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Autore: KH4    21/10/2023    1 recensioni
Il punto focale voleva essere - o per lo meno avrebbe dovuto essere - che di quella faccenda gli importava meno di niente.
Maledetto lui, la sua accondiscendenza, e, più di qualunque altra cosa, quella altrettanto infida predestinazione che per lui aveva scelto un ruolo senza possibilità di opposizione!
Lo aveva detto, illustrato dapprima con plausibili motivazioni dalla sua parte e successivamente sottolineato con tanto di turpiloqui infarciti da una ragione escludente qualsiasi replica al riguardo, che ai futuri sposini - compressi nel bucolico epitomo dei melensi fidanzatini - non sarebbe convenuto coinvolgerlo in quella farsa istrionica comunemente denominata Matrimonio, poichè lui, di ammattire per ridicolaggini quali la scelta della chiesa, della location per il ricevimento, il menù, l’addio al celibato, il numero degli invitati o la musica, non aveva né il tempo né il senno per sostenerlo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 - Ciao.-
- Ti prego, dimmi che non sei qui perché la madre dello sposo ha espresso l’ennesimo disappunto su come i fiori non siano coordinati a sufficienza con le tovaglie e che quest’ultima sta per varcare la soglia con l’intento di rivoluzionare l’intero allestimento. -
- A dire il vero sono qui per te. -
- Come? -

Si evinceva dall’evoluzione conseguita in quegli ultimi mesi che la faccenda avesse ormai assunto una piega alquanto ridicola.

Sera per sera Alden era stato impossibilitato a concentrarsi allorchè la volontà premeva un po’ più forte sul tentativo di estraniarsi, dandola vinta all’assopirsi d’ogni oncia di logica ragionevolezza intestarditasi nel voler parcellizzare e ponderare con occhio clinico qualcosa che auspicava di essere accettato senza l’obbligo di una nome a etichettarlo.

L’essersi offerto di procurare i fiori per l’imminente matrimonio Derek e Louis - rispettivamente l’ex fidanzato di Ariella e un uomo la cui esistenza era stata messa in luce dopo il coming out del primo e, di conseguenza, il totale sgretolamento di una farsa che la ragazza aveva protratto in una storia troppo rocambolesca per essere riportata in maniera sintetica - aveva involontariamente scoperto tutte le sue carte a una Cathy formosa nelle curve accentuate dalla pancia sempre più rotonda che, nel rinfacciargli da tutta una vita che l’unico essere in grado di sopportarne la boria fosse il riflesso dello specchio, si era presa la libertà di bacchettarlo con una manfrina sul non ritardare la realtà della proprie opportunità.

 - Ti piace, e non provare a rifilarmi chissà quale giustificazione per ammettere il contrario, perché è dannatamente evidente con che occhi tu la guardi! Sì, lo ammetto, sono andata a dare un’occhiata alla tua bella fioraia, facciamo pure tre o quattro, e in qualità di donna posso assicurarti che non la troverai tanto facilmente un’altra persona dell’altro sesso che sappia sopportarti! -

- Senti...Non sono bravo detesto tutto ciò che concerne un corteggiamento, i formalismi e scemenze varie. Io stesso peno completamente nella materia, perciò andrò dritto al sodo. - Insufflando aria nei polmoni, addensò la crescente spinta nel contatto visivo prima che vincesse in lui la voglia di ritrarsi  - Non è che vorresti accompagnarmi al matrimonio? Anche per constatare di persona la riuscita dei tuoi centrotavola e delle corone per le navate… -
- Come...Un appuntamento? - Azzardò Evelyn.

Per un attimo Alden rischiò di impanicare.
Non aveva vagliato la possibilità che fosse fidanzata o sposata, o, nel più catastrofico dei scenari, vedova con tanto di bambini a carico.
D’accordo, l’ultima opzione forse non era fattibile e il fatto che non le avesse mai visto un anello al dito poteva voler dire che era single, ma nulla escludeva che fosse sua consuetudine riporre i gioielli per non rischiare di rovinarli. 

- Non pensi che sia un po’…Precipitoso? - Domandò lei.
 - Alden corrugò la fronte, affondando le mani nelle tasche - Lo sarebbe se decidessi di non invitarti a bere un caffè o, che so, a mangiare delle frittelle di mele visto che il matrimonio si terrà fra tre mesi. -


Non c’era bisogno di cori esterni per rendere noto quanto fosse restio riguardo le relazioni amorose, specie se a lungo termine, e non soltanto per il suo essere una persona priva di filtri, requisito che, unito alla spietatezza di una parlantina diretta, tagliente e alquanto variopinta negli epiteti, aggiungeva l’appellativo di “problematico” alla già ben nota lista che lo difettava, se paragonato a un modello più incline alle buone maniere.

Ciò nondimeno non poteva fare a meno di pensarsi con lei senza quel bancone a dividerli, con quell’allegria solita non varcare il laccio del grembiule volgersi a tenerezza per lui.

- E’ soltanto una proposta -, si affrettò ad aggiungere - Se sei già impegnata è sufficiente che tu me lo dica: i rifiuti sono roba che so gestire senza problemi e li preferisco di gran lunga a scuse che… -

Fu il palesarsi di un bianco bocciolo di Lisianthus nella di lei mano a zittirlo con il solo alzarsi del sopraciglio destro a testimoniare il suo disorientamento.

- Non ho idea di cosa significhi -, ammise infine.
- Che gradirei molto mangiare delle frittelle con le mele. -

 
  
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