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Autore: LaReginaDiCuori    01/10/2023    1 recensioni
Era stufa, di fare quello che gli dicevano gli altri.
Era stufa di fare la brava ragazzina.
Era stufa di seguire alla perfezione, le regole che gli venivano date.
Era stufa di questa situazione che non riusciva a togliersela di dosso ed era per questo che le lacrime, cercavano di uscire fuori furiose perché sì, dentro di lei cera semplicemente una enorme rabbia che doveva uscire fuori.
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kohaku, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kohaku quella mattina si svegliò di buon mattino e andò dalla Somma Kaede, per poter in questo modo avere la possibilità di incontrare la dolce: Rin.


Quella ragazza per lui aveva un cuore davvero d'oro, dolce e gentile con chiunque e non si arrabbiava mai con nessuno.


Era una ragazza anche molto paziente, cosa che era difficile trovare in una persona perché tutti sembravano sempre così impazienti, sempre con così voglia di voler avere tutte le cose immediatamente anche se in realtà, non sempre era possibile averle con così tanta velocità, eppure lei era così.


Era la ragazza dei suoi sogni.


Era la ragazza con cui avrebbe volentieri provato ad avere accanto come compagna, come moglie, come madre dei suoi futuri figli.


Il ragazzo ormai sembrava completamente perso della giovane ragazza, così tanto che alle volte la sua mente, gli faceva immaginare scenari che a parer suo sarebbero stati impossibili.


Impossibili perché sembrava che alla ragazza, non importasse nulla di lui.


Sembrava come se avesse già un'altra persona in mente e anzi, lei lo aveva sicuramente e il ragazzo sapeva anche chi era o meglio in realtà, tutti sapevano chi era l'uomo che aveva conquistato il cuore della giovane e bellissima Rin.


Ma nonostante sapeva questo Kohaku non riusciva a togliersi dalla mente la ragazza, era più forte di lui.


Nella sua mente, cera solo un viso ed un unico nome che riecheggiava nella sua mente: Rin.


Il giovane sente le sue labbra curvarsi in un piccolo sorriso al sol pensiero ma poi, cercò di riprendersi e tornare con i piedi per terra e si accorse che tra un pensiero e un altro era arrivato finalmente a destinazione.


Camminò verso la casa della Somma Kaede e quando arrivò alla porta bussò quel tanto che bastava, per farsi sentire dall'anziana e quando la porta si aprì, ecco che davanti a lui apparve l'anziana signora.


<< Somma Kaede, buongiorno >>


Salutò il giovane con modi educati e mentre lo fece, poté notare lo sguardo della signora che sembrava quasi pensieroso e allo stesso tempo, preoccupato.


Voleva chiedergli se cera qualcosa che non andava, se era tutto a posto, ma non gli sembrava il caso di farlo infondo, non erano così uniti da potergli chiedere una cosa del genere e quindi, fece finta di nulla.


<< Buongiorno a te Kohaku, sei venuto per Rin non è vero? >>


Domandò l'anziana e Kohaku si sentì un attimo in imbarazzo ma poi semplicemente annuì, per dare una risposta affermativa.


<< Mi dispiace informarti che Rin, non c'è. >>


Il giovane rimase sorpreso nel sentire la risposta dell'anziana signora, che stava davanti a lui, come era possibile che la sua dolce Rin non cera?


Eppure lui veniva appositamente ogni mattina, per cercare di incontrarla, per cercare di avere anche solo qualche minuto da passare con lei.


E questa mattina lei, non cera.


Il ragazzo ci rimase male, alla notizia.


<< ... Ah, allora mi dispiace averla disturbata Somma Kaede, non era mia intenzione recarle alcun disturbo ... >>


Disse il ragazzo con tono dispiaciuto e fece un piccolo inchino verso l'anziana, sia come gesto di scuse ma anche come segno di saluto e infatti, se ne stava per andare quando la donna lo fermò, tenendolo per un braccio.


<< Aspetta un attimo ... >>


<< Mm? >>


Il ragazzo quando si sentì afferrare il braccio si girò verso la donna quel tanto che bastava, per poter incrociare in quel modo di nuovo il suo sguardo preoccupato.


<< Somma Kaede ... Qualcosa non va? >>


Domandò quindi il giovane, vedendo l'anziana così preoccupata.


E nel vederla in quel modo in qualche modo, si stava iniziando a preoccupare anche lui.


Kohaku sentì la donna che prese un respiro profondo e subito dopo dalle labbra dischiuse dell'anziana, fuori uscì un sospiro.


<< Rin non è tornata a casa da ieri pomeriggio, sono molto preoccupata che possa esserle successo qualcosa ... >>


Il ragazzo nel sentire dire quelle semplici parole, sgranò gli occhi e posò lo sguardo completamente su quello dell’anziana, che continuava ad osservarlo con quell’aria seria e preoccupata.


Ora capiva del perché la donna, lo aveva accolto con quello sguardo ed ora, era preoccupato anche lui per la giovane ragazza.


