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Autore: Allen Glassred    04/09/2023    0 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Sono passati alcuni mesi dalla tremenda battaglia contro Vincent e, già in questo breve periodo alcune cose sono cambiate.

 

Vanitas ed Ivy sono finalmente tornati a casa, riprendendo il loro legittimo posto di re e regina del clan della luna blu. Hanno finalmente portato le gemelle in quello che è il loro legittimo palazzo, ma non si sono dimenticati di chi li ha aiutati. Infatti, non hanno certamente smesso di sostenere in particolare la famiglia Veghner, coloro che in tutto questo hanno perso più di chiunque altro: Mina è diventata un vampiro e la stessa sorte è toccata a Pierre, che tutt’ora versa nell’incoscienza. Solo in alcune e rare occasioni si è ridestato, ma tra indicibili patimenti che l’hanno inevitabilmente portato a ricadere in coma. La situazione sta preoccupando e non poco tutti quanti, ma Vanitas è abbastanza fiducioso: non c’è stato alcun rigetto, il corpo di Pierre sta evidentemente assimilando il potere di Dominique più lentamente in quanto non ha ricevuto il sangue del suo padrone. Forse è questa la ragione per la quale non si è ancora risvegliato, ma il re è sicuro che lo farà a breve e che sarà senza dubbio un vampiro molto potente, un prezioso alleato sia per gli Hunters che per i vampiri stessi. Quel giorno la regina sta cullando dolcemente la piccola Luna, davanti a lei un ritratto. Di lì a poco suo marito la raggiunge, posandole una mano sulla spalla. “ Ah, ecco dov’eri “. Sentenzia solamente il corvino, mentre la donna annuisce semplicemente e continua a cullare la piccola.

 

“ Si, in effetti non vengo qui molto spesso: ho sentito un'inspiegabile nostalgia, così… “. Ammette, mentre entrambi alzano lo sguardo su quel ritratto.


“ Ehi “. Mormora solamente lui, guardandola intensamente e posandole una mano sulla spalla. “ Stai tranquilla! La maledizione sta regredendo, grazie a te! Vedrai che presto si arresterà da sola, sarà solo questione di tempo “. Assicura, intuendo perché la moglie sia così in ansia. La regina annuisce semplicemente, ma lui avverte dallo scorrere del suo sangue che è ancora preoccupata. “ Ivy “. La chiama, mentre lei si volta verso di lui ancora un po' preoccupata, una preoccupazione che non riesce a mascherare. “ Tu sei il mio antidoto! Sei già riuscita a farla regredire, sono sicuro che grazie a te riuscirò a spezzarla. Quindi, non temere “. La rassicura, mentre lei osserva quello che è il ritratto di suo nonno: Vanitas Lunettes.

 

“ Sei sicuro che va tutto bene, al cento per cento? “. Chiede lei, mentre lui annuisce con determinazione. “ Niente più voci strane? Niente più sensazioni di gelo improvviso e che non sia dovuto al potere degli Hikari? Niente più manifestazioni da parte di nostro nonno? Tutto a posto? “. Chiede, mentre lui annuisce determinato.

 

“ Assolutamente e totalmente sicuro “. La rassicura, mentre lei annuisce un po' più tranquilla.


“ Ok, allora sono più tranquilla! “. Sentenzia, mentre lui la osserva con quello sguardo malizioso così tipico di lui. “ Che c’è? “. Chiede solamente la regina, mentre lui sogghigna con quel ghigno questa volta così uguale a quello della madre, più che a quello del padre. “ Ehi, che c’è? “. Ride un po' lei, che ormai conosce quello sguardo e mentre lui continua a sogghignare, prendendo in braccio Luna per qualche istante ed in seguito appoggiandola nella propria culla, accanto alla sorellina.

 

“ Dante e Rosina volevano occuparsi delle gemelle: che dici, gliele portiamo e li accontentiamo? “. Inizia il discorso, mentre lei lo guarda qualche momento.

 

“ Ma intanto, noi che facciamo? Ci annoieremo “. Ride lievemente la corvina, mentre lui scuote il capo.


