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Autore: Ciuffettina    18/06/2023    4 recensioni
A Consonno il cielo è più azzurro, è sempre festa ed è il paese più piccolo ma più bello del mondo insomma è un paesino talmente speciale da attirare l'attenzione di ben due angeli scappati dal Paradiso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balthazar, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Ho riscritto decine di volte questo capitolo e ancora non sono pienamente soddisfatta. Forse un "occhio esterno" riesce a capire che cosa c'è che non va. Buona lettura!

Dopo aver bevuto il cocktail e aver concordato che era molto meglio del Paradiso, i due angeli decisero di uscire all’aperto e si sedettero su una panchina che era accanto a una grande fontana che emetteva scenografici getti d’acqua proprio di fronte al centro commerciale che in mezzo aveva una torre, detta “Minareto” per la somiglianza con quella presente in quasi tutte le moschee.
Gabriel tirò fuori da una tasca un sacchetto di plastica che conteneva degli orsetti gommosi che sembravano fatti d’oro e ne offrì uno a Balthazar.
«Che cosa sono?» domandò l’angelo prendendone uno e schiacciandolo fra le dita.
«Ma come? Sei qui sulla Terra da… quanto? E ancora non li conosci?» ribatté Gabriel, facendo una faccia scandalizzata. «Haribo è la bontà che si gusta a ogni età» canticchiò. «Credo che tu abbia ancora molte cose da scoprire».
«Preferisco il cibo da gourmet».
«Uh, come siamo diventati sofisticati, io invece continuo a preferire i dolci» disse Gabriel, ingoiando tre orsetti di gomma in un colpo solo.
«Sai che se tu fossi venuto una settimana dopo, non ci saremmo incontrati?»
«Come mai?»
«I croupier sono allergici a quelli baciati dalla dea bendata. Sinceramente non capisco perché, non è colpa mia se ho la fortuna di essere un angelo» replicò Balthazar, cercando, invano, di avere un’espressione innocente. «Perciò avevo pensato di cambiare aria».
«Lo sai, vero, che esiste una cura contro la loro allergia?» disse Gabriel.
«Perdere? È una parola che sul mio vocabolario non esiste» ribatté l’angelo col suo tono da sbruffone che Gabriel ricordava tanto bene.
«Vabbeh… Dai, raccontami della tua fuga da Alcatraz».
Balthazar sospirò poi rispose: «Dopo un po’ che te n’eri andato, Michael e Raphael hanno cominciato a contendersi la guida del Paradiso. Magari si fossero limitati a una bella scazzottata fra loro per risolvere la questione, no, hanno deciso di coinvolgere tutti noi angeli, trascinandoci in una guerra fratricida tra le due fazioni».
«Una guerra? Ma è orribile!» domandò Gabriel sconvolto.
«Già… l’unica scelta che abbiamo avuto è stata quella di schierarci o di qua o di là». Balthazar chiuse gli occhi e rabbrividì come se avesse ancora davanti agli occhi quell’orrore poi raccontò che a un certo punto della battaglia si era ritrovato solo con intorno tanti di quei corpi a terra che non si capiva più dove finivano le ali bruciate di uno e cominciavano quelle dell’altro così gli era venuta un’idea: aveva spedito l’anima del suo tramite in Paradiso e ne era uscito, lasciando il suo corpo in mezzo agli altri. «Ed eccomi qui!» concluse, cercando di ritrovare un tono leggero.
Me lo sentivo che quei due avrebbero fatto qualcosa di stupido…” pensò Gabriel abbassando la testa. «Non avrei dovuto andarmene… Mi dispiace…»
«Ehi, non è stata colpa tua» disse Balthazar, appoggiandogli una mano sulla spalla.
Gabriel, sconvolto, lo strinse a sé. «Vi hanno obbligato a uccidere i vostri stessi fratelli… Avrei potuto essere la Svizzera del Paradiso(1)… Avrei potuto tentare di farli ragionare… Avrei potuto…» s’interruppe, sopraffatto dal dolore.
Preso alla sprovvista Balthazar ricambiò l’abbraccio in silenzio, battendogli goffamente una mano sulla schiena. Non sapeva bene che cosa fare: gli Angeli non erano stati creati per provare emozioni, perciò non sapevano nemmeno come gestire quelle degli altri, tanto più quelle di un arcangelo che, in teoria, avrebbe dovuto essere freddo come il ghiaccio. Dopo qualche minuto gli disse: «O forse saresti finito come la Prussia(2). Che cosa avresti potuto fare contro quelle due teste calde? Piuttosto nostro Padre… Perché non ha dato loro una bella sculacciata e non li ha spediti in camera loro senza cena?»
«No… nostro Padre aveva abbandonato il… il Paradiso pri… prima che… che io sca… scappassi» farfugliò Gabriel.
«Ma bene! Nostro Padre ci abbandona, lasciandoci nei casini e tu ti senti colpevole per quello che hanno combinato Michael e Raphael? Se sei colpevole tu, lo siamo anche noi angeli… Eravamo in migliaia, avremmo dovuto mandarli al diavolo e ignorare le loro pretese… ma purtroppo il vizio di obbedire anche agli ordini più insensati senza ragionare ha prevalso».
Nonostante le parole di Balthazar, Gabriel si sentiva comunque colpevole. “I miei fratellini costretti a combattere fra loro…” pensò. “Castiel, Samandriel, Adriel… Avrei dovuto restare e cercare di proteggerli invece di scappare come un vigliacco perché non sopportavo più gli eterni litigi fra Michi e Raphi…” Stava quasi per chiedere a Balthazar chi fosse caduto in quella stramaledetta guerra ma poi decise che era meglio non sapere: quando ripensava al Paradiso voleva immaginare tutti i suoi fratelli ancora vivi, non stesi a terra con le ali bruciate… Si riscosse e si staccò da Balthazar, asciugandosi gli occhi.
«Ti senti meglio, Gabriel?»
«Insomma…» l’arcangelo sorrise malinconicamente. «Chissà che cosa direbbero Michael e Raphael se mi vedessero in questo momento».
«Di sicuro qualcosa tipo “Gli arcangeli non frignano come femminucce umane” ma sai che cosa ti dico? Chi se ne frega della loro opinione! Per noi sottoposti sarebbe stato meglio se loro avessero somigliato di più a te. Di certo tu non te ne saresti uscito con ‘sta stronzata del “voglio governare l’universo” ma con qualcosa tipo “voglio farvi sentire i sapori come gli umani”».
Di solito era Gabriel che incoraggiava e spronava i suoi sottoposti ma qui la situazione si era decisamente ribaltata, inoltre Balthazar gli stava parlando schiettamente senza le solite remore o piaggerie che invece infarcivano le frasi degli altri quando dovevano interagire con lui, fu anche piacevolmente sorpreso dal fatto che l’angelo gli aveva posato una mano sulla spalla, spontaneamente, per cercare di confortarlo: quando erano ancora in Paradiso, Balthazar (come tutti gli altri angeli) non si sarebbe mai arrischiato a toccarlo; per quanto Gabriel cercasse di essere amichevole con tutti c’era sempre stato il suo rango a dividerlo dagli altri ma finalmente, lontano da quel clima anaffettivo e militaresco, lui e Balthy erano diventati quello che avrebbero dovuto essere da sempre: non un arcangelo e un subalterno ma due fratelli. «Adesso che sei sulla terra, come stai?» gli chiese.
«Alla grande!» rispose Balthazar. «Giro per il mondo, specialmente dove ci sono i casinò, e…»
Gabriel scosse la testa. «La tua Grazia. Sai che gli angeli semplici tagliati fuori dal Paradiso perdono i loro poteri poco alla volta. I tuoi a che punto sono? Forse potrei…»
«Non devi preoccuparti per me». Da sotto la camicia tirò fuori una catenina metallica cui era attaccato un ciondolo a forma di puntale che sembrava fatto di cristallo.
«La pietra di Matusalemme(3)!» disse Gabriel fissando quel manufatto in quarzo ialino(4). «Dona lunga vita agli umani e mantiene intatti i poteri di un angelo caduto(5)» recitò a memoria.
«Come vedi, me la cavo. E tu? Che cosa hai fatto in questi secoli?»
«Ho scoperto la mia vera vocazione: mi diverto a punire gli umani che se lo meritano. Che cosa sai di Consonno?»
 