<< Che cosa? >>


Domandò con preoccupazione nella voce e la signora semplicemente annuì, per confermare nuovamente quello che aveva riferito al ragazzo.


<< Si proprio così Kohaku, Rin non torna da ieri pomeriggio e sono molto preoccupata. Non aveva mai fatto una cosa del genere prima d’ora, avrei chiesto ad Inuyasha e agli altri di cercarla ma loro in questo momento, non ci sono. Ti prego … >>


Il ragazzo mentre la signora Kaede parlava, non pensava ad altro se non alla sua dolce Rin e la sua preoccupazione cresceva di minuto, in minuto e la sua mente stava pensando già alle peggiori cose, che potevano esserle successe in quelle ore.


Eppure la giovane Rin sapeva che non si poteva allontanare dal villaggio, eppure lei sapeva che fuori dal villaggio sarebbe stato rischioso, quindi perché?


Quindi perché lei aveva fatto, una cosa simile?


Kohaku non lo sapeva proprio, ma di una cosa era sicuro, avrebbe messo sotto sopra il villaggio pur di ritrovarla e riportarla a casa sana e salva sperando che nel frattempo nessuno, gli avrebbe fatto del male questo sì.


Mentre la signora Kaede parlava ancora lui, alzò una mano per fermare la sua parlata, se doveva cercare la sua Rin, non poteva perdere tempo a parlare con la signora Kaede.


Sarebbe partito subito lui stesso, per cercare la ragazza scomparsa.


<< Non si preoccupi Somma Kaede, troverò Rin e glie la riporterò indietro. >>


La Signora Kaede si fermò alla vista di quella mano e subito dopo alle parole del ragazzo sorrise, in quel momento era leggermente più tranquilla che qualcuno, andasse a capire dove potesse essersi cacciata la giovane ragazza.


Lei non poteva purtroppo lasciare il villaggio e sapere che cera un giovane ragazzo come Kohaku pronto ad aiutarla a ritrovala, le dava una leggera tranquillità anche se in realtà una parte di sé, rimase comunque preoccupata.


<< Ti ringrazio Kohaku, sta attento. >>


Disse semplicemente la donna e il giovane, se ne andò via alla ricerca della ragazza.


[ … ]







Il giovane girò per tutto il villaggio andando di casa in casa perché tutti, conoscevano la piccola Rin in quanto aiutava la Somma Kaede, in ogni più piccola cosa che faceva e aveva pensato che molto probabilmente qualcuno, l’aveva potuta vedere.


E infatti per sua fortuna così, era stato.


Qualche ragazza del villaggio l’aveva vista che si addentrava nel bosco e lui in quel preciso istante, era proprio nel bosco sperando di vedere qualche traccia del suo passaggio, ma purtroppo così non era stato.


Si addentrò sempre di più nel bosco e camminò, camminò e ancora camminò fino a quando finalmente vide il corpo della giovane Rin, steso a terra in mezzo all’erba e subito si allarmò, perché pensava che la giovane ragazza stesse male, o che era ferita e quindi andò subito da lei per vedere come era la situazione.


Sul suo corpo però non cera alcun tipo di ferita e lei stava assolutamente bene, si era semplicemente addormentata ed il suo corpo era freddo, per via della notte passata nel bosco e le sue guance aveva notato che erano bagnate.


Molto probabilmente la giovane, si era addormentata mentre piangeva.


Questo a Kohaku gli si strinse il cuore, non amava vedere o sapere che la giovane Rin piangeva, avrebbe sempre voluto vedere il sorriso sulle sue labbra, nulla di più.


<< Oh piccola Rin, sapessi che spavento ci hai fatto prendere >>


Mormorò il giovane per non svegliare la ragazza e la osservò mentre dormiva e a Kohaku, spuntò un sorriso.


Sembrava un angelo.


Un bellissimo angelo.


Kohaku non riuscì a fermare la sua voglia perché era più forte di lui, voleva baciarla, voleva stringerla tra le sue braccia, voleva fare così tante cose con lei e sapeva che quello che aveva in mente, non andava per niente bene ma … Lo fece ugualmente.


Lui la baciò.


Appoggiò le sue labbra su quelle piccole e morbide della giovane e il suo cuore prese a battere all’impazzata, non avrebbe più voluto staccarsi, da quelle dolci labbra eppure il giovane però si staccò e tornò a osservare la giovane che ancora dormiva, ma questa volta sulle labbra di essa, apparì un sorriso.


<< Signor Sesshomaru … >>


Crack.


Ecco cosa sentì il ragazzo non appena sentì quel semplice nome, sentì un leggero crack nel suo cuore e questo faceva male, malissimo e si diede dello stupido.


Come poteva compete con il Signor Sesshomaru?


Semplicemente non poteva.


Il giovane osservò nuovamente la ragazza ancora dormiente per poi, asciugarle via le lacrime e la prese in braccio, mentre la ragazza si rannicchiò a lui e continuava a ripetere il suo nome nel sonno e intanto il giovane, la riportò al villaggio con la tristezza nel cuore.
   
 
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