Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Duchessa712    28/09/2023    2 recensioni
È che ci sono due lettere d'addio e non sa quale spedire.
[La storia partecipa alla challenge Tra bivi e porte scorrevoli indetta da Ashla sul forum Ferisce la penna]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Max

Sarah la aiuta a scappare. Sarah dice che il matrimonio non si farà. Sarah la permette di scegliere se stessa.

Kira ha un debito che non salderà mai e non ha capito, mai fino ad ora, il bene che vuole a sua sorella. Sua sorella che le toglie il vestito, che la porta verso il lietofine, che porge a Oliver una lettera d'addio e gli dice: "Non sei tu. È lei." con tono talmente fermo che lui non può che crederci. Sua sorella che accoglie loro padre, prostrato dalla disperazione, e mette a tacere loro madre, che la disperazione rende cattiva, e condanna entrambi dicendo che: "Non è compito suo risolvere i vostri guai". Sua sorella che le dice che può farlo, scegliere Max senza sensi di colpa, senza diventare la cattiva della storia.

E forse non ha effetto immediato, la sua benedizione, perchè Kira, Max, lo sceglie con le lacrime agli occhi e il cuore pesante, ma la certezza che sia la scelta giusta. Perchè Max la vede e Max la ama e Max le dice che non deve sentirsi in colpa, ma capisce perchè lo fa. Max le scioglie i capelli e le prepara il tè e non le chiede niente di più di ciò che lei è disposta a dargli, ancora sconvolta e con troppa adrenalina in circolo, mentre scappa a poche ore dal matrimonio.

Anni dopo è diventato un aneddoto di cui ridere alle cene di famiglia - Oliver presente, un amico come forse non sarebbe stato se si fossero sposati, come è diventato quando il tempo ha lenito l'orgoglio e una discussione a cuore aperto ha dissipato l'imbarazzo. Oliver che sua figlia chiama zio e a cui si siede in braccio e da cui si fa ritrarre, nella casa che è loro, sua e di Max, più piccola di quella in cui lei è cresciuta, ma più bella proprio perchè è loro. Soprattutto a Natale, quando l'albero e le luci e le solite commedie romantiche fanno sentire al caldo mentre fuori nevica e Max le bacia i capelli prima di rubarle un cioccolatino dalle mani. Lea ride e riprova adesso che sono distratti a convincerli a prendere un cucciolo.

"Di cucciola qui tu basti e avanzi!"

"Ma io sono una bambina, non un cagnolino!".

Kira ride e le scompiglia i capelli e maledice Sarah, che si è presa un bassotto e ha dato inizio alla questione.

Sua figlia non si arrende e inizia a pregare, tentando di prenderli per sfinimento. Max, traditore, la abbandona per andare a preparare la cena.

Kira alza gli occhi al cielo e torna al film in televisione, Lea che continua a sciorinare la sua cantilena: "Lo prendiamo? Lo prendiamo? Lo prendiamo? Lo prendiamo? Lo-"

"No. Quello della zia è più che sufficiente."

"Ma è della zia, non mio!"

"È sufficiente lo stesso."

"Uffa!".

Per consolarla, Kira le allunga il cioccolato: "Ma non dirlo a papà o mi accusa di rovinarti l'appetito".
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Duchessa712