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Autore: Scribbling_aloud    18/07/2023    1 recensioni
Siete anche voi dell'idea che un ragazzo come il nostro Harry Potter dopo: infanzia con gravi carenze di affetto e tutori abusivi, traumi pesanti in adolescenza con minacce di morte, perdite di affetti rilevanti nel corso della vita, non avrebbe mai potuto avere una vita troppo facile con una famiglia alla mulino bianco e soprattutto una mente equilibrata e serena?! Secondo me PTSD come se non ci fosse un domani. Questa è una trilogia molto poco magica che, in un crescendo, esplorerà la sua mente e la sua vita famigliare con i suoi mille problemi e difficoltà data da tormenti mai risolti, una popolarità cresciuta a dismisura che non lo fa vivere bene, fragili equilibri nelle sue relazioni che si frantumano. Partiamo diciannove anni dopo, esattamente dove ci ha lasciati la Rowling. Il Natale di quell'anno.
ATTENZIONE: comincia molto leggero, quasi frivolo, ma ci tengo a precisare che non è un testo per bambini. Da più o meno metà del primo libro e poi nel terzo, ci sono parecchi punti intensi, violenza e tratta temi delicati. Specie il terzo libro, dove ho raffinato un po' la mia scrittura quindi le immagini sono più vive.
E' una traduzione dall'inglese.
Genere: Drammatico, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Dio mio! Questa settimana di astinenza gli è proprio pesata! Sembrava anni che non faceva sesso al posto che solo sette giorni.
Sono distrutta, non si è fermato un secondo ed è stato anche abbastanza rude, solitamente è più delicato.
Ora sta sonnecchiando. Non sorprendentemente. Dovrei fare lo stesso, ma ho un po’ sete e voglio farmi una doccia. Ne ho proprio bisogno.
Mi metto la camicia da notte e scivolo silenziosamente nella stanza accanto. È ancora troppo presto e fuori non c’è nessuno in giro a parte due che corrono. La strada è silenziosa, immersa in quella placidità matutina che uno riesce a godersi solo quando è in vacanza. Il sole da un’immagine diversa a tutto. Il verde sembra anche più verde, i fiori sono più colorati e rigogliosi e anche una strada semplice come qualunque altra ha un’apparenza di allegria. Harry ha sempre manifestato un’inclinazione a trasferirsi all’estero, ma non ho mai consentito, non voglio essere lontana da papà e mamma ma guardando fuori, capisco cosa intende.
Il mare non è lontano, e posso contemplarne il pigro movimento dalla finestra. Quando Harry si sveglia, gli proporrò una corsa sulla spiaggia se non fa troppo caldo. Sicuro gli piacerà e poi possiamo fare colazione sul balcone. Tutto promette l’inizio di una bellissima giornata.
Sto ancora guardando fuori quando un rumore improvviso mi fa trasalire.
Harry mi sta chiamando ma, quando mi giro, il sorriso che era pronto ad apparire, si congela.
Non è alla porta come mi aspettavo, la sua testa è nel camino e il rumore che ho sentito era il fuoco che crepitava.
Il mio cuore smette completamente di battere e mi devo ricordare di respirare. I miei occhi guizzano verso la stanza dove so che sta dormendo e il mio cervello sembra restio ad aiutarmi in alcun modo.
Sono paralizzata, la mia mano ancora sul davanzale e Harry nel fuoco, traendo una conclusione sbagliata dalla mia confusione, comincia a scusarsi ‘Ginny, mi spiace. Lo so che ho promesso e hai tutte le ragioni di essere arrabbiata ma il problema è serio. Non immagini il casino che stiamo avendo qui. È stato un inferno tutto il giorno. Sono riuscito solo ora a trovare il tempo di chiamare. Il tizio sembra essere sparito nel nulla. L’hanno visto in Nocturnal Alley ieri e poi più nulla. È un individuo molto pericoloso, con un profilo psicologico spaventoso.’
Riesco a spostarmi dalla finestra, in una sorta di annebbiamento, avvicinandomi al fuoco, il mio cervello ancora in un turbine di pensieri riesce solo a procurarmi una patina di sudore freddo che mi copre tutto il corpo. Harry vedendo la mia mancanza di riposta mi guarda implorante ‘Ginny, per favore. Cerca di capire. Mi farò perdonare, te lo prometto. Devo risolvere tutto il prima possibile. Penso che il tizio mi stia cercando. È pazzo’
In quel momento mi ritrovo un braccio intorno alle spalle e la persona che fino a qualche momento fa pensavo fosse Harry, fissa il fuoco.
‘Pazzo mi sembra una definizione ingannevole. Io userei molto intelligente. E sì, ti sto cercando ma ho il presentimento che sarai tu a venire da me. E penso anche che non suonerai l’allarme, non dirai a nessuno dove vai e sarai molto veloce’ dice spostando il suo sguardo su di me con un sorriso malizioso mentre sto cercando freneticamente di ricordarmi dove ho lasciato la mia bacchetta ‘perché la tua graziosa moglie mi terrà compagnia fino ad allora e ho solo appena cominciato a farla gridare.’
   
 
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