La
pausa pranzo è stata breve, alle 14.00 siamo tutti seduti ai
nostri posti. Mi
sono accontentata di un bagel con salmone e avocado, mi
rifarò stasera.
I
ragazzi parlottano tra di loro, capto qualche scambio di battute qua e
là, il
principale argomento di conversazione sono le novità della
mattina. Ma non
abbiamo ancora finito, ci sono ancora alcune bombe da sganciare.
Richiamo
l’attenzione con un colpetto di tosse.
«Ci
siamo tutti? Io ricomincerei da dove ci eravamo lasciati, ovvero da
Wakabayashi.»
Si
zittiscono, lui ha un’aria compiaciuta. Si vede lontano un
chilometro che gli
piace avere questo ascendente sulle donne. Adesso però
è arrivato il momento di
inserire un nuovo elemento, voglio proprio vedere come la
prenderà.
Sogghigno.
«Torno
alla fanfiction costruita su un puzzle di realtà alternative[1],
perché le possibilità amorose non si esauriscono
con Nakazawa e Aoba.»
Scorgo
Matsuyama agitarsi in un angolo, forse teme che la sua Yoshiko possa
essere la
“vittima” numero tre. Ma si sbaglia.
«E
chi è la terza?» domanda il nostro piacione.
Lo
fisso negli occhi mentre rispondo.
«Kojiro
Hyuga.»
Per
qualche secondo la stanza sembra si sia congelata, il silenzio
è quasi irreale.
È Hyuga a romperlo con una fragorosa risata.
«Ma
per favore! Io e questo megalomane come coppia yaoi?! Ma vi pare
possibile?»
Scuote
la testa con veemenza, come se volesse dimostrare a chiunque, senza
ombra di
dubbio, l’assoluta assurdità dell’idea.
Non ci sono reazioni visibili, sembrano
tutti trattenere il fiato. Lancio uno sguardo a Wakabayashi, che invece
mi sembra
molto tranquillo, poi prendo la parola.
«In
effetti sì, ci sembra possibile.»
«Stai
scherzando.»
«Proprio
no. Non è la prima volta che leggo di voi due insieme, siete
un pairing che
piace, sapete?»
«Ridicolo.»
«È
perché siete molto virili entrambi, molto desiderati.
Immaginarvi a fare cose
sconce ci stuzzica.»
Vedo
Hyuga coprirsi il viso con la mano.
«Anche
solo l’idea di associare “cose sconce” a
me con quello lì fa venire i brividi.»
Wakabayashi
continua a sembrare a suo agio, non batte ciglio.
Vuoi
vedere che… Ma no, non ci credo. Però,
forse… Provo a indagare.
«Ok,
ok. Non ti piace l’idea, lo abbiamo capito. Adesso
però rilassati, o sembra
quasi che tu abbia qualcosa da nascondere per essere così,
ehm, sensibile
all’argomento.»
«Non
sono sensibile all’argomento! Solo che non mi va di essere
accoppiato con
quello lì.»
«Ehi,
Hyuga, adesso non esagerare! Lo sai come mi chiamo, non serve usare
giri di
parole.» lo guarda con un lampo divertito negli occhi
«Calmati o qualcuno
potrebbe pensare che anche tu abbia una cotta per me!»
Mi
scappa un risolino - è quello che ho pensato
anch’io - l’altro pare
scandalizzato.
«Ma
non dire fesserie!»
Non
resisto, guiky80 mi ha servito un assist poco tempo fa e ne approfitto.
«Beh,
Hyuga, di recente in effetti c’è chi ti ha accoppiato
anche a qualcun altro.»
Mi
risponde con uno sguardo di sufficienza.
«A
Wakashimazu?»
«No,»
la mia voce suona quasi melliflua «a Manabu[2].»
Spalanca
gli occhi incredulo, adesso ridono davvero tutti tranne lui.
«Che
tra l’altro non c’è, non avrà
ricevuto la convocazione. Peccato. Devo
aggiornarlo, gli invierò un’e-mail,
così potrà farsi due risate anche lui.»
«Voi
siete fuori di testa.»
Gli
sorrido, mi fa quasi tenerezza.
«Ok,
ok, fermiamoci qui, argomento chiuso.»
Mi
verso un bicchiere d’acqua. Sospiro, poi commento ad alta
voce.
«Wakabayashi,
tu mi sembri molto più a tuo agio per quanto riguarda i
pairing yaoi…»
«Beh,
sì. È da una vita che io e Schneider siamo
considerati una coppia intima, un
po’ come Morisaki e Izawa, non è di certo una cosa
che può disturbarmi. Ormai
da tantissimi lettori e lettrici siamo considerati molto più
che fanon. Se ne
scrive ancora?»
«Oh,
sì,» confermo «se ne scrive! Ultimamente
c’è stata la raccolta di drabble di
slanif che ha esplorato un po’ tutto il quartetto amburghese
mischiando le
carte[3]
ma di fondo la vera coppia siete voi due.»
