Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: CyberNeoAvatar    12/08/2023    2 recensioni
Nell'immensa regione di un mondo fantastico nota come Proéyld, o ‘ Landa dell'Origine’ per via dei miti ad essa correlata, esiste un particolare potere chiamato Foundation, il quale prende le sue abilità basandosi su luoghi ed elementi di luoghi. Dopo la morte del sovrano di questa terra, però, i possessori di tale potere hanno preso a sparire uno dopo l'altro; questo fatto si intreccia con il viaggio di Evret, un giovane personaggio che sembra sapere chi ne è la possibile causa, e il cui passato sembrerebbe nascondere qualcosa legato all'accaduto...
Così verrà sancito l'inizio di un viaggio che porterà Evret e i suoi alleati attraverso la regione alla ricerca della verità sulla natura delle sparizioni, una verità che nasconde ben più di quanto possano immaginare.
Avvertenze:
Questa è una storia originale che viene consigliato immaginare come una versione scritta di un manga o di un anime per com'è sviluppata. I suoi contenuti sono stati sviluppati senza copiare nulla, di conseguenza ogni possibile somiglianza/uguaglianza tra questa e altre opere è solo frutto di coincidenze. Ogni eventuale disegno inserito al suo interno servirà soltanto per aiutare l'immaginazione, anche se non dovesse essere in qualche modo perfetto.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 7 - Il Velenoso.

 

« Arrenderci?» domandò Sein, rompendo poi con uno sfogo di ribellione quel momento di silenzio:« COL CAVOLO! Per chi ci hai presi?!».

« Siamo venuti qui per liberare nostra sorella, farabutto: credi davvero che ci consegneremo a te?» incalzò Cabel, il pugno ancor più stretto sulla propria Misàchi, « Moriremo, piuttosto che sapere Lira vostra prigioniera.».

« Fratelli miei...» sussurrò Lira. Capiva le loro preoccupazioni per lei... ma ora temeva che questo finisse davvero per portare alla morte i suoi stessi familiari.

« Oh, fatela finita... tanto voi vermi non siete in grado di farmi alzare un ginocchio.» osservò Zaehr, scuotendo il capo, « È l’opinione di quei portatori di Foundations vostri amici che mi interessa sentire.». Fissò quindi Derow da un lato, poi Ev.« Tu, ragazzo, non hai ancora detto niente... vuoi arrenderti?».

« Io? Hai sentito i miei compagni, o no?» rispose ben presto Ev, stringendo le braccia più in linea con il fianchi, « Noi non ci arrendiamo. Ho promesso a questi amici che li avrei aiutati a trovare loro sorella... e questo vuol dire che devo anche aiutarli a salvarla. Ogni promessa è debito. Inoltre...» nel dire questo, lo indicò,« … tu sei uno dei responsabili delle sparizioni di persone con Signs dormienti e Foundations che si verificano in tutta Proéyld, non è vero?».

« Eh?» fece Sein, colto un po’ alla sprovvista.« Sarebbe addirittura... uno di quelli?». Cabel strinse le palpebre, ancor più serio. Zaehr, invece, si limitò ancora una volta a sorridere.

« Può essere di sì... come di no...» rispose quest’ultimo, enigmatico. Ev non diede troppo peso alla sua aria di mistero, come risposta gli bastava.

« Allora, se lo sei, anche da solo questo è un buon motivo per non arrendermi a te.» replicò Ev, improvvisamente fattosi molto più irrequieto.« Mi batterò per liberare le persone che avete imprigionato in questo posto!».

« E conta pure anche su di me.» affermò Derow. Rialzatosi, si era rimesso nella sua posa da combattimento, con gli artigli sollevati.« Ho intenzione di rendergli conto del colpo che mi ha inflitto. Ma facciamo attenzione... questo picchia proprio forte.».

« Lo so, però poco fa ha praticamente ammesso che qui è l’unico rimasto in grado di affrontare portatori di Foundations come noi... quindi se lo sconfiggiamo potremmo riuscire a salvare tutti.» gli ricordò il ragazzo con la Foundation di roccia.

« Sembrate proprio motivati.» disse Zaehr, gli occhi cattivi puntati su di loro.« Allora... fatevi sotto.».

Senza farsi pregare, sia Derow che Ev si lanciarono contro il loro nemico – il secondo potenziando un balzo con un’ondata di luce verde per attaccare – artigli e pugni pronti a scattare sul bersaglio, con Cabel e Sein che assistevano da lontano, costretti a rimanere con i prigionieri per evitare che i compagni di Zaehr approfittassero della situazione per ricatturarli.

« ABBATTITORE TERRESTRE!» esclamò Ev, alzando un destro potenziato.

« SQUARCIO REALE!» incalzò Derow, gli artigli fusi ai tentacoli. Zaehr per tutta risposta evitò il pugno di Ev piegando la schiena indietro e retrocedendo di un passo, usando contemporaneamente la mano libera per afferrare il braccio del selvaggio avversario e bloccare così le sue unghie acuminate.

« COSA?» fece Ev nel toccare terra con i piedi.

« Mmhmmh...» ridacchiò Zaehr, scagliandogli addosso lo stesso Derow. Ev fu costretto a proteggersi chiudendo le Rocciasezioni del braccio destro mentre il compagno di scontro veniva sbattuto con tanta violenza contro di esse che lo stesso Ev venne spinto lateralmente nonostante la protezione.

« UGH!» socchiuse un occhio il ragazzo.

« OUCH!» esclamò Derow, sputando un po’ di sangue. Un lampo apparve poi nei suoi occhi, e una delle sue gambe scattò per lanciare un calcio al volto di Zaehr.

« Uhm!» fece quest’ultimo, spostando la faccia appena in tempo e ricevendo solo un lieve graffio sulla guancia dalla perforazione estesa creata dagli artigli fusi a tentacoli sullo stivale del suo nemico, che comunque lo sorpresero.« Come...?».

« HA!» esclamò Derow, piegando subito un altro braccio e preparandosi a scattare come una molla ad artigli uniti, quando però finalmente questi tolse di nuovo la spada dal coprispalle e la girò per colpirli entrambi. Ev, prevedendo la mossa grazie al potere della sua Foundation di rilevare i movimenti, parò il colpo cercando di contenerlo più possibile per dare il tempo a Derow di mandare a segno il suo attacco, ma fu in quel momento che Zaehr si spostò di lato col resto del corpo, evitandolo e poi girando la spada nel senso opposto con un secondo fendente orizzontale rivolto verso l’attaccante.« UGH!». Sia Derow che Ev furono costretti ad indietreggiare per non essere colpiti.

« Derow!» lo chiamò Ev, dando un’occhiata rapida prima alle sue gambe e poi alle proprie Rocciasezioni. Il compagno parve capire, e insieme tornarono alla carica più rapidamente che potevano.

« Un altro attacco frontale?» sussurrò Zaehr, spostando la sua arma lateralmente.« Peggio per voi!».

Ma proprio in quel momento Derow era scattato velocissimo sopra le Rocciasezioni appena chiuse di Ev, le quali si aprirono in alto con uno scatto tale da permettere al compagno del giovane di lanciarsi oltre Zaehr e al colpo che stava per menare. Ev invece dovette abbassarsi rapidamente con il busto all’indietro per evitarlo.

‟ SEI MIO!” esclamò Derow, e subito lanciò un vero e proprio torrente di attacchi superveloci una volta giunto alle spalle del nemico.

« Tsk!». Zaehr spostò istantaneamente la sua spada a protezione della propria schiena, muovendola in maniera tanto precisa da parare senza alcuno sforzo tutte le artigliate dalla perforazione estesa di Derow.

« Cosa?!» fece Derow, incredulo

« Senza quasi manco guardare?» fece Sein, sbalordito, quando proprio allora prima tirò un calcio verso Ev per allontanarlo e poi si girò di scatto a colpire con un pugno teso dato indietro con la mano la faccia di Derow, tanto forte da spingerlo ancora una volta per terra.

