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Autore: Ciuffettina    18/08/2023    4 recensioni
A Consonno il cielo è più azzurro, è sempre festa ed è il paese più piccolo ma più bello del mondo insomma è un paesino talmente speciale da attirare l'attenzione di ben due angeli scappati dal Paradiso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balthazar, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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«Lei è incantevole! Assolutamente incantevole!» gli disse il più anziano degli avventori che continuavano a stargli troppo intorno.
Balthazar li scansò tutti e raggiunse le slot machine.
L’anziano gli andò dietro e, mentre la “ragazza” svuotava una macchinetta dopo l’altra, le declamò un gran numero di cose lusinghiere. «Ma anche troppi uomini devono averglielo già detto» concluse quasi senza fiato.
«Fino a mezz’ora fa, no» replicò Balthazar, cupo, lo scansò, stufo marcio di quelle chiacchiere insulse, e cercò di raggiungere i tavoli da gioco.
«Com’è possibile?» replicò stupito un altro avventore, andandogli dietro.
«Lo chieda a quel tipo biondo laggiù» avrebbe voluto rispondere. “Ma non hanno mai visto una donna in vita loro?
Il tipo biondo in questione decise che era giunto il momento di andare a “salvarlo”. «Tesoro!» esclamò Gabriel avvicinandoglisi, stringendolo a sé e baciandolo su una tempia. «Questo vestito ti sta d’incanto!»
«Piantala!» sibilò Balthazar. «O ti friggo le ali nell’olio santo».
Gabriel ridacchiò e lo mollò. Lo divertiva immensamente essere trattato “alla pari” dal suo fratellino.
Accertato che la “signorina” aveva un accompagnatore, tutti i suoi “spasimanti” si dileguarono all’istante.
Finalmente!” sospirò l’angelo e si avvicinò alla roulette per puntare tutto sul 6 che, ovviamente, uscì.
«Si dice che una bella donna vince sempre quando gioca per la prima volta. È una tradizione» osservò il croupier sorridendo.
Solo la prima volta? State a vedere!” Vedendo che Gabriel continuava a fissarlo in maniera sorniona, gli venne però il dubbio che prima o poi l’arcangelo avrebbe dispiegato i suoi poteri per farlo perdere e non restituirgli più il suo aspetto. «Punto tutto sul 3» disse esitante.
Anche questo numero uscì.
Balthazar ritirò la vincita con un bel sorriso e si avvicinò al tavolo del poker.
«Venga vicino a me, signorina e mi faccia da Lucky Lady(1)… sempre che il suo fidanzato sia d’accordo» disse uno seduto al tavolo.
«Non è il mio fidanzato!» scattò Balthazar.
«I soliti bisticci da piccioncini, adesso è arrabbiata con me ma più tardi saprò come farmi perdonare» si scusò Gabriel, con aria sbarazzina, divertendosi a stuzzicare il suo fratellino coi suoi doppi sensi.
«Dopo quello che mi hai fatto mi sembra il minimo essere arrabbiati, inoltre non sono qui per fare il cornetto portafortuna di chicchessia, sono qui per giocare!» replicò Balthazar e si sedette con decisione.
L’avventore più anziano (lo stesso che aveva tentato di rimbambirlo a suon di chiacchiere) lo guardò perplesso. «Ma signorina… qui giochiamo a poker, non a canasta».
«E allora?»
«Beh… il poker è un gioco da uomini» si giustificò l’uomo.
«Un gioco da uomini???» si stupì Baltazhar. «Si reggono le carte con le mani mica con…»
«Non c’è alcuna regola che vieti alle donne di giocare a poker» intervenne prontamente il mazziere, intuendo che la frase stava per concludersi con una volgarità.
Finalmente Balthazar poté cominciare a giocare e pian piano fece fuori gli altri giocatori, a cominciare da quello che avrebbe voluto escluderlo per colpa di uno stupido contenitore.
L’anziano, assai contrariato, si avvicino a Gabriel. «Se non ho capito male, quella sarebbe la sua fidanzata» gli disse, indicando Balthazar.
«Carina, eh?» replicò l’arcangelo.
«So che non sono affari miei ma non intende sposarla, vero?»
«Se sa che non sono affari suoi, perché me lo chiede?» domandò con l’aria da ingenuo (alla Castiel, insomma).
«Eh, come siete suscettibili voi giovani!» rispose l’anziano impermalito.
«Sono meno giovane di quello che sembro» replicò Gabriel.
«Eh ma io ho vissuto ben due guerre mondiali, mentre tu, forse, potresti aver intravvisto solo la seconda. Credimi, l’esperienza e la saggezza si acquistano solo con l’età».