“ Ah, io non credo proprio che ci annoieremo “. Sentenzia, per poi attirare la moglie a sé. “ Ehi maestà, se vogliamo dare un fratellino o sorellina alle gemelle ci conviene farlo ora che sono ancora piccole. Che ne dite? “. Chiede, mentre lei ride lievemente a sua volta, accarezzandogli lievemente il viso.

 

“ Dico che sei tremendo “. Fa, mentre lui la prende in braccio e nello stesso tempo, lei si aggrappa a lui per non cadere a terra.

 

“ Ah, tra poco moglie mia, potrai renderti conto di quanto sono tremendo “. La tiene in braccio lui, facendo una lieve linguaccia e mentre senza dire altro, si avvia verso le scale.

 

“ Vanitas, le gemelle! Dobbiamo portarle a Dante e Rosina “. Fa semplicemente la corvina, mentre lui ridacchia lievemente.

 

“ Tranquilla, ho già detto loro che possono occuparsene: le raggiungeranno ancor prima che saliamo queste scale “. Continua a ridere lui, mentre lei lo guarda un po' perplessa.

 

“ Tremendo “. Ripete, rimanendo aggrappata a lui per non cadere a terra.

 

Nessuno dei due se ne accorge, ma uno spirito nero si manifesta in quel momento: osserva attentamente le due eredi al trono, posando le sua mani gelide sul viso sia dell’una che dell’altra e mentre loro, nella loro ingenua innocenza e riuscendo a toccarlo senza problemi afferrano la manica della sua giacca come se nulla fosse. “ Oh, che belle siete: mi ricordate tanto la mia Luna e la mia Veronica “. Sentenzia lo spirito dalla lunga chioma corvina, sogghignando lievemente. “ Ah, poveri ingenui: non ve ne rendete conto, ma la maledizione del re pazzo è solo all’inizio. E molto presto, tornerà a far parlare di sé. E la mia vendetta avverrà per mezzo… “. Si blocca, lo spirito dagli occhi blu. Sogghigna lievemente, lasciando dietro di sé una scia di ghiaccio. “ Molto, molto presto… “. Mormora, scomparendo poi nel ritratto e poco prima dell'arrivo di Dante e Rosina che, al momento non si accorgono che lo spirito del Re Pazzo aleggia ancora per il palazzo, ma questa volta non per torturare il nipote.

 

Nello stesso istante a Villa Veghenr, una giovane donna dalla lunga chioma corvina sta riposando, esausta dopo lo sforzo a cui è stata sottoposta. Accanto a lei la madre, la zia ed il fidanzato che, da quando sono iniziate le contrazioni in poi non l’hanno mai più lasciata sola. Lui ha continuato a somministrarle zydrate, indebolendosi notevolmente a sua volta. “ Sei stata bravissima, tesoro “. Sussurra solamente Giyu, mentre la donna culla tra le braccia il frutto del suo sforzo: un bimbo con un accenno di chioma corvina, nei cui occhi brilla un’intensa luce rossa.

 

“ Giyu, dovreste riposare: anche voi vi siete notevolmente sforzato, avete dato la vostra zydrate a Mina per lunghe ore e dovete rigenerarla “. Fa semplicemente Joe, mentre lui scuote il capo e mentre Mina stringe la mano di colui che in futuro sarà suo marito.

 

“ No: rimarrò al fianco di Mina e del bambino, lady Joe. Ora, hanno bisogno di me “. Sussurra semplicemente il corvino, mentre per un istante negli occhi del piccolo passa una luce indaco. “ Cosa…? “. Mormora solamente, mentre Mina sorride lievemente.

 

“ Mi hai somministrato la tua zydrate, sia durante la gravidanza che durante il parto. Il piccolo deve averla assimilata “. Spiega con un lieve affanno, mentre Giyu sente le lacrime di commozione pungergli gli occhi.

 

“ Oh, Mina… “. Sussurra solamente lui, mentre il bimbo lo osserva con i suoi occhi nuovamente rossi scarlatti. Nello stesso istante, la corvina porge il piccolo al fidanzato per poi sorridere lievemente.