« OUCH!» fece Derow nel finire sul suolo roccioso.

« Moscerini...» borbottò annoiato Zaehr, girandosi ancora per lanciare un immediato colpo con il piatto della sua spada contro Ev

« HA!» esclamò d’un tratto quest’ultimo, il quale intercettò rapidissimo il colpo con uno dei suoi pugni potenziati.« UG....GGGGH!». Poi, dopo alcuni brevi istanti in cui mise più potere possibile per sostenere l’impatto alimentato dall’energia della sua Foundation, riuscì a respingere verso l’alto l’arma con un riverbero verde.

« Come?» spalancò gli occhi Zaehr. Quell’istante di sorpresa fu subito sfruttato da Ev per lanciarsi ancora verso di lui con un impeto potenziato e un altro pugno spianato: tuttavia la sorpresa non fu sufficiente e Zaehr si limitò a sottrarsi alla traiettoria dell’attacco, lasciandolo scivolare più avanti.

« Oooh...» fecero gli uomini di Zaehr, increduli.

« Riuscire a respingere l’attacco di Zaehr... com’è possibile?» si chiese altrettanto esterrefatto Belnos.

« Pensa un po’... pare che non siate poi così male.» commentò Zaehr, poggiandosi di nuovo la spada sulla spalla nel tenerli sott’occhio.

« ̔ Non siate poi così male’, dice...» sorrise amaramente Derow, nel rialzarsi su un ginocchio.« A malapena siamo riusciti a graffiarlo...».

« Ma non dobbiamo comunque desistere.» strinse un pugno Ev, serio.« Qui molte cose dipendono da noi.».

« Ev, Derow, non azzardatevi a farvi sconfiggere!» esclamò Sein, cercando di spronarli a dare il meglio.

‟ Però non va affatto bene...” pensò Cabel, interiormente agitato.‟ Quel tipo non ha fatto alcuno sforzo finora, come se non avesse neanche iniziato a battersi seriamente. Chi diavolo è?”.

« Per favore...» sussurrò Lira, chiusa come in preghiera, con gli altri prigionieri che si mostravano molto pessimisti per come stava andando la battaglia.

« Vi consiglio di non tirare troppo la corda.» suggerì loro intanto Zaehr, agitando distrattamente la propria spada, « I miei ordini sarebbero di catturare vivi tutti coloro che hanno un Sign o una Foundation, ma sono anche stato autorizzato a uccidere se lo ritengo necessario.».

« Grazie dell’informazione... ne terremo conto, così se capita ringrazieremo questo tizio da cui prendi ordini dell’intrattenimento che ci hai offerto prima di essere andato giù.» rispose Derow.

« Pff...» chiuse gli occhi Zaehr, divertito.

« Andiamo, Ev.» lo guardò Derow.

« Derow...» sussurrò il ragazzo, in risposta. La sua aria era così seria...

Colui che gli dava ordini... eh?

Questo gli ricordava ancora una volta il motivo del suo viaggio...

« Derow... darò il massimo anch’io.».

« Mmh? Vuoi dire che...?». Mentre quelle parole venivano pronunciate, una fugace luce verde chiara attraversò le tre Rocciasezioni di ciascun bracciale costituenti la Foundation di Ev, dalle quali si staccarono dei pezzi che le rimpicciolirono, per poi disporsi a forma di Y a contatto con i bracciali stessi. I pezzi fluttuati in aria si unirono formarono una nuova coppia di Rocciasezioni che andarono ad attaccarsi alle altre di ogni lato in modo da connettersi a ciascuna delle tre presenti nella loro nuova disposizione. Linee luminose uguali a quelle delle dita di Ev attraversarono allo stesso tempo le estremità delle sei principali, attraversandone così con la stessa potenza sprigionata dai suoi pugni.

« Oh...» fece Zaehr, vagamente interessato.

« La Foundation di Ev...» si sorprese Sein.

‟ È la stessa forma di quella volta...” pensò Cabel, ricordando l’aspetto visto dopo che Ev era tornato dal suo scontro contro Derow.

Già... ora la sua reticenza a non rischiare la vita dei suoi avversari con il massimo potere della sua Foundation era superata dall’assoluta necessità di sconfiggere Zaehr. Non c’era motivo di tirarsi indietro, in quel momento...

‟ Lui ha una Foundation... dovrebbe essere in grado di reggere meglio i miei colpi, come Derow. E poi... è tremendamente forte... non posso farne a meno.” pensò Ev, nervoso. Strinse i pugni, in linea ciascuno ad una delle Rocciasezioni, per poi dire:« ANDIAMO!». Quindi si lanciò in una corsa contro il nemico. Derow annuì, seguendo la sua scia.

« Non cambierà niente...» sorrise il loro nemico.

« HAAAH!» urlò Ev, lanciando in avanti un pugno e portando la propria forza magnetica a far girare su sé stesse le tre Rocciasezioni di quel braccio, che vennero sparate con la velocità di un fulmine contro Zaehr.

« Trucchetti!» esclamò quest’ultimo, lanciando un fendente con la spada che colpì lateralmente le Rocciasezioni rotanti cambiandone bruscamente la traiettoria. Fu allora però che Derow, superato facilmente Ev durante la corsa, balzò verso Zaehr ad artigli spianati.« Non funzionerà!» quindi cercò di spingere la propria lama verso di lui per intercettarlo ancora, quando un’altra unione di Rocciasezioni gli venne spedita addosso, costringendolo ad usare l’arma non per attaccare il selvaggio avversario ma per proteggersi dall’oggetto fluttuante in arrivo, che si scontrò contro di essa, sprigionando ad ogni rotazione bagliori di luce verde senza però riuscire a smuovere l’arma del nemico.

« HAA!» gridò Derow nel lanciare i propri artigli verso l’alto e sebbene Zaehr riuscì a malapena ad alzare la testa per non essere preso in pieno il suo viso già deturpato venne segnato ulteriormente da graffi causati dalla perforazione ̔ estesa’ lungo il mento.

« GH...» socchiuse gli occhi questi con uno schizzo di sangue.

« Beccato...» sorrise Derow, muovendo l’altro braccio per affondare gli artigli nel suo petto.

« ATTENTO!» lo avvisò Ev, resosi conto della tensione del braccio sinistro di Zaehr dal sottosuolo, infatti la sua mano libera si allungò per afferrare Derow, ma lui interruppe il proprio attacco e si allontanò rapido. A quel punto sopraggiunse lo stesso Ev, a cui si erano intanto riattaccate le prime Rocciasezioni staccatesi.

« HA, HA, HA!» gridò il giovane dalla Foundation di roccia, tirando dei destri fulminei verso l’avversario. Questi sbatté via le Rocciasezioni che gli erano finite contro la spada e usò la lama per parare ogni attacco. Intanto anche le altre Rocciasezioni si riunirono al proprietario, quindi ai destri si unirono anche sinistri ripetuti altrettanto micidiali.« HAAAA, HA, HA!».

‟ Quanta velocità, rispetto a prima...” pensò Zaehr nel parare quelle raffiche imperterrite.‟ Ma...”. In quel momento allungò di scatto il suo braccio per colpirlo con un pugno.

‟ Da destra...” pensò Ev, avvertendo il movimento, quindi smise di attaccare e si sottrasse al pugno di Zaehr, che andò a infrangersi sul terreno.

« Eh?!» esclamò Zaehr, il quale stavolta non riuscì a reagire in tempo per evitare i successivi pugni.

« HAAA!» gridò il ragazzo, colpendolo più volte sulla spalla con l’unione tra Rocciasezione e pugno, ottenendo il risultato sia di polverizzargli il coprispalle che di spingere finalmente via l’avversario con il destro finale.