Vedo
la mano di Schneider strizzare la spalla di Wakabayshi, quello si volta
e si bisbigliano
qualcosa nell’orecchio. Sono carini insieme, in effetti.
È
proprio il tedesco poi a prendere la parola.
«Ma
senti, Vallentyne, se posso chiedere… Io vengo solo citato
come moglie di Genzo
e quasi amante della moglie di Hyuga o c’è altro
anche per me?»
Gli
sorrido imbambolata. Come sembra bello il mio nome se lo pronuncia
lui… Ok, sbatto
le palpebre e torno subito in me.
«Oh,
Schneider, assolutamente sì! Hai una storia
d’amore con uno degli OC più
originali di cui io abbia mai letto. E dire che sei il fidanzato
perfetto
sarebbe riduttivo, te lo assicuro[4].»
Credo
anche che l’autrice abbia contribuito inconsapevolmente a
influenzare una
psiche labile come la mia rendendo KHS semplicemente irresistibile.
Schneider
mi guarda incuriosito.
«Dimmi
di più.»
«Julia
Gutenbrunner. È una docente universitaria e una
scrittrice.»
Rimane
a bocca aperta. Non se l’aspettava.
Hermann
Kaltz gli dà una gomitata.
«Lei
era completamente estranea al vostro mondo. Vi conoscete grazie a
Stefan Levin,
i dettagli sono in una fanfiction precedente[5].»
Vedo
Stefan seduto più dietro, gli faccio un cenno di saluto
«E proprio Stefan
potrebbe essere protagonista di un altro amore… Con tua
sorella[6].»
Torno
a posare gli occhi su Schneider, è pensieroso ma poi mi
sorride e si scambia uno
sguardo con il compagno di squadra.
Oh,
che meraviglia! Questi nordici non si scombussolano più di
tanto!
Sbircio
l’orologio, è ora di proseguire.
«Ok,
chiusa la parentesi europea devo tornare a parlare di
Wakabayashi…»
«Certo
che hai davvero quasi monopolizzato Efp, eh!» constata ad
alta voce Morisaki,
seduto con tutto il vecchio gruppo Shutetsu. Si vede che anche loro
sono amici
davvero, e da come stanno guardando il loro vecchio compagno di squadra
si vede
anche che lo stimano come sempre.
«Ve
l’avevo detto… Wakabayashi gode di
un’ammirazione sconfinata da parte di tante
autrici che lo scelgono come principe azzurro un po’
tenebroso, e a volte lo
descrivono anche come un amante eccezionale e ci regalano passaggi
ricchi di
particolari ad altissimo tasso erotico.»
«Beh,
mi pare il minimo.» interviene lui, borioso come sempre.
«Sì,
certo, nessuno mette in dubbio le tue capacità sotto le
lenzuola.» e lo guardo
con condiscendenza per prenderlo in giro «Però in
questa storia te lo devi
sudare il lieto fine. Perché vuoi disperatamente
riconquistare quella che sta
per diventare la tua ex moglie, mancano pochi giorni alla sentenza di
divorzio,
ma qualcuno si intromette e ti rovina i piani perché fa
venire i bollori alla
signora[7].»
«Eh?»
è allibito «Più di me?»
Mi
stringo nelle spalle.
«Questa
volta non ti basta togliere la t-shirt e mostrare i muscoli
perché c’è un
passato scomodo da gestire, caro mio…»
Adesso
non sembra più così sicuro di sé, mi
guarda sospettoso.
«Chi
è l’altro?»
«Hino
Ryoma.» rispondo serafica.
Sbuffa.
«Accidenti.
È praticamente me con l’orecchino.»
«Più
o meno.» convengo «Ma non sei solo: in questa
storia hai una spalla esilarante
e sexy, ti sei portato a Tokyo Schneider.»
Il
tedesco gli fa l’occhiolino.
Sorrido
tra me, trovo irresistibile la complicità tra di loro.
«E
a
proposito di personaggi sexy e di bollori, c’è
anche una fanfiction che
potrebbe ringalluzzire ulteriormente il vostro ego:
un’autrice ha scritto delle
one shot sulla falsariga di parti di “50 sfumature di
grigio” facendo vestire i
panni di Mr. Grey a tre di voi[8]…»
Mi
godo la suspence, sono tutti lì che pendono dalle mie labbra.
«E
sono Hyuga, Wakabayashi e Schneider.» mentre li nomino li
conto sulla punta
delle dita.
Il
silenzio viene rotto dai commenti, è un vociare concitato
che quasi mi dispiace
interrompere.
Mi
volto verso Misaki.
«Tutto
bene? Sei riuscito a scrivere tutto?»
Posa
la penna e si massaggia la mano indolenzita, mi sento un po’
in colpa.
«Direi
di sì… Manca molto?»
«No,
ormai siamo a buon punto.» lo rassicuro.
Torno
a concentrarmi sulla sala, richiamo i ragazzi all’ordine.