 

“ Tieni: non vuoi prendere in braccio tuo figlio? “. Chiede, mentre riflette: sin da quando si sono messi insieme, per lei e Giyu qeul bambino è stato loro figlio e non hanno più dato importanza al sangue che scorre nelle sue vene. Non hanno mai dato importanza al fatto che in lui scorra il sangue di Dominique e nemmeno che abbia ereditato il potere del padre, non ha alcuna importanza: per la futura regina indaco e per il suo re, quel piccolo è loro figlio e non c’è altro da dire. A quelle parole il corvino la osserva qualche istante, incerto.

 

“ Non so, ho paura che potrei fargli del male o prenderlo nel modo non corretto… “. Mormora, mentre lei sorride lievemente.


“ Suvvia! Hai già avuto una figlia, non sarà diverso con lui “. Fa, mentre finalmente il re indaco si convince e prende in braccio il piccolo che, immediatamente, lo osserva con i suoi occhi ora di un azzurro naturale.

 

“ Ha gli occhi di lui… “. Mormora solamente il nono pilastro, mentre la fidanzata gli prende la mano libera e lo guarda intensamente.

 

“ No: ha i miei occhi. I miei, non i suoi. Non dobbiamo mai più nominare quell’infame, dobbiamo semplicemente lasciarlo dove sta: all’inferno, lontano da noi “. Sentenzia, mentre a quelle parole lui annuisce con determinazione. “ E ti giuro che appena starò meglio e torneremo ad Avalon, andremo a cercare anche tua figlia Melody. Siete stati separati per troppo tempo, per voi è giunto il momento di riunirvi “. Assicura la cacciatrice, mentre lui la osserva sorpreso.

 

“ E come la mettiamo con Muzan? Le sta ancora dando la caccia ed ha trafugato il corpo di Margherita, per lei non è sicuro vivere con me a palazzo… “. Fa, mentre la futura moglie stringe la sua mano in una più salda presa.

 

“ Giyu, ho sconfitto quel pazzo furioso di mio fratello che possedeva il potere di due lune superiori. Vuoi che mi faccia intimidire da tuo cognato, che ha il potere di una luna minore? “. Chiede decisa, guardandolo con quegli occhi che volente o nolente, sono lo specchio di quelli di suo fratello. “ Anche se è uno dei Pilastri, Muzan non mi fa paura. Non permetterò che tu e tua figlia rimaniate divisi ulteriormente, non è giusto! “. Continua, mentre lui la guarda a sua volta con quello sguardo color indaco: la prima cosa di lui che ha fatto innamorare perdutamente Mina.

 

“ Adesso, ciò che realmente conta siete tu ed il nostro bambino. Non importa altro “. Fa, baciandole la fronte e mentre Joe li osserva commossa e felice, stesso stato d’animo della sorella Sharon.

 

“ Tesoro, come vuoi chiamarlo? “. Chiede la rossa, mentre a quella domanda Mina osserva intensamente il figlio e, solo di lì a poco da una risposta.

 

“ Jean Jacques “. Sussurra, mentre il piccolo agita le manine come in segno di approvazione. “ Jean Jacques Duke Lunettes “. Continua poi la donna, mentre Joe annuisce e prende parola di lì a poco.

 

“ Tesoro… “. Mormora, ma la sorella è più rapida: nel sentire il secondo nome dato al piccolo, si precipita ad abbracciare la nipote.

 

“ Ah, zia fate piano! “. Ride un po' Mina, ricambiando il gesto e mentre l’altra inizia a piangere commossa.

 

“ Grazie! Grazie, Mina “. Sussurra solamente, mentre la nipote annuisce: ora lo sa, aver dato come secondo nome quello di suo zio a suo figlio è stata la scelta più giusta che potesse fare.

 

“ Non c’è di che “. Sentenzia la cacciatrice che, finalmente, dopo tanto tempo si sente realizzata e finalmente felice.

 

Stesso istante, Golden Land.

 

La donna dalla chioma corvina riflette: il suo piano è andato totalmente a rotoli. Non solo ha fallito con la figlia di Jeanne, ma ora le sarebbe impossibile anche andare a prendere il bimbo di Mina: accanto a lei c’è uno dei pilastri e, se osasse far qualcosa a Mina o ancor peggio prendesse il piccolo, la spazzerebbe via in un soffio di Eolo. “ Accidenti! Accidenti! “. Fa solamente, camminando su e giù per la sala del trono. “ Sta andando tutto nella maniera opposta a come l’avevo pianificato! “. Continua. Sta per continuare ad imprecare, ma una voce a lei familiare la interrompe ancor prima che possa proseguire.

