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Autore: ladypink88    02/07/2023    2 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Il cielo poco a poco si era aperto lasciando trasparire un sole timido ed incerto e qualche sprazzo di cielo azzurro. 
Rosa sorrise al cielo e a sè stessa. Sembrava che il cielo condividesse la sua stessa incertezza.

"Mamma perchè ti sei messa a guardare il cielo?" la interruppe la voce che amava più di tutte.
La donna adesso sorrise alla sua bimba.
" Perchè dici? Guarda, non è più lattiginoso come dice la maestra Valeria. Adesso sembra un pò più azzurro..." sussurrò dolcemente prendendola per mano.
Evelyne alzò il viso e osservò anch'essa verso l'alto.
" Sì è proprio vero!" esclamò contenta.

La donna strinse la mano della piccola e riprese a camminare. Guardava dritto davanti a sè. Evelyne mormorò qualche cosa ma lei smise di ascoltarla per qualche istante.

Corsivo - Era difficile per lei, figuriamoci come avrebbe potuto essere per Evelyne. Però una parte di sè sapeva che era giusto così. Era corretto spiegare cosa era successo a Mattia.Erano ormai mesi che la piccola non sapeva più nulla del suo fratellino dal giorno (corsivo) dell'incidente e lei semplicemente aveva solo ignorato gli eventi quando si approcciava a lei.

Nella distanza intravide il luogo finalmente.
Erano quasi arrivate.
Mancava solo qualche centinaio di metri.
Quando attraversarono il cancello Rosa iniziò a sentire una sensazione di oppressione al petto. 
Ogni volta che varcava quella soglia le mancava quasi improvvisamente l'aria. 
Ma questa volta doveva cercare di reggere. 
C'era Evelyne con sè.

" Mamma stai bene?" chiese la piccola con un velo di agitazione nella voce.
Rosa non rispose.
Dopo un paio di minuti erano arrivate.

" Tesoro mio, ecco. Vedi,Mattia si trova proprio qui." sussurrò inginocchiandosi all'altezza della figlia , per guardarla negli occhi.
Evelyne sgranò gli occhioni. Vide un muro con tante foto.Tanti fiori. Ed improvvisamente la riconobbe. La foto del suo fratellino.

" Sì, lì c'è la sua foto mamma. Eccola!" esclamò la bimba.
Però in qualche modo Evelyne non era soddisfatta.
Puntò il suo sguardo confuso verso sua madre.
Rosa aveva vissuto tante ed infinite volte questo momento nella sua testa eppure non era mai riuscita a trovare le parole giuste da dire alla figlia.

Generose lacrime iniziarono a rigare il suo volto:
"Vedi tesoro, Mattia è diventato un angelo. Tutti i bambini che sono qui sono diventati degli angeli..."  cercò di spiegarle mentre l'abbracciava forte a sè.
" E perchè? Io voglio giocare con lui. Non mi interessa questa storia degli angeli!" esclamò Evelyne per niente soddisfatta.
" Ecco... lo so. Ma a volte succede che le persone diventano angeli..." cercò di far capire Rosa alla bimba.
" Come la nonna?" chiese la bimba.
" Sì, esatto!"

Evelyne si guardò attorno. L'atmosfera era quasi surreale. La bambina pensierosa.
Dopo qualche istante chiese alla madre con fare deciso :
" Senti mamma ma non gli possiamo dire al Signore degli angeli che Mattia lo vogliamo di nuovo con noi? Poi quando diventa vecchio come la nonna va bene diventerà un angelo ma non così presto..." 
Rosa sorrise.L'ingenuità dei bambini spesso la coglieva impreparata.
" Ci ho già provato credimi. Ma non è possibile!" disse con fare quasi solenne.
" E quindi non potrò vedere più Mattia? " chiese la bimba che ora iniziava ad assumere un'aria alquanto affranta.

A Rosa mancò un battito. Non sapeva come rispondere alla figlia.
L'abbracciò ancora più stretta e le sussurrò solo :
" Mi dispiace moltissimo tesoro mio. Mattia manca molto anche a me. Se vuoi adesso la mamma ti porta a bere una cioccolata e ti spiega come fa quando vuole pensare a Mattia. Ti va?" 
Evelyne a questo punto era scoppiata a piangere e tra i lacrimoni fece un cenno di assenso con la sua testolina riccia.