« URGH!» fece questi, la spalla con i segni dei colpi ricevuti nel barcollare velocemente da un lato dopo essere stato allontanato.

« ZAEHR!» gridò Belnos, atterrito come i suoi uomini.

« SI’!» esultò Sein con il sorriso sulle labbra.

« ORA, DEROW!» lo avvisò Ev. Derow si era già lanciato sul nemico ancor prima di essere avvertito con gli artigli tesi indietro.

« Quella posizione... può essere...?» si disse Cabel.

« È la fine!» esclamò Derow, arrivato al bersaglio mentre ancora riprendeva l’equilibrio disponendo le braccia a X, con gli artigli rivolti in avanti.« Squarcio Reale... INCROCIAT-AAH!».

Proprio quando era sul punto di infliggere a Zaehr la medesima mossa che aveva sconfitto Akiow, l’avversario inaspettatamente già riavutosi aveva affondato un piede nel suo stomaco.

« C-Come?» fece Ev, sorpreso.

« U...Ugh...» si lamentò il capobranco dei Leokàmi, che sotto la forza di quel calcio fu costretto a piegarsi in due, su un ginocchio.

« Peccato... c’eri quasi.» osservò Zaehr, sollevando la spada in aria.

« NO, DEROW!» esclamò d’istinto Cabel.

« AAAAAH!» gridò Lira, coprendosi il viso.

« VIA DA LI’!». Improvvisamente Ev eseguì un altro balzo amplificato dal potere della Foundation e arrivò a fianco del compagno, spostandolo con una mano e usando le Rocciasezioni sull’altra per parare la puntata arma appena discesa su di lui.« URGH...!». Con un altro impulso dato dal suo potere mosse fulmineamente il braccio usato per sottrarre Derow al fendente, e la relativa serie di oggetti di roccia congiunti, a sostenere l’altra nel tenere a bada il più possibile la spada bloccata.

« Ev!» esclamò Sein.

« Tu... non sembri avere una velocità corporea pari a quella dell’altro, eppure riesci comunque a seguire le mie mosse.» osservò Zaehr, nel cercare di premere la sua arma oltre le protezioni di Ev, che però riuscivano a trattenerla abbastanza bene.« Come fai?».

« E... a te... che importa?» sussurrò a fatica lui, sostenendo lo sforzo di tirarlo su e riuscendo ad allontanare un po’ l’arma.« Tanto... sono certo che, se ci impegniamo ancora di più... riusciremo a... batterti...».

« Non mi dire che la tua decisione si è rafforzata solo perché sei riuscito a bloccare con successo questo mio attacco.» socchiuse gli occhi il nemico.« Che peccato... non hai ancora visto niente...». In quel momento, una delle punte sporgenti dalla Foundation del capo del rifugio iniziò a muoversi sotto gli occhi di Ev.

La punta in questione fuoriuscì al di fuori del filo della lama, e un lungo corpicino arancione dotato di miriadi di zampe si piegò verso il ragazzo, saltandogli addosso.

« COSA...?» fece Ev incredulo, riuscendo ad evitare che l’essere insettoide potesse aggredirlo con la punta che gli fungeva la testa solo spostando d’istinto il collo e lasciando che cadesse oltre. Quel momento fu colto da Zaehr per riuscire a spostare la gamba e usarla per dirigere un calcio laterale verso il giovane, il quale però forte della sua rilevazione dei movimenti riuscì ad evitare staccandosi per tempo dalla spada.

« C-Cos’è quello?» si chiese Ev, stupefatto, ritiratosi ancora una volta – esempio seguito nel frattempo anche da Derow – e guardando il misterioso insetto che brulicava sul campo di battaglia.

« Sembra una specie di... millepiedi...» mormorò Derow, tenendosi lo stomaco.

« È sempre la solita storia...» disse Zaehr, attirando l’attenzione su di sé, « Tutti quanti credono che la mia Foundation sia una spada...» quindi sollevò la spada in orizzontale davanti a sé. Il buco lasciato dalla fuoriuscita della creatura stava pian piano venendo occupato da una nuova punta uguale identica a quella che formava la testa del nuovo animale, « Tuttavia, non è così: la mia Foundation è qualcosa di ben diverso.». Tutte le punte dell’arma iniziarono a vibrare com’era successo alla prima, e ben presto una moltitudine di quegli insetti iniziò a correre lungo la larga lama.

« Che schifo...» fece un passo indietro Sein dal disgusto.

« Questa non è una spada... è un nido.» dichiarò Zaehr, sorridendo malignamente.« Un nido in grado di generare creature simili a Scolopendre Teschio. Il nome che le ho dato è Scolopendrika, e può creare un numero pressoché illimitato di queste bestie... anche se purtroppo la loro vita non dura a lungo...». Infatti, mentre parlava, il primo insetto creato iniziò a contorcersi al suolo... fino ad abbandonarsi senza vita su di esso.

« Scolopendre Teschio...» ripeté Derow.« Quelle che abitano nei deserti delle regioni di Newen, eh? Se quella Foundation è basata su di loro, allora quegli insetti molto probabilmente sono...».

« … velenosi, certo.» confermò senza problemi Zaehr, scrollando dalla spada di nuovo provvista di tutti i suoi spuntoni gli insetti ormai in procinto di morire, « Non vi ricordate come ho detto che mi chiamano? Ve lo ripeterò un’ultima volta: ̔ Il Velenoso’. Per la precisione, Zaehr il Velenoso. E se fossi in voi, non mi lascerei colpire dalle loro spine...».

« Questo è un bel problema, se dobbiamo anche guardarci da quegli insetti...» sussurrò Ev, un po’ intimidito dalla nuova minaccia.

« E dunque? Siete ancora convinti di potermi sconfiggere, impegnandovi di più?» chiese il nemico, scrutandoli.« Oppure... siete spaventati da me?».

« Spaventati?» domandò Derow, spavaldo, « Siamo in vena di battute, eh? Non ho paura di nessuno, io.».

« Pure io... Io non ho certo paura di te!» esclamò con un pugno alzato Ev.

Zaehr smise di sorridere, prendendo a scuotere la testa.

« Eh... temo che vi abbia decisamente sopravvalutati...».

« Come?» chiese Ev.

« ̔ Non ho paura di nessuno’... ̔ non ho certo paura di te’...» ripeté l’avversario.« Vi fate forza con queste frasi da macho, per nascondere il fatto che in realtà siete inquietati dalla mia presenza, ma in realtà sappiamo tutti e tre come stanno le cose...».

« Non dire cavolat-» cominciò a replicare il ragazzo dalla Foundation di pietra.

« Fate PIETA’!» esclamò Zaehr, zittendolo.« Ve la leggo negli occhi, la vostra paura... magari, in fondo, siete davvero convinti di poter ancora farcela, ma anche un idiota realizzerebbe che finora vi ho affrontati senza ricorrere minimamente alle abilità speciali della mia Foundation, e nonostante ciò ho pressoché dominato su di voi. Questo vi preoccupa, perché anche con le apparentemente reali capacità di quella Foundation sbloccate...» nel dire ciò, osservò le Rocciasezioni di Ev, « … ora le vostre sicurezze sulle mie effettive capacità – e di conseguenza sulle vostre chance di vittoria – sono totalmente messe in discussioni. Anche lo scambio di prima con quella Foundation ̔ trasformata’ dimostra che il vostro attuale livello potrebbe non essere sufficiente a sconfiggermi.

« In breve, ciò che voglio dire è... che solo chi ha la forza d’animo per ammettere le proprie effettive possibilità davanti alla situazione, chi non nasconde le proprie paure, trova quel qualcosa che gli permette di prevalere sulle difficoltà... mentre al contrario, nascondersi dietro frasi come ̔ non ho paura’ quando la paura è presente e vi è ragione di averne, come state facendo voi in questo istante, fa solo apparire tremendamente PATETICI!».

