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Autore: inzaghina    09/10/2023    5 recensioni
Villa Conchiglia è il luogo che Bill e Fleur chiamano casa, ma non è solamente questo. È il posto in cui i due innamorati hanno dato vita alla loro famiglia e nel quale tante persone che passano di lì percepiscono la forza del sentimento che li unisce e ne subiscono l'influenza. È così che Villa Conchiglia si trasforma in qualcosa di più di una baia con un cottage affacciato sul mare: diventa il fulcro di tanti episodi di quotidianità che cambiano l'esistenza di coloro che li hanno vissuti.
[I primi 11 capitoli partecipano al Writober 2023]
[i capitoli dal 12 in avanti partecipano al Calendario dell’avvento indetto da Cora e Sia sul forum “ferisce più la penna”]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Famiglia Weasley, Fleur Delacour | Coppie: Bill/Fleur
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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C’era ancora un abitante di Villa Conchiglia con il quale non avevamo fatto conoscenza ed era giunto il momento di farlo.
Prompt di oggi: Fulmine


 



 
9. Paure nella notte
 
 
“Un fratello è un amico donato dalla natura”
Gabriel-Marie Legouvé



 
 
Anno dopo anno, soprattutto durante l’estate, Bill e Fleur hanno dato vita a numerose tradizioni da condividere con i figli, momenti unici che si trasformeranno in meravigliosi ricordi. Una di quelle a cui Fleur tiene di più è la celebrazione della festa del 14 luglio, che unisce i bei momenti vissuti nella sua infanzia francese alla quotidianità che l’ha portata a chiamare casa l’Inghilterra. 
Nonostante la scelta di rimanere a Londra prima e in Cornovaglia poi, la donna non ha rinunciato a celebrare le sue radici, condividendole con la sua famiglia. Tutti e tre i suoi figli parlano francese fluentemente, anche se Dominique risulta essere la più portata tra i tre; tutti, Bill incluso, amano le madeleines che è solita cucinare in gran quantità; entrambe le sue ragazze amano andare a fare shopping a Parigi, sostenendo che la moda inglese impallidisca a confronto.
È già da qualche anno che a Villa Conchiglia si celebra in grande stile, invitando tutti i cugini dei ragazzi e i loro amici più cari, cucinando tutti i piatti della tradizione culinaria francese e sparando l’intera collezione di fuochi d’artificio gentilmente offerti dai Tiri Vispi Weasley. Quando il tempo lo permette, i ragazzi si fermano a dormire all’aperto, ammassando tutti i sacchi a pelo vicini tra loro, osservando i giochi pirotecnici, prima di arrostire marshmellow sui falò.
 
Quest’anno il cielo, dopo aver minacciato pioggia per tutto il giorno, si è scatenato con uno dei temporali estivi che Fleur ha sempre amato osservare dall’enorme finestra della sua camera da letto affacciata sull’oceano. Dopo aver arrostito i marshmellow nel camino e condiviso storie di paura, i ragazzi si sono divisi tra le camere di Victoire e di Louis, promettendo ai genitori che non sarebbero stati svegli tutta la notte a chiacchierare, anche se Bill ha assicurato alla moglie che quella era una promessa impossibile da mantenere.
La notte ormai silenziosa è squarciata da un fulmine improvviso, seguito da una serie di altri fulmini che si fanno via via più luminosi. Louis sente i respiri regolari dei cugini, intervallati dal lieve russare di Lysander e Freddie, ma non riesce a prender sonno – preoccupato all’idea che qualcuna delle creature protagoniste delle storie scambiate prima di andare a letto possano tormentarlo nel sonno. Temeva che sarebbe successo: non ama i racconti dell’orrore, ma al tempo stesso non voleva impedire al resto del gruppo di divertirsi, quindi aveva ascoltato le storie sbocconcellando dolcetto e cercando di non darci troppo peso. Ora che è sdraiato al buio però, non riesce a smettere di pensare a vampiri, acromantule e basilischi che si aggirano nei luoghi più inaspettati. È quasi tentato di svegliare James, ma è consapevole che il cugino scoppierebbe in un risolino divertito, prima di rassicurarlo sul fatto che sono perfettamente al sicuro, anche se probabilmente Louis non gli crederebbe.
Scende con cautela dal letto, badando bene a non svegliare nessuno e cammina svelto fino alla camera di sua sorella, sperando che Victoire non stia dormendo troppo profondamente. Entrambe le sorelle sono strette nel letto della maggiore, con le cugine e le amiche accampate intorno in letti aggiunti appositamente per loro, Louis si avvicina fino a essere a pochi centimetri da Victoire.
“Dormi?” sussurra così piano che la sua voce fatica a emergere nel frastuono causato dal temporale.
“No,” ribatte assonnata la sorella.
Louis la fissa dubbioso, mordicchiandosi l’interno della guancia.
“Non riesci a dormire?”
Louis scuote la testa, senza aggiungere nulla.
“Forse non te lo ricordi, ma da piccolo avevi una gran paura dei temporali,” comincia a spiegare Victoire in un sussurro, facendo spazio al fratello accanto a sé.
“In effetti non me lo ricordo…”
“Andavi quasi sempre nel letto di mamma e papà, quando arrivavano i temporali più forti.”
“Quasi sempre?”
“Ogni tanto ti rifugiavi da me, perché la mia camera è sempre stata più vicina…”
Louis sorride grato alla sorella.
“È quando io mi accorgevo che voi due eravate insieme, mi infilavo anche io accanto a voi, proprio come ora,” aggiunge Dominique, rivelando di essere sveglia come loro.
“Non c’entra nulla il temporale,” rivela Louis.
“James na raccontato qualche altra stupida storia, vero?” sbuffa Dominique.
“Già ed è molto bravo a renderle credibili…”
“Nostro cugino è solo un burlone, Louie,” lo rassicura Dominique, “fa un po’ il gradasso, ma se tu gli dicessi che non ami queste storie non le racconterebbe più…”
“Non voglio rovinare loro il divertimento.”
“Passando tu la notte in bianco?” lo rimbrotta Victoire.
Louis si stringe nelle spalle, “prima o poi mi sarei addormentato, probabilmente…”
“Meglio che rimani qui con noi, fratellino, come ai vecchi tempi,” sussurra cospiratoria Victoire.
 
La mattina successiva, quando Fleur entra nella camera della figlia maggiore, sorride vedendo i tre figli stretti in un abbraccio che le fa ricordare con nostalgia  i tempi in cui erano piccoli e dipendevano da lei per quasi tutto. 


 

 
Nota dell’autrice:
Volevo tornare al fluff e iniziare a farvi conoscere il mio Louis…
Grazie  per il continuo supporto, vi abbraccio.
   
 
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