacco de fregnacce, un sacco di cazzate… io penso che a lei non le bastasse più stare con te solo come un’amica, ha creduto che non ci fosse nessun altro posto nella tua vita per lei, e allora per difendersi e non stare più male abbia voluto allontanarti dalla sua…

Luca ascoltò tristemente: capisco! grazie Robè! ci vediamo domani

Roberto: Luca, entrambi avete sbagliato e vi siete fatti del male, ma nella vita c’è sempre una soluzione, se uno la vuole trovare… ricordatelo! non è troppo tardi per voi... penso che anche Maurè sarebbe stato d’accordo con me…

  
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