‟ Sta dicendo... che non possiamo vincere se non ammettiamo di aver... paura?” pensò Ev, colpito.

« Risparmiaci queste stronzate!» esclamò Derow, serio.« Qui nessuno di noi due ha paura di te, e non sarà certo per le tue teorie del cazzo che verremo sconfitti! Non è vero, Ev?».

« Uh, sì!» annuì il ragazzo, scuotendosi.

« Che delusione... avevo pensato di aver di fronte degli avversari quantomeno decenti.» si grattò la testa Zaehr, chiudendo gli occhi.« Comunque, se vi fa piacere, continuate pure a nascondervi dietro il vostro guscio di falsa sicurezza. Tanto non potrete più mantenerlo...» piegò quindi le ginocchia, fissandoli,« … una volta che sarete prostrati ai miei piedi!» quindi si lanciò in corsa contro di loro.

‟ Stavolta viene lui?!” pensò Derow, sorpreso. Nell’avvicinarsi la Scolopendrika fece uscire altri insetti, e nell’agitarla Zaehr lanciò una scia orizzontale di quelle simil-scolopendre in direzione del duo avversario.

« Ugh!» fece Ev nell’evitare insieme a Derow quell’ondata di insettoidi, quando Zaehr giunse da loro e scagliò un fendente verso quest’ultimo dei due.

« Danna...» mormorò Derow nell’evitarlo a fatica.

« HA!» gridò Ev nel lanciare una delle sue serie di Rocciasezioni congiunte. Zaehr si girò in un lampo e menò un ulteriore colpo con la sua arma che scagliò per terra le rocce rotanti con uno schianto.

‟ MIO!” pensò Derow, apprestandosi ad attaccare con gli artigli l’avversario che gli dava le spalle, quando i suoi occhi colsero due degli insetti generati dalla Scolopendrika balzare dalla schiena dell’opponente verso la propria faccia.« URGH!». Derow non ebbe altra scelta che rivolgere gli artigli contro gli insetti per evitare di essere avvelenato da questi, facendoli a pezzi con la sua perforazione estesa, solo che poi Zaehr fece un passo indietro e gli tirò una gomitata in piena faccia con il braccio armato di Foundation che lo respinse.« ARGH!». Quindi, procedette a sferrare un affondo verso Ev mentre quest’ultimo gli si avvicinava.

« Ugh!» fece il giovane nello balzare da un lato, quando dalla parte laterale della lama spuntarono altri insetti pronti ad aggredirlo. Questi si parò in fretta e furia con le altre Rocciasezioni, ma le creaturine si aggrapparono alle parti di pietra, risalendole e sporgendosi per passarvi attraverso.

« ATTENTO!» lo avvertì subito Lira.

« VIA!» esclamò Ev, facendo sì che le Rocciasezioni si staccassero dal bracciale e spedendole con la mente contro Zaehr insieme ai suoi stessi insetti, ruotandole per aumentare la velocità. Zaehr piegò in busto in maniera che gli passassero sopra e andassero a perforare una delle tende alle loro spalle. Ev riattaccò in quell’istante le altre Rocciasezioni respintegli prima e cercò di assestargli un altro colpo « HAAA!» quando il nemico parò il suo successivo colpo con la Scolopendrika e lo respinse rapidamente.

‟ SQUARCIO REALE!” pensò Derow nel lanciarsi contro l’avversario, il quale si spostò venendo colpito alla corazza.

« MMMMH...» fece quest’ultimo nel sentire dietro di sé parte dell’armatura crollare a causa della perforazione, e delle ferite di striscio dipingergli la schiena.

« HAAA!» incalzò Derow lanciando un affondo degli artigli con la mano dai tentacoli uniti. Zaehr saltò da un lato, e con la mano libera riuscì ad afferrare per la giacca l’avversario.« COS...?!».

« YAAAAAH!» gridò Zaehr, girando su sé stesso il selvaggio alleato di Ev e lanciandolo di peso contro uno dei focolai su piedistallo dell’accampamento, che cadde insieme a lui al suolo. Un brivido però gli percorse la spalla a cui era stato polverizzato il coprispalla e il relativo braccio, appena usato per lanciare Derow, facendogli pensare:‟ Tsk... a quanto pare quei colpi alla spalla che mi ha tirato il giovanotto con la Foundation di pietra un po’ di male me l’hanno fatto. L’unico danno davvero decente che mi hanno inferto...”.

« HAAAAAAA!» gridò ancora Ev, lanciandosi con un balzo amplificato su di lui ora che tutte le Rocciasezioni gli si erano riattaccate ai bracciali. Zaehr, alzò la spada-nido e la usò per parare il pugno potenziato che gli si infranse sul filo con un riverbero verde.

« Eh...» sorrise Zaehr, e un altro insetto velenoso spunto dai bordi della sua arma per attaccare il pugno che l’aveva aggredita.

« Ugh...» fece con disgusto Ev, insinuandosi a fianco dell’arma per evitarlo. Tuttavia, altri insetti balzarono un’altra volta da quel lato per prenderlo alla sprovvista, il che lo portò a cercare di allontanarsi alla svelta, cosa che lo salvò anche da un successivo altro fendente. Il suo pensiero seguente fu:‟ Accidenti... anche se posso prevedere i movimenti di Zaehr, concentrarmi sia su quelli che quelli leggerissimi di ciascun insetto sulla Foundation mentre ci combatto è quasi impossibile!”.

« È SOPRA LA TUA GIACCA!» lo avvisò uno dei prigionieri. Ev abbassò la testa, scorgendo uno degli insetti che stava per pungerlo.

« VIAAA!» gli scagliò un pugno potenziato in velocità il ragazzo, riducendolo in pezzettini prima che raggiungesse il proprio scopo.

« DOVE GUARDI, EH?!». Spinto da quell’avvertimento, vide Zaehr menare apparentemente a vuoto un fendente, fendente che però scagliò altri insetti nella sua direzione. Il ragazzo si spostò via da un lato, ma il capo del rifugio gliene lanciò altri allo stesso modo, costringendolo a spostarsi di nuovo, per poi lanciargliene ancora degli altri.« BALLA UN PO’ PER NOI, AHAHAHAH!».

« AHAHAHAHAH!» fecero eco le risate dei suoi uomini allo spettacolo.

« Ugh!» fece Ev, evitando a più riprese altri insetti: tra l’altro non poteva stare dove finivano gli insetti caduti, perché anche se vivevano poco tempo in quegli istanti di vita erano comunque al suolo, pronti a colpirlo.« Adesso... PRENDI TU QUESTE!». Con quell’esclamazione lanciò entrambe le sue serie di Rocciasezioni rotanti, balzando via da alcune di quelle specie di scolopendre che gli stavano tra i piedi.

« È inutile!» spalancò gli occhi Zaehr, spostandosi a sua volta da un lato e sferrando un’altra scarica di insetti.

« DICI?!». Zaehr rimase di stucco a quel suono, e in quel momento Derow raggiunse le Rocciasezioni che ruotavano, colpendone una con gli artigli della sua Foundation sullo stivale e facendo sì che quelle tre unite cambiassero direzione, raggiungendo il nemico.

« Maledetto!» esclamò irato lui, non vedendo altra scelta che usare la Scolopendrika per parare in fretta l’attacco: il colpo, però, dato senza la necessaria prontezza, non fu sferrato con abbastanza forza da tirare via subito le Rocciasezioni unite, che stavolta riuscirono a contrastare la Foundation avversa con rotazioni e riverberi.

« Gran colpo, Derow!» esultò Sein.

« E sta a vedere il prossimo!» affermò Derow, approfittando della posizione bloccata per corrergli incontro con un braccio teso all’indietro, i tentacoli luminosi.« SQUARCIO REAL...».