 

“ Mio capitano, il re… “. Mormora solamente una delle guardie, entrando nella sala del trono ed inchinandosi rispettosamente. Nel sentire solo quelle parole tuttavia, la corvina non gli da nemmeno modo di proseguire: tenendo una mano sull’elsa della propria spada osserva il suo sottoposto, per poi riprendere parola.

 

“ Cosa! Cos’è successo al re? Laghertha aveva il compito di occuparsene… “. Ma l’altro la interrompe, osando tanto solo perché si tratta di una questione estremamente seria e non ha tempo neppure per attendere che la donna termini la frase.

 

“ Lady Amber, il re è sveglio! “. Quattro parole. Quattro parole che da prima lasciano la donna in totale stato di shock.

 

“ Il re… lui… lui è…? “. Sussurra, mentre il sottoposto annuisce.

 

“ Si! Il nostro amato re è tornato tra noi! “. Continua, mentre lei si precipita fuori dalla stanza senza neppure lasciarlo finire.

 

“ Mio signore… “. Mormora solamente, salendo le scale come fosse inseguita dal diavolo in persona e precipitandosi in quelle stanze a cui normalmente nessuno avrebbe accesso, ma che lei non ha quasi mai abbandonato per mesi e mesi. I mesi in cui ha davvero temuto di perdere lui: il suo amato signore. Lui, il Pilastro della sabbia, del plasma e del sole. Lui, il re oro. “ Mio signore! “. Fa semplicemente la corvina, entrando in quella stanza senza nemmeno bussare: una scia di vetro ricopre tutto il pavimento, mentre una donna cerca di far ragionare un giovane che si è risvegliato da non più che qualche minuto.

 

“ Maestà! Per favore, siete molto debole! Non potete alzarvi, calmatevi! “. Fa, mentre l’altro la spinge malamente a terra.

 

“ Levati dai piedi! Devo… “. Ma un capogiro lo fa quasi cadere a sua volta: solo l’intervento di Amber, capitano delle sue guardie reali, gli evita una rovinosa caduta.

 

“ Mio signore, per favore: date ascolto a Laghertha! Abbiamo rischiato di perdervi una volta, non voglio che una cosa simile accada ancora! “. Fa e, a quelle parole l’altro la osserva, i suoi occhi iniettati di una luce oro.

 

“ Li vedo ancora davanti a me, li sento! Avverto l’odore del loro sangue, avverto le loro emozioni! Sono ancora qui, nella mia testa! “. Si altera maggiormente il settimo pilastro, portandosi le mani tra i capelli esasperato e stringendo la presa quasi fino a strapparli. “ Avverto ancora quell’odore nauseabondo, dentro e fuori da me! “. Continua, mentre la sua sottoposta lo aiuta a sedersi sul letto.

 

“ Questo è normale: avrete incubi per un po', dopo tutto quello che avete passato, dopo aver guardato la morte in faccia “. Sussurra semplicemente la corvina, per poi farlo sdraiare e guardandolo intensamente. “ Ma vi giuro, non oseranno più torcervi un solo capello. Ora… “. Lo guarda, senza osare toccare il suo viso o solo una sua mano anche se, lo ammette, è quello che vorrebbe fare con tutta sé stessa. “ … ora siete a casa, mio re. Siete finalmente a casa “. Continua la soldatessa, mentre davanti agli occhi del re oro passano le immagini dei momenti in cui, per poco, non ha perduto la vita per mano delle persone che più odia al mondo.


“ Voglio vendetta… “. Mormora, afferrando la mano di Amber e stringendola quasi fino a farle male, quasi fino a spezzargliela. “ Voglio vendicarmi di quei bastardi che mi hanno fatto questo! “. Grida, mentre un atroce dolore passa in tutto il suo corpo: il fatto che abbia ripreso conoscenza e che le sue cicatrici stiano iniziando a rigenerarsi e guarire, purtroppo per lui non significa che sia definitivamente guarito. “ Voglio farla pagare ad ognuno di loro! Uno ad uno, dovranno perire sotto la furia del re dorato! “. Continua a star male, tossendo sangue e mentre nella stanza la temperatura aumenta, la sabbia ricopre il vetro a terra e ben presto si tramuta in una seconda e spessa lastra. A quella visione lei scopre il collo, aprendo i primi bottoni ed abbassando il colletto della divisa e della camicia che indossa e scostando i capelli da esso.