«Bene!
Vedo che questi argomenti suscitano sempre delle reazioni vivaci,
adesso però
possiamo dichiarare concluso anche il punto numero due del nostro
ordine del
giorno. Passiamo al punto tre.»
«Cosa
diceva il punto tre?»
«I
rating.»
«No,
aspetta un attimo!»
È
Ishizaki ad alzare la mano e a prendere parola.
Oh.
«Sì?»
lo incoraggio.
«Volevo,
ehm, chiedere una cosa.»
«Prego.»
«Su
di me non c’è niente? Niente da punto due?
Possibile?»
Controllo
per scrupolo gli appunti.
«Sembrerebbe
di no.»
Vedo
la delusione sul suo volto.
«O
meglio: spesso ci si ricorda di te, ma come personaggio secondario. E
ti si fa
andare praticamente sempre in bianco con Nishimoto.»
«Ah.»
Qualcuno
ride, una battutaccia arriva da Soda.
«Non
ti va bene neanche nelle fanfiction, non solo nella
realtà!»
Tsubasa
gli dà una pacca sulla spalla.
«Non
prendertela troppo, Ryo. Potrebbe essere anche peggio. Potresti andare
in
bianco e scoprire che Yukari fa sesso nella toilette di un aereo con
Wakabayashi, per esempio.»
Adesso
viene da ridere anche a me, mi verso un altro bicchiere
d’acqua.
«Torniamo
a noi. I rating.»
Aspetto
di avere ancora la loro attenzione.
«Facendo
un discorso globale possiamo affermare il rosso è il colore
dominante, d’altra
parte spesso si tratta di storie d’amore e ci sono scene
esplicite… Però si
trova anche qualcosa di arancione, più soft, e anche qualche
fanfiction gialla
e verde. Vi lascio uno schema riassuntivo che ho preparato apposta, qui
trovate
tutte le fanfiction citate divise per protagonista e potete vedere i
rating
abbinati…»
Estraggo
dalla borsa le schede, chiedo a Sawada una mano per la distribuzione.
Misaki
mette il tappo alla penna, adesso abbiamo finito davvero.
«Grazie
per il supporto, sei stato prezioso…»
Mi
sorride.
«Do
una mano volentieri se posso. E poi è buffo stare seduto da
questa parte, mi
sono visto tutte le espressioni che facevano quando venivano chiamati
in
causa…»
A
mano a mano che i ragazzi leggono i dati si levano i commenti, questa
volta li
lascio chiacchierare tra loro.
È
fatta, abbiamo trattato anche l’ultimo punto. In fin dei
conti è stato più
semplice di quanto pensassi, e mi sono anche divertita. Ai ha
cominciato la
tradizione di quello che potrebbe anche diventare un piacevole
appuntamento
annuale, dovremmo farci un pensierino.
Saluto
tutti, li ringrazio a uno a uno. Resto a guardarli uscire in piccoli
gruppi, la
vecchia Nankatsu se ne va insieme, così la Toho.
Mi
alzo dalla sedia, ho bisogno di sgranchirmi le gambe. Lascio gli
appunti sul
tavolo, vado ai servizi.
Quando
torno è rimasto nella stanza solo lui.
«Pronta?»
mi domanda non appena mi vede tornare.
«Pronta.
Qualcuno ti ha chiesto qualcosa?»
«Macché.
Schneider, Kaltz e Levin sono usciti a bere con LeBlanc e Napoleon. Gli
altri
li hai visti andare via prima anche tu.» mi fa un sorrisetto
sghembo «Non è
nemmeno tardi, sei stata brava.»
Sospiro.
«Direi
che siamo stati bravi tutti e due.»
«Tu
di più. Io ho fatto solo me stesso, tu invece sembravi
davvero trovarmi
insopportabile.»
Gli
sorrido.
«Come
da copione.»
Mi
si avvicina, e mi cinge la vita con un braccio.
«Andiamo,
signora “impegno di Wakabayashi”. Ho prenotato per
le sette.»
Mi
sfiora la guancia con un bacio, ce ne andiamo insieme.
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A-Ahhhhhhhhhhhhh!
Scherzo!
Scherzone!
Volevo
solo farvi prendere un colpo, io e Genzo non siamo usciti a cena, ma vi
pare???
Quanto
avrei voluto vedere tutte le vostre espressioni! LOL
[2]
guiky80,
I ragazzi de “Il trono”, cap. 11
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4056206
[3]
slanif,
Writober 2022 – Bremen’s edition
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4038658&i=1
[4]
aelfgifu, Quello che accadde durante le vacanze
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2697752&i=1
[5]
aelfgifu, Ritratto estivo di ragazzo svedese
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2195499&i=1
[6]
aelfgifu, Det vidunderligste - Il miracolo
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4057828&i=1
[7]
SophieMorisawa, Ever always
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4054343&i=1
[8]
Reika2910, Cinquanta sfumature di…
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3093184&i=1