« HAAAH!» gridò Zaehr, e con un’enorme forza tirata fuori all’istante lanciò via verso Derow le Rocciasezioni rotanti, le quali spostatesi di lato sbatterono contro di lui con forza.

« AAAH!» gridò Derow nel venir senza preavviso spazzato via.

« DEROW!» esclamarono sia Cabel che Sein.

« Quando imparerete che è tutto inu...!» cominciò Zaehr.

« ZAEHR, LA’!» indicò all’improvviso Belnos.

« … che...?» cominciò a dire quest’ultimo, quando veloce come la luce arrivò Ev, potenziato nel balzo dalla solita Foundation.« COSA?!».

« ABBATTITORE...» cominciò Ev, tirando in alto il destro armato delle proprie Rocciasezioni, che scattò subito « … TERRESTRE!» e in quel momento il pugno lo colpì in pieno petto, facendo saltare la parte di corazza a protezione dello stesso.

« BLUARGH!» fece Zaehr, sputando per la prima volta un riflusso di sangue dalla bocca.

« ZAEEEHR!» gridarono i suoi uomini.

« L’HA PRESO!» esclamò felice Sein.« PRENDI QUESTO, STRONZO, AHAHAHAH!».

« Era a questo che erano mirati quella serie di attacchi, allora?» si domandò Cabel, profondamente colpito da quel gioco di squadra improvvisato ma ugualmente affiatato.

Ev, con il pugno ancora appoggiato al petto del nemico, lo guardò. Si tirò lentamente indietro... finché un brivido non lo fece crollare in ginocchio.« U...Urgh...». Un dolore lancinante gli attraversò improvvisamente tutto il corpo, portandolo a piegare ancor di più la testa. « ARGH!».

« Che cosa...?» fece Sein, confuso.« Ev, che ti prende?».

« Mi... ha...» socchiuse un occhio lui, quasi in lacrime, guardando faticosamente in basso.« Pre... so...». Sul suo braccio, a contorcersi, vi era un’altra di quelle creature simili a millepiedi... con la spina che in precedenza faceva parte della Foundation di Zaehr conficcata sull’arto.

« Maledizione!» fece Derow, realizzando l’accaduto.

« Ma quando...?» si chiese anche Cabel.

« Ehehehe...». In quel momento Zaehr, che era rimasto per quegli attimi immobile a causa degli effetti della pesante offensiva ricevuta, iniziò a ridere, allontanandosi leggermente dalla sua posizione e appoggiando di nuovo Scolopendrika sulle spalle.« AHAHAHAHAH! Davvero, davvero i miei complimenti! Non pensavo che vi sareste coordinati così bene da riuscire finalmente a colpirmi... oppure è stato frutto del caso, se avete avuto tale opportunità?». I suoi occhi, maligni, fissarono il giovane lì vicino, mentre si puliva le labbra con il braccio più malmesso.« Purtroppo, però, nel momento in cui mi hai colpito, uno dei miei animaletti fosse già pronto a scattare dalla mia spada. E come vedi... ti ha anche raggiunto, stavolta.».

« Quel... demonio...» fece Sein, impaurito.« Ha... Ha preso quel colpo in pieno petto... ed ha solo sputato del sangue, senza manco spostarsi? Era sempre un colpo di Ev, quello... nella sua forma più forte!».

‟ Q... Questo dolore...” pensò freneticamente Ev, le altre Rocciasezioni intanto tornate a lui. Sentiva il sudore bagnarlo sulla fronte... ovunque... sempre più copioso. E quelle fitte lancinanti... penetrarti come coltelli nelle sue interiora... erano insopportabili.‟ Così... intenso... Non riesco quasi... a... muovermi...”.

« Puoi stare tranquillo, cocco: la prima iniezione delle False Scolopendre non è mortale.» lo rassicurò Zaehr.« Ce ne vogliono almeno tre o quattro, per ottenere quell’effetto. Ma i danni interni, oh sì, quelli restano devastanti. Quasi non respiri, mentre il veleno ti divora da dentro, mmh? E pensa ad averne di più in corpo...».

« U....URGH...» fece il ragazzo con la Foundation di roccia, tenendosi una mano sul collo. Aveva ragione... gli pareva che gli mancasse l’aria...

« Una sola puntura, comunque, è più che sufficiente per rendere praticamente inabile a combattere gente come voi due.» sorrise Zaehr.« Quindi, visto che... Ti avevano chiamato ̔ Ev’ prima, giusto? Visto che Ev è, possiamo dire, fuori gioco...». Nel dire questo, si girò verso Derow, « … non resti che te, amico...».

Derow, per tutta risposta, alzò gli artigli, l’espressione tutt’altro che rassicurata.

« Derow... DA SOLO contro quello?» si chiese Sein, incredulo.« Non ce l’hanno fatta in due, come farà lui da solo? Cabel, dobbiamo fare qualcosa!».

« Lo so...» mormorò Cabel, esitante. La sua mente era alla ricerca di una soluzione, infatti:‟ Come agire, però? Se interveniamo entrambi, forse qualcosa possiamo combinare...” poi, guardò di sottecchi i prigionieri del rifugio, Lyra compresa, ‟ … ma farlo equivarrebbe a lasciare loro senza protezione... e se gli uomini di Zaehr ne approfittassero per catturarli ancora, potrebbero usarli come ostaggi per costringerci a gettare le armi.” socchiuse gli occhi ‟ Forse... dovrebbe intervenire soltanto uno di noi due? Ma... anche così...”.

« Eccomi...» sogghignò Zaehr, prima di lanciarsi in corsa verso Derow.

« NON MI SPAVENTI!» affermò Derow, lanciandosi a sua volta incontro al nemico. Lanciò il primo colpo di artigli, ma questo venne evitato con un colpo di Scolopendrika, che oscillò di nuovo verso di lui. Questi evitò il fendente, ma poi dovette levarsi dalla traiettoria di altri insetti velenosi, e questo diede modo al nemico di assestargli una ginocchiata sullo stomaco.« UGH!». Gli arrivò quindi un fendente, che però Derow riuscì ad evitare facendo ricorso a tutta la sua velocità, quindi cercò di girargli attorno per colpirlo.

« N...Nghh...» si sforzò Ev, mentre Zaehr si mettevano al riparo dalla perforazione estesa del suo avversario e rispondeva con i propri colpi, che per fortuna Derow riusciva temporaneamente a schivare grazie all’agilità che lo caratterizzava... ma non ci sarebbe riuscito per molto, lo sapeva. Pensava, cercando di far rispondere il proprio corpo,” Muoviti... ti prego... non... non abbiamo... ancora... finito...”.

Niente... per quanto si sforzasse, le sue gambe erano semi paralizzate... riusciva a malapena a muovere sia quelle che le braccia... e non riusciva a trasmettere bene i comandi alla sua Foundation. Quanto poteva essere debilitante, la puntura di quegli insetti nati dalla Scolopendrika di quell’individuo?

Poteva... arrendersi ora..?

‟ MAI!” si rispose mentalmente il giovane. Non ci stava... per niente! Non poteva abbandonare chi aveva intorno.

Serrò i denti... sollevò le braccia... con una forza di volontà più forte del veleno, riuscì a sollevarsi.

Ma il suo equilibrio restava minato. Non poteva muoversi bene, e questo non gli avrebbe mai permesso di evitare i colpi di Zaehr o di combattere al meglio, nemmeno con il suo potere di sentire i movimenti attraverso il suolo...

C’era una sola cosa che poteva fare...

Ma aveva giurato che non l’avrebbe mai usato... a causa della parte che aveva avuto negli eventi di quel giorno...

« OUCH!». In quel momento, la visione di Derow che venne preso da una testata infertagli da Zaehr stesso lo scosse lo fece uscire dalle sue considerazioni.