Madre e figlia rimasero abbracciate in quel luogo fino a che i singhiozzi della figlia non si furono calmati.

" E ora andiamo a prendere la nostra cioccolata?" chiese Rosa con finto fare allegro.
La bimba assentì  e  abbassò lo sguardo.
A Rosa faceva male vederla così triste, ma in qualche modo le aveva promesso che la avrebbe portata a vedere Mattia.

Si alzò , ma non mollò mai la mano di sua figlia.
Diede un ultimo sguardo alla tomba del figlio e lo salutò con un sorriso.
" Ciao amore mio!"
Evelyne osservò la mamma e decise di imitarla :
" Ciao Mattia!" con voce tremula.

E se ne andarono. Non dissero niente nel loro percorso dal cimitero alla macchina. Entrambe stavano processando nella loro mente quanto era appena accaduto.
Rosa accese il motore e si avviò verso il bar dove una buonissima cioccolata calda aspettava madre e figlia.

***

Silvia si versò una busta di dolcificante e se lo versò nel caffè. Sorrise tra sè e sè. 

" Come se mettere la saccarina nel caffè servisse a farmi dimagrire dopo tutto quello che abbiamo mangiato oggi!" esclamò con fare finto disperato la donna.

Romina scoppiò a ridere :
" Dai almeno spero che il pranzo ti sia piaciuto!"
" Oh sì non hai idea di quanto! Me lo sono proprio gustato sai?" la rassicurò la bionda.
" Non hai idea di quanto mi faccia piacere! Era troppo tempo che non trascorravamo del tempo assieme. Una delle mie... numerose colpe!" ammise la castana.

Silvia non rispose subito. Dopo qualche secondo la guardò negli occhi e le chiese :
" Il fatto che tu sia qui a parlarne con me è importante. Come stai?" il suo interesse era genuino e Romina lo percepì.
" Bella domanda... bè almeno posso dire che ... sto. Mi sembra di aver compreso che più in basso di così non volevo cadere... e penso anche che ti devo delle scuse..." 

La bionda assunse uno sguardo interrogativo, come a chiedere spiegazioni.
" E riguardo a cosa?"
" Oh bè, riguardo al fatto che ti ho dato della zitella capace di stare solo con Lorenzo. Non te lo meritavi affatto. In realtà quella che si è fatta abbindolare da un uomo sono stata solo io!" sussurrò tra i denti.

Silvia sorrise maliziosamente :
" Bè, ammetto che le tue parole mi avevano ferita e non poco. Ma ora della fine non è che ti mancasse la ragione... perchè... " e si fermò perchè non riusciva a trovare le parole.
Ma non ce ne fu bisogno perchè Romina era abbastanza sveglia da comprendere al volo.

" Non mi dire! Stai con Lorenzo? Non ci posso credere!!!" esclamò la castana alquanto sorpresa.
La bionda annuì.
" Sì, anche se da relativamente poco.."
" Sono veramente felice per te sorellina! Si vede dal tuo sguardo che sei... Felice e radiante!" esclamò entusiasta Romina.

Romina si alzò e stappò una bottiglia di champagne :
" Oggi è un giorno speciale! Dobbiamo festeggiare! A noi e al tuo amore ritrovato!"
Silvia le sorrise :
" A noi!"
Le due sorelle rimasero a parlare per buona parte della giornata . Sembrava che non fossero trascorsi due anni, bensì tutto il contrario. Sembrava che non si fossero mai allontanate.

Angolo dell'Autrice:
Mancano ufficialmente due capitoli alla fine del secondo libro della trilogia ragazzi....
Devo dire che questo capitolo mi ha fatto sudare e con questo caldo ancora di più! So di essere indietro nella risposta di tanti messaggi e recensioni che mi sono arrivati e che non mi faccio viva da quasi un mese, ma nel frattempo ho avuto un periodo un pò impegnatico che non è ancora finito.
Passerò e risponderò a tutti perchè desidero farlo come si deve!
Fatemi sapere cosa ne pensate di quest'ultimo aggiornamento!
Vi abbraccio, 
Lady


 

   
 
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