  1. Qualsiasi cosa succeda, la Svizzera rimane sempre neutrale, ciò non significa che non sappia difendersi in caso di aggressione esterna.
  2. Stato che è stato smembrato tra Polonia, Russia e Germania.
  3. Inutile che vi scervelliate: la “pietra di Matusalemme” non compare in alcuna delle puntate di Supernatural e non è nemmeno citata nella Bibbia. Compare però in una puntata di Highlander (la serie tv con Adrian Paul e Peter Wingfield 💖) in cui si diceva che aveva il potere di donare luuunga vita agli umani (vi ricordo che Matusalemme è vissuto per 969 anni) nonché l’invulnerabilità agli immortali.
  4. Quarzo ialino o cristallo di rocca, gli antichi greci credevano che fosse in realtà il ghiaccio pietrificato dagli dei in modo che non potesse più sciogliersi. Sin dai tempi antichi, è stato utilizzato per pratiche terapeutiche e rituali religiosi.
  5. Qui potete capire perché ho inserito questo manufatto. Man mano che Supernatural proseguiva mi davano fastidio alcune incongruenze che emergevano: nella 5° serie dicevano che un angelo tagliato fuori dal Paradiso perdeva i suoi poteri (forse per giustificare il fatto che Castiel non sempre poteva aiutare Sam e Dean) ma nella 6° compare Balthazar e più avanti Metatron, semplici angeli come Castiel, scappati dal Paradiso eppure coi loro poteri belli intatti, perché? Ovviamente nel caso di Balth urgeva una spiegazione in linea col serial 😉
   
 
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