« Sta diventando noiosa, la storia.» disse Zaehr, prendendo in una mano uno dei propri insetti mentre colui con cui si confrontava barcollava.« Questo metterà la parola fine alla storia.».

‟ Maledizione... devo intervenire!” comprese in quel momento Cabel, stringendo più saldamente la Misàchi.

‟ NO!”. Fu questo il grido interiore di Ev: non doveva finire così. Aveva ancora delle risposte da ottenere! Non poteva lasciare che questi individui, che potevano essere quasi sicuramente implicati in ciò per cui si erano messi in viaggio, lo fermassero!

E non poteva lasciare che facessero del male ad altra gente. Che intrappolassero qualcun altro. Che facessero del male ai suoi nuovi amici.

Non davanti a lui!

NON FINCHÈ ERA VIVO!

Un bagliore verde attraversò i suoi occhi grigio perla, pervasi da un furore improvviso, facendogli alzare quasi in automatico le braccia in direzione di Zaehr. Al contempo, le Rocciasezioni unite vibrarono fino a separarsi di nuovo, disponendosi immediatamente in aria l’una distanziata dall’altra sia a destra che a sinistra, allargate a raggiera.

La parte posteriore di quelle Rocciasezioni, leggermente cava, iniziò a brillare all’interno di luce verde...

« Uh?» fece Sein, notando in quell’istante quel fenomeno.« Cosa...?». Anche Cabel lo notò, spinto da quell’azione. Alcune flebili scariche elettriche iniziarono a circondare le rocce fluttuanti.

« Ehi, guardate!» fece in tempo a notare uno degli uomini di Zaehr. Gli altri fecero lo stesso, e questo inevitabilmente attirò anche l’attenzione dei due combattenti.

« Che...?» si chiese Zaehr nel girarsi.

« Lampo... sintesi...» scandì piano Ev, sfiancato dal veleno,« … Te... TERRESTREEEE!». A quel grido, sei lampi luminosi scaturirono da ciascuna delle cavità delle Rocciasezioni e attraversarono l’aria ad una velocità folle, tutti rivolti contro il nemico.

« COS...?!» cominciò a dire questo, ma prima di poter finire la frase venne colpito in un istante da quei lampi e travolto da una potente esplosione lucente.« AAAAAH!».

« AAAAH!» fece Derow, spinto al suolo dalla forza sprigionata.

« URGH!» fecero tutti gli altri, con le braccia davanti agli occhi per proteggersi dal fulgore sprigionatosi.

La luce venne sostituita da fumo... fumo che copiosamente iniziò a salire verso la volta della grotta. Tutti quanti rimasero attoniti.

« Z-ZAEEEHR!» esclamò Belnos, quasi cadendo a terra dall’incredulità.

« Ma... cos’era quello?» si chiese uno dei prigionieri, confuso.

« Sembrava un fulmine... e quel polverone alzatosi...?» si chiese un altro.

« L-La Foundation di Ev... è... incredibile...» rimase a bocca aperta Sein. Cabel non sapeva che dire, a riguardo.

« AGH!» fece Ev, suo malgrado ripiombando a terra sulle ginocchia.

Ora sì che si sentiva davvero stremato... sentiva che la sua Foundation sarebbe scomparsa da un momento all’altro. Il dispendio di energie che gli era costato eseguire quella mossa devastante, reso ancor maggiore dalle sue condizioni attuali, non gli permetteva più di tener testa ai danni del veleno.

‟ Spiacente, Zaehr...” pensò Ev, guardando il polverone.‟ Non c’era altro modo... per...”.

Un sussulto lo colse.

Alcune punte caddero al suolo, spezzate, mentre la Scolopendrika riemergeva dalla polvere... impugnata da Zaehr dietro di essa, ancora in piedi e perfettamente cosciente.

« COSAAAAA?!» gridò Sein.

« È uno scherzo?!» si chiese anche Derow, stentando a credere ai propri occhi.

« AHAHAHAH!» scoppiò a ridere Belnos, compiaciuto.« Zaehr è ancora vivo, AHAHAH! NON NE AVEVO MAI DUBITATO, IO!».

« Ma se fino a un attimo fa sembravi preoccupato più di noi...» osservò Laio vicino a lui.

« Però...» sussurrò Zaehr, abbassando l’arma. Era sì, vivo, ma la parte superiore dalla sua armatura era totalmente andata nell’esplosione, lasciandolo a torso nudo e con numerosi segni lasciatigli dallo scoppio su tutta la parte superiore del corpo.« Se non fossi riuscito a proteggermi con Scolopendrika per tempo... avrei passato per davvero un momentaccio...».

« È... È... pazzesco...» balbettò Ev. Una mossa così forte e terribile, che aveva fatto... qualcosa di orribile nella sua memoria... che aveva deciso di non usare mai, per nessun motivo... non era servita a NIENTE?

Com’era anche solo concepibile questo fatto?

« Quel tuo colpo...» ricominciò il nemico, sogghignando, « … ha attirato la mia attenzione. Non era davvero male, per uno del tuo livello. Però sembra averti consumato ancor più le forze, eh? In ogni caso, che l’abbia fatto o meno... non credere che ti darò l’opportunità di lanciarmene un altro...» poi ruotò la sua Foundation, procedendo verso di lui.

E adesso?

Quel farabutto era un mostro... era riuscito perfino a reggere con danni minimi al suo colpo proibito...

Era tutto... perduto?

« Mi stai ignorando...?» sussurrò tra sé Derow, ferito nell’orgoglio. Rialzatosi da terra, si scagliò contro Zaehr, gli artigli e i tentacoli di tutto il corpo rispettivamente congiunto, pensando:‟ SONO ANCH’IO IL TUO AVVERSARIO!”.

« Ah, sì...» sussurrò Zaehr, e con un movimento immediato si voltò a parare il successivo Squarcio Reale con la sua lama, per poi allontanarlo violentemente con un calcio,« … non credere di potermi prendere di sorpresa anche tu, stavolta!».

« UGH...!» fece Derow, socchiudendo gli occhi con un gomito che l’aveva schermato dal calcio.

‟ Non c’è scelta, devo per forza intervenire anch’io!” pensò in fretta Cabel, deciso a prendere l’iniziativa, quando qualcun altro si mosse in fretta davanti a lui e a Sein, cogliendoli alla sprovvista e facendo dire al fratello maggiore:« ... Eh?».

« Adesso stai al tuo posto!» esclamò Zaehr, pronto a sbatterlo via con il piatto della spada dato a mo’ di mazza... se non fosse che venne distratto da qualcos’altro.

In quel momento, uno dei prigionieri liberati si era avvicinato e si era lanciato verso Zaehr, saltando verso di lui sotto lo stupore generale.

« LEVATI, TU!» fece in risposta all’aggressione Zaehr, lanciando a lui il colpo destinato a Derow che lo scaraventò via come un fuscello. Ma subito dopo, una moltitudine di corpi lo raggiunsero, avvinghiandosi a lui.« Ma...?!».

Concentrato sul primo assalitore che gli stava andando addosso, non si era accorto che altri prigionieri si erano mosse alle spalle del primo, gettandoglisi a loro volta uno dopo l’altro addosso per afferrarlo tutti insieme.

« I PRIGIONIERI!» esclamò Belnos, colto alla sprovvista. Ora non meno che una decina di persone si stringevano intorno al capo dell’accampamento.

« Ma... che diavolo state facendo?!» protestò Sein.

« Voi... ANDATEVENE VIA, FORZA!» esclamò uno dei prigionieri che avevano aggredito Zaehr, lo stesso che era stato buttato via da Zaehr nella gabbia la notte scorsa.« PORTATE VIA LA RAGAZZA PER CUI SIETE VENUTI! NOI... TRATTERREMO QUESTO BASTARDO!».

