17. Ahia! (Amburgo chiama Monaco)
Inesorabile come la morte, esattamente tre giorni dopo gli arriva il WhatsApp di Kaltz, sotto la specie di uno screenshot della foto comparsa su gossip.de e di un commento: “Com’era la storia che non avevi la ragazza? 😲”
Karl digita fulmineamente: “Sei una vecchia comare che stalkera gli amici 🤗”
Mezzo secondo dopo, il telefono squilla.
Trascrizione della conversazione telefonica avvenuta tra il numero xxxxxxxxxx (Hermann Kaltz) e il numero xxxxxxxxxx (Karl-Heinz Schneider)
H. “Buonasera, bestiaccia” [risata]
K. “Ciao, brutto pettegolo” [risata ancora più forte]
H. “E mi avevi detto di essere single!”
K. “Ero single, due mesi fa. Che fai, metti in dubbio la parola di un amico?”
H. “Non sia mai. Però pensavo mi avresti informato in anteprima”.
K. “Ma perché ti interessano tanto i fatti altrui?”
H. “Non i fatti altrui, quelli di un caro amico. E poi tu t’infili sempre in storie strane, e i consigli di zio Hermann ti possono fare comodo”
K. “Di’ la verità, hai preso qualche pasticca? Hai bevuto?”
H. “Dimmi tu se non ti sei infilato in una storia strana!”
K. “Una storia strana?”
H. “Yeah. Senti cosa leggo… bla bla… Julia Gutenbrunner, 35 anni, di Monaco di Baviera… scrittrice… docente universitaria… insegna… aspè, che roba è?”
K. “Ältere deutsche Sprache und Literatur!“
H. “Devi essere ammattito”
K. “Avresti preferito Viktoria Sonnenfels?”
H. “In un certo senso sì” [si schiarisce la voce] “Beh, coraggio. Spiegami”.
K. “Cosa devo spiegarti?”
H. “Cosa ci fai tu con una così. Che cosa avete in comune?”
K. “Faccio che la amo, va bene? E che cosa avevo in comune con la Sonnenfels?”
H. “Ma come?”
K. “E invece sì! Avanti!”
H. “Oh, non ti arrabbiare!”
K. “E chi si arrabbia?”
H. “Sono esterrefatto, Karl. Non me lo aspettavo”
K. “Farai bene a riprenderti in fretta, allora”
H. [con una certa agitazione nella voce] “OK, non voglio sindacare sulla tua vita sentimentale. Ma sei proprio sicuro? Sicuro sicuro sicuro?”
K. “Che palle, Hermann, sembra quasi che tu sia geloso”
H. “No! Geloso no, perdiana!”
K. “Vieni a trovarmi un giorno di questi, così ti presento Julia e vedrai se poi non mi dai ragione”
H. [dopo un momento di prolungato silenzio] “Ahia. Allora la situazione è grave!”
K. [ridendo forte] “Esatto! Anzi, a essere precisi la situazione non è grave, è gravissima!”