Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Ciuffettina    12/07/2023    4 recensioni
A Consonno il cielo è più azzurro, è sempre festa ed è il paese più piccolo ma più bello del mondo insomma è un paesino talmente speciale da attirare l'attenzione di ben due angeli scappati dal Paradiso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balthazar, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Istintivamente si guardò le braccia e il petto e vide che, invece del suo solito smoking, stava indossando un abito di chiffon azzurro con dei riflessi perlacei, talmente stretto che, se fosse stato un umano, avrebbe avuto difficoltà a respirare e le maniche corte a sbuffo da cui spuntavano degli arti sottili e, inequivocabilmente femminili. Ai piedi calzava un paio di eleganti scarpine da sera, in raso, della medesima tinta dell’abito. «Che cosa mi hai fatto? Che cosa diavolo mi hai fatto?» strillò istericamente.
«Secondo te?» rispose l’arcangelo sollevando le sopracciglia in quel suo modo tipico e scoccandogli uno sguardo malizioso.
«No, Gabriel, no! Se avessi voluto essere una donna, avrei cercato un tramite femminile. Sai benissimo quanto sia difficile trovare un contenitore idoneo e tu me l’hai rovinato
«Che esagerazione! Ro-vi-na-to! Anzi mi sembra di avertelo parecchio migliorato». Lo fissò attentamente. «Parola mia, se non sapessi che sei tu, ti farei una corte spietata».
«Te lo dico una volta sola: fammi tornare subito com’ero prima!»
«Lo sai che quando ti arrabbi diventi ancora più carino?» gli disse Gabriel dandogli un buffetto sul naso.
«FOTTITI!» ruggì Balthazar, diede uno schiaffo alla sua mano per allontanarla da sé, si alzò di scatto dalla panchina e si allontanò velocemente, inseguito dalla risata dell’arcangelo.
Quanto mai mi sono seduto al suo tavolo!” pensò furioso.
Era stato talmente felice di vederlo che si era totalmente dimenticato del lato più sgradevole del suo carattere: la sua propensione per gli scherzi idioti.
Eh sì che alcuni di essi erano diventati leggendari: Michael con la guaina della spada piena di pece; Raphael convocato con urgenza sulla Terra solo per chiedergli di ripristinare la verginità a una meretrice; Metatron coi suoi appunti talmente scombinati per cui alla fine non si capiva più quante coppie per ogni specie di animale Noè aveva portato sull’Arca…(1)
Mi vien voglia di distruggere il suo stupido tramite col Sale di Lot e poi vediamo se avrà ancora voglia di ridere!” pensò sadicamente. Non essendo abituato a camminare coi tacchi alti, inciampò e sarebbe caduto se un braccio non l’avesse sostenuto.
«Deve stare attenta, signorina, questo terreno è accidentato» gli disse l’arcangelo con aria galante, sovrastandolo con la sua statura.
Ma bene! Non solo Gabriel gli aveva rovinato il tramite, ma l’aveva anche reso più basso di lui. «Accidentato un corno! Se avessi avuto le mie solite scarpe non avrei rischiato di cadere. Ti sei divertito abbastanza? Ora fammi riavere il mio tramite» replicò Balthazar, strappandosi alla sua presa.
«Ma come?» domandò l’arcangelo con aria stupita. «Avevi detto che mi avresti chiesto di farti tornare com’eri prima una sola volta, invece me l’hai domandato di nuovo, non sei di parola…» Scrollò la testa con aria melodrammatica. Parve riflettere un attimo, poi gli domandò: «Vuoi riavere il tuo smoking e il tramite giusto da metterci dentro?»
«È un’ora che te lo ripeto!» strillò Balthazar esasperato.
«D’accordo ma devi fare come dico io…»
L’angelo, pur rivolendo disperatamente il suo contenitore, esitò: chissà Gabriel che cosa gli avrebbe imposto, d’altronde era così seccante dover trovare un altro umano giusto e convincerlo a farlo entrare… i demoni erano decisamente più fortunati! L’idea di restare così com’era non lo sfiorò neppure… «Va bene» sospirò, «Che cosa devo fare?»
«Torna a quei tavoli, punta forte e vinci più che puoi! Ho una mia teoria, secondo cui i croupier guarderebbero con maggior simpatia una bella signorina che li sbanca che non un uomo e vorrei sperimentarla».
«E non puoi trasformarti tu per verificare la tua ipotesi?»
«Ma io devo rimanere un osservatore esterno, altrimenti che esperimento sarebbe? E poi non sarebbe altrettanto divertente!»
«Sei… sei un essere impossibile!»
«Anch’io ti voglio bene! Va a farti bella, dolcezza, e vediamoci fra 10 minuti al casinò» gli disse l’arcangelo, mollandogli una pacca sul sedere.
«PIANTALA!» Per fortuna i suoi poteri angelici erano rimasti intatti, quindi si materializzò nella propria camera e, come prima cosa, si tolse le scarpe, scaraventandole in un angolo della stanza. “Maledetti tacchi alti!” Si guardò allo specchio con curiosità.
Beh doveva ammettere che, tutto sommato, Gabriel aveva fatto un buon lavoro: il suo nuovo aspetto era quello di una ragazza minuta, con un viso a forma di cuore, gli occhi azzurri ben distanziati, due deliziose fossette che si formavano ogni volta che sorrideva, una cascata di capelli ramati che gli si arricciavano intorno al viso e la pietra di Matusalemme che spiccava tra due seni, piccoli ma sodi; il vero problema era l’abito: era talmente scollato che, persino a lui, sembrava troppo audace.
Sì, contenitore grazioso, ma voglio essere io a rimorchiare quando decido di farlo, non essere rimorchiato”. Aprì l’armadio per cercare qualcosa di meno appariscente… era pieno di 50 sfumature di azzurro in chiffon, tutti scollati. Sbattere l’anta e imprecare fu un tutt’uno. «Dannazione!»

Quando entrò nella sala giochi, si rese subito conto che un bel tramite (e un bel vestito) attira inevitabilmente l’attenzione. Gli altri uomini che, durante i giorni precedenti, l’avevano a malapena guardato, ora lo osservavano talmente intensamente che Balthazar, per un attimo, temette che il vestito fosse diventato trasparente, poi gli si affollarono intorno, dicendogli un sacco di sciocchezze per mettersi in mostra e cercare di attirare la sua attenzione, impedendogli, di fatto, di avvicinarsi ai tavoli per scommettere. “Ma porca miseria! Devo indossare uno scafandro per essere lasciato in pace?” Vide dall’altra parte della sala Gabriel che lo fissava ridacchiando. “Ti stai divertendo? Beh che l’esperimento abbia inizio!

 

  1. Nel capitolo 6 della Genesi, Dio ordina a Noè: «Introdurrai nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina» nel capitolo 7 invece afferma: «Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che sono impuri un paio, il maschio e la sua femmina»

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ciuffettina