« Grrr... TOGLIETEVI DI TORNO!» gridò Zaehr, irato: nonostante fosse avvinghiato da oltre una decina di persone, a malapena questi riuscivano trattenerlo in quella posizione.

« No... NO, NON È COSÌ CHE DOVREBBE ESSERE!» fece un passo avanti Lira, unendo le mani come a pregarli.« Dovremmo andarcene tutti insieme!».

Per tutta risposta, quell’ultimo prigioniero le rivolse un sorriso triste.

« È l’unico modo... non preoccuparti per noi. Pensa ad andare con i tuoi fratelli, piuttosto, e con i due valorosi che hanno appena combattuto per noiy,m. Questo Zaehr è troppo forte... se non ci pensiamo noi, finiremo tutti alla sua mercé!».

« Voi...» sussurrò Lira, con le prime lacrime già agli occhi. Non capiva... dovevano proprio sacrificarsi... per lei? Perché non potevano salvarsi tutti insieme?

Perché dovevano essere così... coraggiosi?

« Stupidi... i vostri Signs sono stati resi inutili, non potete manco sperare di sbloccare delle Foundations per aiutarvi.» sussurrò Zaehr, seccato.« Ma, se avete scelto la sofferenza prima di tornare alla prigionia, sarete subito esauditi.». Dietro quella matassa di persone, le punte già rispuntate di Scolopendrika iniziarono a muoversi di nuovo... e pochi attimi dopo le persone che lo tenevano iniziarono a gridare di dolore:« AAAH!».

« SCAPPATEEEEE!» gli gridò il prigioniero di prima, mentre gli insetti iniziavano ad arrivare anche a lui.

« Cazzo...» chiuse gli occhi Cabel, lacerato all’idea di lasciare così quelli... per poi abbagliare a Sein.« Porta via nostra sorella! Io recupero Ev!».

« S-SI’! Andiamo Lira!» annuì in fretta Sein, prendendo una mano di Lira e correndo via con lei, mentre il fratello maggiore si precipitava verso Ev. Raggiunto quest’ultimo, gli disse:« Ce la fai a correre?».

« I...Io...» cominciò a dire Ev, allo stremo. La sua Foundation si stava già cominciando a frammentare.

« Ah, lascia perdere!» e così dicendo la grossa guida avvolse un braccio intorno alla sua vita e lo sollevò di peso come se fosse una piuma.

« Che state aspettando, branco di idioti?!» si scosse Belnos, rivolto ai suoi sottoposti, « FERMATELI, FATE QUALCOSA!». Ripresisi dallo svolgersi di quegli improvvisi eventi, diversi di loro scattarono immediatamente per entrare in azione, ed alcuni di loro giunsero a tagliare la strada proprio ad Ev e Cabel.

« Non ci voleva...» si fermò Cabel, con la Misàchi nell’altra mano.

« SPARITE!». In un’istante una specie di fulmine superò i due in difficoltà, ed anche i nemici, e di colpo questi vennero spazzati via in un turbinio di frammenti delle loro stesse protezioni da combattimento e sangue.

« AAAAAAAAAH!» gridarono questi, cadendo a terra.

Era stato Derow ad assalirli, anche lui che aveva iniziato a fuggire con loro, togliendoli di mezzo con un unico, devastante squarcio reale.

« Grazie...» mormorò Cabel, riprendendo subito a correre.

« A dopo i ringraziamenti.» disse Derow, seguendo lui e il fardello che era Ev in quegli istanti ed unendosi velocemente Sein e Lira prima che uscissero dall’accampamento.

‟ ... amici...” pensò con enorme tristezza Lira, mentre girava con Sein l’angolo che conduceva al passaggio nascosto dai rampicanti, che uno ad uno stavano iniziando a cedere dagli spasmi provocati dal veleno di Zaehr.

« Ce li abbiamo dietro!» esclamò Sein al resto del gruppo, sentendo chiaramente i passi dagli altri uomini della banda dei rapitori in lontananza.« Idee?!».

« Una intanto ce l’avrei.» gli rispose Derow. Quindi rallentò il passo e balzò sulla parete verso la parte superiore della galleria, lanciando uno Squarcio Reale a semicerchio da un lato e poi immediatamente dopo un secondo dal lato opposto.

Il risultato fu che, grazie alle potentissime penetrazioni estese create da Derow, quella sezione di galleria crollò proprio mentre stavano arrivando gli inseguitori, accumulando un sacco di pietre lungo il cammino che lo sbarrò in parte.

« Questo dovrebbe rallentarli almeno un po’.» disse il selvaggio nuovo alleato di Ev nell’allontanarsi di nuovo con gli altri, sentendo debolmente da dietro le rocce la voce di Belnos comandare:« Maledetti...! Sgomberate subito il passaggio, presto!».

Una volta sbucati fuori dai rampicanti che coprivano il passaggio, si guardarono tutti rapidamente intorno.

« E ora? Da che parte andiamo?» chiese Lira, in preda all’agitazione.

« Il fiume.» tornò a farsi sentire Derow, indicando il corso d’acqua.« Più avanti il fiume accelera di parecchio, e se non avete paura di bagnarvi un po’ la corrente ci porterà lontani da qui in un battibaleno.».

« Il fiume, eh?» ripeté Cabel, rammentando il tratto del corso dove era sicuro che coloro che avevano in custodia Lira non potessero essersi inoltrati.

« Vorresti farci buttare nel fiume? Ma sei scemo?!» esclamò Sein, contrariato.« È troppo pericoloso!».

« Preferisci vedertela con quel demone di Zaehr?» replicò Derow.« È meno rischioso di quanto sembri, fidati. Inoltre, il fiume ci porterà fin dalla Foresta Fronderoccia, dove neanche quel pallone gonfiato può sperare di uscirne a buon mercato.».

« Va bene, andiamo.» concordò infine Cabel.

« MA COME?!» si lamentò Sein.

« Sein, Ev non sta bene, se ci fermano non saremo in grado di combattere al meglio, senza contare che portarlo così fuggendo è già abbastanza faticoso. Sarà una pazzia, ma ci tocca farla per salvare noi e soprattutto Lira.».

« Spicciatevi, allora, o avremo compagnia troppo presto per rifletterci ancora.» li avvisò il selvaggio capobranco dei Leokàmi, guardandosi nervosamente alle spalle da cui riusciva a sentire i rumori della barriera che aveva improvvisato che veniva smossa. Un’ultima occhiata di gruppo, e tutti quanti si lanciarono dall’altra parte della riva, spingendosi quindi a percorrere il corso del fiume.

« Dove sono andati?» si chiese Belnos una volta fuori dai rampicanti, cercandoli con lo sguardo.

« Sono là!» lì notò uno dei suoi sottoposti, notandoli che avevano percorso già un centinaio di metri. Tutto il gruppo dell’accampamento nemico si lanciò a sua volta nuovamente all’inseguimento.

« Tieniti a me quando ci buttiamo.» raccomandò Sein a sua sorella, riponendo la lancia sulla schiena e tenendola per le spalle.

« S-Sì.» annuì la ragazza.

Cabel invece guardò la propria Misàchi. Realizzava già che l’arma era troppo pesante per portarsela in acqua, e prendere anch’essa con sé in quelle rapide avrebbe solo rischiato di spingere sul fondo ad annegare sia lui che Ev.

« Santi Stoinos...» imprecò Cabel, e con un gesto lanciò il più lontano possibile l’arma, in mezzo alla bassa vegetazione del paesaggio circostante.

« Forza, più veloci!» li esortò Derow, che li precedeva.

‟ Ma come fa ad essere ancora così svelto dopo gli scontri che ha sostenuto?” pensò Sein, sbalordito.

Braccati dai nemici, raggiunsero finalmente il punto del fiume dalla corrente più impetuosa. Il rumore che produceva era ben più forte ora, e l’acqua più scura di prima.

Rimasero a correre sul bordo del fiume per qualche istante, finché...