 

“ Vi prego! Prima pensate a riprendervi, poi penseremo al resto. Fino ad allora, il mio sangue è vostro. Solo vostro “. Precisa, mentre lui continua a tossire sangue: le conseguenze di quello che ha subito sono ancora presenti e la sua vita, forse, ancora è in pericolo. Osserva qualche istante la sua sottoposta: anche se era incosciente, ha avvertito la sua presenza accanto a lui in tutti quei mesi. Sa che, se non fosse stato per lei sarebbe probabilmente morto. Ed ora pensa, gli sta anche offrendo il suo sangue: una gran bella prova d’amore per un vampiro, pensa il giovane dagli occhi ancora dorati.

 

“ Quando sarò abbastanza forte per vendicarmi, tu dovrai essere al mio fianco. Dovrai essere tu a condurre l’esercito della Golden Land alla vittoria. Dovrai essere tu a condurre me alla vittoria “. Precisa, mentre lei annuisce seppur sorpresa, rossa in viso: forse pensa, forse è la primissima volta che il suo sguardo e quello del suo signore si incontrano. E deve ammettere, già si sente in totale soggezione.

 

“ Lo giuro e se volete, posso anche siglare questo patto con il sangue: la mia vita appartiene a voi, lo sapete “. Sentenzia la corvina, mentre a quelle parole lui la attira a sé, ignorando il dolore lancinante che avverte in tutto il corpo.

 

“ Lo so “. Fa solamente, poco prima di leccare il collo di lei e, senza darle il tempo di reagire affondando le zanne in esso. Da prima la giovane sussulta e, solo in seguito il veleno afrodisiaco delle zanne la calma e tranquillizza, portandola a posare entrambe le mani sul letto come a volersi sorreggere, evitando che il peso del suo corpo gravi sul suo re dato che, di fatto è ormai finita sopra di lui. Lui, nella cui mente un solo pensiero permane mentre il sangue della sua fedelissima lenisce, almeno in parte per ora, i suoi dolori: il pensiero della vendetta che prenderà contro chi lo ha quasi ucciso.

 

Anche ad Obscuria, il regno perduto della Luna Nera, un uomo entra in quella che è la sala del trono del palazzo ossidiana.

 

Il capitano della guardia reale sospira pesantemente, mettendo una mano sul pregiato trono in ossidiana che appartiene ad una sola ed unica persona: il suo adorato sovrano, il re del clan della Luna Nera che tuttavia, risulta tutt’ora assente dal suo regno. “ Mio amato signore, vi giuro su quanto ho di più caro: vi ritroveremo e vi riporteremo al vostro trono, il vostro legittimo posto è qui con noi “. Sussurra, non sapendo che nel regno di Veritas, anche il suo re e buona parte del Clan della Luna Nera è alla ricerca del regno di Obscuria, senza però aver avuto grande successo. Kaname non ha ancora trovato il suo regno, anche se rimane del tutto ignoto il perché non riesca a ricordarne l’ubicazione esatta. Per scoprirlo, forse bisognerà attendere ancora un po'.



Salve miei fans! Ed eccomi qui, dopo anni, con il capitolo finale della diciottesima luna! In fondo vi lascio il link della seconda parte, che vi invito a seguire. Allora, che ne dite? In questo capitolo apriamo, se così si può dire, le porte per quella che sarà la storia a seguire: Vanitas Lunettes aleggia ancora nel castello degli Hikari, il re oro si è risvegliato e cerca vendetta: chi sarà in realtà? Contro chi cercherà vendetta? Chi è che odia così tanto? Mina da alla luce suo figlio Jean Jacques e decide di aiutare Giyu a ritrovare la figlia, ma ci riuscirà? Cosa farà il clan della Luna Nera? Kaname ritroverà Obscuria? Ed Ace? Cosa farà il re del clan della Luna Rossa, ancora in cerca di vendetta? Seguite la seconda parte e lo saprete!

La diciottesima luna 2: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4061907&i=1
   
 
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