Io solcavo i cieli, quando i tuoi antenati abitavano ancora nelle caverne e cercavano vermi da mangiare e vieni a insegnare a me come funziona il mondo???” Curioso di scoprire come un umano che aveva appena 3/4 di secolo potesse saperne più di un arcangelo plurimillenario, lo invitò a “illuminarlo”.
Incoraggiato, l’anziano si lanciò in un panegirico su come avrebbero dovuto essere le donne da sposare, il cui succo era “che la piasa, che la tasa e che la staga in casa”. «Una volta era così ma ora…» sospirò. «Non so davvero che cosa pretendano queste ragazze(2)… Insomma, per una donna non dovrebbe esserci aspirazione più grande che sposarsi e avere figli. Ora sei giovane e pensi solo a divertirti ma un domani vorrai farti una famiglia tua e quella ragazza non è proprio adatta per essere una buona moglie e una brava madre».
L’idea di mettere al mondo dei discendenti, dei nephilim, gli fece involontariamente accapponare le piume delle ali. «Non posso avere figli» mormorò l’arcangelo.
«Tutti i giovani dicono che non sono pronti per avere figli ma quando nascono…»
«Non ho detto che non li voglio, ho detto che non ne posso avere! Capisce qual è la differenza?» lo interruppe Gabriel, quasi strillando. Cercò di calmarsi: quell’umano non poteva sapere che una delle regoline di Papà prevedesse che i nephilim dovessero essere uccisi, appena si scopriva la loro esistenza, era anche vero che Elvis aveva abbandonato l’edificio(3) ma, di sicuro, Michael e Raphael avrebbero portato avanti quella “simpatica” tradizione.
«Oh… un vero peccato… i figli danno un senso all’esistenza…» Lo fissò con compassione. «Mi dispiace che non potrai mai provare la gioia di sentirti chiamare papà… Io ho tre figli: Gualtiero, Stella e Antonio e…»
«Quindi sua moglie è a casa, com’è giusto che sia, esatto?» domandò Gabriel, volendo troncare l’argomento figli e premendogli un’altra cosa che gli era venuta in mente in quel momento.
«Sì, è a casa coi due nipotini più piccoli, in tutto sono sette, il primo si chiama Giuseppe come me ed è figlio di Gualtiero, come pure Maria… poi chi viene? Giovanna o Daniele?»
«Mentre lei, invece, è qui a divertirsi… Ho visto che era fra quelli che faceva il filo a Balthy, nonostante fosse evidente che non fosse minimamente interessata alle sue chiacchiere e nonostante lei abbia giurato davanti a testimoni di rimanere fedele a sua moglie».
«Ah… è così che si chiama? Strano nome… Non sapevo che fosse la tua fidanzata… comunque non sei mai stato nelle case chiuse(4)? Andare con quelle ragazze non era considerato un adulterio e, visto com’è vestita, ho pensato che fosse una di quelle».
«Quindi Balthy non va bene come moglie ma va benissimo per una botta e via, anche se era palese che è qui solo per giocare d’azzardo?» domandò Gabriel con un tono pericolosamente gentile.
L’anziano si strinse nelle spalle. «Non userei dei termini così volgari comunque lo sai come funziona, no? C’è la donna con cui fare certe cose e poi c’è quella da rispettare e sposare. Inoltre lo sanno tutti che quando le donne dicono “no” in realtà intendono “sì”, poi basta solo vedere com’è vestita… mi dispiace dirtelo, perché magari ne sarai innamorato ma la tua amica non è una ragazza virtuosa. Poi hai sentito com’è sboccata? Una donna perbene non dovrebbe vestirsi in quella maniera, usare certe espressioni o giocare a poker. Ai miei tempi queste cose non succedevano» concluse sospirando.
E tutto solo perché Balthy ti ha dato il due di picche, in ogni senso” pensò Gabriel ma si limitò a dire: «Quindi, fino a qualche anno fa, la condizione delle donne qui in Italia era la stessa degli angeli in Paradiso».
«Che bel paragone poetico!» s’illuminò l’anziano.
«Non era un complimento» replicò l’arcangelo alzandosi per andare a recuperare il suo fratellino che, ovviamente, aveva fatto saltare il banco.

*****
  1. Ragazza portafortuna.
  2. Vi ricordo che negli Anni 60 cominciavano le prime rivendicazioni giovanili e femministe.
  3. Modo di dire dell’epoca che prese il via alla fine di un concerto di Elvis nel 1956, in questo caso Elvis sarebbe Dio che ha lasciato il Paradiso.
  4. Modo carino per dire “bordelli”, in Italia chiusero nel 1958.
   
 
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