« ORA!» gridò Derow, e subito tutti quanti si buttarono nei flutti agitati del corso d’acqua.

« AAAAH!» gridò Lira nel finire sott’acqua insieme a Sein, Cabel, Derow ed Ev.

Il contatto con l’acqua fredda fu sufficiente a restituire almeno un briciolo di lucidità ad proprio al suddetto Ev. Sempre stretto da Cabel, aspirò una boccata d’aria in superficie, mentre ormai il flusso del fiume li aveva catturati a sé.

Fu come precipitare in una galleria, ma in orizzontale invece che in verticale: andavano velocissimi, senza freni. Anche se la sua vista era confusa dagli effetti del veleno, vedeva distintamente il corso del fiume che gli scorreva davanti, e lo stesso potevano dire Lira e Sein che si stringevano per non separarsi e per Derow davanti a loro... e anche per Cabel che cercava di tenere lui a galla, ovviamente...

« Quei pazzoidi l’hanno fatto davvero!». Anche Belnos era arrivato nel punto in cui i loro inseguiti si erano gettati nel fiume, fermandosi con il resto dei suoi compagni a guardarli mentre andavano sempre più lontani.

« Presto, andiamo a prendere le Salamandre-Lupo!» esortò lui, irato.« Se ci sbrighiamo, forse riusciamo a...».

« Non occorre.».

Quando Belnos si girò, si ritrovò a venir raggiunto proprio da Zaehr, che si era appena fatto strada in mezzo agli altri.

« Z...Zaehr!» esclamò vedendo il proprio capo.« Come... ̔ non occorre’? Cioè, non li inseguiamo?».

« Hai gli occhi per vedere, no?» domandò Zaehr con un sospiro.« Prendere le Salamandre-Lupo sarebbe inutile, quando le avremo prese loro saranno già in capo al mondo. Senza contare che l’unica Salamandra-Lupo maschio che era rimasta all’accampamento – quindi quella veramente veloce – se l’è ripresa Eief. In più... il mio sesto senso mi suggerisce che non si siano buttati nel fiume a caso. Probabilmente sanno che arriveranno in un posto in cui saranno al sicuro da noi.».

« Ma... con tutto il rispetto, Zaehr... loro sanno dov’è il nostro accampamento...».

« E’ un dettaglio che non mi è sfuggito, stai tranquillo.» piegò il collo lui.« Ad ogni modo... mi accontenterei di aver recuperato quasi tutti i prigionieri, in fondo ce n’è sfuggito solo uno. Per i fuggitivi, invece...» a quel punto, sorrise.« … lasceremo che pensi qualcun altro a loro. Non si annoieranno di certo, i nostri cari eroi improvvisati.».

« Oh... beh... Va bene, il capo sei sempre tu.».

« Detto questo, signori... torniamo indietro, forza.» si rivolse ai propri uomini Zaehr.« Ci tocca occuparci di togliere il veleno da quei vermi che mi hanno aggredito e rimetterli in gabbia, adesso. Anzi... ora che ci penso, forse non dovremmo più considerarli dei vermi...». Socchiuse gli occhi.« Non credevo che nonostante l’avvelenamento sarebbero riusciti a trattenermi così tanto a lungo... Si vede che rendersi conto di come stavano le cose, ossia di come non ci fosse alcuna speranza di vincermi, li ha resi un po’ più forti, e vanno un minimo rispettati per questo. Oltre a questo, comunque, nell’attesa che Rios riporti finalmente il suo culo fino a noi, dovremo rivedere un po’ i nostri programmi per oggi...».

 

« N-NON... SIAMO ANCORA... ARRIVATI?!» boccheggiò Lira, mentre si vedeva tutto il paesaggio passare via.

« MI SA DI NO!» fece in risposta Sein,

« OCCHIO A NON SBATTERE DA QUALCHE PARTE!» tuonò Cabel nel cercare di farsi sentire più del rumore prodotto dall’impetuosa corrente.

Quanto tempo passarono a mollo in balia del fiume, si chiese Ev nel suo stato debilitato? Quel che sapeva per certo - o almeno pensava lo fosse, sentiva più dolore che altro – era che probabilmente stavano percorrendo il cammino che avevano fatto in ore in molto meno, molto più velocemente. Per lo meno stavano procedendo senza venir sballottati contro le rive...

Ad un tratto, la corrente iniziò a rallentare il suo corso.

« CI SIAMO, GENTE!» esclamò Derow. Si stavano avvicinando all’ingresso di una gran macchia d’alberi, gli stessi della foresta già visitata da Ev e compagni.

« Cerca di resistere ancora un po’.» fece forza ad Ev Cabel.

« Sì...» sussurrò appena il ragazzo con la Foundation di pietra. Continuarono a procedere ancora per un po’, guidati dal corso, finché non giunsero vicino ad un punto dove si sporgevano le radici che partivano da alcuni dei grossi tronchi della macchia.

« Aggrappatevi!» suggerì loro il selvaggio compagno, spingendosi verso quelle radici ed afferrandone una. Sein con Lira fecero lo stesso, e Cabel li seguì a ruota per ultimo, arrestando così la loro corsa lungo il fiume.

Erano tornati alla Foresta Fronderoccia.

 

-Nota dell’Autore-

E... yessss! Un altro capitolo finito! Ed esattamente come quando incontri un boss troppo forte troppo presto quando sei ad un livello infimo, credo che Zaehr abbia effettivamente fatto la figura... del boss in questo capitolo.

E niente, come va l’estate? Purtroppo dal punto di vista dei disegni facciamo ancora acqua: ho provato a rivolgermi all’amministrazione di EFP per capire qual è il problema, ma sono peggio dei fantasmi, nessuno mi risponde.

Il che mi obbliga a rimuovere il disegno – tanto sempre invisibile – che avevo messo nel capitolo 5, e ovviamente anche la descrizione annessa. Ma se qualcuno sapesse come risolvere questo problema, mi può anche scrivere in privato, mi dispiace davvero non riuscire almeno a mostrarvi come sono fatti in character in maniera magari pure scadente – bassa autostima portami via – ma che renda l’idea.

Annunci poi per chi mi segue nella sezione 5D’S.

Dopo accurate meditazioni, sono riuscito forse ad implementare una storia nuova per la sezione. Mi richiederà ancora un’attesa fino a Settembre-Ottobre, perché uno dei temi sotto i riflettori al momento è un po’ troppo deboluccio ma c’è una minima possibilità che lo supportino nell’espansione nuova che sta per uscire in Giappone a causa di alcuni fattori che potrebbero non essere solo coincidenze, ma dovrei riuscire a portarla appunto.

Chiaramente vi chiederete che impatto avrà sulla storia corrente questo fattore. Beh, poiché come avrete notato ci sto mettendo più del necessario ad aggiornare questa fanfiction, pensavo di fare come quando mi occupavo della mia precedente storia Fantasy: alternarmi con quella in maniera da rendere la cosa più movimentata e ̔ forzare’ il cosiddetto blocco dello scrittore. Può essere un ragionamento del belino, ma poiché in passato ha funzionato vorrei provarci, ora che ho un po’ più di libertà.

Poi al massimo, se dovesse essere il caso, ne stopperò una e cercherò di finire prima quella che mi spinge di più. D’altro canto penso che non possa uscire niente di buono dal forzare uno scrittore a scrivere qualcosa anche se non si sente di farlo, pertanto forse sarà meglio così, se sarà il caso.

Bene, direi che è tutto. Spero che abbiate gradito il capitolo e ringrazio TotalNintendoDrama e per le recensioni e il supporto. Ringrazio anche _Alcor, che ultimamente ha gentilmente lasciato delle recensioni alla storia, grazie di cuore a tutti/e e due!

Buon proseguimento a tutti, alla prossima!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: CyberNeoAvatar